Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3100 del 6 febbraio 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3100/IX Disegno di legge: "Interventi regionali a favore di una fondazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e per lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale in Valle d'Aosta". (Approvazione di ordine del giorno)Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.

Presidente Il Consigliere relatore Monami Cristina ha chiesto di illustrare il disegno di legge n. 342 iscritto al punto 41 dell'ordine del giorno; ne ha facoltà.

Monami (PCI-PDS)E' da circa un decennio che l'Amministrazione regionale cerca di dare un assetto definitivo all'Istituto musicale e all'insegnamento della musica, per rispondere ad esigenze vere e diffuse presso la popolazione.

Infatti, la forte presenza in Valle d'Aosta di corali e bande musicali testimonia quanto sia importante per la nostra Regione la tradizione musicale e quanto sia vivamente sentita, ancora adesso e oserei dire sempre di più, la necessità di suonare e di cantare.

Corsi di musica organizzati da comuni, biblioteche ed associazioni private concludono i loro calendari di lavoro con positivi bilanci di presenze e interesse suscitato. Alto è il numero di adulti, giovani e giovanissimi che hanno avuto, almeno una volta nella loro vita, l'occasione di instaurare volontariamente e con entusiasmo un primo contatto col mondo della musica. Quando però l'impegno, passando dai primi rudimenti ad una maggiore articolazione, si fa più consistente e per certi versi più gravoso, la schiera dei volontari entusiasti decresce irrimediabilmente.

Questo abbandono tocca anche l'Istituto musicale della Valle d'Aosta, non sempre perché lo studio è fatica e la fatica stanca, non sempre perché l'interesse è superficiale e quindi svanisce di fronte alle prime difficoltà. Credo ci poter affermare che, nella maggior parte dei casi, l'abbandono della strada intrapresa è da imputarsi ad una non facile e non sempre possibile coniugazione tra i tempi, i ritmi e gli obblighi imposti dalla musica, ed i tempi, i ritmi e gli obblighi imposti dalla vita e, per una grande maggioranza di giovani, anche dalla scuola. In questo caso, allora, concorrono anche il doppio impegno, il doppio interesse e la doppia fatica ad imporre alla persona una scelta, vissuta spesso come una dura rinuncia.

E' possibile fare in modo che siano sempre meno le persone ed i giovani che si sentano costretti a rinunciare "ai saperi ed ai piaceri" della musica e noi riteniamo che l'occasione sia offerta dal disegno di legge oggi in discussione, che vede la nostra Regione contribuire al sostegno di una Fondazione denominata "Istituto Musicale della Valle d'Aosta".

La Regione si impegna, dunque, per la creazione di una Fondazione, per continuare ad offrire a tutti i cittadini della Valle d'Aosta l'opportunità di avvicinarsi a quell'arte che, contrariamente ad altre, non ha confini sociali, come si suole dire, in quanto può essere compresa e amata da chiunque, indipendentemente dal suo grado di istruzione.

La Regione si impegna nella realizzazione della Fondazione per sopperire alle carenze dei programmi scolastici, che quasi mai prevedono l'insegnamento dell'educazione musicale e della storia della musica, e per insegnare ed imparare la musica. In definitiva, la Regione si impegna a realizzare una scuola che sappia:

- articolare i suoi programmi, per andare incontro anche a chi non intende diventare un professionista, ma chiede un'educazione di carattere amatoriale;

- modificare i suoi orari, per consentire a chi studia e a chi lavora di conciliare le due attività;

- rivedere i limiti di età, per non escludere i meno giovani, né i giovanissimi, dotati peraltro di notevoli potenzialità;

- avvicinarsi agli utenti più lontani attraverso la futura creazione - lo speriamo - di una dépendance in Bassa Valle;

- rinnovarsi attraverso una gestione democratica e collegiale delle scelte didattiche e amministrative. A questo proposito - visto che parliamo sovente di democrazia e non vorrei che questo concetto fosse ripetuto in maniera retorica ogni volta che ne abbiamo la possibilità - penso e spero di poter dimostrare che il richiamo alla democrazia vuole essere un atto concreto, che illustrerò meglio con un emendamento che presenterò;

- salvaguardare tutti i diritti degli insegnanti che da molti anni operano con professionalità ed impegno.

Mi sembra particolarmente importante richiamare la salvaguardia del posto di lavoro di professionisti, comunque pur sempre lavoratori, e sottolineare l'impegno in tal senso dell'Amministrazione regionale.

Credo quindi di poter dire con tranquillità che ci troviamo di fronte ad un provvedimento importante per la cultura valdostana e per il suo sviluppo anche sociale. Chiedo al Consiglio regionale di votare questo disegno di legge.

Propongo il seguente emendamento al disegno di legge in oggetto:

"L'ultima frase della lettera c) del primo comma dell'articolo 2 è sostituita dalle frasi seguenti:

Lo statuto potrà prevedere la nomina di un organo più ristretto per i compiti di ordinaria gestione amministrativa. La Fondazione dovrà inoltre essere dotata di un organo deputato ai compiti di direzione tecnica".

Chiedo ancora che vengano votati gli emendamenti allegati alla documentazione già in possesso dei colleghi consiglieri, il primo dei quali è relativo al comma 1 dell'articolo 6, mentre il secondo concerne l'articolo 10.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci; ne ha facoltà.

Rusci (PRI) Ringrazio il Consigliere relatore relatore Monami Cristina, anche per il taglio più culturale che politico della sua relazione. D'altra parte, questa legge ha anche l'esigenza di dare una risposta di tipo culturale ad un'organizzazione nata nel 1980, con delibera di Consiglio, per sopperire ad un vuoto organizzativo e funzionale nell'ambito della cultura musicale.

Al momento l'Istituto musicale è organizzato annualmente da due delibere di Giunta, una portante "Finanziamenti per il funzionamento dell'Istituto", e l'altra per la nomina degli insegnanti dell'Istituto stesso. Operativamente l'Istituto costa all'Amministrazione regionale circa 1.400 milioni all'anno.

Dal 1980 ad oggi, la cronaca del Consiglio registra la presentazione di tre distinti disegni di legge, due nel 1983 ed uno nel 1985, che però non andarono a buon fine, perché non ottennero il visto della Commissione di Coordinamento, che eccepì sulle competenze dell'Amministrazione regionale e sostenne la tesi dell'impossibilità di pareggiamento dell'Istituto.

Vista l'impercorribilità di quella strada, non fu ripresentato neanche l'ultimo disegno di legge del 1985, anche se poteva forse esserlo in quell'occasione ai sensi del quarto comma dell'articolo 31 dello Statuto, per porre la Commissione di Coordinamento di fronte ad una scelta definitiva: o l'approvazione o l'apertura della questione di legittimità davanti alla Corte costituzionale.

Da molto si lavora a questo disegno di legge. Ad esso hanno lavorato tanto la passata quanto la presente Amministrazione.

