Oggetto del Consiglio n. 163 del 2 maggio 1975 - Verbale

OGGETTO N. 163/75 - DESIGNAZIONE DI TRE NOMINATIVI, AI FINI DELLA COSTITUZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CONCESSIONARIA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI ED AI SENSI DELL'ART. 8 DELLA LEGGE STATALE 14 APRILE 1975, N. 103.

L'articolo 3 della legge statale 14 aprile 1975, n. 103 così recita:

"Il Governo può provvedere al servizio pubblico della radio e della televisione con qualsiasi mezzo tecnico, mediante atto di concessione ad una società per azioni a totale partecipazione pubblica, sentita la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

La concessione importa di diritto l'attribuzione alla concessionaria della qualità di società di interesse nazionale, ai sensi dell'articolo 2461 del codice civile".

Gli articoli 8 e 9 della sopracitata legge statale recitano a loro volta:

"Art. 8

Il Consiglio di Amministrazione della concessionaria è composto da 16 membri, di cui:

- sei eletti dall'assemblea dei soci;

- dieci eletti dalla Commissione parlamentare con la maggioranza di tre quinti dei suoi componenti, dei quali 4 scelti sulla base delle designazioni effettuate dai Consigli regionali. Ciascun Consiglio regionale designa da uno a tre nominativi nei trenta giorni anteriori alla scadenza del Consiglio di Amministrazione e, nella prima attuazione della presente legge, entro quindici giorni dalla sua entrata in vigore. Trascorsi i termini, la Commissione procede sulla base delle designazioni pervenute.

Il Consiglio di Amministrazione dura in carica tre anni.

Il Consiglio di Amministrazione della società concessionaria nomina il Presidente, scelto tra i suoi componenti, e il Direttore Generale.

Il Consiglio di Amministrazione nomina altresì uno o più Vice Presidenti tra i suoi componenti.

Al Consiglio di Amministrazione spetta la gestione della società, salve le materie riservate per legge all'assemblea sociale.

Il Consiglio approva trimestralmente, in attuazione del piano annuale di massima approvato dalla Commissione parlamentare, lo schema dei programmi da svolgere nel trimestre successivo; esamina periodicamente le proposte allo studio per la futura programmazione; verifica periodicamente i programmi trasmessi, per accertarne la rispondenza alle direttive ed agli schemi approvati; trasmette alla Commissione parlamentare periodiche relazioni sui programmi trasmessi.

Il Consiglio, nel quadro degli indirizzi e dei criteri generali formulati dalla Commissione parlamentare, provvede alla definizione del preventivo annuo globale delle entrate con maggioranza dei tre quarti dei suoi membri, provvede all'assegnazione annuale degli stanziamenti per le attività dei vari settori, alla determinazione del piano annuale di massima della programmazione e degli investimenti e alle modifiche generali dell'organizzazione. Il Consiglio provvede altresì alle assunzioni, ai trasferimenti, alle promozioni del personale con qualifica di dirigente ed assimilate e detta norme generali per l'assunzione degli altri dipendenti e dei giornalisti e per le collaborazioni che abbiano carattere continuativo".

"Art. 9

La carica di componente del Consiglio di Amministrazione è incompatibile con l'appartenenza al Parlamento, ai Consigli regionali e con la titolarità di rapporti di interesse o di lavoro con imprese o società, pubbliche o private, interessate all'esercizio della radio e della televisione e concorrenti della concessionaria".

In base alle sopracitate norme legislative, si rende pertanto necessario procedere alla designazione di tre nominativi scelti tenendo conto delle incompatibilità previste dall'articolo 9.

Caveri (U.V.) - Pregherei il Segretario di distribuire intanto le schede. La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - La nostra proposta è quella che ogni Consigliere voti due nominativi, in maniera che i tre che hanno avuto più voti con garanzia di rappresentazione della minoranza vengano designati dal Consiglio regionale per poi eventualmente essere scelti con uno che sarà scelto, eventualmente, come membro del Consiglio di Amministrazione della RAI. Quindi sulla scheda si dovrebbero scrivere solo due nomi, in maniera che i primi tre, cioè coloro che hanno ricevuto più voti, saranno nominati dal Consiglio.

