Info Conseil

Communiqué n° 438 de 26 juillet 2017

Interpellanza sul trasferimento degli addetti all'assistenza domiciliare ad attività d'ufficio

Seduta consiliare del 26 luglio 2017

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 26 luglio 2017 il Movimento 5 Stelle ha chiesto delucidazioni in merito al trasferimento del personale addetto all'assistenza domiciliare ad attività d'ufficio.

Il Consigliere Roberto Cognetta, richiamando il caso di un comando di un dipendente di una Unité des Communes presso l'Assessorato regionale della sanità, ha chiesto di approfondire «le modalità con cui avvengono gli spostamenti dei lavoratori dall'assistenza socio-sanitaria del territorio agli uffici regionali. Mi chiedo inoltre se sia intenzione dell'Assessore cambiare tali regole, tenuto conto che si sono verificati casi di persone che necessitano di lavorare in ambito amministrativo, in quanto il ruolo di operatore socio-sanitario è molto usurante, faticoso, e spesso dà luogo a problemi alla schiena e alle braccia che, quando sono reiterati, minano pesantemente la salute

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha riferito che «il caso in questione non riguarda uno spostamento definitivo, bensì una procedura di mobilità temporanea (prevista dalla legge regionale n. 22/2010 sul comparto unico) motivata dalla necessità per l'Assessorato regionale, nell'ambito della riorganizzazione del modello del welfare valdostano con particolare riguardo agli anziani, di avere una figura di supporto che conoscesse in maniera approfondita i servizi territoriali di assistenza agli anziani residenziali e domiciliari. La proroga al comando è stata richiesta in quanto il processo di riorganizzazione è ancora in corso e si dovrà completare entro fine anno con il dipendente che tornerà all'Unité.»

Riguardo alle procedure di mobilità definitiva, l'Assessore ha osservato che «non ho nessuna intenzione di spostare in via definitiva un dipendente - pensando peraltro ai tanti operatori socio-sanitario presenti sul territorio - senza una preventiva valutazione di merito improntata alla trasparenza, ai requisiti e ai livelli. Riguardo infine alla questione che vi sono sempre più operatori socio-sanitari con limitazioni fisiche dovute ad un lavoro usurante che svolgono da molti anni, è mia intenzione aprire un confronto con la Direzione del personale e con le Unités des Communes per valutare come intervenire e riprogrammare la loro attività lavorativa.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta si è detto soddisfatto, perché «l'Assessore ha dato rassicurazioni sulla chiusura del caso in questione e ha confermato che non si tratta di uno spostamento definitivo, ma al termine, dicembre 2017, non sarà più rinnovato. Sono contento che si apra un dibattito sugli operatori socio-sanitari: alcune Unités hanno fatto terrorismo su questi lavoratori che non riuscivano più a svolgere il proprio ruolo per problemi di salute. L'Amministrazione ha il dovere di dare risposte a queste criticità, soprattutto perché, in particolare in questo momento, il posto di lavoro è sacro

SC