Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1017 du 17 novembre 2021 - Resoconto

OBJET N° 1017/XVI - Communications du Président du Conseil.

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 34 consiglieri, possiamo dare inizio ai lavori del Consiglio regionale di oggi. Punto n. 1 all'ordine del giorno.

Vi comunico che ieri la Giunta regionale ha depositato il disegno di legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione.

Inoltre il 10 novembre l'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha presentato il progetto di bilancio di previsione e del relativo piano degli indicatori e dei risultati attesi per il bilancio del Consiglio Valle per gli anni 2022-2024.

La scorsa settimana si sono aperti i lavori della Scuola per la Democrazia con due sessioni in presenza riservate ai tredici giovani amministratori valdostani, focalizzata sul tema della transizione ambientale e le politiche territoriali locali. Da lunedì a sabato della prossima settimana saranno coinvolti anche giovani collegati da tutta Italia. Il programma prevede, tra gli altri, interventi in videoconferenza del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli (lunedì 22 novembre, ore 16) per l'apertura, e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini (sabato 27, ore 11.15) per la chiusura della scuola.

Vi segnalo anche che venerdì 19, alle ore 18, si conclude il ciclo di seminari organizzati dal Consiglio Valle in collaborazione con l'Associazione Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni contro le mafie, dedicati alla prevenzione dalle infiltrazioni mafiose. Venerdì si parlerà di ecomafia e reati ambientali.

Il 10 novembre scorso il consigliere Mauro Baccega ha comunicato di fuoriuscire dal gruppo Pour L'Autonomie e di aderire al gruppo misto.

La Conferenza dei Capigruppo, nella riunione di ieri, ha deciso di abbinare la discussione delle interpellanze ai punti n. 20 e 21 dell'ordine del giorno.

Si è prenotato il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (GM) - Due minuti per chiarire al Consiglio le posizioni. I diversi divorzi a volte o le prese di distanza spesso sono il risultato di comportamenti, di cose dette o fatte, di divergenze che possono accadere durante un percorso. Mi hanno comunque insegnato che i panni si lavano in casa e così ho inteso fare fino a eventuale sollecitazione.

La questione è soprattutto di visione politica e non di un sintetico programma condiviso. Le differenti valutazioni politiche mi hanno allontanato dal movimento Pour l'Autonomie e dal gruppo consiliare, a seguito di una fattiva collaborazione nata alla vigilia della presentazione della lista elettorale nell'agosto del 2020, che ci ha portati a conseguire un risultato importante, inaspettato, come successo elettorale, e che si è rivelato funzionale a tutti, dove tutti e 35 i candidati hanno messo in campo un pezzo della loro storia e della loro disponibilità. Per questo ringrazio i colleghi del movimento Pour l'Autonomie per il percorso che si è fatto insieme finora.

Le mie aspettative ora sono altre. Un cambio di impostazione per provare a costruire un nuovo progetto politico di centro liberale democratico popolare e federalista, che rappresenti le forze di un'ampia area di centro, che può e vorrebbe coinvolgere anche forze autonomiste ed europeiste. Quindi, una ipotesi di azione federativa che possa raggruppare queste forze di centro, guardando anche ai partiti nazionali che hanno una storia federalista, regionalista e popolare, e come riferimento penso al Partito Popolare Europeo, ma soprattutto che sia punto di riferimento per quel fronte di elettori moderati, liberali, democratici, popolari e federalisti, che sono molti in questa regione e soprattutto rappresentano certamente il cuore del nostro Paese.

La politica: è venuto il momento in cui ci si deve riappropriare del primato della politica. Con queste idee era nata EPAV nel 2017, dove lì dimostrai tutta la mia coerenza lasciando, a torto o a ragione, un comodo assessorato alle opere pubbliche e passando all'opposizione; questo non va mai dimenticato. Purtroppo la nostra regione vive l'assenza di una deputata, che è eletta nel collegio uninominale della Valle d'Aosta, ma troppo spesso non rappresenta la sua regione, anzi, talvolta la denigra. Ma rappresenta il Movimento 5 Stelle, quelli dei banchi a rotelle, del reddito di cittadinanza, dei trafori che non esistono e che, a quanto pare, troveranno ospitalità in una realtà politica valdostana di estrema sinistra. In questi giorni qualcuno ha detto che per ridimensionarli è bastato farli governare, ma a che prezzo, colleghi!

