Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3624 del 16 luglio 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3624/IX Realizzazione del progetto di ampliamento del servizio di Medicina preventiva per l'età evolutiva. (Interpellanza)

Interpellanza Visto il disegno di legge approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 5 febbraio 1992 concernente "finanziamento del progetto materno-infantile di cui alla legge regionale 23 giugno 1983, n. 66 e successive modificazioni ed integrazioni";

Visto il progetto (1992-1994) per l'ampliamento del servizio di medicina preventiva rivolto all'età evolutiva (da 0 a 14 anni) tendente a potenziare sull'intero territorio regionale le attività di educazione sanitaria;

Rilevata l'importanza che riveste la salute del bambino in età scolare al fine di favorire l'armonico sviluppo psicofisico del bambino e l'acquisizione di conoscenze ed atteggiamenti idonei al mantenimento del proprio stato di salute;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

- quali iniziative sono state prese per la realizzazione del progetto nell'anno scolastico 1992/93;

- quali iniziative sono state assunte per la messa in atto della prima fase dello schema e quali sono i distretti prescelti per l'avvio sperimentale dell'educazione sanitaria in modo da realizzare il progetto definitivamente a decorrere dall'anno scolastico 1993/94.

F.to: Beneforti

Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Beneforti, ne ha facoltà.

Beneforti (DC)Il progetto di educazione sanitaria realizzato nella nostra Regione e per il quale è stata presentata l'interpellanza, è un'ampliamento di medicina rivolto all'età evolutiva. Si tratta di ripristinare la medicina scolastica. Con la realizzazione di questo progetto la prevenzione viene elevata da 0 a 14 anni. In precedenza veniva esercitata nei Consultori soltanto da 0 a 3 anni.

Gli obiettivi del progetto, come ebbi a dire nelle commissioni consiliari e al Consiglio regionale in occasione dell'approvazione della legge di finanziamento del progetto stesso, oltre a quello di coinvolgere i servizi dei distretti sanitari compresi i medici degli stessi, che dovranno effettuare le visite e operare per potenziare ed estendere sull'intero territorio le attività di educazione sanitaria. Gli obiettivi sono i seguenti:

- Tutela della salute del bambino in età scolare, al fine di favorire l'armonico sviluppo psicofisico del bambino e l'acquisizione di conoscenze e di atteggiamenti idonei al mantenimento del proprio stato di salute;

- la promozione della prevenzione dell'handicap;

- l'acquisizione di dati epidemiologici sullo stato di salute dei soggetti in età evolutiva;

- la verifica e valutazione dell'attività e del funzionamento dei servizi di assistenza sanitaria di base;

- lo sviluppo e l'organizzazione dei servizi e la loro attività in funzione delle esigenze della popolazione infantile interessata.

Mi preme sottolineare l'importanza data a questo progetto dallo stesso Consiglio regionale in occasione dell'approvazione della legge di finanziamento. Infatti, in quell'occasione si ritenne di istituire un nuovo capitolo di bilancio finalizzato proprio alle spese per il progetto materno-infantile.

Questa interpellanza è stata presentata per l'importanza che abbiamo dato, e diamo, al progetto e per conoscere le iniziative assunte per gli anni scolastici 1992-93 e 1993-94.

Inoltre, per conoscere quali iniziative sono state assunte per mettere in atto la prima fase riguardante l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione e delle famiglie, nonché degli insegnanti, tramite gli organi di informazione, riunioni, assemblee, materiale informativo, aggiornamento personale medico ed infermieristico, assistenti sanitari e sociali e la messa in atto del progetto a titolo di sperimentazione presso due o tre Distretti per poi iniziare con l'anno scolastico 1993-94.

Concludendo questa esposizione, mi auguro che l'importanza che è stata data da noi e dallo stesso Consiglio regionale, sia stata compresa e portata avanti da questo Assessorato alla Sanità.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Cout.

Cout (PCI-PDS) Vorrei dire che noi siamo d'accordo ad attuare le iniziative valide che sono state intraprese dall'Assessore precedente e speriamo di averne nuove. Non va dimenticato però che abbiamo ereditato anche una serie di carenze che vanno colmate. E' nostra intenzione quindi occuparci di tutte e due le questioni. Chiediamo di avere il tempo necessario.

Come per la precedente interpellanza anche su questa esistono dei piani ed una deliberazione di Giunta del 3 aprile 1992 con la quale si impartiva una direttiva sulle modalità organizzative per l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative. Nell'ambito di questo piano però ci sono stati, e ci sono, problemi di personale. Mancano dei pediatri che sono stati sostituiti da medici condotti e mancano assistenti sanitarie.

Pur avendo tutte le intenzioni affinché questo piano venga realizzato dobbiamo ricordare che deve essere attuato uno studio su ogni iniziativa da intraprendere.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Beneforti, ne ha facoltà.

Beneforti (DC) Sarò breve perché nella relazione avevo già illustrato gli scopi di questo progetto.

Prendo atto degli impegni che l'Assessore Cout ha assunto e per la volontà dimostrata.

Io mi soffermavo prima sull'importanza di iniziare la prima fase del progetto proprio perché riguardava l'opera di informazione e di divulgazione dell'iniziativa e di formazione da parte degli operatori.

Se questa prima fase non viene realizzata si rischia di saltare dall'anno scolastico 1992-93 a quello successivo e ci sarebbe un anno di ritardo.

La fase che ricordava l'Assessore sulla vaccinazione, nell'incontro avuto con l'USL a suo tempo, si era predisposto come doveva essere realizzata.

Per quanto riguarda il richiamo che mi è stato fatto sulle carenze ereditate, ogni Assessore, caro collega Cout, che va alla Sanità (forse come anche altri), eredita delle carenze ed è normale. Comunque, dato il breve tempo avuto a disposizione non è stato possibile eliminarle tutte. Ritengo però che occorre dare la priorità alle carenze più vicine alla collettività.