Oggetto del Consiglio n. 1693 del 19 dicembre 1990 - Resoconto
OGGETTO N. 1693/IX - Ricomposizione della commissione scientifica per il territorio (C.S.T.), costituita con deliberazione del Consiglio regionale n. 3056/VIII del 24 settembre 1987.
Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.
Pascale (PSI) - Si tratta di ricostituire la commissione scientifica per il territorio, che negli ultimi tempi non aveva più funzionato per le dimissioni di alcuni suoi membri. I nomi che vengono proposti provengono da indicazioni forniteci dal prof. Gambino, che è il coordinatore del gruppo preposto alla formazione del piano territoriale paesistico. Si chiede al Consiglio di approvare questa composizione nelle persone dei professori che vengono proposti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Faval, ne ha facoltà.
Faval (UV) - D’après la délibération de 1987 nous avions dans cette commission scientifique trois architectes et un juriste. On pense de reconstituer cette commission, très bien, mais nous voyons que dans la future commission nous aurons un géographe, un spécialiste d’hydrogéologie, un écologiste et un juriste. Cela nous étonne un peu et nous voudrions demander exactement de quoi il s’agit, parce que l’on affirme dans la délibération: "alla quale affidare compiti di assistenza e orientamento dal punto di vista tecnico scientifico all’azione della regione nel governo del territorio".
En ce qui concerne l’Assessorat à l’Urbanisme c’est bien cette partie du gouvernement du territoire qui a trait aux responsabilités de cet Assessorat, mais s’il s’agit de domaines différents de l’urbanisme c’est un autre Assessorat qui est compétent. Nous voudrions savoir par l’Assesseur de quoi il s’agit, parce qu’entre autres par une autre délibération vous avez composé une autre commission, qui va nous coûter quelque chose comme 2 milliards de lires avec un grand nombre d’architectes et de techniciens de toute espèce, y compris un géographe ou en tout cas un expert en la matière, et nous ne voudrions pas que ce soit un double. Si d’un côté il est utile de pouvoir se doter d’organes consultatifs, cette prolifération de commissions de consultants nous laisse un peu perplexes.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) - La predisposizione di questo piano paesistico per la Regione Valle d’Aosta si sta rivelando una impresa molto ardua: ormai sono cinque o sei anni che si studia, che si fanno relazioni, documenti, carte, credo che ci siano ormai montagne di carte tematiche di ogni genere all’Assessorato al Turismo, abbiamo speso miliardi per non avere ancora niente perchè ufficialmente al Consiglio non è ancora arrivato un pezzettino di documentazione su quello che è stato prodotto da questa miriade di consulenti e nonostante che i tempi previsti dalla legge per la formulazione di questo piano siano ormai decorsi da tantissimo tempo.
La proposta che qui viene fatta di ricomposizione della commissione scientifica credo che non sia criticabile per quanto riguarda le singole persone, che saranno sicuramente persone qualificate e competenti, però anche qui va rilevata una elefantiasi negli organismi preposti alla preparazione di questo piano che è preoccupante: passiamo da un organismo precedente che era composto da quattro membri ad uno che diventa composto da sei membri, che poi è un organismo che a sua volta si avvale di una équipe di consulenti di una quindicina di persone, per un importo di spesa che si aggira sui 2 miliardi, e di un ufficio di piano con personale in parte interno e in parte esterno. Quindi è una grande montagna che finora non ha partorito neanche il topolino e quello che ci lascia perplessi è questa scelta di continuare ad ingrandire questo organismo.
Da parte nostra sicuramente sì ad una ricomposizione della commissione scientifica; vorrei fra l’altro far rilevare che le dimissioni dell’arch. Ceccarelli e dell’avv. Morbidelli sono derivate da carenze di indicazioni politiche di cui la commissione scientifica per il territorio era priva, perchè i tecnici operano sulla base delle indicazioni che il Consiglio e la Giunta devono dare sul tipo di piano che si vuole. Fra l’altro su questo in Consiglio regionale non si è mai discusso. Qui si continuano a produrre montagne di documenti, ma su che tipo di piano vogliamo il Consiglio non ha mai discusso. Non so che indicazioni abbia dato il nuovo Assessore a questi ricercatori, quindi il problema di fondo è un problema di indicazioni politiche del tipo di strumento che vogliamo.
Questa carenza di indicazione ha poi determinato il fatto che in tutti questi anni una serie di primi studi, di bozze, di documenti preparatori sono finiti nei cassetti, che il prof. Ceccarelli, persona di grande valore, ha dato le dimissioni, che l’avv. Morbidelli se n’è andato; adesso la ricostituiamo però ampliando notevolmente questo organismo, ampliamento su cui esprimiamo delle riserve.
