Oggetto del Consiglio n. 3484 del 29 giugno 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3484/IX Iniziative per disincentivare l'uso della nafta leggera da riscaldamento, posta in distribuzione in esenzione fiscale. (Approvazione di mozione)
Presidente Do lettura della mozione presentata dal Consigliere Riccarand:
Mozione Negli ultimi tre anni si sono verificati in Valle d'Aosta numerosi interventi di trasformazione degli impianti di riscaldamento a gasolio in impianti a nafta leggera ("olio combustibile fluido") e ciò ha determinato un ulteriore incremento dell'inquinamento atmosferico.
La "nafta leggera" ha infatti un contenuto di zolfo notevolmente supe-riore al gasolio e il suo utilizzo massiccio provoca grave inquinamento.
Si sta, cioè, verificando in Valle d'Aosta un processo inverso a quello delle grandi aree urbane italiane dove, fin dal 1966, è stato introdotto il divieto dell'uso della nafta leggera negli impianti di riscaldamento. Inoltre lo Stato, proprio per scoraggiare l'uso di tale combustibile, ha introdotto una forte imposta di fabbricazione.
In Valle d'Aosta la nafta leggera viene invece posta in distribuzione in esenzione fiscale, con un costo quindi notevolmente inferiore a quello del gasolio e (quando potrà essere utilizzato) del metano.
Ne derivano tre conseguenze fortemente negative:
1) aggravamento dell'inquinamento atmosferico;
2) mancato introito nelle casse regionali dei 9/10 dell'imposta di fabbricazione;
3) costo aggiuntivo a carico della regione per la distribuzione dei buoni di prelevamento della nafta leggera in esenzione fiscale.
Il danno, di questo sistema, per la collettività è notevole sia in termini finanziari, sia per quanto riguarda la qualità della vita. Occorre, quindi, assumere provvedimenti concreti, urgenti ed incisivi.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
delibera
di impegnare la Giunta regionale ad assumere, entro due mesi, un provvedimento che preveda l'introduzione di un diritto regionale di lire 300 per ogni buono di prelevamento di un kg di olio combustibile fluido in esenzione fiscale; ai sensi dell'articolo 3 del regolamento regionale sulla immissione in consumo dei contingenti in esenzione fiscale.
Presidente Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA)Come tutti sanno la nafta, tecnicamente "olio combustibile fluido " è un combustibile fortemente inquinante, perché ha un contenuto di zolfo notevolmente superiore a quello che si ritrova in altri combustibili come il gasolio, ancora superiore rispetto al metano eccetera. Quindi, l'uso della nafta negli impianti di riscaldamento, è uno dei principali responsabili del fenomeno della diffusione di un inquinante pericoloso come l'anidride solforosa. Questo fatto ha portato il governo italiano fin dalla metà degli anni '60 ad introdurre dei provvedimenti per ridurre ed impedire l'uso della nafta negli impianti di riscaldamento; infatti con la cosiddetta legge antismog è stato vietato nelle grandi città l'uso dell'olio combustibile fluido per gli impianti di riscaldamento. Inoltre lo Stato è anche intervenuto con un altro provvedimento per disincentivare al di fuori dei centri metropolitani l'uso di questo combustibile, introducendo una imposta di fabbricazione notevolmente elevata.
A livello nazionale la nafta costa oggi 605 lire al chilo a meno che non sia cambiato il prezzo in queste ultime settimane di cui 343 sono di imposta, quindi circa il 60 percento del costo è rappresentato dall'imposta di fabbricazione. Non solo lo Stato, ma anche altre regioni, tipo la regione Lombardia e anche comuni singoli si sono mossi con provvedimenti, piani e ordinanze per cercare di contenere o ridurre l'uso di questo combustibile. In Valle d'Aosta è successo esattamente il contrario; invece di diminuire l'uso della nafta negli impianti di riscaldamento c'è stato in questi ultimi anni un aumento.
Infatti questo aumento ha una motivazione di tipo economico, nel senso che siccome la Regione mette in commercio sul nostro territorio la nafta in esenzione, questa viene a costare un prezzo irrisorio di lire 262 al chilogrammo e quindi è sicuramente fortemente concorrenziale rispetto ad altri combustibili che costano molto di più, gasolio e rispetto al futuro metano.
