Info Conseil

Communiqué n° 215 de 4 avril 2019

Interpellanza sulla chiusura degli ambulatori psichiatrici

Seduta consiliare del 4 aprile 2019

Gli interventi per sopperire alle carenze derivanti dalla chiusura degli ambulatori psichiatrici sono stati oggetto di un'interpellanza presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle e da Rete Civica-Alliance Citoyenne in apertura della seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 4 aprile 2019.

La Consigliera Maria Luisa Russo, riferito che, dal 1° gennaio 2019, tutti gli ambulatori territoriali psichiatrici presenti nel territorio valdostano (Donnas, Verrès, Châtillon e Morgex), salvo quello di Aosta, sono stati chiusi, determinando un aumento importante del lavoro di reparto, ha voluto sapere quanti pazienti ha ad oggi in carico il reparto di psichiatria, quanti l'ambulatorio di Aosta e quanti le comunità terapeutiche, chiedendo anche quali azioni si intenda mettere in campo, entro il prossimo giugno, per sopperire alla chiusura degli ambulatori.

L'Assessore alla sanità ha comunicato che i pazienti ricoverati in reparto sono in media 13/15; al momento tutti i 15 posti letto sono occupati, cui si aggiungono 8 posti diurni, anch'essi sempre occupati. Mauro Baccega ha specificato che i pazienti degli ambulatori sono 1.780, la cui frequenza di visita è estremamente variabile: alcuni sono visitati ogni 15 giorni, altri invece una o due volte all'anno perché ormai stabilizzati. In carico alle comunità terapeutiche ci sono 92 utenti inseriti in strutture residenziali, 102 utenti usufruiscono di servizi riabilitativi semi residenziali.

A proposito delle azioni da porre in atto, l'Assessore alla sanità ha ribadito di aver sin da subito cercato di individuare interventi prioritari: è stato attivato l'avviso di incarico a tempo determinato, espletato ad agosto 2018 e concluso con l'assunzione di un medico full time; è stato indetto un concorso pubblico per la copertura di due posti di medici psichiatrici, con l'obiettivo di creare una graduatoria, in corso d'opera (sono stati ammessi quattro candidati, tre dei quali devono sostenere la prova francese, che avrebbe dovuto svolgersi il 25 marzo, ma per intervenuti problemi dei commissari si terrà entro fine maggio); si è prodotto un avviso di incarico vacante di medici di psichiatria, la cui domanda è da presentare entro il 10 aprile; è stata attivata a marzo una convezione con l'ASL Torino 4 per ottenere una copertura di turni festivi da parte di medici di Ivrea.

Baccega, ricordata l'attribuzione a medici segnalati da agenzie nazionali di turni per due settimane al mese a partire da aprile coprendo notturni e festivi, ha evidenziato che l'Azienda USL ha rappresentato il fatto che la carenza di specialisti è un problema nazionale, cui comunque la Valle d'Aosta cerca di trovare soluzioni, ad esempio attivando un'équipe multidisciplinare che effettua visite domiciliari per monitorare i pazienti sul territorio, nell'ottica di scongiurare un afflusso massiccio nell'ambulatorio ad Aosta.

Infine, l'Assessore alla sanità ha riferito che dal 2015 i medici psichiatri si sono ridotti da 12 a 7; per questo, l'USL ha dovuto ridurre gli ambulatori. L'auspicio di Baccega è che, concretizzandosi tutte le varie azioni elencate, si potranno progressivamente riaprire anche gli ambulatori sul territorio.

Nella replica, la Consigliera del M5S, Maria Luisa Russo, ha osservato che il problema non risiede solo nella carenza del personale medico (che sarà ridotto a 4 unità dal mese di giugno 2019), probabilmente vanno valutate altre possibilità, ad esempio rimodulando le attività del reparto, riducendole in favore dei servizi degli ambulatori. Maria Luisa Russo ha poi osservato che l'unico ambulatorio aperto è quello di Aosta, in cui convergono tutti i soggetti che hanno necessità di un intervento ambulatoriale e non è quindi minimamente garantita la continuità terapeutica. La Consigliera ha sostenuto che il paziente, una volta dimesso, ha bisogno di essere inserito a livello sociale e lavorativo, altrimenti gli interventi in reparto saranno vani.

La Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) ha aggiunto che la chiusura degli ambulatori sul territorio è stata un flagello, perché la continuità del rapporto paziente-medico è fondamentale per i pazienti e le loro famiglie, altrimenti nessuna attenzione, pur importante, può portare risultati positivi. Pur conscia dell'estrema criticità del reperimento di risorse, la Consigliera Minelli ha chiesto uno sforzo per evitare di portare la Valle d'Aosta, tra qualche anno, in una situazione drammatica, anche in considerazione del fatto che molti malati psichiatrici sono anche a rischio suicidio; la Valle d'Aosta è ai vertici nazionali per il numero di persone che si tolgono la vita.



MM