Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 321 del 26 novembre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 321/73 - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta in via d'urgenza.

Oggetto n. 2221 in data 11 maggio 1973: "Lavori di sistemazione e adattamento di alcuni locali dell'edificio di proprietà regionale ex Sirca Davit in Comune di Arnaz, per istituzione di corsi di addestramento professionale. Abilitazione dei lavori a trattativa privata all'impresa Arciola Giovanni di Aosta. Approvazione e impegno di spesa".

Manganoni (PCI) - Dice la delibera: "Sistemazione e adattamento di alcuni locali dell'edificio di proprietà regionale per l'istituzione di corsi di addestramento professionale". Io penso che questi corsi avranno una durata limitata, no? Quando i corsi sono finiti, questi locali, no, che noi abbiamo sistemato, ecc... saranno utilizzati, a che cosa verranno adibiti?

Pollicini (DP) - Un chiarimento mi pare evidente perché si tratta né più né meno di quel locale o anche di quei locali dati in affitto alla società Appel la quale, come forma di assunzione iniziale, ha fatto, direi, attraverso contatti con i sindacati e con l'Ufficio regionale del Lavoro, questo primo, direi, questa prima integrazione salariale attraverso corsi di formazione perché si trattava di personale che non aveva mai avuto modo di avere un tipo di socializzazione quale quella dell'azienda costruenda, cioè fabbricazione di camicie.

Quindi è una forma, direi, più che di assegnazione di locali a quel tipo, è una forma di inizio di attività attraverso formazione di personale che adesso è stato poi battuto, per un periodo di formazione assunto. Attualmente in quella azienda vi sono circa centotrenta persone di sesso femminile assunte, quindi è più che altro una dizione formale, di fatto serviva a sistemare i locali che, dopo la formazione del personale, lavorava in produzione.

Dolchi (Presidente) - Altri? Metto in votazione l'oggetto numero 2221 adottato dalla Giunta in data 11 maggio 1973.

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4003 in data 6 settembre 1973: "Lavori di ristrutturazione e ammodernamento dell'edificio comunale del Capoluogo del Comune di La Thuile. Aggiudicazione dei lavori a trattativa privata all'impresa Montrosset Alfonso di Oreste ed Ettore Montrosset con sede in Aosta. Esonero dell'impresa aggiudicataria da versamento della cauzione definitiva".

Fosson (UV) - Avevo richiesto di tenere sospesa l'altra volta questa, l'approvazione di questa delibera perché era assente l'Assessore ai Lavori pubblici, perché desideravo fare alcuni, chiedere alcuni chiarimenti e fare alcune osservazioni.

Sappiamo tutti che, in questo momento, i costi dei fabbricati sono aumentati enormemente; però trovo molto strano che i pressi che erano allegati a una delibera di Giunta del 18 maggio 1973 pur avendo, pur essendo andata deserta l'asta fatta nel mese di luglio, siano stati aggiudicati con quaranta per cento in più, perché i casi sono due: o, praticamente, i pressi che sono stati presi in esame dagli uffici nel momento all'inizio dell'anno erano talmente sproporzionati perché, pur con tutti gli aumenti che ci sono stati, non è giustificato questo quaranta per cento d'aumento in più. Ora solo questo, perché...

Pollicini (DP) - Questo però...

Dolchi (Presidente) - C'era il Consigliere Parisi? Allora aspetti.

Parisi (MSI-DN) - A me, Signori Consiglieri, quello che appare sempre più strano è che a ogni fatto del genere si esonera la ditta al versamento della cauzione definitiva. Perché si deve esonerare la ditta al versamento di questa cauzione? Se la ditta non dovesse ottemperare ai suoi lavori, con quali mezzi si potrebbe conteggiare ad applicare, diciamo, un'ammenda, un qualche cosa del genere, per indurla a questi lavori? Grazie.

Pollicini (DP) - Esprimo prima, per brevità, alla richiesta d'informazione del Consigliere Parisi, cioè perché si esonera l'impresa dal versamento della cauzione e quale garanzia ha l'Amministrazione regionale, in caso di inadempienze. Si esonera, innanzitutto, perché vi e un articolo di legge che prevede questo tipo di possibilità cioè, quando noi esoneriamo dal versamento della cauzione, richiediamo un ribasso d'asta su quello di assegnazione del lavoro pari al cinque per cento della cifra esonerata. Quali garanzie abbiamo però in caso di inadempienza? L'Amministrazione non dà a qualunque impresa l'esonero della cauzione, lo dà a quelle imprese che hanno già con noi altri lavori e, quindi, stati di avanzamento da pagare che, in caso di inadempienza, in quel lavoro possiamo rivalerci su altri lavori che l'impresa sta facendo nel momento. Quindi siamo garantiti anche da quel rischio.

