Oggetto del Consiglio n. 4082 del 13 gennaio 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 4082/IX Impegno per un programma contenente le linee per affrontare e risolvere i problemi concernenti il prelievo del sangue. (Reiezione di mozione)
Mozione Preso atto del malcontento esistente e delle richieste scaturite dall'Assemblea dei soci AVIS che sono riprese nel corso di questo autunno;
A conoscenza delle notizie riportate dagli organi d'informazione in merito agli impegni che avrebbe assunto l'Assessore alla sanità ed Assistenza Sociale con i rappresentanti dell'AVIS della Valle d'Aosta;
Viste le linee e indicazioni contenute nel documento emesso dall'Assessore in carica nel mese di marzo 1992, nonché la mozione approvata dall'AVIS regionale in data 26 aprile u.s.;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta con la presente mozione
Impegna
l'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale a presentare entro 30 giorni al Consiglio regionale un programma contenente le linee per affrontare e risolvere i problemi concernenti il prelievo del sangue nella Regione.
F.to: Beneforti - Limonet - Trione.
Presidente Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Beneforti.
Beneforti (DC) Per l'ennesima volta, in questo Consiglio regionale, si torna a parlare di donazione del sangue e di AVIS, perché da parte dell'Unità Sanitaria Locale ci risulta che non sono state rispettate le indicazioni approvate all'unanimità da questo Consiglio regionale.
Da parte dell'Assessorato non sono state presentate proposte e tanto meno programmi su come organizzare la raccolta del sangue nella nostra Regione e sopratutto su come valorizzare il volontariato.
L'AVIS regionale, da un po' di tempo, rimane passiva; non ha più fatto sentire la propria voce, dal cambio della maggioranza in Regione; sta dando l'impressione che il movimentismo e l'azione di protesta esercitata nel passato fosse più strumentale e per fini quasi estranei agli interessi dell'AVIS stessa, del volontariato, della collettività valdostana.
Oggi questa associazione appare timorosa, paurosa di disturbare il manovratore. Anche diversi consiglieri regionali, rappresentanti di forze politiche, che nel passato si sono occupati della donazione del sangue e dell'AVIS, oggi tacciono. Sembra quasi che la ignorino o che non esistano più problemi a riguardo. A non essere tranquille sono le sezioni di periferia ed i singoli donatori di sangue, che chiedono e vogliono un cambiamento, maggiore sensibilità nei loro confronti dell'attuale maggioranza, che pretendono più considerazione per l'opera che svolgono e per il loro sistema di vita.
Non passa giorno, o quasi, che non si riceva qualche telefonata, una comunicazione, una richiesta d'intervento, un invito a portare fino in fondo le sollecitazioni che ci sono state, a suo tempo, sulla problematica del prelievo del sangue e sulle linee indicative fornite dalla precedente maggioranza e dal precedente Assessore alla Sanità.
Per questo, Assessore Cout e rappresentanti della Giunta, vengono da noi presentate interrogazioni, interpellanze e mozioni.
La nostra insistenza deriva dalla necessità di dare continuità al lavoro che, a suo tempo, era iniziato, di dare una risposta alle richieste che ci provengono da quanti credono veramente nel volontariato e nella solidarietà umana, nell'autonomia dell'AVIS da partiti e movimenti politici.
La mozione in discussione ha questo scopo: realizzare, entro 30 giorni, un programma contenente le linee per affrontare e risolvere i problemi concernenti il prelievo del sangue nella Regione, anche alla luce delle indicazioni concordate a suo tempo con l'AVIS. Questo è compito dell'Assessore competente, dell'Unità Sanitaria Locale, della Regione, secondo la legge 107 del 1990, legge che deve trovare attuazione anche nella nostra Regione.
Occorre superare le difficoltà che si incontrano con il Centro trasfusionale e crediamo che, entro 30 giorni da oggi, avendone la volontà, lo si possa fare. Sono passati 8-9 mesi dalla costituzione della nuova maggioranza: è tempo che essa dimostri la volontà politica di affrontare e risolvere i problemi della donazione del sangue nella nostra Regione.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Cout.