Questo ha fatto sì che in molti condomini, soprattutto nelle grosse abitazioni, nei condomini che consumano molto combustibile, si è verificato negli ultimi anni un processo di passaggio, dagli impianti di riscaldamento a gasolio, meno inquinanti, ad impianti a nafta, più inquinanti. Questo è un processo evidentemente incentivato dalle società importatrici di questo combustibile, le quali hanno tutto l'interesse a piazzare questo olio combustibile fluido.
Abbiamo pertanto questo dato che credo sia molto eloquente: nel 1987 c'era un consumo di nafta per riscaldamento in Valle d'Aosta di 1800 tonnellate, nel 1991 siamo andati oltre le 12.000 tonnellate e probabilmente se andremo a vedere i dati del 1992 saremo ancora a cifre superiori. La tendenza è di una ulteriore espansione perché la quota di prodotto in esenzione fiscale di cui ha diritto la Valle d'Aosta è di 35.000 tonnellate per cui è in corso ancora adesso questo fenomeno di trasformazione degli impianti, da impianti a gasolio ad impianti a nafta. Evidentemente i condomini pagano meno, gli amministratori dei condomini fanno tutte le pressioni possibili per avere questo risparmio, chi però poi ci rimette è evidentemente la comunità nel suo insieme, perché la qualità dell'aria che respiriamo subisce un notevole peggioramento.
Questo è un problema molto forte ad Aosta, ma non solo. Io ho ricevuto segnalazioni, lettere, richieste di intervento da parte di segretari di altri comuni, penso alla Valtournenche con la zona del Breuil, a Courmayeur con tutta la realtà urbana che è presente in quella situazione. Questo è sicuramente uno dei motivi più gravi dell'inquinamento atmosferico molto forte che noi registriamo in Valle d'Aosta. C'è su questo tema un grido d'allarme molto preciso dell'unità sanitaria locale, lanciato da tempo, in cui si dice che principali motivi dell'inquinamento atmosferico sono il traffico di transito da una parte e gli impianti di riscaldamento, l'uso della nafta in particolare in questi impianti. Lo stesso consulente della Giunta regionale per quanto riguarda il piano energetico regionale, il professor Boffa, si è notevolmente stupido quando ha saputo dell'uso che viene fatto nella nostra regione, nella nostra città, della nafta come combustibile per gli impianti di riscaldamento.
Bisogna dire che per questo problema, già più volte sollevato in questa aula, portato all'attenzione del Consiglio, portato all'attenzione della Giunta, sollecitati gli interventi della Giunta, non si è fatto nulla di concreto in tutto questo periodo. L'Assessore all'energia aveva preannunciato già alla fine del 1991 un disegno di legge per vietare l'uso della nafta negli impianti di riscaldamento; sono passati molti mesi, molto tempo da quell'annuncio, fatto anche con un comunicato diffuso alla stampa, però il disegno di legge non l'abbiamo mai visto. Ordinanze non ne sono state fatte né da parte della regione, né da parte dei comuni, e siamo sostanzialmente in una situazione bloccata. Evidentemente si tratta di sbloccare questa situazione; noi crediamo, che, con le indicazioni contenute in questa mozione, si possa fare un passo concreto nella direzione di disincentivare la trasformazione degli impianti da gasolio a nafta e cercare di bloccare ed invertire questo fenomeno. La mozione indica una strada che è chiara, semplice e percorribile, bisogna semplicemente introdurre un meccanismo disincentivante. Qui si propone che, quando vengono consegnati i buoni di prelevamento alle società petrolifere, all'Agip, all'Ip, alla Esso o alle società private che fanno questo tipo di commercio, e che hanno dall'Ufficio Zona franca dei buoni di prelevamento per prelevare questo combustibile in esenzione fiscale, per ogni chilogrammo di buono di prelevamento ci sia stabilito un diritto regionale di 300 lire, un diritto inferiore, ma non molto inferiore di quella che è l'imposta di fabbricazione applicata a livello nazionale.