Caveri (U.V.) - Chi domanda la parola? Consigliere Dolchi, e Lustrissy a seguire.

Dolchi (P.C.I.) - Signor Presidente, nell'articolo 8 della legge viene precisato che ciascun Consiglio regionale designa da uno a tre nominativi nei 30 giorni anteriori alla scadenza del Consiglio di Amministrazione e, nella prima attuazione della presente legge, entro 15 giorni dalla sua entrata in vigore. La ragione dei 15 giorni è strettamente collegata alla convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio.

Mi sembra che si debba e si possa essere tutti d'accordo sul fatto che se tutte le Regioni designano tre nominativi ce ne sono 60 fra i quali vanno scelti i 4, espressione delle Regioni. Se si vuole avere una certa possibilità di accedere ai 4 posti - perché questo in fondo è lo scopo per cui tutte le Regioni si battono e, quindi, credo anche la Valle d'Aosta si batta - io non capisco come mai è stata messa all'ordine del giorno la designazione di tre nominativi, mi sembrava che spettasse al Consiglio decidere il numero. Perché dico questo? Perché mi sembra che se fosse possibile raggiungere l'unanimità del Consiglio su un nominativo sarebbe più facile poi fare quella battaglia, diciamo così, di seconda istanza, e anche impegnare le forze politiche a livello nazionale affinché il nominativo della Valle d'Aosta possa essere uno dei 4 che poi verrà chiamato a far parte del Consiglio di Amministrazione. Se già noi presentiamo 3 candidature abdichiamo a una scelta che dovrebbe essere nostra, che potrebbe essere consapevolmente nostra e demandiamo ad altri la scelta di un nominativo fra i 3 che noi proponiamo. Mi sembra che, quindi, avrebbe maggior forza la nostra designazione se il Consiglio, unanimemente o quasi unanimemente, potesse orientare il proprio consenso, i propri voti su un nominativo che diventerebbe, quindi, il candidato della Valle d'Aosta e, in questo modo, avere maggiori chances, magari la possibilità di accedere poi al Consiglio di Amministrazione.

Il mio intervento voleva solamente sottolineare questo fatto: che mi sembra dovrebbe essere il Consiglio - visto che la legge non stabilisce il numero, ma dice da uno a tre - a stabilire se devono essere uno, due o tre e, successivamente, se non è possibile, con l'accordo del Consiglio stesso, orientarsi su un solo nominativo che abbia il maggior consenso possibile e, quindi, maggiori possibilità di essere il candidato "papabile" poi per il Consiglio di Amministrazione; sennò, ovviamente, ci riserveremo poi di designare come minoranza o come opposizione, in accordo eventualmente con altri, il nominativo, tenuto conto della proposta del Presidente della Giunta, cioè due per la maggioranza e uno per la minoranza.

Caveri (U.V.) - Devo dare la parola al Consigliere Lustrissy e poi al Presidente della Giunta. Consigliere Lustrissy.

Lustrissy (D.P.) - A nome dei D.P. proponiamo Piergiorgio Vivoli come candidato.

Andrione (U.V.) - Io concordo con lo spirito di quello che ha detto Dolchi, però, è un accordo del Comitato interregionale e do lettura del telegramma così come pervenuto: "In relazione scadenza termine 2 maggio per designazione candidati regionali al Consiglio di Amministrazione RAI-TV ai sensi articolo 8 legge riforma Comitato interregionale, riforma RAI-TV sottolinea necessità che tutti i Consigli regionali provvedano a designazione loro competenza entro detto termine. Comitato ritiene opportuno che ciascun Consiglio designi tre nominativi con voto limitato a due. Inoltre è urgente concordare tra Regioni per sostenere eventuali candidature comuni, onde garantire reale et qualificata presenza Regione al vertice RAI-TV. A tal fine Comitato invita Presidenti Giunte regionali per incontro a Roma presso sede Regione Lombardia ore 10 del 6 maggio prossimo. Sandro Fontana". Credo sia l'Assessore della Regione Lombarda. Era per fare esattamente come tutte le altre Regioni il motivo per cui abbiamo fatto questa proposta.

