Oggetto del Consiglio n. 3689 del 23 settembre 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3689/IX Cambiamenti avvenuti nella Società Sorgenti Monte Bianco di Courmayeur. (Interrogazione)
Interrogazione Visti i mutamenti avvenuti nella Società Sorgenti Monte Bianco di Courmayeur,
i sottoscritti consiglieri regionali
interrogano
la Giunta regionale per sapere:
1) i nomi degli azionisti e degli amministratori della Società Monte Bianco di Courmayeur;
2) con quali modalità e con quali oneri interverrà la Regione e soprattutto se parteciperà alle future spese di pubblicità;
3) quali saranno i benefici per la Regione di ordine occupazionale.
F.to Bondaz, Ricco.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio e Artigianato Mafrica.
Mafrica (PCI-PDS) I rapporti tra la Regione e la Società Sorgenti Monte Bianco terme di Courmayeur, sono regolati dalle convenzioni n. 8657 del 14 giugno 1988, n. 9288 del 4 ottobre 1989 e n. 10.532 del 17 marzo 1992.
La composizione azionaria della Società Sorgenti Monte Bianco Terme di Courmayeur è la seguente: il 52,5 percento è della Società Finin Bianco S.r.l. che a sua volta è controllata al 50 percento dalla Parmalat e al 50 percento da S.A.S. S.r.l., in cui è presente l'ing. Collomb, il 25 percento è dell'Autoporto S.p.A., il 17,5 percento dell'Elettrocarbonium S.p.A., il 5 percento della Società Dolonne S.a.s.
Rispetto alla questione di chi detiene il controllo, si può dire che dipende da come si accordano i vari gruppi, in quanto la Società FininBianco, che ha il 52,5 percento, è controllata al 50 percento dalla S.A.S e al 50 percento da Parmalat, quindi dipende da come avvengono gli accordi tra i diversi gruppi presenti nell'azionariato.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione è il Sig. Ettore Jugovaz, e gli amministratori delegati sono il Sig. Gianni Coda e il Sig. Pietro Mistrangelo, direttore finanziario della Parmalat.
Questo rispetto alla prima domanda.
Rispetto alla seconda domanda, cioè con quali modalità e con quali oneri interverrà la Regione e soprattutto se parteciperà alle spese di pubblicità, posso dire che le modalità stabilite dalla convenzione 10.532 del 17 marzo 1992, sono le seguenti: la Regione costituirà, a favore della Società, un diritto di superficie a titolo gratuito di durata ventennale, su una parte dell'area ex Morgex Carbo.
Non ci saranno altri interventi di costruzione diretti da parte della Regione.
È previsto un mutuo fino all'ammontare di 35 miliardi di lire, ammortizzabile in un massimo di 12 anni, di cui tre anni di preammortamento, a fronte di investimenti effettuati dalla Società per 47 miliardi di lire, per realizzare l'opificio, costruire le opere di captazione e adduzione delle acque e per l'acquisizione dei beni strumentali ammortizzabili, macchinari e attrezzature.
Per quanto attiene alle spese di pubblicità, la convenzione non prevede alcun impegno preciso, c'è la riserva di concordare eventuali campagne pubblicitarie comuni, cioè le parti si riservano di concordare eventuali campagne pubblicitarie comuni.
L'ultima domanda riguarda i benefici di ordine occupazionale.
Sempre con l'ultima convenzione, la Società si è assunta l'impegno di garantire l'occupazione progressiva di 64 persone assunte con le seguenti modalità: 46 unità produttive entro sei mesi, 12 entro 24 mesi dall'inizio dell'attività, ulteriori 6 unità entro 36 mesi dall'inizio dell'attività produttiva.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Bondaz.
Bondaz (DC) Ringrazio l'Assessore per la sua diligente risposta.
La pregherei, se fosse possibile, di farmi avere la copia del suo intervento.
Prendo atto di quanto ha detto, l'unica preoccupazione che mi aveva spinto a presentare con l'amico Ricco questa interrogazione, era perché erano circolate voci, probabilmente le solite voci non controllate e non controllabili, che la Giunta si stava apprestando ad una modifica della convenzione a suo tempo siglata con la Giunta precedente.
Credo che la risposta dell'Assessore smentisca queste voci, per cui prendo atto della cosa e chiedo ancora una volta copia delle sue indicazioni fornite in Consiglio.