Oggetto del Consiglio n. 3103 del 6 febbraio 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3103/IX Approvazione di una bozza di convenzione da stipulare con l'ente Parrocchia di La Salle "Casa famiglia - Riposo anziani di La Salle" ai sensi e per gli effetti della legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3.Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.
Presidente Do lettura della proposta di deliberazione iscritta al punto 45 dell'ordine del giorno.
Deliberazione Il Consiglio
- richiamata la legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, "Interventi finanziari della Regione per il funzionamento di case di riposo gestite da istituzioni private e da enti locali";
- richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 3772/VIII in data 9 maggio 1988 con la quale è stata approvata una bozza di convenzione da stipulare con la Casa di Riposo "Casa Famiglia" di La Salle ai sensi e per gli effetti della legge regionale sopraindicata;
- con gli emendamenti del Consigliere Rollandin;
- visto il parere della V Commissione consiliare permanente;
delibera
1°) di approvare la sottoriportata bozza di Convenzione da stipulare con l'Ente Parrocchia di La Salle "Casa Famiglia - Riposo per Anziani di La Salle" per il triennio 1992/94 demandando la sottoscrizione al Presidente della Giunta regionale;
2°) di rinviare ad un successivo provvedimento deliberativo della Giunta regionale l'approvazione e l'impegno della spesa prevista in lire 200.250.000 che graverà sul Capitolo del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1992 corrispondente al Capitolo 61700 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1991 "Contributi alle Istituzioni private ed agli Enti morali nelle spese di gestione di Case di Riposo convenzionate per anziani ed inabili" nonché le modalità di liquidazione della spesa stessa.
Convenzione
tra
La Regione Autonoma Valle d'Aosta (di seguito indicata "Regione"),(codice fiscale n. 80002270074), rappresentata dal Presidente della Giunta regionale, a questo atto autorizzato in esecuzione della deliberazione del Consiglio regionale, controllata senza osservazioni dalla Commissione di Coordinamento,
e
il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo "Casa Famiglia" di La Salle;
in applicazione della legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, si stipula la seguente convenzione;
Articolo 1
Per il periodo dal 1° gennaio 1992 al 31 dicembre 1992, la Regione eroga alla Casa Famiglia un contributo giornaliero, in conto gestione, per ogni persona avente il domicilio di soccorso in un Comune nella Valle d'Aosta, ospitata dalla "Casa Famiglia" nella misura di lire 25.000.
Tale contributo è erogato a mensilità posticipate sulla base di fattura corredata da una distinta nominativa delle presenze.
Articolo 2
La Regione eroga, nell'anno 1992, sulla base di un preventivo programma, a spese sostenute e documentate, in soluzione quadrimestrale e a destinazione vincolata, le seguenti altre sovvenzioni:
- per attività di animazione, ricreazione e riabilitazione, sino ad un massimo di lire 2.000.000;
- per spese farmaci, ausili, protesi, materiale sanitario e di medicazione, non fornibili dal S.S.R., sino ad un massimo di lire 2.500.000;
- per assistenza infermieristica e sanitaria, sino ad un massimo di lire 9.000.000;
- per spese aggiornamento del personale, sino ad un massimo di lire 1.000.000;
- per spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sino ad un massimo di lire 20.000.000;
- per rimborso spese a personale volontario sino ad un massimo di lire 1.500.000=.
Articolo 3
Il numero massimo, per il 1992, degli ospiti presenti è fissato in 18. L'importo della retta di ospitalità per l'anno 1992 è fissato in lire 1.200.000 mensili.
Articolo 4
La Casa Famiglia lascia a disposizione di ogni ospite la somma minima di lire 150.000= mensili per le sue minute necessità.
Alle persone ospitate non possono essere chiesti pagamenti per qualsiasi prestazione fornita o richiesta oltre a quanto stabilito dall'articolo 5.
Articolo 5
Per la contribuzione degli ospiti e dei familiari tenuti all'obbligo della prestazione degli alimenti, la Casa Famiglia si uniforma a quanto previsto per gli ospiti delle microcomunità pubbliche della Regione.
Articolo 6
Le richieste di ammissione devono essere obbligatoriamente corredate da una relazione del servizio sociale.
Nell'esame delle domande di ammissione, inoltrate alla Casa Famiglia, il Consiglio di Amministrazione si attiene ai seguenti criteri generali di priorità:
a) l'essere soli, avere familiari o parenti che abbiano gravissimi problemi di salute o gravi invalidità;
b) la non autosufficienza.
Articolo 7
L'organizzazione assistenziale interna deve, progressivamente, articolarsi in gruppi omogenei e strutturati per soddisfare gli specifici bisogni degli ospiti.
Articolo 8
L'organico del personale è approvato dal Consiglio di Amministrazione, sulla base dei parametri fissati con deliberazione della Giunta regionale n. 6312 del 27 luglio 1990.
L'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti.
Articolo 9
La Casa Famiglia provvede ad organizzare corsi di aggiornamento al personale in servizio o da assumere.
Articolo 10
Il Consiglio di Amministrazione riconosce alla Regione il diritto di prelazione in caso di alienazione di beni immobili di proprietà della Casa Famiglia, al momento dell'entrata in vigore della presente convenzione.