Devo dire che da Forza Italia alle forze socialdemocratiche l'area è vasta e si può tranquillamente pensare a una federazione di centro, che coinvolga anche alcuni movimenti autonomisti che si riconoscono in quest'area e che vogliono contribuire a perseguire questa idea e far parte del progetto del quarto polo in Valle d'Aosta.

Nessuno dei gruppi presenti in Consiglio regionale ha mai detto di non essere autonomista, nemmeno coloro che sono rimasti fuori, mi pare; ma attenzione, mai come in questo momento ritengo che sia fondamentale alimentare e incrementare il confronto e la collaborazione con i partiti nazionali. Nell'era del post-Covid, ammesso che presto arrivi un'era post-Covid, si dovrà andare in questa direzione; queste sono considerazioni assolutamente personali. Il mio passaggio al gruppo misto mi consente di lavorare in libertà per costruire e cominciare a essere protagonista di un'azione politica che promuova la creazione del quarto polo di centro. Proprio le origini mai lasciate dall'inizio della mia presenza politica nel 1985 come un primario sostenitore di una lista repubblicana, poi ricordo la campagna delle politiche del 1987, che portò all'elezione del senatore Dujany e dell'onorevole Caveri: un successo straordinario.

Il mio futuro, per ora, nel gruppo misto mi colloca evidentemente e coerentemente all'opposizione, ma non disdegno nemmeno un possibile avvicinamento a Forza Italia, unico partito nazionale che ha difeso in Italia e in Europa le prerogative costituzionali della Valle d'Aosta. In questo ultimo anno e mezzo abbiamo visto il presidente del Piemonte Cirio, la ministra Gelmini, il sottosegretario Sisto, l'eurodeputato Tajani: questo per me ha sicuramente un peso.

Ora la mia opposizione sarà rispettosa e propositiva, non preconcetta, ma fatta di richieste di approfondimenti sui temi, come è stato finora, credo, di suggestioni, di suggerimenti, di proposte, ma anche di sostegno alle buone politiche. Voterò a favore di ciò che riterrò corretto votare per il bene della collettività, come ho fatto per i ristori alle imprese e per altri provvedimenti e procedimenti, sostenendo l'ampliamento della ristrutturazione dell'Ospedale Parini e il progetto di legge 26. Con vera coerenza continuerò a portare avanti la mia azione. Questo, Presidente, sarà il mio impegno politico a fine carriera e cercherò di riuscire in questo ambizioso progetto.

Presidente - Consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Io intervengo nel merito di quanto è stato riportato, di quanto è stato scritto da un collega sul risultato della votazione di una mozione in quest'aula, uno scritto che, secondo me, è assolutamente necessario che lei valuti. Le riassumo quanto è stato scritto sui social - può immaginare di quale iniziativa, bocciata da questa aula, si sta parlando -; il commento del collega è stato: "Ho dovuto assistere a una serie di interventi dei banchi occupati dalla Lega che definire osceni è un ossimoro, anche se da un partito che paragona Laura Boldrini a una bambola gonfiabile e che fa del benaltrismo una delle sue principali armi politiche, me lo dovevo aspettare".

Presidente - Consigliere, abbiamo deciso come da Regolamento, di attenerci alle comunicazioni.

