Nato a Perletoa, frazione di Gressoney-Saint-Jean, il 4 aprile 1805 da una famiglia di ricchi mercanti, Louis Zumstein è stato definito il "Cerlogne de la Valleise" per il suo ruolo intellettuale e la vitale conservazione linguistica che ha svolto a favore delle genti germanofone valdostane.

Le jeune Louis, tout en faisant partie d'une dynastie qui se distinguait de par sa richesse, son statut social et son pouvoir, refusa à mener la vie de cette élite qu'il jugeait mesquine et banale. Doté d'une grande intelligence, il se dédia à l'apprentissage des langues et aux études humanistes. Bien qu'il aimât voyager, il céda vite à l'appel de sa petite patrie où il se transféra définitivement.

Oltre al tedesco, scrisse in francese e, seppure raramente, anche in inglese ma lo strumento linguistico preferito per le sue poesie e canzoni fu il "titsch", variante gressonara dell'Hochdeutsch, idioma veterotedesco diffuso in tutti i gruppi walser. Dallo stile ruvido, tendenzialmente provocatorio e dissacrante, oltre che poeta, fu autore di racconti brevi, massime e aforismi. Parte della sua opera venne a lungo tramandata solo oralmente, confermando l'impronta squisitamente popolare del suo genere poetico.

Informazioni tratte da "Les cent du Millénaire", 2000, Conseil de la Vallée.