Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1691 del 19 dicembre 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1691/IX - Approvazione di una bozza di nuova convenzione da stipulare con l’istituzione "Casa di riposo J.B. Festaz", di Aosta, ai sensi e per gli effetti della legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, per il triennio 1990/1992.

Presidente - Do lettura del testo della delibera:

Il Consiglio

- richiamata la legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, "Interventi finanziari della Regione per il funzionamento di case di riposo gestite da istituzioni private e da enti locali";

- richiamata la propria deliberazione n. 3097/VIII del 7 ottobre 1987, con la quale è stata approvata una bozza di convenzione da stipulare con la Casa di Riposo J.B. Festaz di Aosta, ai sensi e per gli effetti della legge regionale 15 gennaio 1987, n. 3, per il triennio 1987/1989;

- richiamate le deliberazioni della Giunta regionale n. 3167 in data 6 aprile 1990, n. 5507 in data 29 giugno 1990 e n. 7593 in data 7 settembre 1990 con le quali venivano concessi contributi per un importo complessivo di lire 600.000.000, in conto gestione 1990, alla Casa di Riposo, nelle more del perfezionamento di una nuova Convenzione;

- visto il parere della V Commissione consiliare permanente;

delibera

1) di approvare la sottoriportata bozza di convenzione con la Casa di Riposo "J.B.Festaz" di Aosta, per il triennio 1990/1992, demandando la sottoscrizione al Presidente della Giunta regionale;

2) di approvare la spesa di lire 1.200.000.000 (unmiliardoduecentomilioni) per l’anno 1990, rinviando a successivi provvedimenti deliberativi della Giunta regionale l’impegno e la liquidazione della residua quota di lire 600.000.000 (seicentomilioni) per il corrente anno 1990 e dando atto che la stessa graverà sul capitolo 42705 "Contributi alle istituzioni private ed agli enti morali nelle spese di gestione di case di riposo convenzionate per anziani ed inabili" del bilancio di previsione della Regione per l’anno 1990;

3) di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta regionale la determinazione, l’approvazione, l’impegno e la liquidazione delle spese relative agli anni 1991 e 1992, con le modalità previste dagli articoli 2 e 3 della stipulanda convenzione.

Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Beneforti, ne ha facoltà.

Beneforti (DC) - Con questo provvedimento la Giunta regionale propone al Consiglio l’approvazione della bozza di convenzione da stipulare fra la Regione e la Casa di riposo J.B.Festaz in base alla legge regionale n. 3/1987, valida per il triennio 1990-92.

Escluso la parte economica, di cui dopo parlerò, detta convenzione è praticamente uguale a quella precedente, relativa al triennio 1987-89. E’ stata solo accolta la richiesta che riguarda il ripianamento del disavanzo come previsto dall’articolo 3 della convenzione stessa, cioè che la rimessa degli acconti avvenga in date anticipate anzichè posticipate. Questo, come è stato affermato da parte dei rappresentanti del Consiglio di amministrazione dell’Istituto, è per far fronte alle spese correnti e per fare i pagamenti il più sollecitamente possibile, in modo da evitare debiti con i fornitori.

Comunque il saldo annuale avverrà sulla base di idonea documentazione comprovante le spese sostenute, documentazione che dovrà essere prima approvata dalla Giunta regionale.

L’importo del disavanzo a fine esercizio sarà di un miliardo 200 milioni, ciò è deducibile dalla relazione che il Consiglio di amministrazione della casa di riposo è tenuto a presentare ogni anno e che ha presentato all’Assessorato. Nella relazione infatti sono evidenziate le entrate e le uscite: le entrate ammontano a circa 113 milioni 212mila lire mensili, le uscite ammontano a 213 milioni 505mila mensili, quindi c’è un disavanzo di 99 milioni 993mila lire che, arrotondati ai 100 milioni al mese, per dodici mesi fanno 1 miliardo 200 milioni all’anno di passivo da parte di questo istituto.

Le uscite più consistenti del bilancio riguardano la voce personale, sia per l’applicazione del nuovo contratto di lavoro, sia per l’erogazione della indennità di bilinguismo che è stata erogata anche ai dipendenti di questo istituto. I dipendenti oggi sono 59, di cui 55 fissi e quindi a ruolo, e 4 a tempo determinato e quindi fuori ruolo.

L’altro istituto che incide molto sul bilancio è la voce relativa al vitto per l’aumento del costo della vita che vi è stato.

Non sto a dilungarmi molto sulla illustrazione dei singoli articoli della convenzione, dato che un esame della stessa è avvenuto nella V Commissione consiliare che all’unanimità ha espresso parere favorevole al provvedimento in discussione.