Io sarei abbastanza favorevole - lo dice Dolchi - ma mi sembrerebbe un po' eccezionale che la Valle d'Aosta si distinguesse in quella maniera... ecco, che poi ci ritroviamo per vedere di pesare il più possibile, anche perché vi dovrebbero essere vari dosaggi per le scelte.

Caveri (U.V.) - Altri interventi? Consigliere Dolchi insiste con la sua richiesta? No. Allora possiamo procedere alla votazione? Ogni Consigliere indicherà due nomi. Evidentemente, trattandosi di persone, si procede a scrutinio segreto.

Dolchi (P.C.I.) - Solo per chiarire: è di due nominativi la proposta del Presidente della Giunta? Non ho capito, mi sembra che siano due della maggioranza e uno della minoranza... no, ma siccome nella scheda sono divisi maggioranza e minoranza e noi non conosciamo i nomi della maggioranza, anche volendo, non potremmo votare nessuno della maggioranza, cosa che invece potremmo anche fare.

Caveri (U.V.) - Le schede sono state riempite debitamente.

Esito della votazione:

Consiglieri presenti e votanti: 30

Schede valide: 30

Hanno riportato voti:

- VESAN Silvano: 17

- SALVADORI Bruno: 13

- VIVOLI Piergiorgio: 13

- SCURSATORE: 1

Nessun candidato ha avuto la maggioranza assoluta di voti come prescritto dall'articolo 81 del Regolamento interno del Consiglio. I presenti sono 30. Allora è eletto soltanto il Geometra VESAN.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risulta designato, ai fini della costituzione del Consiglio di Amministrazione della concessionaria dei Servizi Radiotelevisivi ed ai sensi dell'art. 8 della legge statale 14 aprile 1975, n. 103, il Signor VESAN Silvano, nato a Chambave il 15 giugno 1938, residente a Châtillon - Via Oratorio n. 2.

Il Consiglio prende atto.

Caveri (U.V.) - Bisogna ripetere la votazione per gli altri. La parola al Consigliere Lanivi.

Lanivi (D.P.) - In questo caso, ritorniamo su un'antica discussione, mi pare che questo tipo di elezione non dovrebbe... considerazioni... non si sente, cambiamo microfono!... In questo caso tali considerazioni non dovrebbero valere, perché l'eventuale candidato della minoranza dovrebbe avere la maggioranza del Consiglio, cioè sarebbe la maggioranza che determina l'elezione della minoranza. Secondo me questo risultato dovrebbe dare i primi tre indicati con il maggior numero di voti, dovrebbero essere i tre candidati, a meno di non ripetere la votazione, a conferma di queste votazioni... non so, in seconda o in terza votazione.

Caveri (U.V.) - Nella seconda votazione basta la maggioranza relativa. D'altra parte, basta ripetere la votazione. Comunque il Geometra VESAN è eletto, avendo avuto la maggioranza assoluta. Ripetiamo quindi la votazione.

Esito della votazione:

Consiglieri presenti e votanti: 30

Schede valide: 30

Schede bianche: 2

Hanno riportato voti:

- SALVADORI Bruno: 14

- VIVOLI Piergiorgio: 14

Sono quindi eletti VIVOLI e SALVADORI.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati, ai fini della costituzione del Consiglio di Amministrazione della concessionaria dei Servizi Radiotelevisivi ed ai sensi dell'art. 8 della legge statale 14 aprile 1975, n. 103, i Signori SALVADORI Bruno, nato ad Aosta il 23 marzo 1942, residente ad Aosta - Regione Bioula, e VIVOLI Piergiorgio, nato ad Aosta il 23 aprile 1935, residente ad Aosta - Via Tourneuve n. 16.

Il Consiglio prende atto.

