Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1134 del 4 aprile 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1134/IX - DATI SULLA DIFFUSIONE DELL'EPATITE VIRALE IN VALLE D'AOSTA. (Interrogazione)

PRESIDENTE:Do lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco, iscritta al punto 8 dell'ordine del giorno.

INTERROGAZIONE

APPRESO che nel corso di un Convegno sarebbero stati diffusi dati allarmanti sulla diffusione dell'epatite virale in Valle d'Aosta;

PREOCCUPATI per l'allarme che le contrastanti notizie hanno generato tra la popolazione;

i sottoscritti Consiglieri regionali

del Gruppo comunista

INTERROGANO

l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per conoscere:

1) quali sono i dati degli ultimi tre anni relativi all'incidenza delle diverse forme di epatite nella nostra Regione;

2) quali provvedimenti sono stati presi dalla Giunta regionale e dall'Unità Sanitaria Locale per tutelare la salute dei cittadini valdostani dalla diffusione di tali pericolose patologie.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Lanièce; ne ha facoltà.

LANIECE (DC):Come ho già avuto modo di dire ad uno degli interroganti, non appena sono stati divulgati i dati sulla diffusione dell'epatite virale in Valle d'Aosta, noi abbiamo provveduto ad informare il Ministero dicendogli che probabilmente si era trattato di un "lapsus". Il Ministero ci ha risposto con un fax, del quale darò copia agli interroganti, per confermarci appunto che sulla documentazione ufficiale la Valle d'Aosta non è inserita tra le Regioni a rischio, che invece sono: Lombardia, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria.

In merito ai dati relativi all'incidenza delle varie forme di epatite in Valle d'Aosta nell'ultimo triennio posso dire quanto segue:

- nel 1987 ci sono stati 11 casi, così suddivisi: 7 non specificati, 1 epatite A, 3 epatite B;

- nel 1988 ci sono stati 10 casi, tutti non specificati.

- nel 1989 ci sono stati 9 casi, così suddivisi: 4 di epatite non A e non B, 1 caso di epatite B e 4 casi non specificati.

Questi sono i risultati del fenomeno nell'ultimo triennio.

La campagna di vaccinazione viene fatta per tutto il personale ospedaliero a rischio.

Per quanto riguarda il territorio, invece, attualmente sono stati vaccinati circa 450 soggetti appartenenti a varie categorie a rischio:

- nati da madre portatrice,

- conviventi di portatori,

- tossicodipendenti in cura presso l'U.O. Tossicodipendenze dell'USL,

- handicappati istituzionalizzati e relativo personale di assistenza,

- dentisti e relativo personale infermieristico,

- vigili del fuoco,

- personale di assistenza agli anziani istituzionalizzati,

- recentemente, la vaccinazione è stata proposta ed attuata per la prima volta in Italia in una scuola elementare del capoluogo regionale;

- soggetti in dialisi, vaccinazione effettuata dall'U.O. di Malattie infettive.

I dati relativi alla nostra Regione sono tra l'1,6% e l'1,8%, quindi entro i limiti. Occorre tener presente che tali dati si riferiscono alle donne gravide, come è stabilito dall'OMS.

Non so se sono stato sufficientemente chiaro, comunque posso mettere a disposizione degli interroganti tutta la documentazione relativa alle nostre vaccinazioni, nonché il fax del Ministero in cui si precisa che nel Convegno di Milano erano stati diffusi dati erronei sull'incidenza dell'epatite virale in Valle d'Aosta.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (PCI):Mi rallegro che la nostra Regione non rientri tra le Regioni a rischio per l'epatite virale e prendo anche atto che l'Assessore ha provveduto tempestivamente a far rettificare è opportuno che se ne parli in Consiglio, anche perché la cosa sia nota una notizia che poi si è rivelata non corrispondente al vero.

Credo che questo episodio possa essere considerato chiuso, ma occorre sempre tener presente che i mezzi di comunicazione hanno una grande importanza e che, quando si diffondono notizie non vere che possono creare dell'allarme, è necessario avere subito la possibilità e la capacità di rettificare.

PRESIDENTE:Ora, colleghi Consiglieri, torniamo al punto 7 all'ordine del giorno.