Al Consigliere Fosson preciso che l'appalto relativo alla ristrutturazione e ammodernamento dell'edificio comunale di La Thuile è iniziato con un primo appalto nel '71. Il 3 settembre 1071 è stata esperita la gara del primo appalto a cui sono stati invitati, espressamente, mi pare trenta ditte. Il 30 giugno 1972 è stato esperito un secondo appalto, relativo al primo e al secondo lotto, dopo aver aggiornato i prezzi e le trattative. Anche in questo caso, appalto deserto, trattative infruttuose. Il 20 ottobre 1972 un terzo appalto per quarantacinque milioni, con richiesta di offerta in aumento, cioè richiesta di offerta libera in aumento. Nessuna offerta è pervenuta. Il 5 giugno 1973 quarto appalto per settantadue milioni, cioè primo, secondo e terzo lotto cioè completamento, cioè tutta l'opera al completo con prezzi aggiornati. Anche questo quarto appalto deserto. Il 31 luglio 1973 quinto appalto per un importo di base d'asta di settantadue milioni, come dicevo prima, con richiesta di offerta in aumento. Nessuna offerta in aumento pervenuta. Cioè cinque appalti deserti. Primo, 3 settembre 1971, l'ultimo 31 luglio 1973. A questo punto l'ufficio ha iniziato trattative con queste imprese: l'impresa Priod Remo che operava nella zona, l'impresa Del Col Lorenzo assegnata dal Sindaco, l'impresa Cominolo, l'impresa Arciola, l'impresa Betral, l'impresa Testa, l'impresa Follioley, l'impresa Lale-Demoz, l'impresa Dalla Zanna e l'impresa del Geometra Florio e Di Francesco.

Alcune imprese si sono dichiarate non disponibili, altre hanno avanzato richieste in aumento varianti dal quarantatré al cinquantadue per cento. L'impresa Montrosset ha offerto l'aumento del quaranta per cento, ridotto al trentanove virgola ventiquattro, in seguito all'esonero della cauzione. Questo è l'iter dell'appalto dell'edificio di La Thuile.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Metto in votazione l'oggetto 4003 in data 6 settembre 1973 adottato con il potere del Consiglio e della Giunta. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene? 30 presenti e votanti.

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4464 in data 10 ottobre 1973: "Concessione e liquidazione di un ulteriore contributo "una tantum" di lire 1.000.000 a favore della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Biella per il ricovero di minorati psichici valdostani. Approvazione e liquidazione di spesa".

Dolchi (Presidente) - C'è qualcuno che chiede la parola? Nessuno chiede la parola?

Il Consiglio approva.

Stesso risultato: 30 presenti, 30 favorevoli.

Oggetto n. 4562 in data 12 ottobre 1973: "Concessione e liquidazione alle Aziende autonome di Soggiorno della Regione di contributi nelle spese per iniziative turistiche e manifestazioni turistico-sportive durante il corrente anno. Approvazione di spesa"

Dolchi (Presidente) - La parola al Vice Presidente Fosson.

Fosson (UV) - Moi, j'aurais quelque éclaircissement à demander à Monsieur l'Assesseur au Tourisme pour... mais on voit qu'il est toujours absent, alors pratiquement...

Dolchi (Presidente) - Se il Consiglio è d'accordo, proporrei la discussione dell'oggetto 4597 che riguarda l'Assessorato ai Lavori pubblici.

Oggetto n. 4597 in data 17 ottobre 1973: "Lavori di costruzione del 2° e 3° lotto nonché di completamento della scuola-convitto "F. Chabod" in Comune di Valsavarenche. Aggiudicazione a trattativa privata. Approvazione e impegno di maggior spesa".

Dolchi (Presidente) - Chi chiede la parola? Consigliere Manganoni.

