Info Conseil

Communiqué n° 213 de 4 avril 2019

Interpellanza sull'organizzazione di "Les Mots. Festival della parola in Valle d'Aosta"

Seduta consiliare del 4 aprile 2019

Le modalità organizzative e gestionali della manifestazione "Les Mots. Festival della parola in Valle d'Aosta" sono state al centro di un'interpellanza del gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, trattata nella seduta consiliare del 4 aprile 2019.

La Consigliera Daria Pulz, data la prossima realizzazione della decima edizione dell'iniziativa, in programma dal 20 aprile al 5 maggio 2019, si è chiesta se la direzione artistica sia stata affidata ancora una volta alla stessa persona e se non si intenda, dopo tanti anni, vagliare la possibilità di selezionare altre personalità del mondo culturale e letterario.

Inoltre, la Consigliera ha voluto sapere i motivi per cui da tempo si trascuri la possibilità di rendere questo festival realmente internazionale, creando spazi adeguati per la promozione dell’editoria francofona in particolare; non esista un regolamento generale, ma solo uno relativo alla parte degli “Assaggi culturali”; non vengano prese in maggiore considerazione le opportunità di rinnovamento che potrebbero nascere dalla sinergia tra Assessorato e realtà culturali locali, nel momento stesso della progettazione.

L'Assessore ai beni culturali ha voluto sottolineare che ha dedicato, sin dalla sua creazione, tempo, energie e passione a questa iniziativa con l'intento di completare un'offerta turistica che si diversifichi sempre più. Per Laurent Viérin, Les Mots è il più importante festival della Valle d'Aosta: una manifestazione che vuole portare la cultura in piazza, andando anche a sostenere l'editoria, attraverso una regia che non sia solo regionale ma d'intesa con i librai valdostani, i quali hanno colto questa occasione di vendita comunitaria e di distribuzione degli utili che va a colmare la crisi dell'editoria. L'Assessore ha poi riferito che per il decennale sarà anche allestita una mostra per ricordare i personaggi che sono stati ospiti a Les Mots e che hanno arricchito nel tempo la sua offerta culturale.

L'Assessore Viérin ha poi risposto puntualmente alle domande: la direzione artistica, ha affermato, è stata nuovamente affidata al professor Arnaldo Colasanti a seguito di un bando pubblico, al quale si erano iscritti nove professionisti, ma nessuno aveva un'esperienza paragonabile a quella del professor Colasanti, il quale vanta un curriculum di altissimo profilo. Laurent Viérin ha poi riferito che non si è trascurata la valenza internazionale e quest'anno ha assicurato che ci sarà un ricco programma di spettacoli e di incontri in tema di francofonia: l'incremento, ha detto, è un impegno che è nelle nostre corde. L'Assessore ha poi spiegato che non esiste un regolamento, ma la programmazione è puntualmente codificata, con una Commissione che è composta da membri della struttura del sistema bibliotecario che legge tutti i testi proposti per una loro presentazione pubblica e che la richiesta è molto alta. Riguardo al coinvolgimento delle associazioni, Laurent Viérin ha evidenziato che in 17 giorni di programmazione c'è un ente valdostano al giorno inserito nel programma.

L'Assessore, in conclusione, ha sottolineato di non essere completamente soddisfatto perché tutto può essere migliorabile, e si è impegnato, dopo i dieci anni, a rivedere la formula di un'iniziativa che rimane di alto profilo culturale.

La Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz ha replicato che non è certo in discussione il festival in quanto tutta la cittadinanza tiene a questa manifestazione, ma vi è piuttosto la volontà di ragionare insieme sulle politiche culturali della regione. Per la Consigliera, la programmazione dovrebbe tenere conto di criteri di significatività culturale, che siano validi per tutti, al fine di utilizzare Les Mots per presentare non soltanto i libri editi dalla Regione, ma i nuovi autori, i librai della città e gli editori indipendenti dalle commesse pubbliche. Quanto alla francofonia, ha aggiunto Daria Pulz, le iniziative in atto non sono ancora sufficienti, anche se lo spazio dato all'Alliance française è più che giusto. Per la Consigliera bisogna puntare ad una rilevanza più ampia - nazionale e internazionale - in un'ottica di promozione di turismo culturale a cui giovani e adulti si dimostrano sempre più sensibili.

SC