Perché è necessaria la legge? Perché da una parte occorre dare una risposta ad un aspetto formale: costantemente la Commissione di Coordinamento, dopo non aver approvato le leggi, ci ricorda in sede di approvazione di bilancio, che l'organizzazione dell'Istituto deve avvenire attraverso l'approvazione di una legge e non più attraverso delibere. Questo è un fatto che avviene anche per altri aspetti e momenti della vita amministrativa della Regione. Dall'altra parte occorre ricordare che degli insegnanti lavorano all'Istituto dal momento della sua fondazione, ma senza alcuna certezza lavorativa.

La strada scelta è quella della Fondazione: un istituto di diritto privato, con dei soci fondatori, per lo più pubblici. Occorre, infatti, tener conto che moltissime comunità montane, quindi molte amministrazioni territoriali locali, e molti comuni hanno risposto positivamente ad una prima richiesta dell'Amministrazione circa la volontà di entrare a fare parte quali soci fondatori della Fondazione stessa.

C'è poi l'esigenza fondamentale di riaffermare in via di principio quanto stabilito e contenuto nell'articolo 25 del DPR 182 del 1982, relativamente alle competenze in materia culturale dell'Amministrazione regionale.

Questa legge non sarà esaustiva dal punto di vista dell'organizzazione dell'Istituto, perché, se da un lato dà risposta all'organizzazione lavorativa degli insegnanti, all'organizzazione delle attività culturali ed amatoriali, all'organizzazione dei corsi scolastici, dall'altra non raggiunge l'obiettivo finale che è il riconoscimento del titolo di studio e quindi la possibilità per i frequentanti di avere al termine del corso di scuola un titolo spendibile.

Dicevo quindi che questo è un primo momento. La Fondazione potrà essere riconosciuta, per esempio, dal Presidente della Repubblica. Questo faciliterà una trattativa con il Ministero della pubblica istruzione per arrivare poi al riconoscimento del titolo di studio che la Fondazione stessa dovrà essere in grado di dare.

A questo proposito voglio ringraziare l'Ufficio legislativo dell'Assessorato alla pubblica istruzione, che con grande serietà ed abnegazione ha lavorato a questa ipotesi di lavoro.

Invito il Consiglio regionale a votare a favore di questo disegno di legge e dico fin d'ora che, pur di avere una larga convergenza di opinioni favorevoli al disegno di legge, siamo disponibili ad esaminare eventuali emendamenti tendenti a migliorare il testo di legge.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin; ne ha facoltà.

Viérin (UV) Merci. Nous exprimons un jugement favorable quant à la présentation de ce nouveau projet de loi susceptible de résoudre définitivement le problème de la création d'un institut musical au Val d'Aoste.

Le projet de loi qui est soumis aujourd'hui à notre attention reprend, dans sa partie générale, une étude qui avait déjà été effectuée pour arriver à cette solution. Mais, si d'une part il est, à notre sens, important de prévoir la création d'un institut musical qui puisse être axé sur l'étude, la valorisation, la divulgation, la diffusion du patrimoine musical valdôtain, un institut qui puisse oeuvrer dans le domaine de l'éducation musicale, au sens large du terme, c'est-à-dire la diffusion et le soutien de la culture musicale sur le territoire, d'autre part nous pensons qu'il est également important de souligner que l'une des fonctions de cet Institut est l'enseignement de la musique.

A cet égard, il est nécessaire que la fondation puisse assurer un résultat positif sous le profil de la qualité et du professionnalisme, du point de vue du professionnalisme des enseignants, de la qualité de son enseignement et donc également de la validité des titres d'études obtenus. C'est à ce sujet que nous ne partageons pas ce qui est inscrit dans le rapport, non pas de Madame Monami, mais dans le rapport du Gouvernement où l'on affirme: "Anche il fatto che non si intende più ottenere il pareggiamento testimonia il superamento dell'ambito esclusivamente scolastico".

Nous comprenons qu'il y a une exigence - et l'assesseur a rappelé tout le processus qui caractérise les différentes tentatives d'institutionnaliser ces cours régionaux de musique - de présenter un texte de loi qui puisse obtenir l'approbation du Président de la Commission de coordination. D'autre part il nous semble important de réaffirmer le principe que cette fondation, après sa constitution, doit être assimilée au conservatoire. Dans le cas contraire, à notre sens, nous perdrions l'une des finalités principales non seulement de la présence de cet Institut, mais également l'une des conditions pour assurer par la suite sa continuité au sein de notre communauté.

Pour éviter que sur ce thème il y ait malentendu, nous présenterons un ordre du jour, de façon que l'on puisse séparer les deux choses et que l'on puisse s'exprimer sur le texte qui nous est soumis et en même temps réaffirmer une volonté, un engagement qui aille dans cette direction avec l'approbation d'un ordre du jour.

Par ailleurs, si nous comprenons, toujours à la lumière des expériences passées, quelles sont les conditions à respecter pour obtenir l'approbation du président de la commission de coordination, néanmoins il nous paraît opportun de connaître quelles sont les orientations et les indications que l'on veut attribuer à cette fondation. Nous voudrions les connaître avant d'approuver la loi, en ce sens que si ces orientations, si ces indications ne sont pas connues dans leur formulation générale il nous semble être appelés à un acte de foi. Il nous semble, dans un certain sens, souscrire un chèque en blanc ou participer à la définition d'un oeuvre inachevée. Le processus n'est pas complet. Nous ne voulons évidemment pas le compléter aujourd'hui, nous l'avons dit. Nous comprenons quelles sont les raisons de suivre une procédure diverse, mais quand même nous aimerions connaître quelles sont les orientations pour ce qui est de l'achèvement de ce même processus. Et je veux me référer ici à deux problèmes notamment sur lesquels le projet est assez générique: le problème du personnel de l'Institut et le problème de son fonctionnement et de sa gestion.

Problème du personnel de l'Institut. Il y a certains aspects qui se réfèrent à son statut légal et administratif, il y a la nécessité de définir cette phase de transition, de passage entre l'Institut musical régional, tel qu'il est aujourd'hui défini, et la Fondation que l'on veut instituer, afin d'assurer une continuité d'enseignement et afin de considérer les justes revendications du personnel, qui depuis plusieurs années dispensent ces cours régionaux de musique. Il y a un aspect lié à l'organisation didactique de l'Institut, des problèmes qui auraient peut-être pu être résolus avec la discussion, je ne veux pas dire l'approbation aujourd'hui, mais avec l'examen au sein de la cinquième Commission de l'ébauche d'un statut afin d'avoir quelques orientations.

Je pense que l'on aura de toute façon encore la possibilité de le faire, mais afin je ne dis pas de résoudre tous ces problèmes, mais d'essayer, au moins sous leurs aspects les plus importants, de donner des indications ou de fournir des orientations, nous présenterons des amendements à l'article 2 du projet de loi. L'article 2 étant l'article fondamental pour ce qui est de la définition de la structure de cette Fondation.

Des amendements se rapportant notamment à ces aspects: tout d'abord la nécessité, au point e), quand on se réfère aux membres du conseil d'administration et à l'organe de contrôle et l'on prévoit que les membres qui sont de ressort de l'Administration régionale, soient nommés par le Conseil régional, nous voudrions introduire une disposition qui assure la présence de la minorité ou de l'opposition.