Manganoni (PCI) - È vero che il Consiglio di questo argomento ha discusso molti anni fa, no, però è stata una di quelle solite discussioni "tabour battant": bisogna far presto ecc... io vorrei chiedere, cioè non chiedo, con quale criterio si è scelta quella zona. Osservate, io che sono di quella zona dovrei dire: "Bene, fateci anche una università", no? Ma io sono obiettivo e, quindi, non chiedo con quale criterio si è scelta quella zona, tenuto conto della situazione delle valanghe che possono bloccare anche per settimane il transito, no. E difatti non molto tempo fa si era, c'era qualcuno, qualche autorità che aveva chiesto addirittura un elicottero per buttar giù delle candele alla popolazione perché era bloccata. E quindi noi, proprio lì, in queste zone, andiamo a costruire un asilo-convitto. Ma, ripeto, l'attuale Giunta mi può rispondere che lei l'ha ricevuto in eredità e, quindi, non pongo questo problema. Quello che io vorrei sapere è questo: quanti posti ci saranno lì, no, e quali corsi o quali scuole noi intendiamo fare lassù e quali bambini, oltre a quelli del loco, perché io non penso che, anche mettendoli tutti quelli di Valsavaranche qua, si possa riempirlo, no, sapendo il numero dei bambini che ci sono a Valsavaranche. Quindi, una terza domanda è: da dove li prenderemo, dove intendiamo prendere dei bambini da mandare lassù in quella scuola-convitto?

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri su questo oggetto? Se non ci sono altri darei la parola all'Assessore Pollicini o Lanivi? Tutti e due. Per adesso Pollicini, no Lanivi.

Pollicini (DP) - Io posso dire come è stata esperita tutta la pratica ma, per quanto riguarda i posti di scuola...

Dolchi (Presidente) - Va bene. Allora per la questione relativa alla sua competenza, l'Assessore Pollicini.

Pollicini (DP) - ...che abbia domandato molto per quanto è la mia competenza, comunque posso dire questo: che anche qui gli appalti deserti, sono state invitate ventidue imprese, nessuna ha presentato l'offerta; l'ufficio, poi, ha condotto trattativa privata con undici imprese: Arciola. Bétral, Carbonelli, Lale-Demoz, Follioley, Montrosset, Cossard, Peraldo... Della Zanna e Cominolo e nessuna ha accettato l'offerta in aumento. È stato reperito sul posto un artigiano, Crea Filomeno, il quale ha accettato con l'aumento del venti per cento e ha garantito che, per il prossimo anno scolastico del '74, per l'inizio, avrebbe ultimato, appunto, l'operazione di costruzione completa, quindi aggiungendo al secondo, anche il terzo lotto della scuola-convitto. Però, prendo l'occasione per segnalare una situazione abbastanza generale, cioè della diserzione degli appalti nonostante che i prezzi siano aggiornati in base al Bollettino dell'Industria e Commercio per quanto riguarda i nostri prezzi; per quanto riguarda le materie, in base al listino, appunto, materiale relativo alle opere pubbliche in Valle d'Aosta condotto assieme anche al Genio Civile, in base a quelli che sono i listini prezzi della Camera di Commercio di Milano. Nonostante questi aggiornamenti, i nostri appalti vanno deserti. Posso citare, a titolo di esempio, la costruzione dell'edificio scolastico di Saint-Rhemy è deserta nonostante l'invito di trentatré ditte; l'ampliamento delle scuole medie di Nus: deserto, altre trentatré ditte invitate; la costruzione della sede comunale di Gressan: deserta, su trentatré ditte invitate e via di questo passo. Cioè è una situazione che, indubbiamente, ci fa pensare poiché si tratta di vedere i soldi che rimangono e c'è una certa lievitazione continua e costante di prezzi, nonostante che noi stiamo operando un aggiornamento dei prezzi regionali però, nonostante questo, notiamo la diserzione. Probabilmente il motivo, visto che il Consigliere Bordon mi fa cenno perché, probabilmente farà molto più comodo alle imprese costruire nei condomini a centocinquantamila e venderli a ottocentocinquanta mila al metro quadro che non costruire degli edifici pubblici. Presumo che sia questo uno dei motivi.

Dolchi (Presidente) - La parola all'Assessore Lanivi.

Lanivi (DP) - Mi riserverei di fornire una risposta perché, su questo argomento che era, direi che interessava più i Lavori pubblici che non la Pubblica istruzione, comunque mi riservo di dare al Consigliere Manganoni una risposta precisa, documentandomi.