Manfrin (LEGA VDA) - Assolutamente, Presidente, ma lei, come sa, deve essere garante dell'onorabilità di questo Consiglio e io ritengo che le espressioni che sono state utilizzate nei confronti di una forza politica, che ha legittimamente votato e argomentato il proprio voto all'interno di quest'aula, debba essere tutelata. Quindi con questa iniziativa, Presidente, io le chiedo di intervenire nel merito. Lei ricorderà quanto abbiamo affermato in quest'aula e ricorderà, proprio per il fatto che deve garantire l'onorabilità di quest'aula, che lei nel merito di quel dibattito non intervenne, perché altrimenti avrebbe dovuto intervenire se queste espressioni si fossero rivelate effettivamente oscene.

Ricorderò brevemente che il collega Aggravi ha rappresentato in primis il difetto di competenza del Consiglio nel merito della mozione, avendo questa mozione impegnato soggetti che non potevano agire verso l'abbassamento dell'IVA, e in secondo luogo ha messo in dubbio la realizzabilità dell'iniziativa senza alcun fondo a disposizione. Il collega Distort ha chiesto conto all'assessore Marzi della fattibilità dell'iniziativa e il sottoscritto ha fatto presente che, a fronte dell'impossibilità di portare concretamente a termine un'iniziativa, era inutile votarla.

Io le chiederei, Presidente, se lei ravvisa una oscenità nelle parole e negli interventi che noi abbiamo espresso, al di là del fatto che il collega Padovani abbia utilizzato il termine "ossimoro"; probabilmente non sa utilizzare il termine, perché l'ossimoro è l'opposto e l'opposto di osceno probabilmente è magnifico, quindi i nostri interventi magari sono piaciuti o forse intendeva dire un'altra cosa, probabilmente senza conoscere quelle parole che ha utilizzato.

A tutela dell'onorabilità di questo Consiglio, del gruppo che rappresento e degli interventi che si sono susseguiti, siccome la parola "oscena", come riporta il dizionario Treccani, definisce un qualcosa che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all'ambito delle sessualità, oppure è un turpe laido, immondo o ripugnante, le chiedo di fare una valutazione nel merito.

In secondo luogo, mi permetto e lo faccio pubblicamente al collega Padovani, rivolgendomi a lui tramite lei, Presidente, di mostrarci se questa presa di posizione del movimento che mi onoro di rappresentare, se lei abbia una testimonianza di quello che ha scritto, ovvero con la quale il movimento Lega paragoni, come lui ha scritto, il parlamentare Boldrini a una bambola gonfiabile, poiché - come il collega Padovani immagino saprà - associare tale affermazione nemmeno a un singolo esponente, ma a un intero movimento, può essere causa di gravi conseguenze, la onde non se ne dimostri il fondamento.

Presidente - Consigliere Manfrin, La invito a seguire il Regolamento. Le discussioni, sulle comunicazioni del Presidente della Regione e del Consiglio, devono attenersi ad argomenti ripresi nelle comunicazioni. Questo non lo era, ci sono altri strumenti per sollevare queste questioni: all'Ufficio di Presidenza, rappresentato da diversi suoi esponenti, e altri modi. Il Regolamento, a cui lei spesso si richiama, non prevede interventi fuori tema come questo e da ora in poi lo applicherò anche in modo più rigido.

Consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - La ringrazio di questa precisazione, perché volevo proprio chiederle di intervenire al proposito, visto che alcuni Consigli fa alla collega Guichardaz è stata tolta la parola nel momento in cui, a suo avviso, interveniva su questioni che non avevano a che fare con le comunicazioni del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione, ma che riguardavano un argomento che era in quel momento piuttosto importante per tutta questa aula. Quindi, la ringrazio della precisazione e spero che in futuro non verrà comunque lasciato il tempo di intervenire a chi, come il collega Manfrin, in questo momento è intervenuto a sproposito.

Presidente - Sono d'accordo con lei. Consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Presidente, io spero di non incorrere in sanzioni, perché chiedo un'attenzione particolare nella sua figura di garante. Nella giornata di ieri, penso lei abbia potuto vedere una comunicazione che le è stata trasmessa dall'Assessorato all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate su un 116, un accesso agli atti, che il sottoscritto ha fatto. Il 116 è indirizzato alla casa da gioco di Saint-Vincent. Io vorrei chiederle gentilmente un intervento per comunicare a tutte le società partecipate, o tramite l'assessorato, di trasmettere una copia dell'allegato N32C che riguarda appunto il diritto di accesso dei Consiglieri.