In questo modo, avremo evidentemente un fenomeno di disincentivazione perché non sarà più così conveniente come oggi usare la nafta al posto del gasolio. Questo meccanismo è un meccanismo simile a quello che è stato adottato sui buoni benzina su cui esiste il diritto per ogni litro di buono benzina in esenzione fiscale di 60 lire, queste 60 lire sono state stabilite con deliberazione di Giunta che risale al 1978, n. 4057 del 24 agosto 1978. E' una cifra che ormai è diventata irrisoria e che andrebbe probabilmente rivista rispetto ai parametri di allora, però è un tipo di intervento che aveva la sua giustificazione, perché questo meccanismo della distribuzione dei buoni, del controllo dei buoni, ha dei costi per l'amministrazione regionale, per cui noi da questa operazione della nafta abbiamo soltanto dei costi accresciuti e dei danni dal punto di vista ambientale. E' una assurdità sotto tutti i punti di vista.
La proposta che noi facciamo è di introdurre un diritto regionale di 300 lire per ogni chilogrammo di nafta prelevato in esenzione fiscale. In questo modo è possibile raggiungere due risultati positivi:
1) disincentivare e ridurre l'uso e consumo della nafta negli impianti di riscaldamento perché venendo a costare di più non si verificherebbero più le conversioni che ci sono state.
2) ci sarebbe comunque un introito positivo nelle casse della regione, quantomeno nella fase transitoria, cioè in attesa che avvenga una riconversione questa volta dalla nafta al gasolio o meglio ancora dalla nafta al metano.
Teniamo presente che se noi manteniamo questa situazione, cioè di combustibile pagato a 262 lire al chilo, questo è concorrenziale non solo rispetto al gasolio, ma anche rispetto al metano. E quindi anche il discorso del metano nella nostra città avrebbe delle grossissime difficoltà ad essere realizzato, mantenendo questo tipo di prezzo per l'olio combustibile fluido.
Ci pare di aver indicato con questa mozione una strada chiara, percorribile ed utile, non è l'unica percorribile, c'è la strada della legge regionale, c'è la strada delle ordinanze, ci sono altre strade per regolamentare, fino adesso non si sono visti passi concreti da parte della Giunta regionale, e quindi chiediamo che questo sia il primo passo concreto, che non è, ripeto, l'unico, ce ne possono essere altri, può essere affiancato ad altri interventi, però cominciamo ad andare in una direzione ben precisa.
Presidente Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di parlare l'Assessore dell'Industria, Commercio e Artigianato, Mafrica.
Mafrica (PCI-PDS) La mozione pone un problema che è stato seguito da parte dell'assessorato. Si faceva prima riferimento ad un disegno di legge, in effetti quel disegno di legge è stato trasmesso al servizio legislativo in data 10 aprile. Rispetto alle considerazioni che vengono fatte, si propone qui di seguire un iter che presenta delle difficoltà. Mentre per i buoni benzina c'è una distribuzione di buoni effettiva ai cittadini, con costo di stampa, costi di distribuzione, per ciò che riguarda la nafta, si tratta di rilasciare alle società delle autorizzazioni per ritiri di consistenti quantitativi, quindi non ci sono in effetti dei costi aggiuntivi per l'Amministrazione e diventerebbe difficile seguire la strada proposta dal Consigliere Riccarand. C'è un problema, più di fondo.
Le disposizioni nazionali non fanno divieto di uso dell'olio combustibile fluido per il riscaldamento e anche le ordinanze che riguardano le grandi città non intervengono per un divieto, ma obbligano le compagnie petrolifere a distribuire dell'olio combustibile con un tenore di zolfo limitato, che stia come livello di contenuto in limiti non superiori a quelli del gasolio.
Io credo che la strada da seguire se si vogliono ottenere più facilmente dei risultati, sia probabilmente quella non di escludere l'esenzione fiscale, ma di riservarla a quei tipi di combustibile che hanno un bassissimo contenuto di zolfo, e si avrebbe così lo stesso risultato e un miglioramento nella distri-buzione, che avvantaggerebbe il consumo di oli combustibili a basso contenuto di zolfo. Credo che si possa proporre una modifica alla mozione, che potrebbe suonare per il deliberato in questo modo:
si delibera ad impegnare la Giunta regionale ad assumere entro due mesi un provvedimento che riservi l'esenzione fiscale a forniture di olio combustibile con contenuto di zolfo non superiore a quello del gasolio.
