Oggetto del Consiglio n. 1985 del 8 marzo 1991 - Resoconto
OBJET N° 1985/IX - Intervention financière en faveur de l'USL. (Rejet de motion)
Presidente - Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Rollandin, Marcoz, Mostacchi, Agnesod, Voyat e Stévenin:
MOTION
Rappelant qu'en application de l'article 20 du DL n. 415 du 28 décembre 1989, modifié et converti en loi n. 38 du 28 février 1990, notre Région a été exclue de l'attribution des parts du fonds sanitaire destinées aux investissements en capital;
sachant que la somme prévue au titre de la répartition - 788 millions sur les fonds sanitaire - a été inscrite au budget 1991;
considérant que les services sanitaires de l'USL ont sollicité, maintes fois, l'achat d'équipements indis-pensables au bon fonctionnement de la structure hospitalière;
rappelant que le Président de l'USL, en se faisant l'interprète de ces problèmes, a sollicité par plusieurs courriers une intervention de l'Assesseur compétent pour répondre aux requêtes légitimes des unités opérationnelles hospitalières;
soulignant que le Gouvernement central a, lui aussi, par de récentes dispositions invité les administrations locales à se faire les interprètes des exigences du citoyen en donnant la priorité aux besoins des services socio-sanitaires;
Le Conseil régional de la Vallée d'Aoste
engage
Le Gouvernement valdôtain à:
1) liquider, dans le délai de quinze jours, à l'USL, les sommes destinées aux investissements en capital résultant de la dotation financière du budget 1990 et 1991;
2) prendre, dans le délai de trente jours, une mesure intégrant les crédits déjà inscrits au budget 1991, dans le respect des requêtes avancées par les unités opérationnelles de l'USL et déjà transmises à l'Assesseur compétent.
Presidente - Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - La question de la santé et de la gestion de l'Unité Sanitaire Locale ne peut être réduite à un problème, comme il est en train de se passer aujourd'hui, du genre: si le commissaire doit être nommé, à qui il doit appartenir, quelle couleur il doit avoir.
Je crois qu'il est plus intéressant d'aller analyser les thèmes qui sont la conséquence d'une gestion un peu différente et surtout quelles sont les réponses qui doivent être données, en termes d'assistance concrète à la population.
Dans ce sens on a déjà eu la possibilité d'intervenir pour soutenir que les recettes qui viennent à l'Administration régionale de la part de l'Etat sont insuffisantes; on a pu voir que, pour ce qui est du premier pas de l'Etat envers les régions, il est insuffisant par rapport aux dettes des années précédentes et surtout pour ce qui est des requêtes que les administrations ont avancées pour donner une assistance sérieuse pour les années prochaines.
On se pose donc le problème de la répartition des fonds pour l'USL et, par conséquent, de donner la possibilité d'avoir une gestion à même de donner des réponses aux requêtes des responsables des différents services, afin que l'assistance soit toujours la meilleure.
C'est dans ce sens que nous avons présenté cette motion, compte tenu du fait qu'il y a encore des sommes de 1990 qui doivent être allouées à l'USL, et en même temps on avait prévu une intervention extraordinaire pour ce qui est de l'année 1991, compte tenu du fait que déjà le budget prévoyait que l'intervention des années précédentes était largement insuffisante.
Le montant des requêtes pour ce qui est des instruments de diagnostic de l'USL, tout spécialement pour ce qui est de l'hôpital, l'Assesseur le connaît, il lui a été transmis depuis longtemps. Il est important de prévoir, surtout dans ce domaine, des réponses dans un bref délai, car on ne peut se permettre de dire que toute une série d'analyses ne peuvent se passer, car on n'a pas eu la disponibilité financière pour acheter certains appareils sanitaires.
C'est là le sens de cette motion, sans entrer dans des polémiques, ce qui serait inutile. L'esprit de l'intervention c'est de prévoir que l'Administration régionale aille régulièrement transférer les fonds qui sont déjà de compétence de l'USL; pendant ces derniers mois il y a eu un retard dans ce passage, qui a influencé négativement l'assistance et c'est la raison pour laquelle on se plaint de ce fait et on a demandé au gouvernement d'intervenir dans le plus bref délai.