Manganoni (PCI) - D'accordo sulla risposta di Pollicini che io non avevo posto la domanda, no. Comunque io sono pienamente d'accordo e chi va ancora a lavorare per gli Enti pubblici quando si guadagnano i miliardi a palate deturpando e speculando sulla pelle sempre di chi abita nella Valle, eh? Mettiamo un alt lì e vedrete che gli appalti non vanno più deserti. Il problema è tutto lì. Lì è la sostanza.

Dolchi (Presidente) - Allora metto in votazione l'oggetto numero 4597 in data 17 ottobre 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Il Consiglio approva all'unanimità.

Facciamo un passo indietro, ritorniamo all'oggetto 4562.

La parola al Vice Presidente Fosson.

Fosson (UV) - Je voulais simplement demander à l'Assesseur Milanesio s'il est possible, s'il est possible tout de suite - mais s'il n'est pas possible tout de suite, il pourra aussi me le donner aussi dans un deuxième temps - les sommes globales qui ont été allouées aux différentes "Aziende di Soggiorno" de la Vallée, parce que ici il y a un certain nombre qu'ils ont déjà reçu des contributions et qu'on donne de nouveau des contributions et, alors, c'est cela que je demandais, on pourra me le donner aussi par écrit, un autre moment.

Dolchi (Presidente) - Aspetta, aspetta, aspetta... Assessore... si è iscritto il Consigliere Manganoni che ha la parola, poi il Consigliere Tonino. Ci sono altri su questo argomento? Manganoni.

Manganoni (PCI) - à Mont Mary... soumettre à l'approbation du Conseil une liste de chiffres avec un million et demi pour toutes les "Aziende di Turismo" en oubliant de citer ceux qui ont déjà reçu, moi je dis un peu ce qui a dit Fosson, mais dans d'autres termes; et ce qu'on prévoit encore de leur donner et bien, ce n'est pas sérieux parce que à Mont Mary le Conseil, pour approuver, il doit non seulement approuver un million et demi, que c'est - j'imagine, je pense - une petite partie des contributions qu'on donne à les "Aziende di Turismo" mais le Conseil devrait avoir un compte rendu clair, qui sache qu'est-ce qu'on donne à l'"Azienda x", qu'est-ce qu'on donne à l'"Azienda Y", c'est-à-dire qu'est-ce qu'on a donné et qu'est-ce qu'on entend encore donner parce que ça, à mon avis, ce n'est pas sérieux.

Tonino (PCI) - Ci sono dei Comuni che non hanno l'Azienda di Soggiorno e, naturalmente, per poter incrementare il loro paese turisticamente e culturalmente, anche così sulla ricreazione culturale, adottano altri strumenti, quale può essere la pro-loco o altre cose di questo genere. Io riterrei e vorrei fare un suggerimento all'Assessore che analogo provvedimento che si sta prendendo per le Società sportive, in cui c'è un disegno di legge che presto verrà in Consiglio per l'approvazione, si dovrebbe prendere anche per questi tipi di interventi, tipo la pro-loco. Ci sono le pro-loco che hanno un vasto programma di lavoro e che veramente fanno del lavoro buono per il proprio Comune e per i Comuni limitrofi. Ci sono altre pro-loco che, invece, magari sono solo iscritte sulla carta e non fanno un cavolo di niente, quindi bisognerebbe rivedere tutto il problema e rimpostarlo con una precisa legge regionale, in modo da disciplinare il tipo di intervento che si deve fare.

Milanesio (PSI) - Rispondo a Tonino per poi scendere per gradi a Manganoni e Fosson.

