Oggetto del Consiglio n. 167 del 15 maggio 1975 - Verbale

OGGETTO N. 167/75 - REGOLAMENTAZIONE DELL'AFFLUSSO DEI VISITATORI AI CASTELLI VALDOSTANI. (Interrogazione del Consigliere Pedrini)

Interrogazione

Il sottoscritto Consigliere Liberale

Interroga

l'Assessore al Turismo per sapere se non ritiene di regolamentare l'afflusso dei visitatori ai nostri Castelli.

Questo infatti avviene in modo caotico, nonostante gli enormi sforzi dei nostri Custodi e "Ciceroni" che non sono in grado (data l'esiguità del numero ed essendo costretti pure a fare i Ciceroni) di assicurare l'integrità della costruzione e dell'arredamento.

Si proporrebbe una transenna con giro obbligatorio e registratori in continuo uso, cosicché il personale potrebbe non solo far aumentare il numero di visitatori, ma altresì curare che non vengano asportate pietre ed oggetti vari in vista.

F.to: Ennio Pedrini

Pedrini (P.L.I.) - Per dire che sono stato in un certo senso costretto moralmente a presentare questa interrogazione.

Basterebbe che ciascuno di noi Consiglieri si presentasse improvvisamente ad un qualsiasi Castello, vedi Issogne o Fénis, e potrebbe constatare come ci sono pochissimi guardiani che fanno nello stesso tempo i Ciceroni, i quali non possono assolutamente seguire - cose assurde! - dei ragazzi delle Scuole elementari e delle medie che asportano le pietre, che con cose varie rompono i muri, che scrivono sulle porte. Naturalmente i guardiani non sono nella condizione di poter controllare tutto, perché i Castelli sono vasti e loro, oltre tutto, devono fare anche i Ciceroni, quindi hanno intorno a sé 10-15 persone con magari uno o due insegnanti, tutti gli altri... Io ho visto correre, giocare a rincorrersi picchiandosi nelle varie sale gruppi di 15-20 ragazzi. Voi immaginatevi gli adulti che sono lì, i forestieri! Un giorno io sono stato lì, quasi tutto il giorno, mi hanno guardato e poi abbiamo parlato. Io ho chiesto scusa di quello che stava succedendo e mi hanno detto - erano Francesi e Svizzeri - che da loro una cosa del genere era totalmente inammissibile anche soltanto pensarla.

Quindi io chiedevo se non era possibile trovare una soluzione. Da altre parti - e purtroppo ci dobbiamo sempre rivolgere ai Cantoni svizzeri vicini, anche se qualche volta la cosa non ci è simpatica, e va bene - pur tuttavia dobbiamo ammettere che hanno risolto il problema: il guardiano fa il guardiano e continua a camminare nei vari saloni e nelle varie sale, e in ogni salone c'è sempre un registratore che, durante le ore di visita, ripete sempre le stesse cose; per cui, anche uno se arriva a metà - questo succede anche a Parigi, in diversi musei - ha soltanto da aspettare quei tre minuti e si ricomincia daccapo, ha tutta la storia di quella sala senza che ci sia il Cicerone, il quale non può fare in quel momento il guardiano. È proprio una questione di salvaguardia dei nostri interessi verso questi Castelli che, evidentemente, vedono una moltitudine di persone. Chiunque di voi può vedere e può chiedere: noi abbiamo sino a 1.000 visitatori, e in questo periodo, alla sera, verso le 17,30-18,00, quando si chiude, rimangono fuori regolarmente 200 persone. Questa è la verità di fatto, quindi c'è un afflusso notevolissimo, non si può più passare, perché ci sono pullman da tutte le parti.

Ora bisognerebbe vedere... non è una grande spesa, se si potesse mettere questo registratore avremmo risolto, o qualche cosa di meglio ancora, io non ho suggerimenti da dare. Mi pare che un registratore messo in ogni sala non costi una grande cifra, e poi è collegato, e noi avremmo risolto il grosso problema della difesa del nostro patrimonio.

Andrione (U.V.) - Gli inconvenienti denunciati dal Consigliere Pedrini sono reali, in realtà si verificano e si ripetono ogni anno a quest'epoca, a causa delle gite scolastiche che concentrano fra maggio e giugno un enorme afflusso di visitatori, non sempre qualificati, nei Castelli di Issogne e di Fénis.

Secondo la Sovraintendenza alle Antichità e Belle Arti, proprio per l'esiguità dei Castelli e per la piccolezza delle scale, è difficile mettere delle transenne e, d'altra parte, si hanno dei dubbi a lasciare soli i bambini in certe sale, per cui il giro guidato con l'ordine al guardiano che fa anche il Cicerone... perché poi sono delle conduzioni familiari, ce ne sono 4 o 5... ecco, di non accoglierne più di 30, perché qualche volta è superato, ce ne sono 35.

Abbiamo quindi fatto una circolare a tutti i Provveditorati agli Studi con l'obbligo di prenotarsi per la visita ai Castelli di Issogne e di Fénis, perché sennò non li accogliamo. Due domeniche fa a Fénis c'erano 32 o 33 pullman, ci sono state anche delle risse, due autisti si sono picchiati, non riuscivano a circolare, evidentemente un'enorme massa di bambini non ha potuto visitare il Castello di Fénis perché la capienza è quella che è, lei lo sa benissimo. Insomma, è piccolo, non ci sono possibilità di questo genere, per cui l'unica soluzione, a nostro avviso, è quella di moderare l'afflusso e di invitare un certo numero di persone, specialmente per le Scuole, anche in autunno, perché non è detto che tutte le gite scolastiche debbano per forza verificarsi tra maggio e giugno. Ecco quello che cercheremo di fare. Comunque è vero che è impossibile continuare con questo sistema: in una giornata non si possono avere 3.000-4.000 visitatori in un Castello dove, al massimo, se ne possono accogliere 1.000.

Quanto ai microfoni, guardi, questo purtroppo l'ho verificato anche in Svizzera, personalmente: dopo 15 giorni, se non c'è neanche una persona e se lei fa visitare il Castello a dei bambini, arriva lì e non sente più la voce, perché la prima cosa che fanno, invece di scrivere sulle porte, è quella di disfarle l'apparecchio. È importante che ci sia una persona che li accompagni, perché è molto difficile tenerli, lei ha visto quelle scene... sì, lo so.

Pedrini (P.L.I.) - ... altri che vanno in altre stanze dove non c'è nessuno, dove non c'è...

Andrione (U.V.) - ... ma no, perché ci sono sempre... almeno, per quello che ho visto io, a ogni piano c'è una comitiva, perché ci sono i tre giri. Guardi che specialmente a Fénis - Issogne forse è un po' più vasto, ma a Fénis è abbastanza ben sorvegliato - ci mettono proprio l'anima e bisogna riconoscere che fanno il possibile! Quindi l'importante è distribuire l'afflusso. Va bene, le prometto che li mando a chiamare, d'accordo.

Il Consiglio prende atto.