Articolo 11
L'esatta interpretazione della presente convenzione ed ogni eventuale variazione dovranno essere concordate tra le parti.
Articolo 12
Entro il mese di settembre le parti si incontreranno per determinare gli importi di cui agli articoli 1, 2 e la cifra dell'articolo 3 per l'anno successivo. La presente convenzione scadrà il 31 dicembre 1992 e potrà essere rinnovata tacitamente di anno in anno sino al 31 dicembre 1994, salvo disdetta di una delle due parti almeno tre mesi prima della scadenza di ogni anno.
Articolo 13
Le spese di registrazione della presente convenzione sono assunte a carico della "Casa Famiglia".
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Beneforti; ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Poiché credo che anche questo provvedimento sia abbastanza chiaro, fornirò solo alcune indicazioni.
Come è già stato riferito in sede di Commissione consiliare, questa convenzione con la Casa di riposo di La Salle è simile a quella che abbiamo stipulato con il Rifugio di corso Padre Lorenzo. Anch'essa vale tre anni (1992-1994), salvo disdetta tre mesi prima della scadenza annuale.
Il primo articolo della convenzione prevede che, per il periodo dal 1° gennaio 1992 al 31 dicembre 1992, la Regione eroghi alla Casa Famiglia un contributo giornaliero in conto gestione di 25.000 lire per ogni persona ospitata, il cui numero massimo non deve superare le diciotto unità.
Con ciò si modifica il sistema di finanziamento rispetto al passato, ma si modifica anche il sistema di gestione. Infatti, la Casa di riposo di La Salle, per quanto attiene al personale e alla contribuzione a carico degli ospiti e dei familiari, si adegua a quanto previsto per le microcomunità della Regione. Abbiamo voluto contribuire in una certa maniera, però abbiamo anche chiesto che tutta la gestione fosse analoga a quella delle nostre microcomunità.
Nell'articolo 2 della convenzione sono previste le sovvenzioni relative all'animazione, alle spese dei farmaci, all'assistenza infermieristica, all'aggiornamento del personale, alla manutenzione ordinaria..., per le quali abbiamo chiesto l'adeguamento a quelle già in vigore per le case di riposo pubbliche. Un comitato di gestione vigilerà sul rispetto dei vari punti della convenzione.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) Le problème concernant la maison-famille de La Salle est sur le tapis depuis des années. On avait prévu une série de rencontres, une série d'ébauches de convention et je crois que les difficultés étaient liées à deux aspects: le problème du système d'embauchage du personnel, qui est un des points importants, et le système de sélection, si on peut employer ce mot, des personnes âgées, des personnes qui devraient utiliser cette convention.
A ce propos, il serait intéressant de rappeler qu'il y avait une certaine opposition pour l'adoption du même système qui est adopté dans les micro-communautés, c'est-à-dire que l'assistante sociale, qui va prendre en charge le cas, doit faire une relation, établir les conditions et, par conséquent, donner un avis sur la possibilité de donner un suivi à la requête.
Pour ce qui est du personnel on dit: "L'organico del personale è approvato dal Consiglio di amministrazione sulla base dei parametri fissati con la deliberazione della Giunta regionale n. 6312 del 27 luglio 1990", ce qui signifie qu'on ne dépasse pas le chiffre que la délibération prévoit. "L'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti". Or, là je crois que ce système peut être interprété de deux façon différente. N'oublions pas qu'on peut le lire de deux façon différentes.
Première solution: la maison-famille peut embaucher du personnel du bureau du travail. A présent, il y a cette possibilité, "l'assunzione nominativa", et c'est en suivant les dispositions de loi, ce qui, au contraire, n'est pas prévu pour les micro-communautés, pour lesquelles il faut prévoir un cours préalable, au-delà de la formation professionnelle. C'est un point capital.
Alors, je voudrais comprendre quelle a été la solution adoptée. "L'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti"... C'est tout à fait normal que les responsables du conseil d'administration de la maison de La Salle respectent la loi, ce qui ne signifie pas adopter le même système que les micro-communautés. Voilà un des points.
Pour le reste, sur le montant de cette convention, ici on prévoit 25000 lires pour chaque journée avec un certain système. Je ne sais pas quels sont les calculs qui sont à la base de cette convention. Je ne sais pas si c'est une requête du responsable de la maison de La Salle, s'il y a eu des calculs préalables qui nous disent que ce montant est juste, ou bien si on a fait une comparaison entre les frais des micro-communautés et ceux de la maison-famille de La Salle.
Je crois comprendre que, par exemple, les frais dans la gestion des micro-communautés sont différents d'une micro-communauté à l'autre. Alors, je voudrais comprendre quel est le système adopté pour arriver à cette proposition.
Pour le reste, je crois qu'il est tout de même important qu'il y ait une solution plus convenable pour cette structure.