Presidente - Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Beneforti, ne ha facoltà.
Beneforti (DC) - I problemi del finanziamento delle spese in conto capitale, a seguito della entrata in vigore dell'articolo 20 della legge 38/90, vanno visti nell'ambito della più generale problematica del corretto dimensionamento del fondo sanitario nazionale e dei risvolti connessi con le previsioni di regionalizzazione della spesa, nell'ambito del disegno di legge di riordino del servizio sanitario nazionale, nonchè con le manovre finanziarie di ripiano dei disavanzi dell'USL per il 1990 e di risparmio legate alla legge finanziaria 1991.
Tutto ciò ha fatto sì che già nell'esercizio 1990, in termini di bilancio e di previsione della regione per tale anno, si sono avute incertezze nella determinazione dell'importo da stabilire per tali spese, con la conseguenza che l'effettiva disponibilità della somma di lire 2.787.000.000, prevista quale finanziamento in conto capitale per il 1990, si è avuta soltanto nei mesi di agosto e settembre del suddetto anno.
A partire dal mese di agosto, l'Assessorato ha pertanto avviato la procedura di elaborazione del programma acquisti, la cui definizione e messa a punto è stata ultimata. La stessa tiene conto di altri interventi previsti per le strutture ospedaliere, in termini di messa a norma delle strutture, al fine della sicurezza anche degli impianti, perché ci sono interventi che devono essere fatti oltre che per le attrezzature, anche per la sicurezza degli impianti.
Il quadro di spesa e dei finanziamenti per tale comparto, deve essere altresì integrato con le previsioni di intervento stabilite nell'ambito del programma straordinario di investimenti, di cui all'articolo 20 della legge 67/88. E' il famoso piano triennale in cui rientrano le opere di sicurezza degli impianti: la scala antincendi, la centrale elettrica e tutte queste opere che devono essere fatte all'ospedale regionale.
Per il 1991, perdurando gli effetti stabiliti con l'esclusione di cui alla legge n. 38/89, fermo restando l'insieme delle problematiche di cui sopra, va precisato che la regione è tenuta a finanziare spese in conto capitale sostitutive dell'entrata di fondo sanitario nazionale per un importo di lire 2.454.000.000.
In totale pertanto, i fondi ordinari per spese in conto capitale per gli anni 1990-91 ammontano a lire 5.241.00.000.
Tutto ciò premesso, si informa che la Giunta regionale in data 1° marzo 1991, con proprio provvedimento, ha deciso di porre a disposizione dell'USL la suddetta cifra, stabilendo che all'utilizzo della stessa si provveda secondo i criteri di riparto delle spese all'USL e Regione, fissati nelle deliberazioni della Giunta regionale nn. 9159/86 e 4252/87. Sono quelle in vigore, che prevedono come si regolamentano questi fondi fra USL e Regione.
Alla luce della situazione esistente, abbiamo preso le iniziative che erano necessarie, quindi cercato di elaborare il piano delle attrezzature.
Il piano delle attrezzature, e quindi degli interventi in conto capitale, è stato elaborato alla luce sia degli interventi più urgenti, sia delle disponibilità finanziarie che avevamo. Sull'argomento gli incontri USL-Assessorato sono stati diversi; l'USL ha convocato i responsabili delle unità operative, per cui il piano degli investimenti già definito è stato praticamente concordato e portato avanti unitariamente dall'inizio alla fine.
Modifiche sono state chieste da noi come Regione, modifiche le ha chieste l'USL.
Nella riunione del comitato di gestione del 25 febbraio u.s. a cui ho partecipato, abbiamo riparlato del problema e riconfermato che per far fronte alle richieste occorrevano ventun miliardi, di cui sette miliardi erano necessari per coprire gli interventi dichiarati di comune accordo urgentissimi.
Ma come strana mi è parsa pertanto questa mozione, altrettanto strano ho ritenuto un telegramma del Presidente dell'USL che mi sollecitava i finanziamenti, dal momento che la partita era, come è, gestita unitariamente.
Con quel telegramma e con altri segnali ho compreso, dopo, che si voleva forse giustificare la mozione che è oggi in discussione.