Nel restare a disposizione per eventuali chiarimenti che si rendano necessari, ricordo che il consiglio di amministrazione dell’istituto con cui è avvenuto il confronto per giungere al testo di questa convenzione è composto da cinque componenti nominati dalla Regione, tre nominati dal Comune, due dal Vescovo della Diocesi. Pertanto come Assessorato, unitamente ai rappresentanti della Regione che saranno rinnovati a breve scadenza perchè la loro nomina scade in questo mese, seguiremo attentamente la gestione dell’istituto sia perchè vengano rispettati i contenuti della convenzione che andiamo a sottoscrivere, sia le norme di legge vigenti che regolano il rapporto fra la Regione e gli enti privati interessati; come dicevo, c’è la legge n. 3 del 1987. In particolare come Assessorato e come Giunta regionale si aggiorneranno gli indirizzi generali per la gestione della casa di riposo, che è un punto anche questo della convenzione. Ugualmente la Giunta esaminerà e approverà i programmi che la casa di riposo dovrà presentare entro il mese di marzo per il 1991-92. Sapete che ogni anno entro marzo devono essere presentati i programmi, che dovranno essere valutati e approvati dalla Giunta regionale.

Non ho altro da aggiungere sulla illustrazione della convenzione, se non dire che attualmente gli ospiti dell’istituto, compresa la casa Galeazzo, sono centoundici e non sono autosufficienti; infatti ventitré sono in carrozzella, due con sondino gastrico, venti con demenza senile e turbe psichiche, trentatré non autosufficienti con difficoltà di deambulazione, due sordomuti, due mongoloidi, ventinove relativamente autosufficienti. Quindi su centoundici solo ventinove possono dichiararsi in parte autosufficienti; questo spiega anche il personale che si rende necessario per gestire l’istituto.

La retta mensile per coloro che possono pagare è di L. 1.350.000, ma quelli che possono pagare sono, almeno per il momento, solo 22, pari al 19 per cento. La retta media che può essere pagata è di L. 879.000 mensili. E’ da tenere presente che da parte dell’istituto vengono lasciate 140mila lire al mese agli ospiti per le loro necessità personali.

Anche l’importo del disavanzo di quest’anno che, ripeto, sarà di circa 1 miliardo 200 milioni, è superiore a quello dello scorso anno, che era di 1 miliardo 11 milioni. Questa differenza in più viene imputata al rinnovo contrattuale, all’aumento del vitto e all’applicazione della indennità di bilinguismo anche in questo settore.

Spero di aver detto tutto, sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Presidente - E’ aperta la discussione. Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

Voyat (UV) - Quanto dirò vorrei che fosse preso come raccomandazione e per quanto è possibile già inserito in questa convenzione, e per quanto non è possibile almeno che fosse preso in considerazione da parte dell’Assessore e della Giunta, per poi stabilire di volta in volta il miglioramento della convenzione.

Si parla che entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione l’Assessorato dovrà dare gli indirizzi per la gestione della casa di riposo; ritengo che sarebbe stato meglio al limite dare questi indirizzi prima, perchè non vengano fuori delle discussioni in un secondo momento per l’applicazione di quelle che sono le linee direttive che l’Assessorato deve dare ogni anno alle comunità pubbliche.

Al punto 2 dell’articolo 1, quando si parla delle linee della organizzazione assistenziale interna, vorrei che qui fosse ben precisato il rapporto utenti e personale; così come viene dato tutti gli anni un rapporto assistiti e personale da assumere nelle varie comunità, la stessa cosa dovrebbe avvenire anche per queste case di assistenza private, per non avere delle differenze di assistenza fra le case di assistenza pubbliche e quelle private, visto che con la convenzione che si va a fare non dico che questo istituto sia pubblico ma verrà a costare forse anche più di una microcomunità pubblica dal momento che si va a pagare a pie’ di lista.

L’Assessore ci diceva che attualmente sono centoundici gli assistiti, credo che non potranno essere molto più di centoundici, a meno che non ci siano in previsione degli ampliamenti, in quanto i posti letto (a quanto mi ricordo) erano di molto inferiori ai centotrenta e non consideravano la Casa Galeazzo. Che in questa convenzione rientri la Casa Galeazzo è una novità, in quanto da nessuna parte nella convenzione è scritto.

Secondariamente direi che per la Casa Galeazzo dovrebbe essere fatto un discorso a parte, in quanto il sistema di assistenza è completamente diverso da quello della Casa di riposo Festaz e delle altre comunità pubbliche perchè il personale è religioso, e fino a poco tempo fa c’erano assistiti non residenti in Valle e noi sappiamo che per i residenti in Valle d’Aosta che sono ricoverati fuori dalla Valle l’Amministrazione regionale paga. Pertanto ritengo che su questo punto ci vorrebbe un qualcosa di preciso fra gli assistiti residenti in Valle d’Aosta e gli assistiti residenti fuori Valle, perchè non vorrei che per i residenti fuori Valle che sono ospiti qui sia l’Amministrazione regionale a pagare e che sia sempre l’Amministrazione regionale a pagare per i residenti in Valle d’Aosta che sono assistiti fuori. Quindi come noi paghiamo per quelli che vanno fuori, credo che anche le altre regioni o province o comuni debbano pagare per i loro residenti che sono assistiti in Valle d’Aosta.