Cout (PCI-PDS) I consiglieri Beneforti, Limonet e Trione, con questa mozione, han-no sollevato un problema vecchio, che richiede una risoluzione. Si sono incontrate difficoltà nel tempo, riguardo ai prelievi del sangue e vi sono anche in questo momento. Penso, però, che, per semplificare il problema, sarebbe opportuno distinguere due aspetti nelle problematiche relative ai prelievi e all'AVIS.
Una prima difficoltà riguarda le analisi cui i donatori devono sottoporsi: ogni due donazioni gli uomini e ogni tre le donne; una mozione chiedeva che detti risultati venissero inviati a casa del donatore stesso. Abbiamo interpellato prima verbalmente e poi con lettera l'Amministratore dell'USL, affinché intervenisse e, non essendoci pervenuta risposta, abbiamo convocato una riunione con l'Amministratore dell'USL, con il coordinatore sanitario e con i responsabili del Centro prelievi del Laboratorio di analisi, per trovare una soluzione al problema che ci pare ingigantito. Sembra addirittura che il prelievo per la donazione non permettesse di avere una quantità sufficiente di sangue per le analisi. Probabilmente non è così; ma abbiamo dovuto mettere a confronto tutti gli interessati. Erano inoltre state sollevate difficoltà dal centro prelievi, per analisi che devono essere effettuate un po' da una parte e un po' dall'altra. Si è riusciti a concordare che, se le analisi vengono effettuate entro una certa ora, i risultati possono anche essere inviati a casa.
Abbiamo però dovuto intervenire direttamente e ci dispiace che, secondo certe mozioni, la responsabilità parrebbe essere soltanto politica, mentre in realtà sono questioni organizzative, che possono essere superate. Voglio sperare che l'impegno venga mantenuto e che chi ne ha il dovere prenda gli opportuni provvedimenti.
Questa è la prima questione. L'altra riguarda i rapporti con l'AVIS e i prelievi sul territorio. Il consigliere Beneforti parlava di un certo movimento che c'era all'interno dell'AVIS, prima della formazione dell'attuale maggioranza; c'è stato anche dopo, ma in forma diversa, nel senso che con l'AVIS ci siamo trovati innumerevoli volte come pure con i rappresentanti delle sezioni. La questione riguarda il personale che dovrebbe andare a fare i prelievi sul territorio, tant'è vero che alcune sezioni di sono già rivolte all'esterno per i prelievi come quella di Verrès; ciò è determinato da una certa rigidità di intervento da parte dell'USL.
Il personale scarseggia, le infermiere assunte dalla Regione le abbiamo riassunte, ma su loro la commissione di coordinamento ci ha fatto delle osservazioni, perché da diversi anni provvediamo ad assumere personale a tempo determinato. La risposta che abbiamo fornito speriamo possa farci superare anche questo piccolo scoglio.
All'AVIS avevamo proposto un rapporto diverso tra la Regione, l'USL e l'AVIS, per i prelievi, con una convenzione, che è stata decisa anche in altre Regione: Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana. Le équipe che dall'esterno vengono a fare prelievi in Valle d'Aosta potrebbero, con una convenzione, essere istituite in Valle d'Aosta.
La convenzione dovrebbe definire i rapporti tra l'USL e l'AVIS e tra la Regione e l'USL. Ciò permetterebbe un'organizzazione più snella, sopratutto per la ricerca dei medici e degli infermieri che, invece di essere assunti dalla Regione, potrebbero essere assunti dall'AVIS in convenzione con l'USL.
L'AVIS ci aveva assicurato che ci avrebbe trasmesso una loro bozza di convenzione su cui lavorare, ma, nell'ultimo incontro ci hanno detto che sarebbe più opportuno che questa bozza fosse preparata dalla Regione e dall'USL. Ora ci stiamo lavorando.
Rimane solo un problema da definire: secondo l'AVIS, queste équipe potrebbero venire fuori, mentre secondo noi, esse andrebbero individuate e create sul territorio. Così ci garantiamo organizzativamente e professionalmente per il futuro, senza un appoggio esterno, che ci potrebbe servire solo all'inizio.
Raggiunto questo accordo, il problema dei prelievi del sangue sarebbe risolto.
Oggi ho riferito ciò che si sta facendo e, appena definito il tutto, lo riferirò al Consiglio o in commissione, ma non posso in questo momento impegnarmi a definire un programma.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin.