Par la suite, toujours à l'article 2, l'on prévoit, à notre sens correctement, que pour procéder à ces nominations l'on suive les procédures prévues par la loi n° 12 de 1991, la loi sur les nominations. A cet effet, nous voudrions, si possible donner un sens concret à cette prévision afin d'éviter l'affirmation d'un certain principe et, par la suite, la vanification du même principe vu que la loi ne prévoit pas de critères pour nommer ces personnes. Nous voudrions donc solliciter l'introduction de critères pour choisir ces représentants, afin que l'on définisse déjà à l'avance quelles conditions il faut remplir pour présenter sa candidature. Nous voudrions donc, compte tenu de l'importance de cet organe, insérer comme amendement le fait de pouvoir choisir ces personnes "fra persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta", de façon à assurer une certaine compétence d'un point de vue général et d'un point de vue spécifique pour ce qui est de la connaissance des problèmes de l'organisation musicale. Et ce avec la présence de personnes ayant un diplôme d'un conservatoire ou de l'Institut musical régional, afin de mettre en valeur également les compétences des personnes qui ont étudié et qui ont obtenu leur diplôme auprès de cet Institut.

Toujours pour ce qui est de l'article 2, au point h), nous proposons également trois amendements, le point h) étant le point se rapportant au personnel. "La fondazione assumerà personale insegnante", là nous demandons d'ajouter les mots "che dovrà dimostrare la piena conoscenza della lingua francese". Il nous semble important d'insérer cette prévision, compte tenu également d'une juste revendication qui est formulée par le personnel actuel de l'Institut musical qui revendique l'attribution de la prime de bilinguisme. Mais, en revendiquant l'attribution de cette prime, le personnel devra démontrer cette connaissance. Ce sera le statut, ce sera nous ensuite qui définirons les modalités de vérification de cette connaissance de la langue française. Vu qu'il s'agit d'un projet d'ordre général, nous voulons simplement affirmer un principe.

Toujours au même point h), quand il s'agit de la formation de classements sur la base de titres d'étude et professionnels, nous demandons de remplacer cette formulation par une formulation que nous jugeons plus complète "titoli di studio, professionali ed artistici", parce que dans le domaine de l'éducation musicale, il y a également pour ce qui est de l'évaluation des titres, certains points qui sont attribués "per meriti artistici". Donc, il nous semble important de prévoir ces conditions.

Enfin, toujours à ce point h), nous voudrions insérer à la fin du même point, deux propositions. Tout d'abord, en reprenant cette idée de définir la phase de transition entre un institut qui existe mais qui n'a pas de statut légal et une fondation nouvelle qui se crée, la nécessité d'assurer le passage du personnel d'un institut à l'autre. On n'a rien fait de nouveau afin d'éviter les remarques du Président de la Commission de coordination.

Nous avons repris exactement la même formulation qui a été insérée dans la loi portant "Promotion d'une fondation pour la formation professionnelle dans le secteur touristique". Là aussi le problème se posait et donc nous avons repris cette phrase, en insérant: "A tale proposito - textuel, on pourra le vérifier - ogni possibile priorità dovrà essere data al personale già utilizzato nell'ambito dei corsi regionali di musica finora organizzati dalla regione". Il nous semble qu'il s'agit là encore d'une orientation d'ordre politique, d'une affirmation de principe nécessaire pour fournir des indications au personnel quant aux intentions, quant aux indications futures.

Pour terminer, il y a également, à notre avis, une autre exigence, cette fois reprise directement des dispositions statutaires, l'article 38 de notre Statut, c'est-à-dire d'insérer une disposition qui prévoie la possibilité d'accorder, à parité de titres, la préférence au personnel résidant au Val d'Aoste: "Potendo prevedersi di accordare la preferenza, a parità di titoli, ai residenti in Valle d'Aosta".

Il nous semble qu'avec ces précisions, avec ces amendements et l'approbation de l'ordre du jour portant assimilation ou portant engagement pour arriver à un "pareggiamento" de l'Institut, l'on puisse avoir une vision plus globale, l'on puisse mieux définir les différents problèmes et donc, je pense mieux oeuvrer pour trouver une solution à ce problème de l'Institut musical d'Aoste.

Si dà atto che dalle ore 16,51 alle ore 17,00 presiede il Vicepresidente Francesco Stévenin.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Faval; ne ha facoltà.

Faval (UV) Merci. Personnellement je me réjouis que la fondation pour la valorisation et la divulgation du patrimoine musical et traditionnel et pour le développement et la diffusion de la culture musicale en Vallée d'Aoste puisse finalement voir le jour. C'était une vieille idée à laquelle j'avais travaillé dans le temps, mais évidemment c'étaient des temps qui n'étaient pas encore mûrs pour que l'on puisse porter de l'avant une idée de ce genre. Monsieur Coût s'en souvient très bien parce qu'en Commission nous travaillions ensemble.

Je voudrais, et non sans émotion, rappeler les considérations que me fit Monsieur Massimo Mila après avoir visité, sur mon invitation, l'Institut musical d'Aoste. En sortant, il me dit: "Assessore, l'Istituto musicale di Aosta è molto meglio organizzato, attrezzato e gestito del Conservatorio musicale di Torino. Fate in modo di conservarlo così e non trasformatelo mai in un Conservatorio musicale".

Il y avait dans les mots de cet éminent musicologue de renommée internationale, à qui - j'ouvre une petite parenthèse - j'ai eu le courage de m'adresser en connaissant sa passion pour la montagne, d'ailleurs il avait une petite maison à La Salle ou Morgex. Je lui ai téléphoné, je me suis présenté et je lui ai dit: "Je voudrais bien vous demander de m'aider à organiser une saison musicale à Aoste". A mon grand étonnement, il m'a répondu: "Oui, bien volontiers, dites-moi quand je peux venir parler avec vous".

Voilà, c'était l'homme. Tout le monde connaît quelle était la taille de Monsieur Mila. Par les mots que je viens de répéter, il nous avait dit ce qu'il fallait faire, parce que s'il y avait le problème de permettre aux élèves de l'Institut musical d'Aoste de s'emparer d'un diplôme qui leur permette successivement d'utiliser les connaissances qu'ils ont apprises à l'intérieur de cet Institut, il ne fallait pas se laisser fasciner par la structure conservatoire. Cela pour les raisons que nous connaissons, c'est-à-dire les conservatoires en ce moment... En descendant, j'ai l'habitude de brancher la radio sur la troisième chaîne. Aujourd'hui il y avait une interview avec un fameux joueur de violoncelle italien qui a déclaré avoir quitté en polémique le conservatoire, en tant que professeur, pour la simple raison que les conservatoires, en ce moment, sont une structure vieillie, qui a fait son temps et qui n'est pas à même de progresser et de donner les réponses que le milieu de la musique demande pour faire de la culture musicale.