Dunque, intanto queste delibere arrivano in Consiglio perché preso da nuovo zelo, penso, il nuovo Presidente della Commissione di Coordinamento - zelo anche giustificato per la verità - fa le osservazioni sulle delibere che la Giunta regionale ha da sempre adottato in questa materia e ci dice: quando superate il milione e mezzo di spesa, sia pure con delibere successive per lo stesso scopo, portate alla ratifica o all'approvazione del Consiglio questa delibera. Per cui qui e altre cose verranno avanti di delibere assunte in precedenza dalla Giunta, no, per esempio abbiamo due deliberazioni; quella dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e quella dell'Unione sportiva Olimpia Pallavolo, no? Intanto le pro-loco non arrivano mai a una cifra così elevata di un milione e mezzo. I contributi che diamo alle pro-loco, la Giunta le delibera per conto suo e quindi in Consiglio queste cose non sono mai arrivate. È chiaro che sarebbe necessario e opportuno, e a questo proposito io ho già preparato, analogamente a quanto fatto per il settore dello sport, che è stato mandato in Commissione e che si sta adesso discutendo con le categorie interessate, ho già preparato, d'intesa con le Aziende Autonome, un progetto di legge da sottoporre al Consiglio che prevede un meccanismo di un certo tipo per concedere questi contributi, sia riferendoli al loro funzionamento, cioè alle esigenze di funzionamento perché queste Aziende Autonome hanno delle esigenze di funzionamento, quindi hanno bisogno di un minimo vitale garantito, sia alla parte straordinaria cioè riferita alle manifestazioni che queste fanno da concordare, a mio avviso, all'inizio dell'anno con un piano ecc... anche per evitare interferenze tra un'Azienda e l'altra, questo discorso dovrebbe valere anche per le pro-loco.

Quindi questo disegno di legge è pronto, giovedì ci incontreremo con l'Azienda Autonoma per un primo esame e poi sarà oggetto di discussione da parte della Giunta e, successivamente, verrà proposto poi al Consiglio.

Quindi, spero di aver risposto al Consigliere Tonino. Per quello che riguarda Manganoni e Fosson, devo dire che il contributo dato in precedenza era di un milione e mezzo per tutte le Aziende. Devo anche dire che riteniamo di dover arrivare almeno a quattro milioni cinquecentomila anche quest'anno, perché? Perché l'anno scorso avevamo dato complessivamente quella cifra. Ad alcune Aziende era stato dato anche di più, ma come intervento straordinario per la sistemazione della sede, per alcune manifestazioni che avevano fatto d'intesa con la Regione e che erano passate in Consiglio quelle deliberazioni - se ben vi ricordate - tipo Trofeo Mezzalama o altre cose.

Complessivamente la dimensione minima di spesa che oggi la Regione fa per sostenere ciascuna Azienda è di quattro milioni cinquecentomila per Azienda e non credo che sia ipotizzabile scendere al di sotto di questo limite perché già l'anno scorso, con questo intervento e con questo contributo, le Aziende hanno avuto delle forti difficoltà finanziarie e per questo - rispondo anche al Consigliere Fosson - il contributo dato in precedenza da parte della Giunta regionale a tutte le Aziende indistintamente, era di un milione cinquecentomila. Ecco perché oggi, proponendo quest'altro contributo, quest'altra tranche, la Commissione di Coordinamento, per la prima volta - esisteva una prassi consolidata prima - ci fa osservazioni e veniamo in Consiglio. Manganoni, non è questione di correttezza o scorrettezza, cioè, voglio solo dire che questa arriva in Consiglio perché la Commissione di Coordinamento ce l'ha mandata così, non è una deliberazione preparata per il Consiglio, arriva in Consiglio in questo modo, io l'ho vista all'ordine del giorno perché automaticamente la Presidenza del Consiglio l'ha inserita, tornando come delibera vistata ma salvo approvazione del Consiglio. Ripeto, in genere la dimensione di spesa minima deve situarsi sui quattro milioni cinquecentomila per Azienda, altrimenti le Aziende non sono in grado di campare neanche, non solo di fare attività straordinaria.

Ecco, io spero di avere risposto alle domande che i Consiglieri mi hanno fatto. E questo discorso è un discorso molto più vasto che non si può risolvere solo con dei contributi e forse, in occasione della presentazione del disegno di legge, potremo fare delle utili considerazioni sull'attività di questi organismi che, diciamo così, sono molto importanti ma, soprattutto sul loro funzionamento, sugli ambiti che devono avere gli organismi medesimi e sul rapporto che deve esistere con le pro-loco, dove ci sono, e anche con quelle pro-loco che vengono create così, per manifestazioni che nulla hanno a che fare con il turismo - diciamolo pure, no - ma che corrispondono a una esigenza un po' strapaesana che, però, non dovrebbe trovare collocazione nei finanziamenti di organismi così destinati a sostenere le iniziative turistiche. Potrebbero avere altri finanziamenti ma non sono da assimilare a questa categoria di organismi, hanno un altro compito, altre finalità e altre giustificazioni.

Manganoni (PCI) - Io prendo atto della risposta dell'Assessore, specialmente quando si prende l'impegno di fare una legge per regolamentare, anche in questo campo come nel campo del turismo, tutti quei sussidi che vengono concessi.

