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Communiqué n° 238 de 17 avril 2024

Interpellanza sul ricovero di animali domestici vaganti

 

Si è parlato del ricovero degli animali domestici vaganti nella seduta consiliare del 17 aprile 2024, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Rispetto in particolare al ritrovamento di gatti vaganti, il gruppo ha ricordato che le disposizioni dettate dal Governo al gestore del canile/gattile regionale prevedono che, una volta curati, questi debbano essere rimessi in libertà sul territorio, poiché la struttura non dispone di posti per la loro custodia prolungata. Ha quindi chiesto le ragioni di questa decisione e se sia intenzione del Governo rivedere le regole, prevedendo un diverso iter di ricovero e ricollocazione più coerente con le disposizioni della legge regionale per la tutela degli animali da affezione (n. 37/2010).

L'Assessore alla sanità ha specificato che il cane è l'unico animale vagante per il quale lo Stato ha deciso di legiferare anche in termini di ricovero stanziale, mentre il gatto, per definizione, non è vagante, ma libero o del territorio. La legge 281 del 1991 prevede, infatti, la presa in carico dei gatti liberi solo nel caso in cui gli stessi debbano essere curati, disponendone poi il reinserimento nel proprio habitat di provenienza. Per questa ragione, la delibera di affido della gestione del canile-gattile regionale del 2021 ha previsto, per quanto riguarda i gatti, il solo recupero e trasporto presso una struttura veterinaria degli animali incidentati, oltre che la presa in carico di animali in particolari situazioni e tipologie, reimmettendoli una volta curati e identificati tramite microchip e sterilizzati, nel luogo di provenienza.  L'Assessore ha poi riferito che la Convenzione 2022-2024 sul controllo del randagismo affida ai Comuni la sterilizzazione e la cura dei gatti di colonia, anche attraverso la partecipazione alle campagne di sterilizzazione e cura delle colonie feline, gestite dal Celva.

Per l'Assessore, quindi, alla base della scelta - sia a livello nazionale che regionale - di reimmissione sul territorio dei gatti dopo essere stati soccorsi e curati, vi è il benessere dell’animale, in quanto il gatto è un animale territoriale che ama gli spazi aperti e che difficilmente si adatta a vivere in spazi chiusi con altri gatti: il gattile non risulterebbe pertanto essere una struttura idonea ad ospitare gatti, che potrebbero in tale collocazione subire un forte stress.

Il gruppo Lega VdA ha replicato che su questi temi non ci sono delle regole assolute: si tratta di una questione di visione e di scelte. Con l'antropizzazione odierna, la norma risulta obsoleta: ci sono esperti che sostengono che alcuni animali non riescono a vivere sul territorio in modo autonomo e che avrebbero quindi bisogno di un ricovero. Per il gruppo, anche la gestione delle colonie feline demandata ai Comuni non è adatta, perché questi non dispongono di risorse sufficienti. Secondo la Lega VdA, le politiche per la tutela degli animali non sono adeguate: ci sono cose da rivedere e da modificare.

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 18 aprile, alle ore 9.

SC