Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3687 del 23 settembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3687/IX Trattativa per il rinnovo della convenzione per la gestione della Casa da Gioco di Saint-Vincent. (Interrogazione)

Interrogazione Nell'ultima adunanza del 17 luglio il Consiglio regionale aveva approvato una proroga al 31 dicembre 1992 dell'attuale Convenzione per la gestione della Casa da Gioco di Saint Vincent, autorizzando la Giunta regionale a continuare la trattativa privata con la SITAV.

Poiché a distanza di due mesi pare che tale trattativa non sia nemmeno iniziata, benché il rinnovo della Convenzione fosse stato evidenziato nel programma della nuova maggioranza come una delle emergenze da affrontare;

il sottoscritto Consigliere regionale

interroga

il Presidente della Giunta per conoscere:

a) se è vero che a tutt'oggi non sono ancora iniziate le trattative tra la Giunta regionale e la SITAV per il rinnovo della Convenzione;

b) in caso di risposta affermativa, quali sono i motivi di tale ritardo e, in particolare, se è vero che esistono contrasti all'interno della maggioranza vuoi sulla composizione della delegazione che deve avviare la trattativa vuoi sui contenuti della proposta da fare alla SITAV;

c) quando si prevede di trasmettere la bozza di Convenzione all'esame della competente Commissione consiliare.

F.to Pascale.

PresidenteHa chiesto la parola il Presidente della Giunta, Lanivi.

Lanivi (GM) Rispetto alle tre domande, credo che la considerazione che farò darà una risposta complessiva.

Questa maggioranza ha posto il problema della trasparenza dell'azionariato e dell'affidabilità dell'interlocutore, condizione pregiudiziale per l'avvio delle trattative.

A tutt'oggi non riteniamo di aver avuto delle risposte esaurienti.

È vero che, rispetto all'ultima richiesta in questa materia, vi è stata una risposta giunta recentemente sui cui contenuti e sul cui valore abbiamo interpellato un consulente che ci dia un parere per verificare se esistono le condizioni, quelle che ho detto all'inizio, perché si dia il via alle trattative.

Qui vengono indicati eventuali disagi o contrasti all'interno della maggioranza come motivo di prosecuzione della trattativa, ma il motivo sta solo in queste condizioni, perché sia la composizione della maggioranza nella trattativa sia alcuni punti cardine, sono già stati definiti.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Pascale.

Pascale (PSI) Ringrazio il Presidente per la risposta che certamente non è soddisfacente perché non dà alcuna indicazione sulla soluzione di un problema che la Giunta stessa aveva indicato, sul programma di Governo, come un'emergenza.

(voci in aula)

Nella delibera che è stata approvata dal Consiglio regionale il 16 luglio, si dava mandato alla Giunta regionale di continuare la trattativa privata con la SITAV, non era fatta menzione di questo presupposto, anche se condivido l'opinione del Presidente della Giunta perché questo è uno dei presupposti essenziali che anche l'amministrazione precedente aveva posto sul tappeto e attendeva ancora delle risposte. Ciò però non impediva di affrontare intanto gli altri nodi della trattativa, perché se si arriva al 30 dicembre con la soluzione di questo problema, ma rimangono da affrontare gli altri, non vedo come la trattativa possa andare avanti.

Ora, se questo è un problema di emergenza, mi preoccupa lo stato d'animo della Giunta che ha fatto una domanda alla SITAV e aspetta tranquillamente che arrivi questa risposta.

È chiaro che sia un'emergenza, un problema urgente da risolvere, perché siamo arrivati alla seconda proroga e non è pensabile una ulteriore.

È urgente perché poi, collegati con il rinnovo della convenzione, ci sono anche tutta una serie di altri problemi, a cominciare dalla trattativa sindacale tra l'azienda e il personale che sicuramente non si sbloccherà se non quando ci sarà un rinnovo della Convenzione.

È una semplice considerazione, è una valutazione basata sul fatto che, come è noto, nella Convenzione esiste un articolo 13, relativo al costo del personale, sul quale certamente l'azienda vorrà avere le idee chiare prima di procedere ad un rinnovo del contratto sindacale.

Penso che questa cosa sia a conoscenza di tutti così come è urgente anche per altri fattori, perché poi, all'interno dell'azienda Casinò, come sapete, si procede all'ordine dell'improvvisazione, manca programmazione e non si riesce nemmeno più a mantenere la clientela esistente.

Qui c'è una grande azienda che ha delle difficoltà in quanto l'Amministrazione regionale, in prima persona, non ha ancora deciso se proseguire e rinnovare la trattativa oppure assumere altre decisioni.

L'insoddisfazione mia, Presidente della Giunta, è anche perché lei non ha dato altre indicazioni su altre ipotesi, qui ci sono solo voci che circolano.

C'era la voce, che io ho riportato nell'interrogazione, dei contrasti che ci sono all'interno della maggioranza, per cui la trattativa non inizia perché la maggioranza non ha ancora chiarito nel suo interno che cosa vuole.

Lei in pratica, mi pare di aver capito, ha smentito queste voci.

Poi ce ne sono altre più consistenti, pubblicate proprio due giorni fa su un nuovo settimanale che si definisce indipendente, ma che mi pare molto ben introdotto nel palazzo, e queste non sono ipotesi che possano nascere nella fantasia di un giornalista, cioè l'ipotesi del commissariamento della Casa da Gioco, che a mio avviso è un'ipotesi folle.

Non so se effettivamente questa ipotesi è stata presa in considerazione dal Governo e dalla maggioranza regionali, ma mi sembra irrealizzabile sul piano pratico ed è comunque un'ipotesi che getterebbe nel caos quella che è l'azienda casinò.

Comunque, il Presidente della Giunta non ha risposto alle mie domande.

Qui c'è una proroga che scade il 31 dicembre, c'è la necessità di avere, anche nella commissione competente, il tempo di rivedere quelli che sono i risultati di una trattativa. Mi ha confermato che la trattativa non è ancora iniziata, e siamo a tre mesi dalla scadenza, non mi ha detto che cosa si farà alla scadenza.

A me pare che manchino ormai i tempi per rispettare quella proroga decisa dal Consiglio regionale, quindi ci troviamo, nel caso specifico, di fronte a un problema gravissimo che era stato indicato come un'emergenza ed è ancora esattamente al punto in cui era stato lasciato dalla vecchia Amministrazione.