Justement Monsieur Mila a insisté sur la nécessité, que, je crois, nous devrions pouvoir finalement satisfaire à travers la fondation, non seulement de former des musiciens, mais de donner la possibilité à qui que ce soit de se rapprocher le plus possible de la musique. Cela signifie faire surtout et aussi de la culture musicale. Culture musicale signifie aussi apprendre aux gens à écouter la musique.

L'Institut a devant lui une route très intéressante à parcourir. Nous souhaitons qu'elle puisse être la plus longue et la plus fertile possible pour la culture valdôtaine parce que la culture musicale valdôtaine a ses racines bien loin dans le temps, ce sont des racines très profondes. Les études de Mademoiselle Lagnier et du professeur Amiez, le capucin de l'abbaye de Lyon, qui toutes les années vient en Vallée d'Aoste pour porter de l'avant ses études de liturgie valdôtaine, ont bien témoigné de cette profondeur.

Nous apprécions cette démarche de la Junte régionale. Nous demandons que notre résolution soit approuvée, parce que je crois, Monsieur l'Assesseur, que c'est la façon de résoudre les deux problèmes, c'est-à-dire d'un côté les problèmes des élèves, de l'autre côté le problème des enseignants, parce qu'il fallait refaire chaque année les classements. En outre le problème de la continuité didactique qui s'avère encore plus important dans un domaine si délicat comme celui de la musique. En même temps, il permet de se doter d'une structure agile et flexible, en fonction des exigences au niveau de la culture musicale en Vallée d'Aoste.

Je demande et je répète donc de bien vouloir accepter notre résolution, en espérant que cela puisse aller de l'avant. En m'associant aux remerciements que l'Assesseur a adressés au bureau législatif de l'Assessorat de l'instruction publique, je voudrais ajouter le remerciement pour tous ceux qui, pendant ces longues années, ont travaillé à l'Institut musical, même dans des conditions difficiles par rapport par exemple à leur situation personnelle vis-à-vis de la carrière, vis-à-vis des possibilités d'être embauché définitivement, mais ils ont accepté le risque parce qu'ils aimaient et qu'ils aiment la musique. Ils ont bien mérité et nous leur adressons notre remerciement.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci; ne ha facoltà.

Rusci (PRI) Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti sull'argomento, alcuni con più passione ed altri esaltando delle competenze specifiche, a dimostrazione del fatto che il disegno di legge è centrato, nel senso che va a coprire un vuoto divenuto ormai insopportabile.

Confesso che in sede di Commissione avevo avuto la sensazione che sull'argomento si potesse lavorare con buona sinergia fra maggioranza ed opposizione. L'idea di supportare il disegno di legge con un ordine del giorno, che impegna la Giunta e segnatamente l'Assessore alla pubblica istruzione a proseguire questa forte azione per tendere al riconoscimento di un titolo di studio poi spendibile alla fine dei corsi dell'Istituto musicale è il mezzo migliore.

Questa proposta poteva essere fatta dall'Assessore, ma poiché già in sede di Commissione mi era sembrato che ci fosse un certo spirito di collaborazione e non volendo io frenare le potenzialità del Consiglio, ritengo giusto che a ciascuno sia dato modo di compiere una parte importante del lavoro.

Veniamo agli emendamenti. Accetto quello proposto dal Consigliere Monami Cristina, che va nella direzione auspicata un po' da tutti gli intervenuti sulla qualità della direzione tecnica all'interno dell'Istituto musicale.

Accetto il primo emendamento del Consigliere Viérin, relativo alla garanzia della presenza della minoranza nel consiglio di amministrazione.

Ho qualche dubbio, invece sull'emendamento n. 2, perché la semplice affermazione che a far parte della gestione dell'Istituto entreranno soltanto "persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta", potrebbe farci perdere delle potenzialità, professionalità o capacità amministrative. Personalmente opterei per un testo che potrebbe suonare così: Al termine dell'articolo 2, punto e, aggiungere il seguente periodo: "preferibilmente fra le persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta e che comunque presentino caratteristiche di esperienza specifica nel settore". Non è sempre detto che a titolo di studio, soprattutto nel caso della dizione piuttosto generica di "diploma di laurea", facciano da contrappunto caratteristiche che ci tornino utili.

Accetto gli emendamenti numero tre e quattro.

Confesso che sull'emendamento numero cinque, non dal punto di vista sostanziale, perché è ovvio che sono d'accordo con la tutela del personale insegnante che ha già lavorato in questi anni nell'Istituto e ciò è dimostrato dal fatto che abbiamo scelto la via della fondazione e non quella di altre forme di organizzazione, come ad esempio quella del conservatorio. Sapevamo benissimo - possiamo ribadire questo concetto - che nel caso in cui avessimo scelto la via del conservatorio, con ogni probabilità l'attuale collegio dei docenti dell'Istituto sarebbe stato profondamente modificato. Non l'abbiamo fatto, perché siamo convinti della bontà del lavoro svolto. D'altra parte, i risultati conseguiti dagli studenti dell'Istituto musicale negli esami sostenuti fuori dalla Valle d'Aosta stanno a dimostrare che la preparazione data dall'Istituto musicale, nato nel 1980, è buona.

Il pericolo è che appigliandosi a questo emendamento il Presidente della Commissione di Coordinamento non visti la legge.

Poiché c'è il precedente della Fondazione per il turismo, credo che su questo aspetto sarebbe opportuno approfondire il discorso, anche perché non vorrei che, per questo emendamento, la legge rischiasse di non avere il visto.

C'è poi anche un discorso di carattere generale, forse addirittura pleonastico: non credo che esista amministratore che vada contro un'organizzazione che funziona e soprattutto che vada a cercarsi dei guai o a procurarsi delle inimicizie. E' fuori dubbio che lo statuto conterrà indicazioni molto più precise da questo punto di vista.

Presidente Chiedo ai singoli consiglieri se vengono mantenuti i vari emendamenti, in modo che poi si possa procedere all'esame dell'articolato...

Dato che gli emendamenti vengono mantenuti, dichiaro chiusa la discussione generale. Attendiamo qualche attimo per consentire di verificare se c'è un accordo sulla dizione esatta di un emendamento...

Nel frattempo l'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci, ha presentato un emendamento simile a quello presentato dal Consigliere Viérin, che recita testualmente:

Emendamento Al termine dell'articolo 2, punto e, aggiungere il seguente periodo:

"preferibilmente fra le persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta e che comunque presentano caratteristiche di esperienza specifica nel settore".

Do lettura dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Viérin e dal Gruppo dell'Union Valdôtaine.

Ordine del giorno Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Esaminato il disegno di legge concernente interventi regionali a favore di una fondazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e per lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale in Valle d'Aosta;

Valutata positivamente la presentazione di tale disegno di legge, volto a dare una soluzione definitiva all'ormai annoso problema della creazione di un Istituto musicale in Valle d'Aosta;

Ravvisata peraltro la necessità di qualificare l'attività della costituenda Fondazione sotto il profilo della professionalità dei docenti e della validità dei titoli di studio rilasciati;

impegna

la Giunta regionale ad assumere, successivamente alla costituzione della predetta Fondazione, tutte le iniziative necessarie per l'ottenimento, ai sensi delle disposizioni vigenti, del pareggiamento dell'Istituto musicale della Valle d'Aosta ai conservatori musicali.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin; ne ha facoltà.