Rollandin (UV) Je me permets d'ajouter deux mots au sujet de ce thème, puisque, comme pour d'autres arguments, il s'agit d'un problème qui, au cours de ces années, a vu des interpellations, des motions de la part du soussigné et des collègues du groupe de l'Union; nous avons toujours insisté pour qu'il y ait des réponses aux problèmes que l'AVIS régional avait soulignés au moment des Assemblées.
Je ne veux pas relire le contenu de ces motions finales, que j'avais montré à Beneforti, il y a huit mois; avant j'avais présenté une interpellation pour connaître l'intention de Beneforti à propos des solutions qui avaient déjà été indiquées et donc je crois que ce ne sont pas les indications qui manquent, ce ne sont pas les adresses. J'ouvre une parenthèse: à son temps il y avait l'intention d'acheter deux systèmes mobiles de recueil du sang, qui allait contraster ce que l'Assemblée avait délibéré auparavant et il y avait les prises de positions officielles de l'assemblée de l'AVIS contre le directeur du centre régional d'Aoste. On avait menacé de sortir de ce système et de faire un recueil parallèle du sang: tout cela malheureusement n'a pas eu une réponse pendant ces deux années, pour le motif aussi que Beneforti n'avait pas su - et c'est lui qui l'a avoué - prendre une décision par rapport au directeur.
Le problème est donc au niveau d'organisation, de rapport entre le centre et la périphérie, c'est à dire entre les différentes sections qui voudraient être actives, voudraient participer à l'organisation; cela est tout à fait normal, d'après la loi existante et d'après ce que la loi 107 dit à propos de l'AVIS, même si, je le souligne, cette loi n'était pas selon les exigences des différentes AVIS régionales; le vrai problème n'est pas résolu.
Aujourd'hui je vois une motion qui ressouligne ce problème, en nous demandant de l'attention pour le résoudre. Après avoir entendu l'Assesseur, je peux comprendre les efforts qui ont été faits pour au moins les rencontres nécessaires afin d'éclaircir les différentes propositions. Le problème est plutôt grave et je crois que l'Assesseur a eu la possibilité de vérifier que, au sein des sections périphériques, il y a un désarroi, car on a fait des efforts pour avoir de nouveaux avisini, mais on manque d'une certaine assistance et de tout ce que la loi prévoyait.
Donc d'un côté je ne peux que partager le désir de résoudre dans le plus bref délai ces thèmes, mais d'autre part il y a une question qui se traîne depuis longtemps. On n'a pas voulu résoudre le problème de l'utilisation du sang pas même avec les conventions qui existaient avec Milan et que les collègues connaissent très bien.
Il est donc intéressant de donner des réponses sur les résultats des pourparlers, mais je crois que les lignes "per affrontare e risolvere i problemi concernenti il problema del sangue" sont déjà assez claires. Je croyais même qu'on était là pour les appliquer: dans ce sens, j'ai relu l'engagement qu'on avait pris à son temps, qui allait dans la direction de donner une réponse aux indications de l'Assemblée. L'invitation est de faire le plus tôt possible pour avoir finalement un accord avec la périphérie. Il ne s'agit pas toujours et seulement d'une question personnelle, mais du rapport entre le personnel et le discours organisatif du centre de transfusion d'Aoste, qui a toujours créé le vrai problème des donneurs de sang.
Je me rapporte à ce qui a été dit dans d'autres séances et je le résume dans une phrase: malheureusement on a gaspillé du temps pour la solution du problème.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Beneforti.
Beneforti (DC) Devo dire all'Assessore che sono poco soddisfatto della risposta che mi è pervenuta. So anch'io che è un problema vecchio e che richiede una risoluzione, però, per venirne fuori, bisogna proporre la soluzione. La presentazione di questa mozione mirava a questo, alla luce di una precedente mozione che era stata approvata all'unanimità in questo Consiglio e che dava determinate indicazioni all'USL e che dovevano essere applicate.
L'Assessore Cout mi dice quello che è stato fatto negli incontri con l'AVIS, con l'USL, negli incontri avvenuti abbinati fra il Centro trasfusionale e l'USL e l'Assessorato e che ci si è impegnati ad inviare l'esito delle analisi dei donatori a domicilio. A distanza di giorni, le analisi a domicilio non sono arrivate a nessun donatore; in caso contrario, la mia relazione relativa alla mozione avrebbe avuto un carattere diverso. Queste cose bisogna seguirle fino in fondo e cercare di ottenere il rispetto della deliberazione approvata all'unanimità in questo Consiglio.
