Info Conseil

Communiqué n° 73 de 6 février 2019

Interpellanze sui finanziamenti dell'Unione europea

Seduta consiliare del 5 febbraio 2019

Con due interpellanze presentate dai gruppi Rete Civica-Alliance Citoyenne e Mouv' nel corso della riunione consiliare del 5 febbraio 2019, l'Aula ha discusso dei finanziamenti stanziati dall'Unione europea.

Entrambe le iniziative, come evidenziato dai Consiglieri Alberto Bertin (RC-AC) e Elso Gerandin (Mouv') «riguardano il fatto che, al 31 dicembre 2018, la Regione non è riuscita a spendere e certificare all'Unione europea gli 8 milioni 135 mila euro previsti negli obiettivi fissati sul Fondo sociale europeo, con conseguente disimpegno automatico delle risorse.»

Il Capogruppo Bertin, in particolare, ha voluto sapere se «la Valle d'Aosta sia stata l'unica Regione a mancare l'obiettivo posto dall'Unione europea; l'ammontare della perdita e le relative conseguenze in relazione ai progetti avviati e alla programmazione in essere; i motivi del mancato utilizzo delle risorse e gli intendimenti affinché si ottimizzi l'impiego dei fondi europei sul territorio regionale.»

Il Consigliere Gerandin, nel rilevare «la gravità del fatto» si è invece soffermato «sul sistema informatico SISPREG2014, il sistema informativo affidato a INVA a supporto della politica regionale di sviluppo della Valle d’Aosta, del Quadro strategico regionale e dei relativi Programmi, chiedendo dettagli sulla sua operatività. Ha poi voluto conoscere la situazione di prospettiva e con quale progetto riorganizzativo intenda la maggioranza attivarsi per ovviare a queste problematiche.»

L'Assessore agli affari europei, Luigi Bertschy, ha spiegato che: «Le cause di tale situazione sono state oggetto di un'analisi approfondita sin dal primo giorno di insediamento di questo Governo regionale e riguardano principalmente una situazione organizzativa stratificatasi nel corso del tempo non sufficiente per garantire la corretta gestione di questo tipo di Programmi, noti per la loro complessità. La Valle d'Aosta, ad oggi, non è rimasta inerme per quanto concerne l'attuazione del Programma, anzi ha messo in campo iniziative per circa 9 milioni di euro di spesa monitorata, con 318 Progetti avviati e in parte conclusi e rendicontati e iniziative alle quali hanno partecipato circa 3 mila 800 persone. Rispetto al passato, oggi ci  sono più criticità che stiamo scontando come l’utilizzo dei fondi regionali, qualora disponibili, al posto di quelli europei, oltre ad altre cause che sono da rintracciarsi nei processi di programmazione e attuazione del Fondo sociale europeo, passati in Valle d’Aosta, da una gestione maggiormente centralizzata in capo all’AdG del FSE ad una gestione distribuita tra l’Autorità di gestione e le Strutture regionali responsabili dell’attuazione degli interventi di competenza, le cosiddette SRRAI, senza che il sistema fosse nelle condizioni ottimali. »

«La mancata certificazione risulta pari a euro 2.949.447, dei quali 1.474.723 di risorse europee, 1.032.306 di risorse statali e 442.417 di risorse regionali. Tengo a precisare che la decurtazione di fondi non impatta, direttamente sulle iniziative in favore dei beneficiari e del tessuto economico regionale, che proseguiranno il loro iter di attuazione e rendicontazione. Stiamo infatti lavorando per quanto concerne la programmazione delle risorse residue».

«Per quanto riguarda invece il sistema informatico Sispreg2014 - ha precisato l’Assessore Bertschy - per la prima volta, la normativa europea ha imposto la totale digitalizzazione dei flussi informativi tra i vari soggetti coinvolti nell’attuazione dei programmi europei. Questo ha comportato la costruzione di un sistema, avviato dal 2015, che consentisse, a tutti i soggetti, di gestire un Programma e tutti i relativi Progetti, dalla fase di presentazione alla fase di rendicontazione e certificazione. In aggiunta, l’amministrazione regionale ha optato per la costruzione di un unico sistema informativo, in grado di governare tutti i Programmi a cofinanziamento europeo, favorendo così economie di scala. Le strutture competenti, con il supporto di INVA, hanno comunque provveduto a rendere disponibili le principali funzionalità del sistema operativo. Confermo inoltre che l’Amministrazione ha avviato tutte le iniziative per i beneficiari, anche in assenza delle complete funzionalità previste da Sispreg2014.

Pur non negando le difficoltà tecnico-amministrative e organizzative che la Valle d'Aosta ha affrontato e che riteniamo permarranno ancora per il 2019, questa amministrazione ha intenzione di partire da questo dato per cercare di costruire - sia per la coda della programmazione 2014/2020 sia per l'avvio della programmazione 2021/27 - alcune precondizioni che garantiscano un cambio di passo. Consapevoli della rilevanza della sfida, contiamo fin da subito di implicare le nostre migliori risorse per trovare a breve un buon assetto anche amministrativo indispensabile per la buona gestione dei Programmi europei.» ha concluso l’Assessore Bertschy.

Per il Consigliere Alberto Bertin (RC-AC), la risposta dell’Assessore Bertschy «non ha fatto che aumentare la preoccupazione che già avevamo, quella di perdere risorse veramente importanti, con tutte le conseguenze negative che questo comporta per il nostro territorio. Questo conferma che qualcosa non ha funzionato e forse è necessario cambiare strategia».

Sempre in replica, il Consigliere Elso Gerandin (Mouv') ha riconosciuto all’Assessore Bertschy  «di aver fatto un quadro onesto di come è la situazione in Valle d’Aosta, che risulta però essere molto critico. Non ha fatto altro che confermare che la nostra regione è purtroppo l’unica regione che andrà al disimpegno. Per quanto riguarda invece il sistema informativo, ribadisco che qualcosa non ha funzionato, forse la scelta fatta non è stata la migliore. Anch’io posso confermare che troppo sovente, se vi sono disponibili dei fondi regionali, la scelta ricade su quest’ultima opportunità perché più facile da certificare rispetto a quella dei fondi europei; questa tendenza deve essere però invertita».