Sul minimo vitale a cui accennava l'Assessore, beh, se non vado errato le Aziende, ecco, percepiscono già una percentuale sull'imposta di soggiorno, sempre che queste paghino, sempre che queste vengono applicate. Perché io penso che, se queste venissero effettivamente applicate, queste Aziende di Soggiorno avrebbero dei bilanci, no, e forse non avrebbero bisogno di ricorrere alla Regione. Comunque faccio ancora una ultima considerazione poi ho finito, una considerazione di ordine generale. Mentre a queste Aziende di Soggiorno che hanno già delle entrate e che noi diamo dei contributi ed è giusto darli, ecc., io prendo anche atto di quattro milioni e mezzo per tute, ecc... però cosa succede? Che negli altri Comuni - e noi sappiamo che tutta la Valle d'Aosta potenzialmente è turistica - dove ci sono le pro-loco, quelle sono già i parenti poveri, no, delle altre. Quindi lì si dà già pochino pochino, dove poi non ci sono le pro-loco, qui addirittura non si dà niente.

L'Assessore mi potrà dire che non è l'Assessore che deve creare le pro-loco. È vero, comunque, però, di fatto, cosa contrastiamo, e qui mi riferisco sempre a quel piano di sviluppo, no, io ho condiviso la prima parte dove, il piano urbanistico della Regione, ecc... si parla dei poli di sviluppo che bisognerebbe, se non ridimensionare, almeno impedire che si sviluppassero oltre e della necessità di sviluppare i non poli di sviluppo e cioè le zone depresse. Beh, qui è un'altra dimostrazione. Le dimostrazioni sono tante, no, che noi facciamo delle ottime affermazioni teoriche di principio, no, sul piano urbanistico ecc... ma poi, di fatto, continuiamo sempre con il solito tran tran, facendo converger i finanziamenti sempre in quei poli di sviluppo e le zone depresse sono sempre le Cenerentole che di quattrini non ne vedono, contributi non ne vedono.

Per tutte queste ragioni burocratiche dell'Azienda c'è lì, l'Azienda non c'è lì, c'è la pro-loco... così queste zone depresse diventeranno sempre più depresse perché di finanziamenti non ne hanno e i cosiddetti poli di sviluppo, che già scoppiano, continueranno a scoppiare sempre di più perché noi continuiamo sempre a destinare i nostri finanziamenti nella stessa direzione. Con questo io non pretendo che l'Assessore, da un Consiglio all'altro, - non so l'Assessore, mi riferisco alla Giunta perché non è solamente la questione turistica - sovverta completamente questo criterio e io dico, dato che questi criteri sono stati affermati dalla Giunta in quel famoso piano urbanistico che è distribuito ai Consiglieri, io direi: vogliamo cominciare a seguirlo un pochino, ad adeguarci un pochetto a questo atto ufficiale, per me lodevole, che ha varato la Giunta? O sennò noi facciamo delle ottime affermazioni di principio e poi continuiamo esattamente con il tran tran di prima, cioè a seguire una direzione diametralmente opposta a quella che sanciamo in certi documenti ufficiali.

Dolchi (Presidente) - Più nessuno chiede la parola? Metto in approvazione l'oggetto numero 4562 in data 12 ottobre 1973, adottato dalla Giunta. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Il Consiglio approva all'unanimità, se non vado errato, con 31 presenti e 31 voti a favore.

Oggetto n. 4567 in data 12 dicembre 1973: "Concessione e liquidazione di un ulteriore contributo di L. 1.500.000 a favore dell'U.S. Olimpia Pallavolo di Aosta. Approvazione e finanziamento di spesa".

Fosson (UV) - Et ici aussi j'ai à demander des éclaircissements dans le sens qu'il y a deux délibérations précédentes avec lesquelles on a alloué des fonds à la société Olimpia et alors j'aimerais bien savoir quelle est la somme totale qu'on a alloué à la société Olimpia. Deuxième: il me semble qu'il y a une loi pour les sociétés sportives e, pratiquement, comme y va que pour la société Olimpia on donne à part et on ne considère pas l'ensemble de toutes les sociétés sportives?

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono chiarimenti su questo oggetto? La parola all'Assessore Milanesio.