Je me pose une dernière question. Il y avait là un problème qui avait été soulevé il y a quelque temps. On avait proposé de faire une nouvelle micro-communauté dans la zone. Il y avait la commune de La Salle qui avait présenté une requête, la commune de Morgex avait demandé d'avoir un siège de micro-communauté, alors je voudrais savoir s'il y a des nouvelles à ce sujet.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Beneforti; ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Con la dizione "l'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti", noi intendevamo riferirci alle disposizioni in vigore per le microcomunità pubbliche, nel senso che il consiglio di amministrazione della Casa di riposo di La Salle dovrebbe selezionare il personale nel modo in cui i Comitati di gestione delle microcomunità selezionano il proprio personale.
Gli uffici hanno fatto dei conti rapportando proporzionalmente i costi a quelli delle microcomunità pubbliche. Vi posso far vedere i conteggi eseguiti, dai quali risultano cifre sempre inferiori rispetto a quelle delle microcomunità pubbliche.
Il Comune di La Salle non ha avanzato di recente alcuna richiesta per l'istituzione di una microcomunità pubblica, invece il sindaco di Morgex mi ha detto che quando il Comune deciderà di ristrutturare un immobile cercherà di realizzarvi una microcomunità per anziani. Attualmente nella zona della Valdigne abbiamo le microcomunità di La Thuile e Pré-Saint-Didier e questa Casa di Riposo privata a La Salle. Comunque, non appena il Comune di Morgex ci avanzerà una specifica richiesta, provvederemo, secondo le possibilità, alla progettazione e alla realizzazione di una microcomunità.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) Je remercie l'Assesseur pour les réponses. Peut-être il y a eu un malentendu. La question de l'embauchage du personnel, "l'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti", c'est le personnel qui travaille, qui est embauché de cette façon. Ce n'est pas le même système que l'on adopte pour les micro-communautés.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Beneforti; ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Voglio dire che è cambiato il sistema di gestione della Casa di riposo di La Salle, tant'è che la Commissione consiliare competente, dopo essersi recata sul posto, mi ha fatto pervenire delle osservazioni sul modo in cui veniva gestita quella Casa. Fino ad allora la gestione era fondata quasi esclusivamente sul volontariato. Noi abbiamo cambiato quel sistema, in modo che anche a quella Casa di riposo fosse assicurato del personale stabile.
Ci può sicuramente essere un'attività di volontariato, che del resto abbiamo anche nel Rifugio di Corso Padre Lorenzo, però noi abbiamo insistito col Consiglio di amministrazione affinché nella casa di riposo ci fosse del personale fisso, per garantire una gestione analoga a quella delle microcomunità pubbliche...
(...interruzione del Consigliere Rollandin...)
... Questo è stato il discorso fatto con i rappresentanti del Consiglio di amministrazione della Casa di riposo di La Salle prima di stendere la bozza di convenzione che oggi proponiamo al Consiglio e questo è infatti il tipo di convenzione che abbiamo concordato. Se poi non è così, posso accertarmene, però questi sono stati i motivi per cui siamo arrivati a questa convenzione.
Occorre certamente chiarire il senso della dizione "l'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti", perché così com'è può riferirsi tanto a leggi dello Stato sul collocamento, quanto a leggi nostre, ma questo l'avevo già detto. In merito apporteremo una modifica, per precisare che le assunzioni saranno fatte come nelle nostre microcomunità pubbliche.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) Merci, Monsieur le Président. Je crois qu'il faut quand même souligner deux aspects qui, jusqu'à il y a 2 ans, étaient partagés par tout le Conseil. Tout d'abord, les personnes âgées qui devaient être acceptées par la maison-famille devaient avoir au préalable une relation de l'assistante sociale, ce qui n'est pas prévu, car ici on dit: "Priorità: a) l'essere soli, avere familiari o parenti che abbiano gravissimi problemi di salute o gravi invalidità; b) la non autosufficienza"...
(...interruption...)
...Justement. J'avais posé deux question. Il y a aussi l'autre problème, mais le premier problème est celui-là.
Ce ne sont pas les mêmes critères adoptés par les micro-communautés. Il y a une différence, Monsieur l'Assesseur. Dans les micro-communautés il y a des critères qui ne sont pas seulement liés à ces deux questions. Je peux porter toute une série de documents où l'on peut voir que malgré les insistances de certains représentants des conseils d'administration - et je crois que certains conseillers connaissent la procédure - la relation de l'assistante sociale dit "non".
C'est important qu'il y ait une prise de position officielle d'un - acceptons le terme - expert, le cas échéant, l'assistante sociale qui au cours de ses visites prend acte des conditions de la personne visitée. Et là c'est la première différence.
L'autre problème dont l'Assesseur a parlé est celui d'embaucher le personnel qui travaille dans la micro-communauté. Là c'est aussi une question de méthode. Pour toutes les autres micro-communautés on a fait une loi régionale qui établit les critères. Il y a une question d'âge, il y a une question de cours préalables, il y a l'exigence d'avoir des personnes qui aient fréquenté des cours organisés par les différentes communes. Par la suite, on peut être embauché.
L'Assesseur nous dit que jusqu'à présent - chose qu'on connaît - il y a eu des bénévoles, des gens qui travaillaient pour aider les per-sonnes âges. A présent, les responsables se rendent compte qu'il n'est plus possible de maintenir cette attitude. Alors, il faut quand même prévoir qu'il y ait du personnel qualifié.