Vediamo poi che qui è stato inserito anche il prof. Barbagallo, giurista, che oltre ad incarichi vari da parte dell’Amministrazione adesso è a pieno titolo fra i consulenti esperti nella predisposizione di questo piano paesistico. Sappiamo che con il dott. Barbagallo è stata stipulata una convenzione molto onerosa per l’Amministrazione regionale, nell’ordine di 192 milioni di lire, quindi penso che anche questo tipo di incarico sia compreso in quella convenzione ma vorrei averne una conferma, perchè in fondo leggo: "di delegare alla Giunta regionale l’approvazione e l’impegno della spesa necessaria per il funzionamento e l’attività della predetta Commissione", quindi non sappiamo neanche, a questo punto, cosa andremo a spendere per questa commissione scientifica per il territorio. Però in particolare mi piacerebbe avere conferma del fatto che comunque l’onere per quanto riguarda il caso di Barbagallo è compreso in quella convenzione, dico molto apertamente, già molto discutibile. Ho già criticato la precedente convenzione che era nell’ordine di 50 milioni, ma qui siamo arrivati a 192 milioni per 22 mesi. Partecipa a molte cose il dott. Barbagallo, sicuramente, ma l’onere che sosteniamo non è indifferente. Spero che si veda qualche risultato, perchè finora ne abbiamo visti molto pochi.
Comunque le osservazioni critiche che facciamo sono sulle dimensioni di questo organismo, sulla lentezza di questi lavori, sulla carenza di indicazioni politiche, su questa sovrabbondanza di consulenti e di esperti; fra l’altro alcune nomine, non mi riferisco a questa ma mi riferisco all’altra deliberazione di consulenze, sono fortemente lottizzate, clientelari, sicuramente non rispondenti ad esigenze reali. Volevo poi avere un chiarimento rispetto alla questione del pagamento al dott. Barbagallo.
Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.
Pascale (PSI) - Se il gruppo di consulenti incaricati della formazione del piano territoriale nel novembre 1987 non aveva portato a termine il compito assegnato, era essenzialmente per due motivi: il primo perchè la struttura che era stata decisa allora si era poi rivelata inadeguata, carente, il secondo in parte anche per una mancanza di indicazioni da parte degli organismi politici.
Nell’impostare, con la delibera che è stata approvata il 28 settembre, lo schema del gruppo di consulenti che deve necessariamente portare avanti la formazione del piano territoriale, perchè gli uffici regionali non sono in grado di farlo, in quanto non esiste nell’ambito della pianta organica il personale sufficiente per fare questo e sono stati estrapolati solo un vice dirigente e due geometri da quello che era l’ufficio urbanistica per costituire questo embrione di ufficio per il piano, abbiamo tenuto conto sia delle carenze che si erano manifestate negli anni precedenti e quindi delle indicazioni che il coordinatore di questo gruppo, prof. Gambino dell’università di Torino, ci ha dato. Ci è stato chiesto di ampliare la commissione scientifica per il territorio, e questa è la proposta che oggi presentiamo in Consiglio; ci è stato chiesto di rafforzare il gruppo di progettazione con una serie di consulenze, che sono quelle che poi abbiamo approvato. Abbiamo aderito a tutte le richieste che ci sono state avanzate, ponendo ovviamente delle scadenze precise, e sono quelle che erano elencate nella delibera del 28 settembre, perchè intendiamo arrivare in tempi brevi alla adozione del piano.
La prima scadenza è quella del 15 aprile 1991, quando il gruppo dei professionisti ci dovrà presentare le bozze delle strategie che sta elaborando, sulle quali poi dovremo esprimere come Giunta, come Commissioni e come Consiglio regionale le indicazioni politiche necessarie. Allo stato attuale non è possibile dare noi delle indicazioni se non c’è una bozza sulla quale discutere.
Ulteriore precisazione: i compiti della commissione scientifica sono diversi da quelli del gruppo di progettazione; la commissione scientifica per il territorio, che era già stata istituita nel novembre 1987, aveva ed ha un compito di indirizzo generale sui metodi da seguire per la formazione del piano, che poi viene elaborato dal gruppo di progettazione. A quello che mi risulta, i membri della commissione scientifica non hanno un contratto di consulenza con l’Amministrazione regionale, hanno solo dei rimborsi spese per le sedute che fanno e che sono anche in numero piuttosto limitato nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda il dott. Barbagallo, l’incarico di consulenza che gli è stato affidato non si discosta molto, anzi direi che è inferiore come remunerazione a quello degli altri consulenti, pur partecipando il dott. Barbagallo a tutte le sedute del gruppo di progettazione, in quanto a lui è affidato l’incarico particolarmente impegnativo di preparare già entro il 15 aprile 91 una bozza di disegno di legge che deve stabilire gli indirizzi generali e le indicazioni da dare ai comuni per alcune ipotesi di questo piano territoriale paesistico. Non mi pare che si tratti di una consulenza piuttosto onerosa, quanto meno messa a confronto con quella degli altri professionisti incaricati. Mi pare che nell’incarico dato al dott. Barbagallo sia compreso anche una consulenza che riguarda la Presidenza della Giunta, cioè in quel caso si è fatta una convenzione unica nella quale si prevedono sia le prestazioni che dà nell’ambito del piano territoriale paesistico, sia le prestazioni che precedentemente dava come consulente della Giunta a livello ministeriale.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Faval, ne ha facoltà.
