Info Conseil

Communiqué n° 216 de 4 avril 2019

Interpellanza sul focolaio di legionellosi nella Caserma dei Vigili del fuoco di Aosta

Seduta consiliare del 4 aprile 2019

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 4 aprile 2019, ha chiesto notizie del focolaio di legionellosi nella Caserma dei Vigili del fuoco di Aosta.

In particolare, il Consigliere Andrea Manfrin ha voluto sapere se e quando gli uffici competenti siano venuti a conoscenza del caso, e per quale motivo non abbiano informato il personale a rischio; quali siano state le azioni intraprese per identificare tutte le possibili fonti di infezione, e se vi siano stati altri casi correlati alla stessa fonte infettiva. Manfrin si è anche chiesto se esista un protocollo del controllo del rischio di legionellosi in tutte le sedi in cui il Corpo Valdostano espleta il servizio e se sia mai stata fatta una valutazione del rischio; infine, se l’Amministrazione intenda risarcire le spese sostenute per la diagnosi, la cura ed i successivi controlli da parte della persona coinvolta.

Il Presidente della Regione, nella risposta, ha letto due lettere inviate dall'USL sul presunto caso di legionellosi: la prima, a firma del Commissario ASL, riferisce che il sospetto non è stato confermato dai successivi esami ematochimici effettuati sulla persona interessata; l'altra è del dirigente d'igiene e sanità pubblica, il quale ritiene che possa essere riattivato l'impianto a servizio delle docce e che il sospetto caso di legionellosi non è stato confermato da due certificati medici che negano la presenza di legionellosi nel Vigile del fuoco. Il Presidente Fosson ha poi ricordato che la legionella non è così infrequente in Valle d'Aosta perché si moltiplica laddove le tubature sono vecchie e hanno scarsa manutenzione e, soprattutto, dove non c'è lo shock termico capace di distruggere la salmonella.

Antonio Fosson ha poi riferito che il 1° marzo 2019, l’USL ha contattato il Comando dei Vigili del fuoco e si è provveduto a effettuare dei prelievi di campionamento dell’acqua sanitaria della Caserma, che è risultato positivo per legionella pneumophila: nella stessa data il Comandante ha emanato due ordini di servizio con i quali ha informato tutto il personale della necessità delle operazioni di sanificazione e bonifica - immediatamente avviate - e ha disposto le relative misure di protezione, ovvero il divieto di uso delle docce presenti nella palazzina camerate. Fosson ha aggiunto che il riscontro, della presenza della Legionella ha determinato l’attivazione delle procedure di bonifica. Il 27 marzo il Comando dei Vigili del fuoco ha ricevuto i dati delle analisi dei campionamenti effettuati dopo queste operazioni sull’impianto idrico-sanitario: i dati, ha detto il Presidente, rientrano nei limiti di legge e pertanto dalla stessa data l'impianto è risultato riutilizzabile. Tra un mese si procederà ad un ulteriore controllo per verificare il mantenimento nel tempo delle condizioni di sicurezza. Per quanto riguarda il Vigile del fuoco, il Presidente ha precisato che è già tornato a lavorare e la questione è all'attenzione degli uffici competenti dell'Amministrazione regionale al fine di assumere determinazioni più idonee e conformi alla legislazione vigente.

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, si è detto insoddisfatto perché il Presidente non ha risposto a tutte le domande poste. Il Consigliere ha comunicato di essere in possesso delle analisi fatte dal Vigile del fuoco in questione, dove nei tre casi c'è un riscontro positivo. Visto che le analisi svolte hanno confermato che nelle tubature era presente il batterio della legionella, si è chiesto perché siano state fatte solo le verifiche sulla palazzina nuova e non sulla vecchia dove c'è maggior pericolo di infezione. Ha poi richiamato un caso simile che si è verificato nella caserma di Brescia: la prima preoccupazione del Comandante, ha spiegato Manfrin, è stata quella di fare una verifica sui punti di approvvigionamento dell'acqua poiché si rischiava di irrorare acqua infetta tramite le autobotti sui centri abitati. Per il Consigliere è quindi necessario fare una verifica su tutti i punti delle caserme. Dire che la legionella non è infrequente, ha concluso il Capogruppo, non rassicura e ha invitato il Presidente a fare delle verifiche ulteriori.

SC