Sulla questione dei controlli, non vedo la possibilità da parte dell’Assessorato alla Sanità e degli organi competenti di svolgere i dovuti controlli, perchè sappiamo che periodicamente le assistenti sociali fanno delle relazioni all’Assessore sulla conduzione e sull’andamento delle varie microcomunità, come pure devono dare il loro parere sull’inserimento degli assistiti nelle microcomunità.

All’articolo 5 c’è la disposizione in cui si dice che per i contributi degli ospiti e dei familiari la casa di riposo si uniforma a quanto previsto dalle linee generali che la Giunta deve fissare ogni anno; chiederei a questo punto di sapere quanto è l’ammontare di questi introiti, perchè ritengo che se si vuole andare a fare un intervento di questo genere, bisognerebbe essere sicuri che un domani paghino tutti nello stesso modo. Quindi anche in questo caso ci deve essere la possibilità di controllo da parte dell’Assessorato alle Finanze con il personale predisposto al controllo delle microcomunità pubbliche. Ora, per quanto riguarda il modo, si potrebbe fare come nelle altre microcomunità, in cui viene inserito un assistente sociale o un funzionario dell’Amministrazione regionale nel Consiglio di amministrazione, oppure si potrebbe già prevedere nello statuto che a queste riunioni partecipino gli assistenti sociali con il dovere di fare delle relazioni all’Assessore.

Qualora questa convenzione dovesse essere rivista per delle difficoltà di applicazione, chiedo che l’Assessore si prenda l’impegno di portarla in Consiglio per le dovute modifiche.

Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Beneforti, ne ha facoltà.

Beneforti (DC) - Sono d’accordo anch’io con il Consigliere Voyat che le indicazioni debbano venire in tempo utile da parte dell’Assessorato nei confronti dell’istituto, come sono d’accordo che lo stesso rapporto che c’è nelle microcomunità pubbliche fra ospiti e personale debba essere uguale anche in questo istituto. Però, così come si sta cercando anche nelle microcomunità pubbliche di essere molto più elastici con il personale, noi lo siamo stati anche in questo caso, perchè il numero degli ospiti non autosufficienti aumenta sia nelle comunità pubbliche sia in questo istituto. Proprio per questo prima vi dicevo come erano suddivisi gli ospiti che sono ricoverati nell’istituto.

Comunque accolgo la raccomandazione e cercheremo di tenere questo rapporto sempre più aderente dal pubblico anche verso il privato.

La Casa Galeazzo è vero che non c’è nella convenzione, però era nella documentazione sulla cui base è stata concordata la convenzione 87-89, per cui io me la sono trovata e ho continuato a considerarla nella convenzione come era stata considerata in precedenza.

Per quanto riguarda i non residenti in Valle dovrò documentarmi su questi ricoveri, in quanto fino ad oggi non ho mai sentito che fossero ricoverate persone non residenti in Valle nell’istituto in questione. Farò gli accertamenti dovuti e vedremo quali sono e quanti sono, e se, come giustamente diceva il Consigliere Voyat, questi pagano.

E’ giusto che i controlli, così come si fanno nelle microcomunità pubbliche, siano fatti anche in questo istituto. Teniamo presente però che in questo istituto abbiamo su 10 persone 5 rappresentanti della Regione e 3 del Comune di Aosta. Dicevo prima nella mia breve introduzione che con questi rappresentanti della Regione dovremo tenere un rapporto come Assessorato, affinchè la convenzione che andiamo a stipulare con questo istituto venga applicata nei termini e nello spirito con cui viene sottoscritta, perchè queste persone hanno per nostro conto la gestione dell’istituto. Ripeto che vi sono cinque rappresentanti della Regione, tre rappresentanti del Comune di Aosta, due sacerdoti e il Vescovo, che presiede, per cui credo che abbiamo una maggioranza di ente pubblico che possa ga-rantirci.

Comunque se c’è la necessità di seguire tutti i casi, ritengo giusto, come diceva prima il Consigliere Voyat, che ci sia l’occhio dell’assistente sociale che vigila sull’andamento interno dell’istituto.

E’ chiaro che se ci saranno difficoltà di applicazione di questa convenzione, così come se ci saranno difficoltà nei confronti del consiglio di amministrazione, ne parleremo con i nostri rappresentanti diretti che fanno parte del consiglio di amministrazione, e se ci sono situazioni da riportare in commissione o in Consiglio regionale, certamente le riporteremo.