Faval (UV) - L’Assesseur voudra bien m’excuser, mais je crois qu’il n’a pas répondu à la question que je viens de poser, c’est-à-dire dans la commission de 1987 nous avions l’architecte Ceccarelli, l’architecte Barp, l’architecte Gambino et l’avocat Morbidelli. Or, l’avocat Morbidelli a été remplacé par Barbagallo, ce qu’on ne comprend pas c’est que M. Ceccarelli a été remplacé par - je répète - un géographe, un spécialiste d’hydro-géologie et un écologiste. On n’est pas là pour dire qu’il ne fallait pas le faire; je voudrais que l’Assesseur m’explique la raison pour laquelle on a cru utile d’introduire dans cette commission scientifique ce genre de professionnalisme.
Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.
Pascale (PSI) - Mi sembrava di aver detto, parlando di una struttura inadeguata, che se il coordinatore mi dice che nell’ambito della commissione scientifica tre architetti sono superflui, ne basta uno, e invece è necessario avere....
(Interruzione del Consigliere Faval)
.... Certamente. Tutte le indicazioni sono venute dal prof. Gambino.
Presidente - Per quanto riguarda la delibera-zione, il Consiglio è chiamato a diverse votazioni.
Intanto deve prendere atto delle dimissioni dei professori Ceccarelli e Morbidelli, deve approvare la delibera e poi deve con votazione segreta esprimersi sull’inserimento dei nominativi Dematteis, Govi, Malcevschi e Barbagallo che sono quelli proposti per il punto 2 del deliberato.
Pertanto, se il Consiglio è d’accordo, pongo in votazione la presa d’atto delle dimissioni del prof. Paolo Ceccarelli e dell’avv. Giuseppe Morbidelli:
Esito della votazione
Presenti: 31
Votanti: 30
Favorevoli: 30
Astenuti: 1 (Maquignaz)
Il Consiglio prende atto
Presidente - Pongo in votazione la delibera, di cui do lettura:
Il Consiglio
- richiamato l’articolo 37 dello Statuto speciale per la Valle d’Aosta;
- vista la propria deliberazione n.3056/VIII del 24 settembre 1987;
delibera
1) di ricostituire la Commissione scientifica per il territorio (CST) con compiti di assistenza e orientamento, dal punto di vista tecnico-scientifico, all’azione della Regione nel governo del territorio, in particolare nell’esame e discussione critica delle proposte emergenti relative a:
- progetti di legge regionali attinenti al territorio e all’ambiente;
- pianificazione paesistica ambientale e territoriale; progetti o temi di rilevanza regionale per l’ambiente ed il territorio;
2) di delegare alla Giunta regionale l’approvazione e l’impegno della spesa necessaria per il funzionamento e l’attività della predetta Commissione.
Esito della votazione
Presenti: 31
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 13 (Agnesod, Faval, Lanivi, Louvin, Maquignaz, Marcoz, Mostacchi, Perrin, Riccarand, Stévenin, Vallet, Viérin e Voyat);
Il Consiglio approva
Presidente - Si procede ora alla nomina dei nuovi membri della Commissione testé ricostituita, con votazione a schede segrete:
Votazione per schede segrete
Esito della votazione
- Consiglieri presenti e votanti: 30
- Schede valide: 30
- Schede bianche: 2
Hanno riportato voti:
- Dematteis Giuseppe - diciannove
- Govi Mario - diciannove
- Malcevschi Sergio - diciannove
- Barbagallo Renato - diciassette
- Rubbia - sette
- Maculotti - sei
- Cortese - quattro
- Sogno - tre
- Berlusconi - due
- Galli - due
- Janin - due
- Occhetto - due
- Fanfani - uno
- Marzi - uno
- Zichichi - uno
- Agnelli - uno
Presidente - In base all’esito della votazione, risultano nominati, quali nuovi componenti della Commissione scientifica per il territorio, oltre al Prof. Arch. Roberto Gambino e al Prof. Arch. Armando Barp, i Signori:
- Prof. Renato Barbagallo, giurista;
- Prof. Giuseppe Dematteis, geografo dell’Università degli Studi di Torino;
- Prof. Mario Govi, idrogeologo dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del bacino padano;
- Prof. Sergio Malcevschi, ecologo dell’Università degli Studi di Pavia.
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