Oggetto del Consiglio n. 168 del 15 maggio 1975 - Verbale
OGGETTO N. 168/75 - PROBLEMI CONCERNENTI IL FORTE DI BARD. (Interrogazione del Consigliere Pedrini)
Interrogazione
Il sottoscritto Consigliere liberale essendo venuto a conoscenza come nel Forte di Bard, attualmente abbandonato, continuamente si susseguano i furti ed addirittura si trovano i portoni sforzati con rubalizi vari nell'interno,
Interroga
l'Assessore al Turismo per sapere quando lo stesso sarà passato sotto il controllo dell'Amministrazione Regionale e che cosa intende fare per difendere questo patrimonio valdostano dagli "Unni" che, insensibili a qualsiasi amore per le "nostre cose", in continuazione derubano e saccheggiano.
F.to: Ennio Pedrini
Pedrini (P.L.I.) - Non ho niente da dire.
Andrione (U.V.) - Anche qui le preoccupazioni espresse dal Consigliere Pedrini sono validissime.
Per adesso il Castello è ancora proprietà dello Stato, vi è stato l'atto di sdemanializzazione per quanto riguarda il Ministero della Difesa, quindi in questo momento il Castello appartiene al Ministero delle Finanze e, in realtà, è sorvegliato da un Maresciallo, credo dei Carabinieri. Si sono verificati episodi incresciosi come il furto di molte serrature del XIX secolo, chiavi in rame e ho scritto a tutti i Ministri competenti, in particolare al Ministro Spadolini, segnalando l'importanza del monumento come fortezza del XIX secolo dell'Architetto Olivero, lo stesso che ha fatto anche il Forte di Exilles. Non vorremmo che il Governo trasferisse il Forte di Bard alla Regione senza nessuna opera di manutenzione, perché in realtà tale Forte è una città, è enorme. Io non l'ho potuto visitare tutto, ma ho visto delle fotografie e ho interessato la Sovraintendenza, questo anche in relazione all'utilizzazione. Il Forte di Bard è molto più grosso che il villaggio sottostante, ci sta di tutto, è una cosa gigantesca e la piazza centrale del Forte è molto bella, veramente un piccolo gioiello di architettura militare, è anche interessante.
Dico solo una cifra prudenziale: i restauri più urgenti, specialmente quelli dei tetti, si aggirano da soli sui 2 miliardi, quindi quello che vorremmo, se c'è il trasferimento del Castello al Demanio regionale, è che ci venisse consegnato o con i denari o già restaurato, perché evidentemente sennò sarebbe un'operazione impossibile.
Ultimamente, anzi ieri per essere precisi, mi è stato detto che c'è una Società turistica piemontese che avrebbe fatto una domanda al Ministero delle Finanze; cercherò di averne una copia e poi ve la passerò: si parla di creare un grande complesso, tipo i Palaindoor spagnoli. Non so se sia vero e non so in quale misura potrà essere accolto, comunque seguiremo questa pratica perché il Forte di Bard è un monumento estremamente importante per la Regione.
Pedrini (P.L.I.) - Sulle risposte mi dichiaro soddisfatto. Su quanto poi ha detto il Presidente, io per primo dico che lo Stato ci deve dare o i soldi o il Forte completamente a posto nei tetti e nel resto, perché le spese non sono eccessive. Io sono stato a visitarlo ancora ultimamente, lo conosco abbastanza bene, andavo anche da ragazzino dato che siamo vicini. Il Maresciallo allora era un amico e quindi ho potuto girare un po' dappertutto, ho visto persino il collegamento dei tre forti, perché il Forte di Bard comprende tre forti che sono collegati tramite una scala sotterranea interna, con gradini che vanno da un metro a un metro e settanta di altezza.
Ora, dicevo, è evidentemente interessante l'ultima frase del Presidente, perché se noi avessimo qualcuno che si pigliasse a cuore la questione - questo naturalmente controllato dalla Regione - si risparmierebbe un sacco di tempo e un sacco di soldi. Nello stesso tempo si favorirebbe lo sviluppo di tutta questa zona depressa, che evidentemente porrebbe tutta la strada interna di Bard - quella che sale dalla Strada Statale sino al Municipio, praticamente sino al Forte - nelle condizioni di farne delle piccole boutiques di artigianato valdostano, di legno, di ferro, tenendo presente però che lì si presenterà un grosso problema: la strada lì è stata sopraelevata, quindi bisognerà poi studiare la maniera eventualmente di abbassarla (ma lo vedremo a suo tempo, questo è solo un inciso), perché sennò tutte le nostre botteghe sarebbero, in caso che ciò avvenisse, con tre o quattro gradini. Ad ogni modo sono cose che si vedranno, l'interessante è che il Forte passi alla Regione e che si faccia qualcosa come da anni noi speriamo. Grazie.
Il Consiglio prende atto.