Le dico questo perché nella missiva, che lei ha ricevuto per conoscenza, la casa da gioco sostanzialmente annuncia di chiedere un parere legale per valutare se è possibile dare, nell'ambito sempre dell'articolo 116, un documento relativo alla procedura. Il sottoscritto viene trattato come un terzo. Questo glielo dico, per un motivo molto semplice: mi sembra che questa aula abbia dimostrato di non aver agito nei confronti della casa da gioco, sino a oggi, come un creditore, ma forse come qualcosa di più e qualche collega qui avrebbe qualcosa da dire. Se è cambiato qualcosa rispetto ai rapporti tra questa società partecipata e l'aula, o meglio, l'istituzione Consiglio, è bene saperlo.

Io chiedo un suo intervento, perché forse possiamo risparmiare dei soldi per un banale parere legale e soprattutto anche capire finalmente qual è la funzione di questo Consiglio e di ogni suo rappresentante, rispetto a richieste di accesso agli atti. Ricordo, soprattutto, nei termini di quelli che sono appunto il diritto della trasparenza e della riservatezza, che ognuno di noi, nel momento in cui ha della documentazione ricevuta tramite il 116, ha più che un dovere di riservatezza, ma nello stesso momento mi sembra che esercitiamo anche una funzione di controllo. Quindi sinceramente, avere un parere legale per capire se la Regione autonoma Valle d'Aosta è azionista o no della Casino della Vallée mi sembra una cosa davvero ridicola.

Presidente - Ha fatto bene, consigliere Aggravi, a sottolineare il fatto che non agiamo come terzi. Sottolineerò alle partecipate in generale il rispetto del Regolamento del Consiglio.

Consigliere Baccega.

Baccega (GM) - Stesso argomento, sulla richiesta di documentazione con 116. Il 4 ottobre avevamo presentato, come Pour l'Autonomie, una richiesta di atti, in particolare di avere copia dei verbali della Commissione regionale per l'edilizia residenziale pubblica; al momento non è ancora pervenuto nulla, i tempi sono ben superati rispetto alle norme regolamentari, le chiederei di intervenire in questo senso, gentilmente.

Presidente - Provvederemo. Per secondo intervento consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Vede, io comprendo il senso del suo intervento...

Presidente - Ma non riapriamo una discussione...

Manfrin (LEGA VDA) - Io non riapro niente, io dico nel merito. Giustamente, come i colleghi hanno fatto e come ho fatto più volte anche io nel passato, è stato fatto un richiamo al Regolamento e al diritto di questo Consiglio di vederlo applicato. Questo stesso diritto è quello a cui mi richiamo io quando si tratta di tutelare l'onorabilità di questo Consiglio e dei suoi componenti.

Prendo atto, Presidente, che lei pubblicamente non si vuole chiaramente pronunciare, probabilmente perché... non so, magari condivide il pensiero del collega Padovani e ritiene che in questo caso i nostri interventi siano stati osceni; non lo so, non ho idea del perché lei non si voglia occupare di questa questione e non voglia pronunciarsi. Non si preoccupi: avremo modo di far richiedere il suo intervento e l'intervento dei colleghi in Ufficio di Presidenza, ma era bene che tutti i cittadini valdostani ne fossero informati.

Presidente - Assessore Caveri ne ha facoltà.

Caveri (VdA Unie) - Volevo rassicurare il collega Aggravi che anche io mi farò parte attiva sulla questione sollevata, rispetto alla questione dell'accesso al 116. Credo che la questione sia posta anche nei rapporti con il commissario, essendo la società in concordato, ma comunicherò anche al presidente Bertin delle eventuali novità su questo punto.

Presidente - Grazie Assessore.