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Communiqué n° 74 de 6 février 2019

Interpellanza sul Circolo ricreativo della Regione

Seduta consiliare del 5 febbraio 2019

Nella seduta consiliare del 5 febbraio 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza, ha chiesto se l'Amministrazione si sia costituita parte civile nel processo riguardante il Circolo ricreativo dell'Ente Regione.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «qualche mese fa è stata resa nota la chiusura dell'inchiesta della Procura di Aosta sul CRER. Secondo le ipotesi della Procura nei rendiconti del Circolo non sarebbe stato indicato un saldo passivo e sarebbero stati omessi ricavi derivanti dalla gestione di attività commerciali come il tennis; inoltre, sempre secondo le ipotesi formulate, tra il 2012 e il 2015, il CRER avrebbe percepito indebitamente circa 90 mila euro di contributi erogati dall'Amministrazione regionale. Vorremmo capire se la Regione abbia condotto degli approfondimenti in merito ai rilievi e, se del caso, quali gli esiti e se abbia l'intenzione di costituirsi parte civile nel processo.»

L’Assessore alle Finanze, Attività produttive e Artigianato, Renzo Testolin, ha risposto: «Il CRER – ENTI LOCALI è costituito come associazione autonoma tra i dipendenti della Regione, degli Enti locali e dell’azienda USL e pertanto risponde autonomamente e direttamente degli obblighi assunti nei confronti di terzi. La Regione non è “socio” del CRER e si trova nella stessa posizione del CELVA e dell’azienda USL. Tutti i dipendenti dei citati enti hanno la facoltà di associarsi al circolo ricreativo. La Regione ne ha riconosciuto l’interesse regionale con la legge regionale n. 29/1991 ai sensi della quale è autorizzata la concessione di un contributo annuo dietro presentazione del programma di attività per l’anno in corso, del bilancio di previsione e del rendiconto.

I rendiconti Entrate-Spese del periodo 2012-2015 sono stati presentati in equilibrio.

L'ex presidente del CRER risulta indagato per indebita percezione di contributi pubblici ai danni dello Stato e, secondo le ipotesi della Procura, nei rendiconti del CRER non sarebbe stato indicato un saldo passivo e sarebbero stati omessi ricavi derivanti dalla gestione di attività commerciali come il tennis.

Nell’approfondimento condotto dal Coordinatore del Dipartimento Bilancio, Finanze e Società partecipate, l’omessa indicazione di un saldo passivo, se confermata, non avrebbe comportato, in sé, un'indebita percezione del contributo regionale.

Inoltre, quanto alla ipotizzata omissione nella registrazione dei ricavi derivanti dalla gestione del Tennis Club Aosta, il medesimo Coordinatore ha precisato che questa attività non risulta svolta nell’ambito delle funzioni del CRER in quanto il Direttivo dello stesso Circolo ricreativo, nell’Assemblea del 20 febbraio 2012, ovvero antecedentemente i fatti contestati, ne ha esplicitamente escluso la gestione.

I rilievi posti dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Aosta, così come messi a disposizione dell’Amministrazione regionale, non sono tali da permettere, al momento, un giudizio compiuto, ma non fanno emergere circostanze che giustifichino la costituzione in giudizio da parte della Regione, fatta salve comunque la facoltà di esercitare l'azione civile in esito al giudizio penale.»

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Più volte in quest'aula, anche nel passato, è stata evidenziata l'estraneità della Regione rispetto al CRER. Questo però è decisamente falso, poiché è evidente che il CRER sia organico alla Regione, in primis per i finanziamenti che annualmente vengono erogati dall'amministrazione, in secondo luogo perché la struttura in cui si trova è di proprietà regionale e viene ceduta in gestione, in ultima istanza perché dei dipendenti regionali sono distaccati proprio al CRER. Il rifiuto di costituirsi parte civile è solo l'ennesima conferma del fatto che non ci si vuole prendere alcuna responsabilità

La Consigliera Spelgatti ha aggiunto: «Questa mattina evocato la costituzione di parte civile della Regione in un procedimento e questo pomeriggio ci dite di non volervi costituire in un altro. Esistono due pesi e due misure, e questa ne è la dimostrazione.»