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Communiqué n° 79 de 6 février 2019

Interpellanza sulla gestione degli spostamenti fuori Valle in ambito sanitario

Seduta consiliare del 6 febbraio 2019

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 6 febbraio 2019, il gruppo Movimento 5 Stelle ha posto l'attenzione sulla gestione degli spostamenti fuori Valle dei pazienti che necessitano di cure particolari.

In particolare, la Consigliera Manuela Nasso, nel dichiarare di essere venuta a conoscenza «di una serie di criticità sollevate da alcuni pazienti in carico all'ospedale Parini che sono costretti a spostarsi fuori Valle per avere le cure necessarie che la sede del nosocomio regionale non può offrire», ha voluto conoscere se vi sia un protocollo specifico per gestire queste situazioni, se vi siano sovvenzioni e in che misura, se vi sia un numero sufficiente di ambulanze qualora lo spostamento avvenga da ospedale a ospedale. «Vorrei anche capire come la Giunta intenda affrontare questa delicata tematica, visto che si tratta di persone con patologie delicate per cui lo spostamento continuo è motivo di ulteriori disagi e fatica, senza sottovalutare il lato economico, alcune famiglie spendono fino a 800/900 euro per visite non previste dalle sovvenzioni regionali e alcune associazioni si occupano proprio di questa questione».

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Mauro Baccega, ha riferito che «per la cura di pazienti con malattie emato-oncologiche ad alta complessità, l’attività aziendale della Valle d’Aosta si svolge in stretta collaborazione con le strutture piemontesi della Città della Salute, con cui esiste un ottimo rapporto, secondo una specifica convenzione attiva da anni. Sulla base di tale convenzione, vi è uno specialista che presta servizio in ospedale ad Aosta con cadenza quindicinale, intrattenendo contatti diretti e continui con la dr.ssa Schena, con gli oncologi e con gli ematologi che lavorano nella Struttura Complessa di Medicina Interna».

«Per quanto riguarda le spese di viaggio sostenute dai pazienti che periodicamente si devono recare per visite presso la struttura piemontese di riferimento - ha precisato l’Assessore Baccega -, la Struttura valdostana di Oncologia rilascia una dichiarazione che la prestazione non è effettuabile ad Aosta, per cui l’interessato richiede il rimborso ai competenti uffici dell'Azienda USL, sulla base della deliberazione LEA aggiuntivi, voce “pazienti oncologici terapia chemio-radio”. Il trasporto in ambulanza avviene invece secondo le norme sui trasporti secondari, solo per i pazienti allettati e per gli acuti».

In conclusione l’Assessore Baccega ha detto : «l'Assessorato intende proseguire con tutta la sensibilità e l'impegno richiesti, tant'è che il lavoro che si sta svolgendo per il recepimento del DPCM 12.01.2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502” e l'adeguamento della DGR 1902/2014 che disciplina regionale dei LEA e dei LEA aggiuntivi prevede che i sostegni economici per le spese di viaggio dei malati oncologici, seppure non trovano definizione nel nomenclatore dei LEA ordinari, continuino a essere mantenuti e erogati quali LEA aggiuntivi regionali per i residenti in Valle d'Aosta. Siamo infatti convinti che anche queste azioni - per quanto piccole se confrontate con l'incommensurabile peso della malattia - contribuiscono a qualificare l'offerta socio-sanitaria della nostra Regione».

In replica, la Consigliera Nasso ha chiesto all’Assessore di «avere un riscontro in Commissione perché è un tema trasversale. Sappiamo tutti che gli ospedali piemontesi e altri limitrofi sono rinomati ma io volevo soffermarmi di più sulla questione dei trasporti dalla regione verso altre strutture. Ho appreso che vi è una deliberazione che declina i servizi presi in carico, quali per esempio il trasporto per i cicli di chemioterapia ma altri servizi, sempre di vitale importanza come le visite di controllo non sono invece previsti. Forse sarebbe bene rivederli. Posso confermarle Assessore che noi terremo alta l’attenzione su questo importante questione.»