Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4045 del 16 dicembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 4045/IX Mancanza di manifestazioni per la Giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS. (Interrogazione)

PresidenteDo lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Beneforti e Trione ed iscritta al punto 4 dell'ordine del giorno.

Interrogazione Premesso che da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è stata indetta per il 1° dicembre la Giornata Mondiale per la lotta contro l'AIDS;

a conoscenza delle numerose manifestazioni organizzate per l'occasione in tutto il territorio nazionale a cui hanno aderito le massime personalità dello Stato;

i sottoscritti consiglieri regionali

interrogano

l'Assessore competente per conoscere i motivi per i quali nella nostra regione non è stata presa alcuna iniziativa, nonostante che la Valle d'Aosta non sia immune da tale malattia.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Cout; ne ha facoltà.

Cout (PCI-PDS) Non abbiamo avviato iniziative per celebrare la Giornata di lotta contro l'AIDS perché, per nostra fortuna, al momento il problema dell'AIDS è solo relativamente grave in Valle d'Aosta e poi perché l'organizzazione di eventuali convegni su tale argomento, come abbiamo già detto in altre occasioni, lascia un po' il tempo che trova, mentre forse è più utile realizzare qualcosa di più concreto.

L'Assessorato sta infatti intervenendo su due livelli, in primo luogo riorganizzando tutti i servizi preposti a combattere le tossicodipendenze e ad attenuare i disagi sociali, anche il SERT, l'apposito servizio istituito presso l'USL. Ricordo che si sta costituendo un apposito gruppo di lavoro che dovrebbe studiare ed integrare gli attuali servizi.

Sempre a livello di Assessorato è stato poi costituito un altro gruppo di lavoro, che possiamo chiamare "di integrazione pubblico-privato", che per il momento ha preparato una mappa dei possibili interventi nella nostra Regione, ma che nel corso di riunioni già in programma per dicembre e per gennaio approfondirà le varie ipotesi di intervento sulle tossicodipendenze, esaminerà i problemi connessi all'inserimento dei tossicodipendenti nelle comunità e quelli relativi all'AIDS ed all'HIV, anche per cercare di raccordare il tutto alla prevenzione ed alla dimissione dopo la cura.

Penso che questo lavoro possa concludersi nell'arco di un mese, dopo di che ne illustreremo l'esito nel corso di un'apposita giornata di lavori, durante la quale sentiremo anche i pareri di esperti esterni all'Assessorato sulle eventuali proposte.

Per quanto riguarda in modo specifico la cura dell'AIDS stiamo studiando un'apposita convenzione con un centro di accoglienza, che tra l'altro è già in piedi ed ha in cura alcuni casi, ma è nostra intenzione attuare concretamente degli interventi integrati per combattere l'AIDS e collegare tutta questa problematica a quella più generale della lotta contro le tossicodipendenze ed i disagi sociali.

Poiché tutta questa serie di interventi non era ancora pronta e quindi non poteva essere illustrata durante la Giornata Mondiale per la lotta contro l'AIDS, cui hanno fatto riferimento i consiglieri Beneforti e Trione, provvederemo ad illustrarla fra circa un mese quando esporremo le nostre proposte ed i dati di cui disponiamo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Beneforti; ne ha facoltà.

Beneforti (DC) Non sono affatto soddisfatto della risposta dell'Assessore e dico anche il perché.

Il 1° dicembre è stata celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro l'AIDS. In tale occasione si è mobilitata tutta l'Italia, ma, stranamente, non la Valle d'Aosta, come ci è stato candidamente confermato dall'Assessore alla sanità, il quale ha detto che queste cose lasciano il tempo che trovano...

(...Interruzione dell'Assessore Cout...)

Non mi venga a dire di no, perché quanto ha detto è registrato e quella frase me l'ero anche scritta. Ecco, di fronte ad un'affermazione di questo genere, io dovrei solo sedermi e non dire più nulla, perché non c'è più sordo di chi non vuol sentire.

In Italia sono state avviate numerose iniziative di informazione e di solidarietà con le persone affette da AIDS. A sottolineare l'importanza di tale giornata è sceso addirittura in campo il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.

Invece, la Valle d'Aosta non ha emanato alcun comunicato, non ha sentito il dovere di confrontarsi sulle attività di prevenzione, di aumentare le conoscenze sull'infezione, di promuovere una più intensa azione di solidarietà nei confronti degli ammalati e delle loro famiglie e non ha neppure sentito il dovere di rimuovere le cause che determinano il rifiuto, la discriminazione, l'isolamento, l'abbandono di quanti sono stati o sono colpiti dal terribile virus dell'AIDS. Benché il loro numero sia sempre crescente anche nella nostra Regione, qui non si è neppure sentito il dovere di emettere un comunicato stampa per esprimere il parere dell'Amministrazione regionale.

Mi auguro che almeno nelle scuole quelli che sono impegnati nell'attuazione del Progetto Arianna, che concerne la prevenzione dalla droga e dall'alcolismo, facciano qualche riferimento all'AIDS. Richiamo in proposito l'attenzione dell'Assessore alla pubblica istruzione, per evitare che si resti scoperti anche in questo settore, come è già accaduto in quello della sanità.

Mentre stigmatizzo il comportamento della Giunta ed in particolare quello dell'Assessore alla sanità, sento di dover esprimere un sentito ringraziamento al mondo del lavoro ed un riconoscimento al mondo sindacale, che si è posto il problema ed ha affrontato il fenomeno dell'AIDS oltreché sul piano sanitario anche su quello sociale nei luoghi di lavoro.

Non mi si venga a dire che sono stati costituiti dei gruppi di lavoro, che si è fatto questo e quest'altro, che si vedrà questo e quell'altro, che entro un mese o due mesi si porterà questo o quell'altro...

E' da giugno che sento dire: "Entro un mese o entro due mesi porteremo...", ma non si è mai portato niente e non si è mai fatto niente.

La proposta sulla nuova pianta organica dell'USL, ad esempio, non ha ancora visto la luce, eppure ci era stato detto che sarebbe stata presentata entro la fine del mese. Ci si sarebbe dovuti confrontare sulla realizzazione di un nuovo ospedale e sulla ristrutturazione del vecchio, ma il progetto di fattibilità di un nuovo ospedale regionale, benché sia in possesso dell'Assessore dal 30 settembre scorso, non è ancora stato portato all'attenzione del Consiglio.

Come si fa a credere che fra un mese saranno portate all'attenzione del Consiglio le varie iniziative da prendere e si svolgerà un'apposita giornata di discussione sul lavoro dei gruppi che intanto si vanno costituendo? Caro Assessore alla sanità, tutto ciò non è credibile e questa politica del rinvio non è degna di un'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta.

Visto il disinteresse dell'Assessorato, sento di esprimere il mio compiacimento ed il mio apprezzamento per l'opera svolta, nonostante il menefreghismo che lo circonda, dal nostro unico centro di riferimento regionale per la cura dell'AIDS che è situato presso l'Unità Operativa ospedaliera di malattie infettive, e dalla dott.ssa Tassara che ne è la responsabile.