Info Conseil

Communiqué n° 17 de 9 janvier 2019

Interpellanza sulla riorganizzazione delle strutture regionali

Seduta consiliare del 9 gennaio 2019

Con un'interpellanza congiunta illustrata nella seduta consiliare del 9 gennaio 2019, i gruppi ADU-Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta e Movimento 5 Stelle hanno voluto conoscere i criteri adottati per la riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale.

La Consigliera di ADU VdA Daria Pulz ha evidenziato che «molte strutture regionali registrano carenze di organico rispetto ai compiti loro assegnati, come ad esempio quella strategica che gestisce il Fondo Sociale Europeo che ha subìto una drastica riduzione di risorse.» La Consigliera ha poi chiesto quali siano i criteri e gli ordini di priorità per la mobilità interna nella pubblica amministrazione nonché le intenzioni del Governo regionale per migliorare il sistema «al fine di attuare procedimenti che sappiano garantire trasparenza e parità di trattamento per tutti i dipendenti regionali.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto premettendo che «questa interpellanza era stata presentata per il Consiglio regionale del 7 e 8 novembre scorsi e fa pertanto riferimento ad una situazione che nel frattempo è mutata: non mi permetto quindi di dire nulla rispetto alle scelte effettuate dal precedente Governo regionale.» Il Presidente ha poi riferito che la nuova Giunta, il 14 dicembre ha deliberato «la nuova articolazione della macro struttura dell’Amministrazione regionale e dei rami che fanno riferimento al Presidente della Regione e agli Assessori. Procederemo a breve all’approvazione della struttura organizzativa dell’Amministrazione, con la definizione delle strutture dirigenziali e le dotazioni di personale.»

Per quanto riguarda i criteri di mobilità interna, il Presidente ha spiegato che «il verbale di concertazione, sottoscritto con i Sindacati e approvato dalla Giunta nel 2012, stabilisce modalità e procedure per la mobilità interna all’Amministrazione regionale, che può avvenire per esigenze organizzative dell’Amministrazione, comprendendo in questo ambito anche le domande di mobilità dei dipendenti per motivazioni personali, oppure su domanda dei dipendenti a seguito di apposito bando di mobilità per la copertura di posti vacanti avviato dall’Amministrazione regionale. Nel 2019, il bilancio regionale comporterà la ripartizione della spesa del personale per missioni e programmi e ciò farà sì che la mobilità all’interno dell’Amministrazione non sarà più neutra, ma comporterà variazioni di bilancio tra missioni relative alla spesa del personale e dovrà essere ricondotta nell’ambito di circolari annuali o semestrali che la struttura del personale predisporrà nel rispetto delle dovute relazioni con le Organizzazioni sindacali, così come avverrà peraltro per la programmazione relativa ai nuovi ingressi.»

Il Presidente Fosson ha infine concordato con la Consigliera sul fatto che ci sia «la necessità di una riorganizzazione globale dei settori dell'amministrazione, facendo un'analisi dei carichi di lavori per una corretta distribuzione del personale.»

La Consigliera Pulz (ADU VdA), nella replica, ha osservato: «Gli intendimenti annunciati dal Presidente circa la necessaria riorganizzazione globale dell'Amministrazione lasciano ben sperare. Noi crediamo che le problematiche non vadano mai negate e debbano essere coraggiosamente affrontate. La posta in gioco è alta: parliamo del rispetto dei diritti e della professionalità dei dipendenti della Regione e del loro conseguente benessere. I processi di mobilità devono essere gestiti con la massima trasparenza e in base a criteri che possano essere controllati. Non sarebbe per nulla complicato pubblicare in intranet le domande: al momento ci risulta che siano pubblicati solo i posti vacanti, mentre per il più diffuso sistema dello scambio di sede e mansione tra i lavoratori vige la regola - francamente insopportabile - delle conoscenze personali, il che finisce per determinare lavoratori di serie A e di serie B.»

 SC