Viérin (UV) L'ordre du jour veut tout simplement affirmer un principe, une nécessité et solliciter un engagement de la part du Gouvernement dans cette direction.

Le principe est celui de considérer également, mis à part toutes les autres finalités que nous partageons de cette fondation, les questions liées à l'enseignement de la musique et donc le nécessité de valoriser cette activité sous le profil du professionnalisme des enseignants et de la validité des titres d'étude obtenus.

Pour atteindre cette finalité il n'y a qu'un seul moyen: obtenir que cet Institut musical soit assimilé au conservatoire. Dans le cas contraire, l'on pourrait se trouver face à une situation où les enseignants qualifiés n'exercent pas leur fonction au sein de cet Institut parce que leur service n'est pas reconnu, parce qu'il ne peuvent utiliser cet enseignement pour leur promotion professionnelle.

Deuxième chose, on se retrouverait dans la même situation, par exemple, que celle de l'Institut agricole régional où nos élèves sont par la suite obligés de passer un examen à l'extérieur du Val d'Aoste pour avoir une certification de leurs études.

Donc, à cet égard, tout en partageant la nécessité de diviser les deux aspects, aujourd'hui le problème de la fondation, ensuite la question de l'assimilation au conservatoire, il faut un engagement ferme pour que le Gouvernement régional adopte, suite à la constitution de cette fondation, toutes les initiatives nécessaires afin qu'aux termes des dispositions en vigueur l'Institut musical de la Vallée d'Aoste soit assimilé au conservatoire.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'ordine del giorno testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Passiamo ora all'esame dell'articolato.

Do lettura dell'articolo 1.

Articolo 1 1. La Regione autonoma Valle d'Aosta, in forza delle funzioni attribuitele dall'articolo 25 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 febbraio 1982, n. 182, contribuisce al sostegno di una Fondazione, costituita ai sensi degli articoli 12 e 14 del codice civile, denominata "Istituto musicale della Valle d'Aosta" e indicata, negli articoli seguenti, con la sola parola "Fondazione".

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 1 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 32

Presidente Do lettura dell'articolo 2.

Articolo 2 1. La Giunta regionale è autorizzata ad assumere gli accordi con gli altri fondatori pubblici e con gli eventuali fondatori privati e a compiere, anche delegando all'uopo l'Assessore regionale alla pubblica istruzione, gli atti necessari per la costituzione della Fondazione, nel rispetto delle disposizioni previste dal codice civile, a condizione che l'atto costitutivo e lo statuto siano conformi ai seguenti requisiti:

a) scopi della Fondazione dovranno essere lo studio, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale proprio della tradizione valdostana, nonché lo sviluppo e la diffusione dell'arte e della cultura musicale in genere in Valle d'Aosta. I suddetti scopi saranno perseguiti, fra l'altro, attraverso l'organizzazione e la gestione di corsi, di indirizzo sia professionale che amatoriale, finalizzati, in particolare, all'utilizzazione degli allievi per attività di divulgazione della cultura musicale nel territorio regionale;

b) la Fondazione dovrà avere la durata di trentacinque anni a partire dalla data dell'atto costitutivo, salvo proroghe decise dai fondatori;

c) la Fondazione dovrà essere amministrata da un organo formato da componenti designati dalla Regione e dagli altri fondatori pubblici, oltre che dagli eventuali fondatori privati. I componenti di designazione regionale dovranno essere in numero non inferiore ad un terzo del totale e, assieme a quelli designati dagli altri fondatori pubblici, dovranno, comunque, detenere la maggioranza. Lo statuto potrà prevedere la nomina di un organo più ristretto per i compiti di ordinaria gestione amministrativa, nonché di un organo deputato ai compiti di direzione tecnica;

d) dovrà essere previsto un organo collegiale con compiti di revisione e controllo sull'amministrazione della Fondazione, di cui faccia parte almeno un componente designato dalla Regione;

e) i componenti dell'organo di amministrazione e di quello di revisione, designati dalla Regione, saranno scelti dal Consiglio regionale secondo le procedure previste dalla legge regionale 27 marzo 1991, n. 12, concernente: "Criteri per le nomine e le designazioni di competenza regionale";

f) il patrimonio iniziale della Fondazione dovrà essere costituito, oltre che dai conferimenti della Regione, previsti dall'articolo 4, dai confe-rimenti degli altri fondatori pubblici e degli eventuali fondatori privati;

g) l'attività della Fondazione dovrà essere finanziata dalle rette degli allievi dei corsi di musica, dai frutti del patrimonio e dai contributi regionali di cui agli articoli 5 e 6, oltre che da altri eventuali contributi o da liberalità di enti pubblici o di privati; gli eventuali avanzi di gestione dovranno essere impiegati esclusivamente per l'attività della Fondazione o per l'incremento del patrimonio di essa;

h) per la realizzazione dei propri scopi la Fondazione assumerà personale insegnante che avrà con essa un rapporto di lavoro di natura privatistica; detto personale verrà scelto seguendo apposite graduatorie che dovranno essere formate sulla base dei titoli di studio professionali e dei servizi precedentemente prestati;

i) dovrà essere previsto che l'organo di amministrazione approvi e trasmetta ogni anno una relazione al Consiglio regionale, nonché agli organi rappresentativi degli altri fondatori pubblici e ai privati, eventualmente membri della Fondazione, in cui si illustrino l'attività svolta e i risultati conseguiti;

l) in caso di estinzione, per qualsiasi causa, della Fondazione, dovrà essere previsto che sia devoluta alla Regione una parte di patrimonio netto proporzionale al valore del proprio conferimento e delle erogazioni successive.

Presidente Do lettura di un emendamento all'articolo 2, presentato dal Consigliere Monami Cristina.

Emendamento L'ultima frase della lettera c) del primo comma dell'articolo 2 è sostituita dalle frasi seguenti:

"Lo statuto potrà prevedere la nomina di un organo più ristretto per i compiti di ordinaria gestione amministrativa. La Fondazione dovrà inol-tre essere dotata di un organo deputato ai compiti di direzione tecnica".

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura di un primo emendamento all'articolo 2, presentato dal Consigliere Viérin.

Emendamento All'articolo 2, punto e), dopo le parole "scelti dal Consiglio regionale", aggiungere le seguenti parole: "con voto limitato che garantisca la presenza della minoranza".

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura di un secondo emendamento all'articolo 2, presentato dal Consigliere Viérin e di un emendamento quasi analogo presentato dall'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci.

Emendamento del Consigliere Viérin

All'articolo 2, punto e), aggiungere, al termine dello stesso, la seguente frase: ", tra le persone in possesso di diploma di Laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta".