Non ho voluto fare polemiche prima e non voglio farne in questa sede, comunque non ritengo di accettare certe sollecitazioni, dal momento che abbiamo sempre corrisposto più di quanto era di nostra competenza e non abbiamo mai fatto mancare all'USL quanto era necessario per far fronte alle spese.
Al momento in cui è avvenuto l'insediamento della nuova Giunta, sono stati prelevati da fondi della Regione assegnati all'USL, acconti per numerosi miliardi; sette miliardi sono stati dati anche per pagare i debiti delle farmacie, nel momento in cui i farmacisti minacciavano di passare alla indiretta.
Se avessimo voluto mettere in difficoltà l'USL, non avremmo certo concesso questi acconti.
Oggi, dopo l'approvazione della delibera 1° marzo 1991, che prevede una spesa per le attrezzature di lire 5.241.000.000, siamo alla ricerca di altri fondi per raggiungere almeno i sette miliardi e coprire le spese individuate come urgentissime. Per queste spese urgentissime di sette miliardi, la Giunta ha già approvato il piano con tutte le voci per le quali si dovrà spendere questi soldi, piano che è stato concordato con l'USL.
Concludo quindi con la certezza di aver risposto nei termini nei quali dovevo rispondere a questa mozione, non ho altro da aggiungere; confermo solo il voto contrario della maggioranza qualora la mozione venga mantenuta anche di fronte ai fatti che abbiamo dimostrato e a cui abbiamo già adempiuto.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Ce que vient de dire M. Beneforti ne fait que confirmer et renforcer encore une fois l'urgence de présenter cette motion, qui n'avait pas besoin de télégramme.
Le fait d'avoir prédisposé une liste, ne signifie pas avoir donné l'argent pour le faire. Vous avez donné à la dernière minute les cinq milliards, qui étaient de compétence de 1990, tandis que pour 1991, face à une requête de vingt-et-un milliards, vous avez prévu la super-urgence de sept milliards et vous êtes en train de dire que vous avez approuvé la liste des requêtes, ce qui ne signifie pas avoir l'argent.
En effet la requête que nous avons présentée, va dans le sens de dire qu'il ne suffit pas de prévoir toujours que nous sommes en train de discuter le programme, mais il faut donner la disponibilité de l'argent pour acheter les appareils et pour faire les interventions nécessaires, ce qui malheureusement n'a pas encore été fait.
Ce que vient de dire M. Beneforti, c'est la photographie de ce qu'il fallait faire et qui n'a pas été fait. Et alors l'aspect du manque de financement sera inévitablement l'une des raisons du fait que l'assistance va être négative. En conséquence du fait qu'on ne peut acheter les appareils nécessaires, compte tenu du manque de disponibilité, l'assistance sera retardée.
Il y a des requêtes de consultations qui ne peuvent être faites à cause du manque de la disponibilité financière pour acheter les appareils, dont les différentes unités de service ont déjà fait la requête depuis longtemps.
Il ne suffit pas de dire: nous avons analysé ensemble les requêtes; le sens de la motion c'est de dire qu'il faut engager le montant à transférer à l'USL, ce qui ne se passe pas. Et jusqu'à quand il n'y aura pas la disponibilité financière, il n'y aura pas la possibilité de faire ces achats. C'est là la différence, M. Beneforti, et c'est une différence de substance, ce n'est pas une différence de méthode.
Hier on a passé une prise d'acte pour la commune d'Aoste, en disant que par la suite il y aurait une loi. Je crois qu'ici le problème est urgent, dirais-je même plus urgent, et au contraire on dit qu'on est en train de travailler. Personne ne met en doute le fait qu'on peut travailler, mais ce qu'on souligne, c'est que malheureusement il ne faudra pas se surprendre si les personnes qui doivent être hospitalisées n'auront pas les soins nécessaires. On ne peut que prendre acte du fait qu'il n'y a pas la volonté de présenter dans le délai qu'on a demandé la disponibilité financière pour résoudre le problème.
Presidente - Pongo in votazione la mozione in oggetto:
Esito della votazione
Presenti: 32
Votanti: 30
Favorevoli: 12
Contrari: 18
Astenuti: 2 (Aloisi e Lanivi)
Il Consiglio non approva
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