Ce qui était déjà souhaitable il y a quelques années. L'unique préoccupation est de dire qu'on ne voudrait pas que dans cette micro-communauté, qui nous donne exactement la même prise en charge du point de vue financier des autres, car à la fin des comptes on est là, il y a une gestion qui est complètement différente, pour ce qui est des deux points importants. Voilà la différence.
C'est un aspect qui se pose car les gens de la Valdigne se posent cette question. A Pré-Saint-Didier il y a un système et à La Salle il y en a un autre qui n'est pas comparable, qui est tout autre chose. Jusqu'au moment où il y a une petite contribution publique, on peut comprendre qu'on ne veut pas avoir des "ingerenze", comme on disait dans d'autres cas. C'est compréhensible. Mais au moment où on va payer exactement comme pour les autres, je demanderais qu'il y ait la même attitude.
Alors le fait que l'Assesseur dise que sur "l'assunzione del personale" on verra, par la suite, de discuter avec le conseil d'administration; pour ce qui est des personnes qui doivent être soumises à cette sélection c'est un système différent...
Je crois qu'il y a des difficultés, tout en appréciant le travail que cette structure a fait jusqu'à présent. Je ne veux pas sous-estimer le travail fait.
Je crois tout de même qu'au moment où l'on va prévoir un engagement de dépense plutôt important... Ici, il s'agit pour cette première partie de 200.250.000 lires et, par conséquent, on paye tout. Demandons qu'au moins il y ait les mêmes critères. Moi, je ne demande pas autre chose. Cette délibération au contraire nous donne des résultats différents. Voilà les problèmes que je voulais soulever.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Beneforti; ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Il Consigliere Rollandin sa benissimo che non pochi sono stati gli sforzi che abbiamo fatto prima di giungere alla stesura di questa convenzione per la Casa di riposo di La Salle...
(...interruzione del Consigliere Rollandin...)
... ma no; tu sai benissimo, e lo sa anche il Consigliere Voyat, quali sforzi sono stati fatti per arrivare a questo risultato e tutti tendevano a far applicare le stesse norme in vigore nella gestione delle microcomunità pubbliche. Pertanto, concordo sul fatto che il testo dell'articolo 6, laddove si dice: "Le richieste di ammissione devono essere obbligatoriamente corredate da una relazione del servizio sociale", cioè dell'assistente sociale, riporti esattamente quanto è previsto per le microcomunità pubbliche.
Presidente Il Consigliere Voyat ha chiesto la parola per dichiarazioni di voto; ne ha facoltà.
Voyat (UV) Non volevo intervenire, perché era già molto chiaro quello che è stato detto dal Consigliere Rollandin, ma l'intervento dell'Assessore modifica quello che aveva detto il Consigliere Rollandin quando sosteneva: "A me non interessa la relazione, ma interessa che ci sia un parere favorevole". Cioè della relazione si può tener conto o meno, ma occorre che qui, dove si dice: "Le richieste di ammissione devono essere obbligatoriamente corredate da una relazione del servizio sociale", sia esplicitato che occorre un parere favorevole dell'assistente sociale del distretto in cui risiede l'anziano.
Allo stesso modo l'altra questione sollevata dal Consigliere Rollandin. Egli diceva che il riferimento alle "disposizioni di legge vigenti" fa presumere che ci si rivolga all'ufficio di collocamento. Invece si dovrebbe precisare - cosa che noi avevamo chiesto fin dall'inizio, ma poi l'abbiamo ridotta ad un solo anno per non bloccare l'iniziativa - che prima ricorrere all'ufficio di collocamento si devono assumere delle persone tra quelle selezionate dalla Regione. Altrimenti, cosa che noi abbiamo sempre rifiutato, ci sarebbero due tipi di trattamento per gli anziani: uno nell'ente privato e l'altro nell'ente pubblico, dove tutto costa più caro e dove il personale non è volontario, ma deve essere assunto, formato ed aggiornato.
C' è poi un altro fatto, che non è stato evidenziato a sufficienza. Non volevo tirarlo fuori io e speravo di poterlo discutere in un'altra occasione. Mi riferisco alla responsabilità di chi ha l'obbligo degli alimenti. Al punto 5, si dice: "Per la contribuzione degli ospiti e dei familiari tenuti all'obbligo della prestazione degli alimenti, la Casa Famiglia si uniforma a quanto previsto per gli ospiti delle microcomunità pubbliche della Regione". Io non so se quanto previsto dalla leggi vigenti in materia è rispettato, perché questo si ricollega direttamente al punto 3. Mi sta bene la retta di 1.200.000 lire mensili, ciò significa che è inferiore a quella delle microcomunità pubbliche, anche perché, purtroppo, c'è una disparità di trattamento.
La Regione paga 750.000 lire - ciò mi sta più che bene - la rimanenza (450.000 lire) viene pagata dall'ospite, al quale però devono essere lasciate almeno 150.000 lire. Chi ha una pensione minima di 150.000 lire non potrà mai coprire la differenza di 450.000 lire, se non ha altri parenti. C'è invece della gente che, pur avendo 1.500.000 o 2.000.000 di pensione, paga solo 450.000 lire di differenza sulla retta, la cui parte restante (750.000 lire) viene pagata anche per queste persone dalla Regione. Il resto della pensione (1.000.000 o 1.500.000) sarà speso dalla persona anziana o dai suoi eredi.