Emendamento dell'Assessore Rusci

Al termine dell'articolo 2, punto e), aggiungere il seguente periodo:

", preferibilmente fra le persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta e che comunque presentino caratteristiche di esperienza specifica nel settore".

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin; ne ha facoltà.

Viérin (UV) Notre finalité est simplement celle de définir des critères, donc nous acceptons d'autres propositions, à savoir celle de l'assesseur d'ajouter une formulation: "e che comunque presentino caratteristiche di esperienza specifica nel settore". Nous n'avons rien contre cette adjonction. Ce que nous ne partageons pas c'est le "preferibilmente". Si l'assesseur est disposé à enlever le mot "preferibilmente", je pense qu'on peut accepter et unifier les deux amendements et n'en voter qu'un seul.

Si on insère le mot "preferibilmente", c'est l'objectif même qu'on veut atteindre qui perd sa signification. Nous voulons donner un sens concret à cette loi. Nous avons discuté en Commission, au Conseil pour dire qu'il n'y a pas de critères. "Requisiti richiesti: nessuno". Quelqu'un nous l'a rappelé et a dit que c'est inutile, qu'on perd du temps. "Formulez des propositions". D'accord, nous avons accepté cette remarque. Nous formulons aujourd'hui une proposition qui a une signification claire d'ordre politique. Ajouter "preferibilmente" voudrait dire rendre vain ce qu'on se propose d'atteindre.

Donc, pour conclure, nous acceptons, si l'assesseur retire le "preferibilmente", d'ajouter l'autre partie de façon à avoir un seul amendement.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Mi sembra che le considerazioni del Consigliere Viérin siano quantomai opportune, perché occorre definire alcuni parametri, anche larghi, ma certi, in modo da evitare tutte quelle indeterminatezze che già abbiamo riscontrato quando si è trattato di applicare la legge.

Io credo che quando si parla di titoli come la laurea o il diploma di conservatorio o quello rilasciato dall'Istituto musicale della Valle d'Aosta, il ventaglio delle possibilità di scelta sia già abbastanza ampio; se poi si vuole anche inserire una conoscenza specifica del settore, lo si può anche fare, purché la si delimiti abbastanza bene. Condivido quindi la proposta del Consigliere Viérin.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci; ne ha facoltà.

Rusci (PRI) La pacatezza della discussione, le capacità propositive ed il clima instauratosi oggi in Consiglio regionale mi convincono ad accettare la mediazione della mediazione.

Presidente A questo punto, però, non la può accettare il Presidente, perché gli emendamenti andavano concordati prima. Al momento esistono due emendamenti, su cui si deve votare, per cui chiedo al Consiglio di precisare se accetta che l'emendamento dell'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci, sia posto in votazione senza l'avverbio "preferibilmente". Il Consiglio è d'accordo?...

Bene, allora do lettura del nuovo testo dell'emendamento all'articolo 2, presentato dall'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci, senza l'avverbio "preferibilmente".

Emendamento Al termine dell'articolo 2, punto e), aggiungere il seguente periodo:

", fra le persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta e che comunque presentino caratteristiche di esperienza specifica nel settore".

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura di un terzo emendamento all'articolo 2, presentato dal Consigliere Viérin.

Emendamento All'articolo 2, punto h), dopo le parole "personale insegnante" aggiungere il seguente inciso: "che dovrà dimostrare la piena conoscenza della lingua francese e".

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura di un quarto emendamento all'articolo 2, presentato dal Consigliere Viérin.

Emendamento All'articolo 2, punto h), sostituire le parole "titoli di studio e professionali" con le seguenti: "titoli di studio, professionali ed artistici".

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura di un quinto emendamento all'articolo 2, presentato dal Consigliere Viérin.

Emendamento All'articolo 2, punto h), aggiungere, al termine dello stesso, le frasi seguenti:

", potendo prevedersi di accordare la preferenza, a parità di titoli, ai residenti in Valle d'Aosta. A tale proposito, ogni possibile priorità dovrà essere data al personale già utilizzato nell'ambito dei corsi regionali di musica finora organizzati dalla Regione".

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin; ne ha facoltà.

Viérin (UV) Merci. J'espère que ce climat musical pourra également se maintenir pour ce qui est de ce cinquième amendement. Ce n'est pas le cinquième amendement de la constitution américaine, donc, c'est quelque chose d'une part moins importante, mais d'autre part qui a une signification profonde.

Il s'agit ici tout d'abord de revendiquer une compétence et une autonomie de cette assemblée. Nous n'avons pas inséré de dispositions spécifiques pour éviter que le président de la commission de coordination repousse la loi. Nous allons simplement revendiquer nos compétences, notre autonomie.

Du point de vue juridique, vu que l'assesseur tout à l'heure a eu l'amabilité de nous dire qu'il partageait dans la substance la proposition, on s'est appuyé sur l'article 38 de notre statut. Il suffit de le relire, il dit exactement les mêmes choses. Je veux souligner qu'il n'a pas la été prévu de préférence accordée d'une façon inconditionnée. L'on dit "a parità di titoli". Donc, il n'y a pas discrimination de ce point de vue.

Sur l'autre partie de l'amendement, je l'ai déjà rappelé, je veux le souligner encore, j'ai repris tout simplement la loi régionale - donc une loi qui a déjà été approuvée par le Président de la Commission de coordination - du 28 juin 1991 n° 20, portant: "Promotion d'une fondation pour la formation professionnelle dans le secteur touristique" (article 2, point g). Je prierai de suivre parce que ce sont exactement les mêmes mots: "A tale proposito, ogni possibile priorità dovrà essere data al personale già utilizzato nell'ambito dei corsi di addestramento alberghiero finora organizzati dalla Regione". Je ne vois pas comment l'on pourrait adopter deux poids et deux mesures. Pour le personnel de l'Institut hôtelier tout est possible et il n'y a pas donc de craintes vis-à-vis du Président de la Commission de coordination, pour le personnel enseignant de l'Institut musical l'on peut à la rigueur revendiquer la même attitude.

Pour conclure, j'inviterai, entre mélomanes, dans ce climat musical, même si les fêtes de Noël sont déjà passées, mais il y a le Carnaval, à considérer le bien-fondé de cet amendement, parce qu'il s'agit avant tout de revendiquer notre compétence, d'affirmer notre autonomie et donc la prérogative de ce Conseil de légiférer et non pas de le faire en craignant déjà au préalable l'organe de contrôle.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Rusci; ne ha facoltà.

Rusci (PRI) E' stato ribadito nella sostanza - lo ha ripreso anche il Consigliere Viérin - che l'atteggiamento della Giunta, della maggioranza e del Consiglio tende a riconoscere comunque l'importanza e la qualità del lavoro svolto finora, l'indispensabilità di una certa continuità didattica e di un certo clima raggiunto anche all'interno dell'Institut Musical.