Per i prelievi sul territorio c'è un problema di personale medico ed infermieristico e lo sappiamo, tant'è vero che per il personale para-sanitario avevamo fatto delle convenzioni - e credo che ci siano ancora - con delle infermiere che andavano sul posto ad effettuare i prelievi, con l'assistenza di un medico.
Credo che queste infermiere in pensione siano ancora disponibili a continuare a svolgere quell'opera, in attesa che dalla scuola professionale per infermieri esca personale sufficiente a coprire le necessità.
Inoltre, se l'Assessore Cout si rilegge il disegno di legge che abbiamo presentato anche come gruppo della DC, troverà che è indicato il numero di medici necessario per portare avanti il discorso del soccorso per il 118, ma gli stessi medici o altri possono in certi orari risolvere il problema dei prelievi sul territorio.
Entro il mese di dicembre, lei e il Presidente della Giunta vi eravate assunti l'impegno di presentare una risposta sulla pianta organica in questa sede; siamo al 13 gennaio e la proposta non è venuta. Dovevate anche convocare il Consiglio in seduta straordinaria per discutere in merito al nuovo Ospedale e per confrontare un progetto che era in vostro possesso dal mese di settembre, ma non abbiamo visto nulla.
Tante lacuna della Sanità derivano anche dalla mancanza di questa pianta organica ma voi non ne siete convinti anzi siete più portati a delegittimare ciò che questa maggioranza aveva fatto, piuttosto che affrontare le indicazioni che provengono dall'opposizione.
Parlando del movimentismo dell'AVIS, intendevo dire che esso era all'esterno dell'AVIS. Gli organi di informazione riportavano comunicati, lettere e indicazioni delle sezioni, mentre oggi sembra che tutto sia messo sotto una cappa, che non se ne debba parlare e che tutto sia risolto.
Le dico, caro Assessore, che ci sono presidenti di sezioni dell'AVIS che stanno per convocare i donatori, per dire loro di cessare le donazioni fino a quando non si risolve il problema.
Teniamo presente che noi, nella Regione, siamo autosufficienti riguardo al sangue, ma se i donatori vengono meno, ci saranno le stesse carenze lamentate in altre Regioni o in altri Paesi. Il malcontento esiste e non si può solo rattoppare la situazione, convincendo il centro trasfusionale o altri. E lei dice che non può presentare un programma entro 30 giorni, come richiesto dalla mozione!
Durante la precedente amministrazione avevamo stabilito le linee e le indicazioni, occorre riprenderle e se non vi stanno bene si possono rivedere. Voi invece, non avete dato continuità al lavoro iniziato, benché siano passati 10 mesi. Si vedrà che cosa direte, quando ci sarà lo sciopero bianco dei donatori!
So benissimo, Consigliere Rollandin, che cosa si era detto all'assemblea dell'AVIS; c'ero e ne avevo assunto l'impegno che si era trasformato in un documento dell'Assessore concordato con l'AVIS. Il documento, però, è rimasto lì! Come fa l'Assessore Cout, se non presenta un documento, ad applicare la legge 107 nella nostra Regione!
Bocciate la mozione, ma ditemi almeno come intendete provvedere nell'applicazione della legge, che comprende anche il tipo di convenzione che lei ricordava. Non venite a dirmi che l'AVIS potrà fare delle convenzioni e assumere i propri medici come ha detto lei.
È un costo e l'AVIS vive perché ha il contributo della Regione e spesso anche sussidi straordinari. Le lasciamo fare delle convenzioni con l'USL, per poi pagarle noi? Facciamolo allora direttamente, rivediamo la pianta organica dell'USL in modo da risolvere a monte il problema.
Noi manteniamo la mozione; se la respingete, ognuno si assumerà le proprie responsabilità!
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Cout.