Questo è il classico errore che accadeva già prima nelle case private e che purtroppo si continua a ripetere. Questo non accade nelle comunità pubbliche, perché la Regione paga tutto a chi non ha risorse finanziarie proprie, ma non a chi ha una pensione di 3.000.000. In questo caso, invece, la Regione dà un contributo di 750.000 lire indistintamente per tutti, mentre la differenza di 450.000 lire viene pagata dall'ospite oppure dai familiari. Questa è un'altra disparità che non ci piace.
Di tutto questo, come dell'aspetto relativo al punto cinque, io avrei voluto parlare già più di un anno fa, tant'è che nei cassetti della Commissione competente continua a giacere un progetto di legge presentato dal Gruppo dell'Union Valdôtaine nel settembre del 1990. Non voglio certamente dire che le Commissioni non funzionino, ma noi, come Gruppo, abbiamo parlato anche del funzionamento delle Commissioni e ci siamo detti: "Aspettiamo, perché qualcuno ci dovrà pure dire qualcosa".
Infatti, quando noi presentammo il progetto di legge, l'Assessore ci disse: "Alt, un momento, perché anche noi stiamo facendo...". Noi subito rispondemmo: "Benissimo, sospendiamo e discutere insieme i due progetti". Assessore Beneforti, era il settembre del 1990, mentre oggi siamo a febbraio del 1992: dov'è il disegno di legge della Giunta regionale?
A questo punto, dato che le convenzioni, pur essendo perfettibili, devono comunque andare avanti, mi auguro che entro la fine dell'anno si riuscirà, stando a quanto ha detto l'Assessore, a rivedere i punti evidenziati dal Consigliere Rollandin.
Se non è possibile farlo adesso, che almeno l'Assessore si impegni a ridiscutere quei due o tre punti entro la fine dell'anno. Può darsi che non si trovi una soluzione migliore, ma ritengo che con un po' di buona volontà si possa recepire quanto chiesto dal Consigliere Rollandin. In ogni caso oggi formalizziamo al Presidente della Commissione la richiesta di rimettere in discussione il progetto di legge presentato nel settembre del 1990 dall'Union Valdôtaine, visto che non ci sono iniziative analoghe da parte della Giunta. Parlo ovviamente del progetto relativo all'adozione familiare in favore degli anziani.
Sono convinto che quel progetto di legge non sia affatto il "non plus ultra", perché contiene dei punti che devono essere concordati con la Giunta e con le altre forze politiche, anche se lo ritengo molto importante.
Allo stesso modo considero importante continuare a costruire o meglio a completare il programma di copertura del territorio della Valle d'Aosta con le microcomunità. Mi risulta, infatti, che dal 1987-88 non sono più state edificate nuove microcomunità, perché quelle inaugurate dall'Assessore Beneforti non erano state realizzate da lui, ma dall'Assessore Lanièce, suo predecessore
(...interruzione dell'Assessore Beneforti...)
... A volte si dice: "Noi abbiamo fatto... Noi abbiamo...". Certo, ad alcuni viene riconosciuto il dono di fare tutto e subito, forse anche quando non l'hanno, mentre ad altri tale dono non viene riconosciuto neanche quando ce l'hanno veramente.
Comunque, alcune delle microcomunità che erano state progettate non sono state ancora messe in cantiere. C'è infatti un progetto concernente la microcomunità di Fénis, che mi sembra sia stato approvato nel febbraio del 1988, se non addirittura nel novembre del 1987, che, dopo essere rimasto per più di quattro anni nei cassetti, in seguito a difficoltà con la Curia per l'acquisizione dei terreni, non è ancora stato dato in appalto neppure dopo l'approvazione del progetto.
Attorno al progetto della microcomunità di Pontey è stata impegnata a lungo la Commissione per stabilire quanto avrebbe dovuto pagare la Regione e quanto il Comune, perché quest'ultimo con i finanziamenti regionali realizzava delle strutture comunali. Ci risulta che la Commissione competente avesse deciso qualcosa, ma poi si pensò di rideterminare il tutto. La prima rideterminazione non ci garbava molto, ma tutto è rimasto chiuso nei cassetti e dimenticato. La Regione ha pagato ed il Comune di Pontey usufruisce di quella microcomunità.
Comunque, come dicevo, oltre ai progetti approvati nel 1987-88, non ce ne sono altri.
Forse l'Assessore non ha chiesto alcunché in merito, ma credo che nei cassetti ci dovrebbe essere un'istanza del Comune di La Salle, risalente agli anni 1987-88, con la quale quel Comune chiedeva di poter costruire una microcomunità. Il Sindaco di Morgex voleva addirittura acquistare il cinema "Italia" o altre strutture per realizzare una microcomunità a Morgex. Nasceva già allora un certo dualismo tra i comuni di Morgex e di La Salle.
Il Presidente Rollandin convocò i due sindaci e disse: "Fate come le altre comunità e come prevede la legge, su indicazione del distretto. Riunite il distretto e diteci dove volete la microcomunità". Questo vale per precisare che nei cassetti giace sicuramente una richiesta, perlomeno quella del Comune di La Salle, anche se non so come sia poi stata definita.