Non vorrei però a questo punto che un'astensione, che toccherebbe la forma e non la sostanza, venisse interpretata come una volontà di non sottolineare l'autonomia dell'Amministrazione regionale. Pertanto, voteremo a favore di questo emendamento, a condizione che, nel caso in cui il Presidente della Commissione di coordinamento non visti la legge, il Consiglio si impegni fin d'ora a riapprovarla "sic et simpliciter", nello stesso testo, ai sensi del quarto comma dell'articolo 31 dello Statuto.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento del quale abbiamo già dato lettura.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 2 emendato.

Articolo 2 1. La Giunta regionale è autorizzata ad assumere gli accordi con gli altri fondatori pubblici e con gli eventuali fondatori privati e a compiere, anche delegando all'uopo l'Assessore regionale alla pubblica istruzione, gli atti necessari per la costituzione della Fondazione, nel rispetto delle disposizioni previste dal codice civile, a condizione che l'atto costitutivo e lo statuto siano conformi ai seguenti requisiti:

a) scopi della Fondazione dovranno essere lo studio, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale proprio della tradizione valdostana, nonché lo sviluppo e la diffusione dell'arte e della cultura musicale in genere in Valle d'Aosta. I suddetti scopi saranno perseguiti, fra l'altro, attraverso l'organizzazione e la gestione di corsi, di indirizzo sia professionale che amatoriale, finalizzati, in particolare, all'utilizzazione degli allievi per attività di divulgazione della cultura musicale nel territorio regionale;

b) la Fondazione dovrà avere la durata di trentacinque anni a partire dalla data dell'atto costitutivo, salvo proroghe decise dai fondatori;

c) la Fondazione dovrà essere amministrata da un organo formato da componenti designati dalla Regione e dagli altri fondatori pubblici, oltre che dagli eventuali fondatori privati. I componenti di designazione regionale dovranno essere in numero non inferiore ad un terzo del totale e, assieme a quelli designati dagli altri fondatori pubblici, dovranno, comunque, detenere la maggioranza. Lo statuto potrà prevedere la nomina di un organo più ristretto per i compiti di ordinaria gestione amministrativa. La Fondazione dovrà inoltre essere dotata di un organo deputato ai compiti di direzione tecnica;

d) dovrà essere previsto un organo collegiale con compiti di revisione e controllo sull'amministrazione della Fondazione, di cui faccia parte almeno un componente designato dalla Regione;

e) i componenti dell'organo di amministrazione e di quello di revisione, designati dalla Regione, saranno scelti dal Consiglio regionale con voto limitato che garantisca la presenza della minoranza secondo le procedure previste dalla legge regionale 27 marzo 1991, n. 12, concernente: "Criteri per le nomine e le designazioni di competenza regionale", fra le persone in possesso di diploma di laurea, di conservatorio musicale o di Istituto musicale della Valle d'Aosta e che comunque presentino caratteristiche di esperienza specifica nel settore;

f) il patrimonio iniziale della Fondazione dovrà essere costituito, oltre che dai conferimenti della Regione, previsti dall'articolo 4, dai conferimenti degli altri fondatori pubblici e degli eventuali fondatori privati;

g) l'attività della Fondazione dovrà essere finanziata dalle rette degli allievi dei corsi di musica, dai frutti del patrimonio e dai contributi regionali di cui agli articoli 5 e 6, oltre che da altri eventuali contributi o da liberalità di enti pubblici o di privati; gli eventuali avanzi di gestione dovranno essere impiegati esclusivamente per l'attività della Fondazione o per l'incremento del patrimonio di essa;

h) per la realizzazione dei propri scopi la Fondazione assumerà personale insegnante che dovrà dimostrare la piena conoscenza della lingua francese e che avrà con essa un rapporto di lavoro di natura privatistica; detto personale verrà scelto seguendo apposite graduatorie che dovranno essere formate sulla base dei titoli di studio, professionali ed artistici e dei servizi precedentemente prestati, potendo prevedersi di accordare la preferenza, a parità di titoli, ai residenti in Valle d'Aosta. A tale proposito, ogni possibile priorità dovrà essere data al personale già utilizzato nell'ambito dei corsi regionali di musica finora organizzati dalla Regione";

i) dovrà essere previsto che l'organo di amministrazione approvi e trasmetta ogni anno una relazione al Consiglio regionale, nonché agli organi rappresentativi degli altri fondatori pubblici e ai privati, eventualmente membri della Fondazione, in cui si illustrino l'attività svolta e i risultati conseguiti;

l) in caso di estinzione, per qualsiasi causa, della Fondazione, dovrà essere previsto che sia devoluta alla Regione una parte di patrimonio netto proporzionale al valore del proprio conferimento e delle erogazioni successive.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 2 emendato testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 3.

Articolo 3 1. La Giunta regionale provvede, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, a prendere contatto con gli enti locali della Valle d'Aosta al fine di conoscere l'eventuale disponibilità a partecipare alla costituzione della Fondazione ed a presentare al Consiglio regionale, per l'approvazione, lo Statuto della stessa.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 3 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 4.

Articolo 4 1. La Regione concorre alla formazione del patrimonio iniziale della Fondazione attraverso l'assegnazione di una somma capitale di lire 500.000.000.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 4 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 5.

Articolo 5 1. La Regione, per la durata della Fondazione, eroga a favore della stes-sa un contributo annuo pari all'ammontare del canone annuo di loca-zione, agli oneri accessori, alle spese di riscaldamento e alle spese rela-tive all'ordinaria manutenzione dell'immobile sede della Fondazione.

2. L'erogazione di cui al comma uno cesserà a seguito dell'eventuale costituzione a titolo gratuito del diritto di uso di beni immobili di proprietà regionale con tutte le relative pertinenze ed arredi a favore della Fondazione.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 5 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 6.

Articolo 6 1. La Regione eroga a favore della Fondazione un contributo annuo, a decorrere dal 1991, a titolo di concorso al finanziamento delle attività della Fondazione medesima.

2. La Fondazione può inoltre fruire delle erogazioni previste dalla legge regionale 9 dicembre 1981, n. 79, recante la concessione di contributi alle associazioni culturali valdostane, e dalla legge regionale 17 marzo 1986, n. 5, concernente: "Interventi regionali per l'attività delle bande musicali e per l'attuazione di corsi di orientamento musicale di tipo corale, strumentale e bandistico".

3. Contributi straordinari per scopi determinati o per singole manifestazioni o convegni di comprovata importanza, organizzati dalla Fondazione, possono essere disposti con successive leggi regionali.

Presidente Do lettura di un emendamento all'articolo 6, proposto dalla II Commissione consiliare permanente.

Emendamento Il comma 1 dell'articolo 6 è così modificato:

1. La Regione eroga a favore della Fondazione un contributo annuo, a decorrere dall'anno 1992, a titolo di concorso al finanziamento delle attività della Fondazione medesima.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 6 emendato.

Articolo 6 1. La Regione eroga a favore della Fondazione un contributo annuo, a decorrere dall'anno 1992, a titolo di concorso al finanziamento delle attività della Fondazione medesima.

