Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2003 del 22 aprile 1991 - Resoconto

OGGETTO N. 2003/IX Nomina dei rappresentanti in seno al Comitato scientifico per l'ambiente, previsto dalla legge sulla procedura di valutazione dell'impatto ambientale. (Interrogazione).

Presidente Do lettura della interrogazione presentata dal Consigliere Riccarand:

Interrogazione Ricordato che la legge regionale 4 marzo 1991, n.6, "Disciplina della procedura di valutazione dell'impatto ambientale" preve­de l'istituzione di un Comitato Scientifico per l'Ambiente con vari rappresentanti, di cui alcuni nominati da ordini professio­nali, associazioni ambientalistiche, Museo regionale di scienze naturali;

appreso che dall'Assessorato all'Agricoltura, Foreste e Ambiente Naturale sarebbero partite ben due lettere entrambe firmate dall'Assessore, ma provenienti da due diversi Servizi, per chiedere ai citati organismi la stessa cosa, e cioè nominare i propri rappresentanti nel Comitato Scientifico per l'Ambiente;

appreso che una lettera sarebbe stata preparata dal Servizio Tutela dell'Ambiente, competente ad istruire la Valutazione dell'Impatto Ambiente secondo la legge regionale, mentre l'al­tra sarebbe stata predisposta dal Servizio di Selvicoltura, che non ha alcuna specifica competenza in materia di Valutazione di Impatto Ambientale;

appreso, altresì, che la Giunta regionale, avrebbe inviato il Dirigente del Servizio di Selvicoltura a seminari e corsi, in va­rie parti d'Italia, sulla procedura di Impatto Ambientale sca­valcando le funzioni e il ruolo del Servizio competente;

il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

interroga

l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale per sapere:

1) se è vero che anche il Servizio di Selvicoltura si è prodigato nell'inviare lettere ad organismi ed associazioni varie per chie­dere la nomina dei rappresentanti nel Comitato Scientifico per l'Ambiente; a che titolo ciò è avvenuto, da chi sono state firma­te le due lettere; a chi sono state inviate;

2) quali sono gli estremi dei provvedimenti con cui la Giunta regionale ha deliberato di inviare il Dirigente del Servizio di Selvicoltura a corsi e seminari vari sulla valutazione di Impatto Ambientale;

3) per quale motivo non si provvede ad eliminare una assurda concorrenza fra Servizi regionali, rispettando la chiara distin­zione di ruoli che, in base all'ordinamento della regione, esiste fra il Servizio di tutela dell'Ambiente e il Servizio di Selvicoltura.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Lanièce, ne ha facoltà.

Lanièce (DC) Comincio con il precisare che il servizio selvicoltura si prodiga per svolgere i propri compiti istituzionali per quanto gli viene richiesto di fare, non per provvedimenti che non lo riguardano o che non rientrano nelle sue competenze.

In merito agli adempienti previsti dalla legge sulla valutazione di impatto ambientale relativamente alla costituzione del comi­tato scientifico, è stata inviata da parte della segreteria dell'Assessorato, e non del servizio selvicoltura, come risulta sia dal protocollo che dalla carta intestata.

La richiesta agli interessati è delle associazioni ambientalisti­che di nominare entro novanta giorni, come prevede appunto la legge, i loro rappresentanti; nel contempo si richiedeva a tutti i dirigenti facenti parte del comitato scientifico di nominare i lo­ro sostituti.

Ciò che lascia perplessi è semmai il fatto che il servizio tutela ambiente naturale, dopo aver ricevuta la lettera di cui sopra, e provveduto a nominare con propria lettera a firma del dirigen­te il sostituto dello stesso, predisponeva dopo quindici giorni dalla citata lettera, una nota per richiedere la stessa cosa. Qui il disguido è dovuto al fatto che, leggendo soprattutto le comu­nicazioni molto importanti, il sottoscritto ha provveduto a fir­mare purtroppo anche questa inopportuna lettera.

Per quanto riguarda il punto 2, citiamo che gli estremi dei provvedimenti sono la delibera n. 204 del 18.1.1991 e la delibe­ra n. 233 dell'1.3.1991. Al riguardo va precisato che la legge sulla valutazione dell'impatto ambientale parla giustamente di servizio competente. Ciò è dovuto al fatto che era ed è tuttora in corso una revisione degli organici e delle competenze, intesa proprio a delimitare le varie materie e le strutture da essi pre­disposte. Questa revisione prevedeva che questa competenza passasse ad un nuovo servizio, cioè l'attuale servizio selvicoltu­ra si sarebbe dovuto chiamare servizio per l'ambiente naturale e per la forestazione, mentre l'attuale servizio tutela ambiente naturale si sarebbe chiamato servizio caccia, pesca e personale forestale. Ecco i motivi per cui sono stati dati questi incarichi, in quanto allora non si parlava ancora di un nuovo assessorato competente per l'impatto ambientale.

Per quanto concerne la partecipazione al corso di Milano, si era reso necessario bloccare un posto perché il corso era a numero chiuso. Adesso, essendo in corso di costituzione di un nuovo as­sessorato, chi sarà predisposto a dirigere questo assessorato sarà quello che seguirà il seminario. Quindi abbiamo bloccato un posto a questo corso di Milano e adesso la Giunta provvede­rà a segnalare a Milano quale sarà il dirigente che parteciperà al seminario.

In relazione all'ultimo punto si ripete che è in atto un processo di ristrutturazione, il quale, tenendo conto delle nuove scelte istituzionali, attribuirà in modo inequivocabile le varie funzioni.

Avendo risposto già prima che i motivi erano dovuti al fatto di modificare con la nuova pianta dell'organico, ora che è in atto la costituzione del nuovo Assessorato questi problemi non sa­ranno più in conflitto, perché saranno due assessorati diversi, quindi non ci sarà più il pericolo trapelato dalla richiesta nella interpellanza.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) La risposta dell'Assessore non è certamente soddisfacente, per­ché ci troviamo di fronte ad una situazione che si trascina da molto tempo in cui c'è una invasione di competenze da parte di un servizio rispetto ad altri servizi dell'Assessorato Agricoltura. Cosa che determina poi delle situazioni di confusione notevole per quanto riguarda l'organizzazione dei servizi.

In questo caso, di fronte ad una previsione della legge di nomi­na di un rappresentante da parte di determinate associazioni riconosciute in base al decreto del Ministro dell'Ambiente per il comitato scientifico per l'ambiente, sono state inviate dallo stesso Assessorato due lettere, entrambe firmate dall'Asses-sore, che si rivolgono ad associazioni diverse fra di lo­ro, perché gli elenchi sono diversi, e che chiedono entrambe la stessa nomina.

Ora qui c'è proprio un modo di operare che non funziona, per­ché la legge che ha istituito la procedura di valutazione di im­patto ambientale indica qual è il servizio competente, che è il servizio tutela dell'ambiente. Questo è detto esplicitamente nella legge, e del resto anche indipendentemente dalla legge di valutazione di impatto ambientale c'è la legge 21.5.85, n. 35, che ripartisce le funzioni ed i compiti fra i servizi dei vari as­sessorati, in particolare dell'Assessorato Agricoltura, che indica chiaramente che la valutazione dell'impatto ambientale delle opere, sia pubbliche che private, che allora era solo prevista, non disciplinata ancora da legge, era di competenza del servizio tutela dell'ambiente.

Quindi non c'è bisogno di aspettare una nuova normativa; c'è già una legge e finquando questa legge non viene cambiata è chiaro che deve essere applicata, per cui se c'è un servizio competente non ci capisce a quale titolo ci so­no altri segretari che si preoccupano di attivarsi, di mandare lettere, di inscriversi a corsi, di frequentare seminari, che sono di competenza di un servizio ben preciso dell'Amministrazione regionale.

Secondo noi ci troviamo di fronte ad una situazione di confu­sione, che è stata in un certo senso anche voluta e tollerata da parte dell'Assessore, che però va chiarita. Ci sono delle precise norme e fino a quando non si ritiene opportuno modificarle con legge regionale queste competenze dei servizi vanno rispettate.

Da parte nostra ci dichiariamo insoddisfatti rispetto alla rispo­sta e chiediamo che siano rispettate le competenze e le funzioni dei servizi, così come previsti dalle legge 35/85, così come pre­vista dalla legge istitutiva della valutazione di impatto am­bientale.