Noi accettiamo di votare a favore di questa convenzione, purché l'Assessore si impegni a discutere entro la fine dell'anno...
(... interruzione ...)
...Ah, presenta degli emendamenti?... Bene, allora se ne può discutere anche subito, perché si tratta di aspetti di fondamentale importanza.
Ben vengano queste iniziative, purché sia garantito lo stesso trattamento a tutti gli anziani ospiti delle comunità pubbliche e di quelle private.
La partecipazione finanziaria della Regione deve essere diversificata, perché è giusto che la Regione paghi l'intera retta dell'ospite che non ha la possibilità di pagare, ma non è giusto che la Regione paghi anche per chi ha la possibilità di pagare ben oltre le 450.000 lire di contribuzione previste.
Come ho già detto, noi riteniamo che il parere dell'assistente sociale sia vincolante, altrimenti si possono verificare diversità di trattamento tra chi, pur avendo necessità di essere ospitato, si vede passare avanti altre persone con minori necessità di ospitalità. Ecco perché il parere dell'assistente sociale dovrebbe essere vincolante.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) Compte tenu des remarques de l'Assesseur qui, pour ce que j'ai pu comprendre, est disponible à mieux spécifier les deux points, je me permets de présenter deux modifications à cette délibération.
A l'article 6, "Le richieste di ammissione devono essere obbligatoriamente corredate da una relazione del servizio sociale", on dirait "obbligatoriamente corredate da un parere favorevole del servizio sociale".
A l'article 8 on dirait: "L'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni previste per il personale delle microcomunità comunali", afin qu'il n'y ait pas de doutes sur les avis.
Je me permets de demander encore une éclaircissement pour mieux comprendre l'ensemble du montant des interventions. A l'article 2 on dit "... sovvenzioni... per rimborso spese a personale volontario sino a un massimo di lire 1.500.000=". Je voudrais comprendre si un million et demi est spécifié dans son ensemble... chaque année, chaque mois. Quelle est la période?...
(...interruption...)
... Annuelle. Bon, merci.
Presidente Se nessun altro Consigliere intende intervenire, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Beneforti; ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Vorrei chiarire alcuni aspetti. Tutti sanno che le convenzioni con le uniche tre case di riposo convenzionate con la Regione sono andate avanti un po' alla volta, perché è vero che le case di riposo chiedevano dei finanziamenti, ma volevano anche una certa loro priorità nella gestione.
Anche noi siamo andati avanti un po' alla volta, cercando di ottenere ad ogni rinnovo di convenzione qualcosa in più rispetto, sempre allo scopo di equiparare sempre più la loro gestione a quella delle case di riposo pubbliche. Abbiamo proceduto con molta cautela, perché sapevamo, Consigliere Voyat, di non poter forzare troppo la mano. Non potevamo dimenticare, infatti, che nelle case di riposo private, avevamo oltre 270 anziani: 150 ospiti nel rifugio di Corso Padre Lorenzo, 125 o 130 nella casa di riposo di Piazza della Repubblica e 18 a La Salle. La somma degli ospiti di queste tre case è pari alla somma degli anziani ospiti delle microcomunità pubbliche.
Noi abbiamo bisogno di queste case di riposo e cercare di arrivare a parificarle...
(...interruzione del Consigliere Rollandin...)
... Oh, ecco. Ma siccome il Consigliere Voyat faceva certe osservazioni, io voglio precisare che noi ci stiamo adoperando per far sì che anche le case di riposo private abbiano la stessa gestione che noi abbiamo dato alle case di riposo pubbliche.
Ho mandato ai consiglieri regionali il rendiconto delle spese per ristrutturazioni e costruzioni o degli investimenti previsti. Ebbene, nel 1991, dopo aver sentito i comuni e le comunità montane ed in modo particolare quella della Valdigne, abbiamo investito o almeno impegnato oltre dieci miliardi in centri di microcomunità ed in centri diurni per anziani.
Quando si è trattato di realizzare una RSA, cioè una residenza sanitaria per anziani richiesta dal Comune di Courmayeur, ho riunito i sindaci della Valdigne e la Comunità montana ed in quell'occasione abbiamo stabilito insieme che la RSA doveva essere edificata a Courmayeur. In quell'occasione il Sindaco di La Salle non mi ha avanzato alcuna richiesta per una microcomunità pubblica a La Salle, mentre il Sindaco di Morgex mi ha preavvisato della futura ristrutturazione di uno stabile in cui si dovrà fare qualcosa per gli anziani e mi ha parlato anche di una microcomunità. Poiché in quella zona noi siamo ancora carenti, ci serve la comunità di La Salle, perché le richieste sono tante e voi sapete che negli elenchi delle liste di attesa ci sono molti anziani.
E' vero che ci sono anche dei ritardi nel definire i lavori e nel costruire, ma stiamo rivedendo tutte le microcomunità che sono giunte verso la conclusione, per cercare di accelerare la conclusione delle nuove microcomunità già previste o di avviare i lavori di quelle che devono essere realizzate.