2. La Fondazione può inoltre fruire delle erogazioni previste dalla legge regionale 9 dicembre 1981, n. 79, recante la concessione di contributi alle associazioni culturali valdostane, e dalla legge regionale 17 marzo 1986, n. 5, concernente: "Interventi regionali per l'attività delle bande musicali e per l'attuazione di corsi di orientamento musicale di tipo corale, strumentale e bandistico".

3. Contributi straordinari per scopi determinati o per singole manifestazioni o convegni di comprovata importanza, organizzati dalla Fondazione, possono essere disposti con successive leggi regionali.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 6 emendato, testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 7.

Articolo 7 1. Il conferimento di cui all'articolo 4 avviene in concomitanza con il compimento delle formalità di costituzione della Fondazione.

2. All'erogazione di cui al comma uno dell'articolo 5 si provvede annualmente sulla base della spesa effettivamente sostenuta nell'esercizio precedente.

3. Il contributo annuo di cui al comma uno dell'articolo 6 è erogato in due rate: la prima, per almeno il 50 percento, entro il 30 marzo e la seconda entro il 30 settembre di ciascun anno.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 7 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 8.

Articolo 8 1. Gli oneri tributari e le spese inerenti alla costituzione della Fondazione ed ai conferimenti dei fondatori diretti a formarne il patrimonio iniziale sono assunti a totale carico della Regione.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 8 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 9.

Articolo 9 1. La Giunta regionale è autorizzata a prendere contatto con la Curia vescovile di Aosta, proprietaria dell'immobile attualmente in uso all'Istituto musicale regionale, al fine di studiare, anche a seguito della stipula di apposita convenzione o di un contratto di locazione, le modalità di utilizzo di tale immobile da parte dell'istituenda Fondazione.

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 9 testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 10.

Articolo 10 1. L'onere di lire 500.000.000 derivante dall'applicazione dell'articolo 4 graverà sull'istituendo capitolo 57489, "Spese per il conferimento della dotazione della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta", del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1991 e trova copertura mediante prelievo di pari importo dal capitolo 67000 "Fondo globale per il finanziamento di spese correnti" dello stesso bilancio a valere nell'apposito accantonamento (Area di intervento settoriale - settore della cultura - E.44) di cui all'allegato n. 8 al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1991.

2. L'onere di cui al comma uno dell'articolo 5, erogato a decorrere dall'esercizio 1992 e valutato in lire 60.000.000 annue, graverà sul capitolo 57490: "Contributo annuo per il funzionamento della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta". Analogamente graverà sul capitolo 57490 l'onere di cui al comma uno dell'articolo 6 per l'anno 1992, valutato in lire 350.000.000 e per i successivi esercizi valutato in lire 1.300.000.000. L'onere di cui al comma uno dell'articolo 6 per l'anno 1991, valutato in lire 5.000.000, trova copertura mediante prelievo della somma occorrente dal capitolo 55220: "Spese per il funzionamento dell'Istituto musicale regionale" del bilancio di previsione 1991.

3. Per gli anni 1992 e 1993 l'onere complessivo di lire 1.770.000.000, di cui lire 410.000.000 per l'anno 1992, trova copertura negli stanziamenti e nelle risorse disponibili al capitolo 55220 del bilancio pluriennale 1991-1993.

4. A decorrere dall'anno 1993 ad una eventuale rideterminazione degli oneri finanziari si provvederà con l'approvazione della legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90, recante norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione.

Presidente Do lettura di un emendamento all'articolo 10 proposto dalla II Commissione consiliare permanente.

Emendamento L'articolo 10 è così modificato:

Articolo 10 1. L'onere di lire 500.000.000 derivante dall'applicazione dell'articolo 4 graverà sull'istituendo capitolo 57489, "Spese per il conferimento della dotazione della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta", del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1991 e trova copertura mediante utilizzo per lire 410 milioni del capitolo 69000 a valere sull'apposito accantonamento (cod. F.2.2.) di cui all'allegato n. 8 al bilancio di previsione per l'anno 1992; per ulteriori lire 90 milioni del capitolo 69020 a valere sull'accantonamento concernente: "Casa dello studente" (cod. F.1.2.) di cui al suddetto allegato n. 8; su detto intervento risulta, quindi, disponibile la minor somma di lire 910.000.000.

2. L'onere di cui al comma uno dell'articolo 5, erogato a decorrere dall'esercizio 1993 e valutato in lire 60.000.000 annue, graverà sull'istituendo capitolo 57490: "Contributo annuo per il funzio-namento della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta". Analogamente graverà sul capitolo 57490 l'onere di cui al comma uno dell'articolo 6, valutato per l'anno 1992 in lire 5.000.000, per l'anno 1993 in lire 350.000.000 ed in annue lire 1.500.000.000 a decorrere dal 1994. Gli oneri sopraindicati trovano copertura mediante riduzione di pari somma dagli stanziamenti iscritti al capitolo 55220 "Spese per il funzionamento dell'Istituto musicale regionale" del bilancio per l'anno 1992 e pluriennale 1992/1994.

3. A decorrere dal 1993 ad una eventuale rideterminazione degli oneri finanziari di cui al comma due si provvederà con l'approvazione della legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta).

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Do lettura dell'articolo 11.

Articolo 11 1. Al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1991 sono apportate le seguenti variazioni:

Parte spese

a) variazioni in diminuzione:

cap. 67000 "Fondo globale per il finanziamento di spese correnti"

lire 5.000.000

b) variazioni in aumento:

programma: 2.2.4.08

codificazione: 2.1.2.4.2.3.08.06.07

cap. 57489, di nuova istituzione, "Spese per il conferimento della dotazione della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta.

Legge regionale, n. "

lire 500.000.000

programma: 2.2.4.08

codificazione: 2.1.1.6.2.2.08.06.07

cap. 57490, di nuova istituzione, "Contributo annuo per il funzionamento della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta.

Legge regionale, n. "

lire 5.000.000

Presidente Do lettura di un emendamento all'articolo 11 proposto dalla II Commissione consiliare permanente.

Emendamento L'articolo 11 è così modificato:

Articolo 11 1. Al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1991 sono apportate le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:

Parte spesa

a) in diminuzione:

Cap. 55220 "Spese per il funzionamento dell'Istituto musicale regionale"

lire 5.000.000

Cap. 69000 "Fondo globale per il finanziamento di spese correnti"

lire 410.000.000

Cap. 69020 "Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento"

lire 90.000.000

Totale in diminuzione lire 505.000.000

b) in aumento

Programma: 2.2.4.08.

Codificazione: 2.1.2.4.2.3.08.06.07.

Cap. 57489 (di nuova istituzione) "Spese per il conferimento della dotazione della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta

- Legge regionale, n. "

lire 500.000.000

Programma: 2.2.4.08.

Codificazione: 2.1.1.6.2.2.08.07.

Cap. 57490 (di nuova istituzione) "Contributo annuo per il funzionamento della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta

- Legge regionale, n. "

lire 5.000.000

Totale in aumento lire 505.000.000

Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente Il Consiglio è chiamato ora a pronunciarsi sul complesso della legge.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità