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Communiqué n° 282 de 8 mai 2019

Concluso il dibattito sul futuro della società CVA con le repliche del Governo

Seduta consiliare dell'8 maggio 2019

 

Nella seduta pomeridiana dell'8 maggio 2019, il Consiglio Valle ha concluso la discussione generale sul futuro della Compagnia Valdostana delle Acque, nell'ambito dell'esame dei lavori compiuti dalla Commissione speciale, con le repliche del Governo regionale.

L'Assessore alle finanze ha osservato che il confronto in Commissione speciale è stato gestito in maniera corretta e non strumentalizzata. Per Renzo Testolin, il lavoro di ricerca sulle situazioni di criticità e sulle soluzioni da mettere in campo è stato importante per disegnare il futuro della più importante società pubblica oltre che per il futuro della Valle. L'Assessore ha poi sostenuto che il Governo a forte trazione autonomista non ha voglia di essere presso per la giacchetta ed essere tacciato di voler intraprendere un percorso che voglia andare a vendere o a svendere le acque della nostra regione, su cui non ci devono essere fraintendimenti: la proprietà dell'acqua, ha detto, sarà esclusivo compito e diritto dell'Amministrazione regionale, che è proprietaria dal 2017 delle opportunità di intervenire su questo bene primario. L'Assessore ha rivendicato l'importanza degli oltre 2.124 milioni di euro di tasse pagati e dei più di 600 milioni di euro di utili prodotti da CVA, in un momento in cui lo Stato ha chiesto un fortissimo contributo alla Regione per il risanamento dei conti pubblici. Se è vero che certe scelte vanno valutate, a detta di Testolin, bisogna farlo in maniera prospettica: la situazione di CVA è oggi di criticità rispetto al 2001 e la sua capacità di produrre reddito è dovuta alla diversificazione delle attività, in quanto i cambiamenti climatici potranno influenzare e magari pregiudicare la capacità di produzione della società. Per Testolin, sarà quindi importante mantenere il controllo sulla società, pur aprendo la via alla sua crescita e riservando ai cittadini una quota di azionariato popolare. Inoltre, secondo Testolin, le concessioni idroelettriche in scadenza sono un elemento da tenere in considerazione così come lo è il fattore tempo al fine di non pregiudicare la sua appetibilità sul mercato. Per l'Assessore, ci saranno sicuramente delle situazioni da approfondire ulteriormente, ma le scelte politiche vanno fatte e bisognerà lavorare negli ambiti tracciati dalla relazione, valutando il percorso migliore per valorizzare l'azienda CVA e lavorando contestualmente alla definizione di una norma di attuazione al fine di sostenere la società e la comunità valdostana tutta.

L'Assesseur au tourisme, sports, commerce, agriculture et biens culturels a affirmé que ce thème appartient au peuple valdôtain, les eaux sont un patrimoine de toute la communauté, qui a toujours conduit une bataille de principe pour revendiquer ce droit, en défendant notre autonomie. È quindi legittimo, per Laurent Viérin, che sia il Consiglio Valle ad affrontare la questione di CVA. Non c'è autonomia senza autonomia finanziaria, ha specificato Viérin, evidenziando che l'autonomia della Valle d'Aosta ha potuto continuare ad esistere, nonostante i limiti e i tagli drastici, grazie alle risorse di questa società. L'Assessore ha ricordato che alla fine 2016 si è votata l'autorizzazione al processo di quotazione, stoppato poi dal lavoro della Commissione per i dovuti approfondimenti in grado di portare ogni Consigliere a farsi una propria idea. Laurent Viérin ha aggiunto che è questo il momento per assumere una decisione e il solo modo per evitare che CVA entri negli ingranaggi delle grandi ambizioni che esistono al di fuori dei nostri confini è procedere con la quotazione in borsa rimanendo così proprietari delle acque e non rischiare di perdere le concessioni. Viérin ha osservato che la polemica sull'argomento non porta a nulla, occorre rispettare l'idea altrui, senza interpretazioni strumentali, magari proprio per non assumersi responsabilità. L'Assessore ha puntualizzato che la strada della norma di attuazione è quella giusta per rivendicare un altro tassello della nostra autonomia e che bisognerà procedere alla predisposizione di un disegno di legge per la ripresa dell'iter di quotazione; intanto, oggi l'Assemblea deve approvare una risoluzione che sia di indirizzo.

L'Assessore all'ambiente ha sostenuto che per la prima volta è stata ridata centralità al Consiglio, non solo nella forma ma anche nella sostanza. A livello di metodo, secondo Albert Chatrian, oggi si dà un indirizzo di natura politica per avviare il percorso di realizzazione di una legge. L'Assessore ha parlato di dibattito laico e proficuo: per Chatrian, nessuno ha la bacchetta magica così come nessuno ha tutte le ragioni o tutti i torti. Oggi, secondo l'Assessore è importante il posizionamento, senza dire falsità all'esterno: la maggioranza, ha detto, con la risoluzione proposta, non vende a nessuno l'acqua, perché l'acqua rimarrà e sarà sempre pubblica, così come non vuole depauperare l'ambiente, e a breve partirà l'iter del Piano tutela delle acque. Ha quindi auspicato che non sia fatta confusione né demagogia, ma come nel 2000 - quando vennero acquistati gli impianti dall'ENEL - si è chiamati a fare una scelta coraggiosa e forte per creare le migliori condizioni volte a far funzionare al meglio la CVA, mantenendo la governance pubblica e senza fare nessun tipo di speculazione. L'obiettivo del "fossil free", ha aggiunto, è nelle intenzioni della maggioranza e per farlo oggi bisogna prendere una decisione che possa andare in questo senso. Per Chatrian, il Consiglio ha la responsabilità di decidere e se sarà richiesto il referendum ci si confronterà con il territorio per far capire le ragioni alla base di questa scelta.

Il Presidente della Regione ha affermato che i lavori della Commissione speciale volevano rappresentare un'occasione per un dialogo aperto su una questione tanto rilevante per la comunità valdostana. Per Antonio Fosson il compito della politica è prendere la scelta migliore, a seguito di analisi e valutazioni. Replicando ai riferimenti all'attività della Commissione paritetica, Fosson ha ricordato che, non appena insediatasi nello scorso febbraio, la stessa ha lavorato proficuamente sulla priorità della norma di attuazione sulle concessioni idroelettriche, la cui bozza è pronta, sarà verificata con i componenti della Paritetica nella prima quindicina di giugno. Per il Presidente della Regione, questa è una possibilità di risoluzione del problema che si intende percorrere nel minor tempo possibile. Fosson ha concluso precisando che la composizione a 18 della maggioranza non fa sì che il Governo regionale non si prenda in carico responsabilmente dei problemi e li affronti.

L'Assemblea ha quindi preso atto del lavoro svolto dalla Commissione speciale. I lavori proseguono ora con l'esame di nove risoluzioni riguardanti la CVA, depositate dai vari gruppi consiliari.

 SC-MM