Nella lettera che ho mandato ai sindaci - e ne avevo parlato anche con l'Associazione dei sindaci - dopo aver ricordato gli investimenti del 1991 ho anche chiesto ai comuni di far conoscere le iniziative che intendevano intraprendere in questo campo, prima di suddividere la somma stanziata in nel bilancio del 1992 per le microcomunità.
Consigliere Voyat, tu dicevi: "Questa non è partita..., quell'altra non parte..., quell'altra ancora non va...", ma questo dipende anche dalla volontà dei comuni, dei consorzi dei comuni... Ce ne sono alcuni che vanno in fretta ed altri... Voi siete stati amministratori più a lungo di me e quindi sapete benissimo com'è la situazione. Noi cerchiamo di spingere, perché le richieste ci arrivano...
Per quanto riguarda le modifiche, tengo a precisare che il testo della convenzione era stato concordato in linea di massima con il rappresentante del consiglio di amministrazione della casa di riposo di La Salle. L'unica mia svista è relativa alla dizione "l'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni di legge vigenti", mentre l'interpretazione dei miei funzionari tendeva a far riferimento alle leggi regionali. Pertanto, posso accettare l'emendamento proposto dal Consigliere Rollandin all'articolo 8.
Mi sta particolarmente bene anche l'aggiunta all'articolo 6 della dizione "da un parere favorevole del servizio sociale", perché l'Assessorato è rappresentato sul territorio dagli assistenti sociali, tramite i quali controlla tutte le situazioni. In loro assenza noi non potremmo neanche sapere cosa avviene nelle microcomunità, perché i comitati di gestione provvedono solo all'attività ordinaria e ogni tanto chiedono degli acconti o a fine anno mandano i conti. Infatti, a tutti gli assistenti sociali io dico: "Seguite molto da vicino le microcomunità, perché voi rappresentate sul territorio l'Assessorato alla sanità ed assistenza sociale". Pertanto, accetto tutti e due gli emendamenti.
Presidente Il Consigliere Voyat ha chiesto la parola per dichiarazioni di voto; ne ha facoltà.
Voyat (UV) Mi fa piacere che l'Assessore abbia accettato gli emendamenti del Consigliere Rollandin, che tendono a garantire lo stesso trattamento nelle case di riposo pubbliche e private, nelle quali tutti hanno la possibilità di essere ospitati previa una relazione favorevole dell'assistente sociale.
Vorrei dire all'Assessore che, a mio avviso, è dispersivo accettare quanto viene proposto dai singoli comuni o dalle comunità montane, perché ci vorrebbe...
(...interruzione...)
... No, no, voglio solo dire all'Assessore Beneforti che in passato la Giunta aveva predisposto un programma regionale di microcomunità, approvato dal Consiglio e discusso con l'Associazione dei sindaci ed il Presidente delle comunità montane, in cui si prevedeva quante microcomunità o quanti posti di degenza dovevano essere fatti in ogni distretto. Tant'è vero che in questo Consiglio si è discusso per anni sui ritardi nella realizzazione di una microcomunità in un distretto che pure ne aveva bisogno...
Presidente Dovrebbe essere una dichiarazione di voto.
Voyat (UV) Volevo solo precisare un particolare aspetto, anche per giustificare la nostra decisione.
Allora avevamo realizzato un programma regionale diviso per distretti, che teneva conto della popolazione anziana e delle richieste. Invece l'ubicazione all'interno del distretto - il Consigliere Trione, allora Sindaco, mi fa venire in mente qualcosa - era di competenza del distretto sanitario. Ricordo che tra Nus e Fénis erano sorte discussioni perché la scelta era stata fatta dal distretto sanitario.
Come ha detto l'Assessore, dovremo certamente realizzare altre microcomunità, ma sulla base di un programma regionale, in cui sia presente anche la voce dei distretti sanitari.
Purtroppo, le case di riposo private sono ad Aosta. Se ce ne fossero anche altre convenzionate sul resto del territorio regionale, forse ci troveremmo in una situazione meno drammatica per cercare di sistemare gli anziani in strutture che li possano ospitare come si deve.
Presidente Do lettura degli emendamenti alla convenzione presentati dal Consigliere Rollandin.
Emendamenti
Articolo 6 Le parole "da una relazione del servizio sociale" vengono sostituite dalle parole "da un parere favorevole del servizio sociale".
Articolo 8 Il secondo comma dell'articolo 8 è sostituito dal seguente:
"L'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni previste per il personale delle microcomunità comunali".
Presidente Poiché gli emendamenti sono stati accettati dall'Assessore Beneforti, credo ci poter dare lettura della deliberazione comprensiva degli emendamenti all'articolo 6 ed all'articolo 8 proposti dal Consigliere Rollandin.