Cout (PCI-PDS) O non si capisce o non si vuole capire: ho semplicemente detto che siamo intervenuti ripetutamente e con lettere e con richieste di incontri, per definire la questione dei rapporti, che non sono sempre così chiari tra l'AVIS e il Centro trasfusionale, per alcuni problemi tecnici tra l'USL, il Centro trasfusionale e il Centro analisi. C'è stato un impegno a risolvere il problema e siamo in attesa di verificare questo. Ho anche aggiunto che, se ciò non avvenisse, vedremo di intervenire come Regione, affinché gli impegni assunti vengano rispettati. Noi non possiamo sostituirci a chi non rispetta gli impegni, Consigliere Beneforti!
È inutile che venga a dire in Consiglio che risolverò entro 15 gior-ni, se qualcun altro non dà risposte e anche abbastanza in fretta.
Noi facciamo la nostra parte, ma le responsabilità non le ha sempre e solo il politico o l'Assessore. Mi pare che abbiamo fatto e stiamo facendo il nostro dovere.
Riguardo alla convenzione le linee si stanno definendo.
Noi quindi ci asteniamo.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Beneforti.
Beneforti (DC) Siamo fuori tempo massimo e avrei chiuso, se l'Assessore non avesse fatto una battuta alla toscana. Assessore Cout, la sua risposta mi dà l'impressione che lei o è stato male informato o non ha approfondito il problema. Il discorso della convenzione è un aspetto della legge 107, ma non è l'unico: c'è una serie di linee della convenzione, voglio capire in quale linea rientra: non ci si deve limitare agli episodi.
A noi interessa la linea politica e noi l'avevamo data; ora dite voi fino in fondo dove volete arrivare sul problema del sangue, ma anche su quello del volontariato.
Ringrazio il Presidente di avermi dato ulteriormente la parola.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin.
Rollandin (UV) En déclarant qu'on s'abstiendra sur la motion, je dois dire que le point est toujours le même: on ne peut pas répéter que les indications manquent, mais malheureusement on doit prendre acte qu'il n'y a pas la possibilité de faire fonctionner le Centre...
(Interruzione fuori microfono)
Non, Beneforti, tu ne dois pas dire autre chose; la préparation et le Centre d'Aoste ont toujours eu des rapports difficiles et je dis difficiles, pour ne pas dire d'autres mots. Il y a toujours eu des entraves à l'activité des différentes sections, jusqu'à arriver au point que certaines d'entre elles se sont détachées et ont prévu de collaborer avec Ivrea et d'autres Centres hors de la Vallée d'Aoste. On est arrivé à cela, donc c'est inutile d'insister sur le manque des lignes: c'est l'application qui fait défaut. Il n'y a pas une autre Région qui a une loi si claire et si évidente, mais si on ne veut pas appliquer une loi, c'est inutile d'en refaire une autre.
La loi 105, qu'on a voulu rappeler, a été contestée par l'AVIS, car elle n'avait pas été exhaustive par rapport aux indications de l'AVIS même.
Si l'on peut donner une indication, c'est de trouver la méthode pour faire raisonner le responsable du Centre: je n'en connais pas la solution, mais le point est là. Tout autre discours ne dépasse pas une difficulté que tout le monde connaît. Beneforti peut-être a eu de bonnes difficultés, même si entre lui et le directeur du Centre il y a un rapport partitique.
Les indications qui ont été données par le Centre étaient contestées par l'AVIS, surtout la requête de signatures relatives aux rapports sexuels avant et pendant les vacances. Le directeur du Centre les prétend et donc on est dans une impasse.
Cette abstention n'indique pas la non acceptation du soucis ou de l'indication qui aujourd'hui vient de l'autre côté pour résoudre le problème, mais au fait qu'on n'a pas appliqué les indications.
(Intervento non comprensibile del Consigliere Beneforti)
Presidente Se il Consigliere Beneforti vuole chiedere la parola può farlo per fatto personale. Per dichiarazione di voto l'ha già fatto.
Se non ci sono altre dichiarazione di voto, passiamo alla votazione della mozione.
Presidente Pongo in votazione la mozione indicata in oggetto:
Esito della votazione:
Presenti: 28
Votanti: 11
Favorevoli: 11
Astenuti: 17 (Agnesod, Bich, Chenuil, Cout, Gremmo, Lanivi, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Marcoz, Martin, Monami, Mostacchi, Rollandin, Stévenin, Vallet e Viérin).
Il Consiglio non approva.