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Communiqué n° 71 de 5 février 2019

Interpellanza sul servizio di elisoccorso

Seduta consiliare del 5 febbraio 2019

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 5 febbraio 2019, il gruppo ADU-Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta ha voluto fare il punto sugli interventi per migliorare il servizio di elisoccorso, in particolare, come ha spiegato la Consigliera Daria Pulz, «in merito al fatto che a bordo degli elicotteri non è prevista la presenza di personale infermieristico che possa coadiuvare il medico, come invece accade altrove in buona parte dei servizi di questo genere.»

La Consigliera ha poi chiesto i dati in possesso dell'Amministrazione in merito al servizio di elisoccorso e gli intendimenti per un risparmio di denaro pubblico «senza tuttavia rinunciare a interventi di alta qualità, che sono in grado di salvare vite umane».

Il Presidente della Regione Antonio Fosson, per quanto riguarda la prima parte dell’interpellanza ha spiegato, premettendo la propria stima nel personale laureato in Scienze infermieristiche, che: «Non esistono linee guida a livello italiano. Pur non essendoci linee comuni, nel 2018 è stato approvato il regolamento per l’attività di elisoccorso della Valle d’Aosta.

 Per quanto inerente agli aspetti tecnici, in Valle d’Aosta, per ragioni legate alla alta percentuale di territorio in alta quota e alla sua morfologia, nonché per la tipologia e l’alto numero delle missioni legate all’ambiente alpino - la quasi totalità (più dell’85 per cento) delle attività del servizio avviene in contesti in quota o comunque in severe condizioni ambientali - l’Elisoccorso ha una connotazione di base legata al soccorso in montagna.

 Di conseguenza, - ha aggiunto il Presidente Fosson - la configurazione dell’equipaggio di Elisoccorso risponde alle valutazioni di una pluralità di fattori che ne hanno determinato l’evoluzione progressiva verso quella attuale – un medico e due “Tecnici Specializzati di Soccorso Alpino”

I Tecnici specializzati, in particolare, fin dalla fase di attivazione dell’intervento collaborano con il pilota ed il medico dell’equipaggio per le valutazioni operative e strategiche. Sul luogo dell’evento gestiscono lo scenario ed operano, grazie alla peculiare formazione a cui si faceva riferimento in precedenza, in supporto alle azioni sanitarie dei medici, ne assicurano la sicurezza nella movimentazione sul terreno e nelle operazioni al verricello ed effettuano il recupero e salvataggio di eventuali persone illese presenti sul sito, garantendo la sicurezza delle persone sbarcate (tra cui il medico) e degli infortunati.

A questo fine – ha concluso il Presidente della Regione -, il personale tecnico-alpinista dell’equipaggio è costituito da guide alpine che oltre all’abilitazione alla loro professione hanno seguito una specifica ulteriore e selettiva preparazione per ottenere la qualifica di “Tecnici specializzati di soccorso alpino».

 Per quanto attiene la domanda sui dati relativi al servizio di elisoccorso il Presidente della Regione Fosson ha evidenziato: Non è possibile in questa sede esporre tutti i dati in possesso dell’Amministrazione sugli interventi di elisoccorso, dati che riguardano gli aspetti gestionali, amministrativi e contabili, mentre i dati sanitari vengono trattati dall’Azienda USL. Le faccio avere però un prospetto riepilogativo con i dati relativi al 2016, 2017 e 2018 degli interventi effettuati suddivisi per tipo di missione e ore di volo.

E ha aggiunto: L’attuale organizzazione del servizio di Elisoccorso è ritenuta dagli uffici competenti pienamente rispondente agli obiettivi che deve raggiungere ed efficiente rispetto alle risorse disponibili. I costi sono legati alle tempistiche e l’uso dell’elicottero è legato alla gravità delle situazioni di emergenza.

Le migliorie in questo campo di ottengono solo con una maggiore flessibilità e una maggiore cooperazione tra gli enti preposti al soccorso

 La Consigliera Pulz (ADU VdA), nella replica, ha osservato: «L’intenzione che sta alla base dell’interpellanza è quella di migliorare e di razionalizzare il sistema elisoccorso. Mi riferivo soprattutto a quegli interventi non legati a condizione estreme, ma a interventi meno complessi, nei quali la presenza del personale infermieristico che affianchi quello medico è decisiva. La nostra intenzione è quella di garantire e sottolineare l’efficacia e l’indispensabilità dei soccorsi, armonizzandoli con un serio progetto di risparmio didenaro pubblico.

Come detto dal Presidente, nell’ambito del servizio di soccorso, penso ad un maggior coinvolgimento degli altri enti preposti al soccorso, come i Vigili del fuoco, che dispongono anche della squadra SAF, e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza. Riteniamo sia giusto ripensare alla strutturazione di questo servizio, con una maggiore partecipazione di tutti gli attori. Un servizio, che voglio ricordare, è stato fondato dal dottor Carlo Vettorato nel ’72».

La Consigliera Pulz ha inoltre ricordato il riconoscimento a Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, assegnato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Vettorato per la sua dedizione al servizio di elisoccorso in montagna. 

Anche il Presidente Fosson, nella sua replica, ha voluto ricordare Vettorato uno dei più generosi attori del servizio alpino, assieme a Franco Garda e Renzino Cosson