In questo modo si affronterebbe in modo positivo la vicenda, senza rischiare di prendere un provvedimento non legittimo e senza di fatto avere poi un risultato concreto. Si propone quindi la modifica del deliberato della mozione.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) Accetto questa proposta di modifica perché può comunque essere una strada percorribile. Ritengo comunque che sia praticabile anche l'altra strada, che avrebbe un significato ben preciso. Se si vuole seguire invece questa altra strada, credo lo si possa fare.
Chiederei che comunque, siccome qui assumere un provvedimento entro due mesi credo che significhi assumere un provvedimento regolamentare e che quindi è un provvedimento che non credo possa essere assunto direttamente dalla Giunta, ma deve essere un atto che la Giunta deve trasmettere al Consiglio per la sua approvazione, la Giunta trasmetta al più presto al Consiglio una proposta in modo che si possa fin dal prossimo autunno arrivare ad una situazione in cui si sa che la nafta, l'olio combustibile, con l'attuale tenore di zolfo, non possa più essere usata, o comunque acquisita in esenzione fiscale. Ripeto questo è un provvedimento che andrebbe accompagnato con altre iniziative sul piano delle ordinanze, sul piano dei disegni di legge, ma può essere un primo passo positivo, nella direzione giusta. Quindi io accetto di votare la mozione con la modifica della parte deliberativa.
Presidente Ci sono interventi per dichiarazione di voto?
Ha chiesto di parlare il Consigliere Ricco, ne ha facoltà.
Ricco (DC) La Democrazia Cristiana aspetta di vedere questo provvedimento, e quindi in assenza di tale provvedimento si asterrà.
PresidentePongo in votazione la mozione in oggetto con il testo emendato:
Esito della votazione:
Presenti: 26
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 9 (Beneforti, Bondaz, Chiofalo, Lanièce, Limonet, Milanesio, Pascale, Ricco e Trione)
Il Consiglio approva
Il Consiglio approva la mozione nel testo così emendato:
Mozione Negli ultimi tre anni si sono verificati in valle d'Aosta numerosi interventi di trasformazione degli impianti di riscaldamento a gasolio in impianti a nafta leggera ("olio combustibile fluido") e ciò ha determinato un ulteriore incremento dell'inquinamento atmosferico.
La "nafta leggera" ha infatti un contenuto di zolfo notevolmente superiore al gasolio e il suo utilizzo massiccio provoca grave inquinamento.
Si sta, cioè, verificando in valle d'Aosta un processo inverso a quello delle grandi aree urbane italiane dove, fin dal 1966, è stato introdotto il divieto dell'uso della nafta leggera negli impianti di riscaldamento. Inoltre lo Stato, proprio per scoraggiare l'uso di tele combustibile, ha introdotto una forte imposta di fabbricazione.
In Valle d'Aosta la nafta leggera viene invece posta in distribuzione in esenzione fiscale, con un costo quindi notevolmente inferiore a quello del gasolio e ( quando potrà essere utilizzato) del metano.
Ne derivano tre conseguenze fortemente negative:
1) aggravamento dell'inquinamento atmosferico;
2) mancato introito nelle casse regionali dei 9/10 dell'imposta di fabbricazione;
3) costo aggiuntivo a carico della regione per la distribuzione dei buoni di prelevamento della nafta leggera in esenzione fiscale.
Il danno, di questo sistema, per la collettività è notevole sia in termini finanziari, sia per quanto riguarda la qualità della vita. Occorre, quindi, assumere provvedimenti, concreti, urgenti ed incisivi.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale della valle d'Aosta
delibera
di impegnare la Giunta regionale ad assumere entro due mesi un provvedimento che riservi l'esenzione fiscale a forniture di olio combustibile con contenuto di zolfo non superiore a quello del gasolio.