Chanu (D.P.) - Naturalmente della questione non posso parlare in via di sicurezza assoluta, ma vorrei sottolineare all'attenzione del Consiglio, e soprattutto del Presidente del Consiglio, le incompatibilità previste dall'articolo 9 del disegno di legge. Oltre all'incompatibilità, diciamo, in relazione all'appartenenza al Parlamento o ai Consiglieri regionali, esiste anche un terzo caso di incompatibilità, cioè la titolarità di rapporti di interesse e di lavoro con Imprese, Società pubbliche o private, interessate all'esercizio della Radio e della Televisione e concorrenti della concessionaria.

Non so se il nominativo del Signor Salvadori, il quale mi risulta titolare della Tele Aosta via cavo - almeno, mi risultava o doveva risultare, anche perché depositato in Tribunale - possa essere considerato immune da questa forma di incompatibilità, adesso non lo so, perché naturalmente prove specifiche non ne possiamo avere in questo momento. Inviterei la Presidenza del Consiglio, semmai, a fare rapidamente questa indagine presso la Cancelleria del Tribunale di Aosta e, in caso positivo, ritengo che la situazione di incompatibilità sussista. Quindi bisognerebbe procedere al nominativo di un terzo in sostituzione dell'incompatibile.

Caveri (U.V.) - Interventi? Nessuno prende la parola su questa eccezione sollevata dal Consigliere Chanu? Consigliere Dolchi.

Dolchi (P.C.I.) - Le riserve formulate dal collega Chanu ci rendono perplessi, perché effettivamente l'articolo 9 è abbastanza preciso in questa materia, sarebbe così una cosa abbastanza delicata da discutere in questo momento. Nello stesso tempo sarebbe vana la nostra riunione di oggi per nominare tre rappresentanti se poi questi tre rappresentanti, non avendo tutti e tre le caratteristiche necessarie, diminuiscono a due in sede di controllo.

Da parte nostra c'è solamente questa preoccupazione: abbiamo fatto una riunione straordinaria ed urgente, abbiamo diritto a tre nominativi, come ci è stato riconfermato dal Presidente della Giunta per questo accordo interregionale, ma se effettivamente sussistessero questi casi di incompatibilità - i giornali ne hanno parlato, e lo stesso collega Chanu ha confermato che in Tribunale esiste il deposito di questo nominativo - e poi la nostra riunione per eleggerne tre portasse al risultato che fossero solamente due i rappresentanti della Valle d'Aosta nel caso della manifestazione di incompatibilità, estendiamo al Consiglio tale nostra preoccupazione, soprattutto alla maggioranza che ha designato questo nominativo come suo rappresentante.

Andrione (U.V.) - Credo che si tratti di una di quelle incompatibilità che spariscono se dovesse esistere... è semplice dare le dimissioni, tant'è vero che il candidato al posto di Amministratore delegato, il Presidente della RAI, attualmente è Presidente della Regione! Quindi "arci-incompatibile"! Evidentemente, se fosse nominato, si dimetterebbe dall'altra parte. Non credo che questo caso sia molto differente, perché l'incompatibilità viene a cessare con una lettera di dimissioni. Quindi la preoccupazione... non è ineleggibile. Non è uno status che rimane sulla persona perché è cittadino straniero, per dire, è semplicemente legato ad una posizione particolare, per cui dimettendosi riacquista l'eventuale possibilità teorica di far parte del Consiglio di Amministrazione.

Caveri (U.V.) - Effettivamente l'articolo 9 parla di incompatibilità, quindi in un secondo tempo si potranno fare gli accertamenti voluti e, in caso positivo, se veramente le affermazioni del Consigliere Chanu corrispondono alla realtà delle cose, il Signor Salvadori potrebbe essere invitato a scegliere tra le due cose: il posto di candidato al Consiglio di Amministrazione o quello di Presidente della televisione cavo. Con questo, quindi, possiamo intendere che sia risolta momentaneamente la questione.

Passiamo al punto n. 4 dell'ordine del giorno.