Ho preso nota di tutto quanto e cercheremo di dare applicazione ai suggerimenti che sono stati dati, se si renderanno necessari.

Presidente - Ci sono dichiarazioni di voto? Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

Voyat (UV) - Sarebbe bene precisare che se elasticità, come dice l’Assessore, per il personale nelle microcomunità pubbliche c’è, è evidente che il tutto dipende dai vari servizi che si vogliono dare alle microcomunità. Sappiamo che inizialmente nelle microcomunità c’era solo l’assistenza diurna, poi è stata istituita l’assistenza notturna, poi è stato istituito l’amministratore e la figura dell’intrattenitore degli anziani. Dipende quindi dai servizi che si vogliono dare, ed è giusto che il rapporto assistiti da 1 a 3, 1 a 4 che era inizialmente, sia divenuto attualmente da 1 a 2, 1 a 1. Ma evidentemente questo rapporto deve esserci anche per quelle case che sono convenzionate con la Regione, come dicevo prima, per non avere una disparità; quindi un controllo preciso su questo.

La convenzione precedente non comprendeva la Casa Galeazzo perchè non si era mai parlato della Casa Galeazzo.

Per il fatto dei residenti fuori Valle, noi, pur avendo saputo che in case private era successo di avere dei residenti fuori Valle, non avevamo la possibilità di intervenire in quanto il nostro era un contributo una tantum, annuale, che non prevedeva di intervenire a pie’ di lista. Quindi giustamente ci doveva essere un margine per chi amministrava perchè una parte del deficit se lo accollava. Ma ora, essendo cambiato il principio della convenzione, ritengo logico che questi controlli siano fatti. Che poi attualmente non se ne trovino, penso che la cosa sia normale in quanto si era già verificato in passato che in alcune case private c’erano dei non residenti inizialmente, ma nel giro di trenta, quaranta giorni questi chiedevano la residenza e diventavano re-sidenti.

Il controllo fatto dagli amministratori nominati dalla Regione e dal Comune mi sta bene, ma parlavo di un controllo più preciso, di un controllo con qualcuno che abbia una cognizione di causa, con qualcuno che può essere utile al consiglio di amministrazione nell’applicazione delle direttive e nel trovare le soluzioni, perchè un funzionario dell’Assessorato alla Sanità e Assistenza sociale o un assistente sociale che fa questo lavoro, può essere utile anche al consiglio di amministrazione nel risolvere certi casi. Quindi se questo non è fattibile o si ritiene di non dover modificare lo statuto, chiederei che comunque uno dei cinque rappresentanti degli enti pubblici sia un dipendente dell’Assessorato alla Sanità o un assistente sociale.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - J’aimerais savoir si, d’après ce que vient de dire le collègue, pour ce qui est de la maison Galeazzo est prévue une convention spécifique, ou bien, en disant tout court "convention Casa di riposo J.B. Festaz", on comprend aussi la convention avec cette maison. Mais dans ce dernier cas je crois que ce n’est pas possible car il y a des règles différentes et même au niveau de conseil d’administration la maison Galeazzo n’est pas insérée dans la gestion de la "Casa di riposo Festaz". Alors il faut faire une autre convention, il faut qu’il y ait la possibilité d’avoir une réglementation à côté, justement parce que, soit pour ce qui concerne le personnel soit pour ce qui est de la gestion de l’administration, ce sont deux choses différentes. C’est impossible que ce soit la même convention, car autrement on risque d’approuver ici une convention qui dit une chose et en fait une autre.

L’autre problème que je voulais soulever et qui se rattache à ce que venait de dire M.Voyat c’est à propos des cotisations. Ici on dit qu’on prévoit qu’il y ait une participation de la part de ceux qui sont hôtes de la maison Festaz; je voudrais rappeler que pour ce qui est des microcommunautés à gestion communale, on a demandé qu’il y ait une participation, compte tenu non seulement de la disponibilité financière des personnes intéressées, mais aussi des biens qui sont à la disposition des personnes, car nous savons qu’au moment où il faut donner assistance les personnes de famille souvent oublient d’avoir des parents, mais non au moment où il faut hériter. Il y a des personnes qui n’ont que la fameuse "pensione sociale" mais ils ont des biens remarquables et pour ces personnes l’Administration régionale va payer l’intégration de la cotisation. Je crois que c’est un peu exagéré. Alors je demanderais qu’il y ait la possibilité de se rappeler parmi les adresses de l’héritage; je veux le souligner car existent des cas éclatants de personnes qui ont été à la charge de l’Administration régionale jusqu’à la dernière heure, sauf pour l’héritage.

Presidente - Pongo in votazione la deliberazione in oggetto:

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all’unanimità

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