Milanesio (PSI) - Je n'ai pas de difficultés à répondre à Monsieur Fosson. Cette contribution, qui suit deux autres contributions, supère le chiffre d'un million et demi qui est dans la compétence de la Junte, alors la Commission de "Coordinamento" nous a fait cette observation. Je ne me rappelle plus, au présent, quel est le chiffre qu'on a alloué au total à la société Olimpia et je pourrais être plus précis en me renseignant et je pourrais donner des détails à Monsieur Fosson par lettre. En tout cas, c'est à peu près la somme qu'on a alloué l'année passée et, comme j'ai dit avant à propos de la question des Syndicats d'initiative, c'est la première fois que le Commission de "Coordinamento" nous a fait des observations à ce sujet. C'est pour ça qui arrive au Conseil. La loi que j'ai présentée, que la Junte a présentée, est encore à la Commission et, dès que la Commission aura terminé l'examen de cette loi, elle arrivera au Conseil et, si elle sera approuvée par le Conseil, deviendra loi à tous les effets et pour l'avenir on ne portera plus de contributions de cette façon.

Dolchi (Presidente) - La parole au Vice-Président Fosson.

Fosson (UV) - Oui mais je dis, maintenant, à part la loi - je n'ai jamais fait partie de la Commission du Tourisme - mais je dis: il me semble que, dans les années passées, même s'il n'y avait pas une loi, on faisait une, on réunissait les représentants de toutes les associations sportives et, au début de l'année, on faisait un programme de division des fonds qui sont dans le budget du tourisme et de la Région. Or, si cela est fait, pratiquement ces sociétés sportives devraient être considérées dans ce moment-là sans quoi, si on continue pour chaque société sportive à donner des contributions, à allouer des fonds comme ça, en dehors de ce qui est la question générale, alors il ne vaut pas la peine de faire ces réunions de toutes les sociétés sportives, c'est ceci, maintenant, on a présenté une loi et on donnera ces contributions en base à une loi, quand la loi sera approuvée. Mais, à part la loi, dans toutes les années il y avait cette division en base aux nécessités des différentes sociétés sportives et je ne comprends pas pourquoi, à part l'Asiva qui a toujours été traitée à part, mais toutes les autres sociétés sportives entraient dans ce... général, voilà.

Dolchi (Presidente) - La parole au Conseiller Andrione.

Andrione (UV) - J'aurais une longue, copieuse et abondante déclaration à faire mais, comme il est tard, je me limiterai à dire que je m'abstiens, à titre personnel, parce que je ne partage pas certaines subventions données de cette façon et pour de certains buts, parce que je crois qu'on pourrait faire une politique sportive non pas en donnant des contributions aux sociétés mais en mettant à disposition de toutes les jeunes gens qui le veulent, des structures adéquates.

Oggetto n. 4810 in data 24 ottobre 1973: "Istituzione di una mensa a uso degli studenti dell'Istituto Professionale regionale e della Scuola media di Pont-Saint-Martin. Approvazione e finanziamento di spesa".

Dolchi (Presidente) - C'è qualcuno che chiede la parola? Nessuno chiede la parola? Metto in approvazione l'oggetto numero 4818 adottato dalla Giunta il 24 ottobre 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Allora i votanti sono 30, i voti favorevoli sono 30.

Il Consiglio approva.

Secondo elenco.

Oggetto n. 4859 in data 31 ottobre 1973: "Concessione di contributo alla Società Cooperativa a responsabilità limitata denominata Centro di lavoro protetto per gli invalidi civile levigatori. Approvazione e liquidazione di spesa".

Dolchi (Presidente) - Qualcuno chiede la parola? Qualcuno chiede la parola? Allora metto in votazione, per alzata di mano, l'oggetto 4859 adottato dalla Giunta in data 31 ottobre 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 5017 in data 9 novembre 1973: "Costruzione della strada di allacciamento alla frazione Moulin in Comune di Saint-Marcel. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione e impegno di spesa".

Dolchi (Presidente) - Qualche Consigliere chiede la parola? Nessuno chiede la parola? Metto in votazione, per alzata di mano, l'oggetto numero 5017 in data 9 novembre 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Il Consiglio approva all'unanimità.

Abbiamo fatto le 12,51; siccome non è obbligatorio andare, sospendere la seduta dopo le 13... va bene.

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La seduta è sospesa alle ore 12,52, i lavori del Consiglio riprenderanno oggi pomeriggio alle ore 16,30.