Deliberazione Il Consiglio
- richiamata la legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, "Interventi finanziari della Regione per il funzionamento di case di riposo gestite da istituzioni private e da enti locali";
- richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 3772/VIII in data 9 maggio 1988 con la quale è stata approvata una bozza di convenzione da stipulare con la Casa di Riposo "Casa Famiglia" di La Salle ai sensi e per gli effetti della legge regionale sopraindicata;
- con gli emendamenti del Consigliere Rollandin;
- visto il parere della V Commissione consiliare permanente;
delibera
1°) di approvare la sottoriportata bozza di Convenzione da stipulare con l'Ente Parrocchia di La Salle "Casa Famiglia - Riposo per Anziani di La Salle" per il triennio 1992/94 demandando la sottoscrizione al Presidente della Giunta regionale;
2°) di rinviare ad un successivo provvedimento deliberativo della Giunta regionale l'approvazione e l'impegno della spesa prevista in lire 200.250.000 che graverà sul Capitolo del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1992 corrispondente al Capitolo 61700 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1991 "Contributi alle Istituzioni private ed agli Enti morali nelle spese di gestione di Case di Riposo convenzionate per anziani ed inabili" nonché le modalità di liquidazione della spesa stessa.
Convenzione
tra
La Regione Autonoma Valle d'Aosta (di seguito indicata "Regione"), (codice fiscale n. 80002270074), rappresentata dal Presidente della Giunta regionale, a questo atto autorizzato in esecuzione della deliberazione del Consiglio regionale, controllata senza osservazioni dalla Commissione di Coordinamento,
e
il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo "Casa Famiglia" di La Salle;
in applicazione della legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, si stipula la seguente convenzione;
Articolo 1
Per il periodo dal 1° gennaio 1992 al 31 dicembre 1992, la Regione eroga alla Casa Famiglia un contributo giornaliero, in conto gestione, per ogni persona avente il domicilio di soccorso in un Comune nella Valle d'Aosta, ospitata dalla "Casa Famiglia" nella misura di lire 25.000.
Tale contributo è erogato a mensilità posticipate sulla base di fattura corredata da una distinta nominativa delle presenze.
Articolo 2
La Regione eroga, nell'anno 1992, sulla base di un preventivo programma, a spese sostenute e documentate, in soluzione quadrimestrale e a destinazione vincolata, le seguenti altre sovvenzioni:
- per attività di animazione, ricreazione e riabilitazione, sino ad un massimo di lire 2.000.000;
- per spese farmaci, ausili, protesi, materiale sanitario e di medicazione, non fornibili dal S.S.R., sino ad un massimo di lire 2.500.000;
- per assistenza infermieristica e sanitaria, sino ad un massimo di lire 9.000.000;
- per spese aggiornamento del personale, sino ad un massimo di lire 1.000.000;
- per spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sino ad un massimo di lire 20.000.000;
- per rimborso spese a personale volontario sino ad un massimo di lire 1.500.000=.
Articolo 3
Il numero massimo, per il 1992, degli ospiti presenti è fissato in 18. L'importo della retta di ospitalità per l'anno 1992 è fissato in lire 1.200.000 mensili.
Articolo 4
La Casa Famiglia lascia a disposizione di ogni ospite la somma minima di lire 150.000= mensili per le sue minute necessità.
Alle persone ospitate non possono essere chiesti pagamenti per qualsiasi prestazione fornita o richiesta oltre a quanto stabilito dall'articolo 5.
Articolo 5
Per la contribuzione degli ospiti e dei familiari tenuti all'obbligo della prestazione degli alimenti, la Casa Famiglia si uniforma a quanto previsto per gli ospiti delle microcomunità pubbliche della Regione.
Articolo 6
Le richieste di ammissione devono essere obbligatoriamente corredate da un parere favorevole del servizio sociale.
Nell'esame delle domande di ammissione, inoltrate alla Casa Famiglia, il Consiglio di Amministrazione si attiene ai seguenti criteri generali di priorità:
a) l'essere soli, avere familiari o parenti che abbiano gravissimi problemi di salute o gravi invalidità;
b) la non autosufficienza.
Articolo 7
L'organizzazione assistenziale interna deve, progressivamente, articolarsi in gruppi omogenei e strutturati per soddisfare gli specifici bisogni degli ospiti.
Articolo 8
L'organico del personale è approvato dal Consiglio di Amministrazione, sulla base dei parametri fissati con deliberazione della Giunta regionale n. 6312 del 27 luglio 1990.
L'assunzione di personale avviene secondo le disposizioni previste per il personale delle microcomunità comunali.
Articolo 9
La Casa Famiglia provvede ad organizzare corsi di aggiornamento al personale in servizio o da assumere.
Articolo 10
Il Consiglio di Amministrazione riconosce alla Regione il diritto di pre-lazione in caso di alienazione di beni immobili di proprietà della Casa Famiglia, al momento dell'entrata in vigore della presente convenzione.
Articolo 11
L'esatta interpretazione della presente convenzione ed ogni eventuale variazione dovranno essere concordate tra le parti.
Articolo 12
Entro il mese di settembre le parti si incontreranno per determinare gli importi di cui agli articoli 1, 2 e la cifra dell'articolo 3 per l'anno successivo. La presente convenzione scadrà il 31 dicembre 1992 e potrà essere rinnovata tacitamente di anno in anno sino al 31 dicembre 1994, salvo disdetta di una delle due parti almeno tre mesi prima della scadenza di ogni anno.
Articolo 13
Le spese di registrazione della presente convenzione sono assunte a carico della "Casa Famiglia".
Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la deliberazione emendata testé letta.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità