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Communiqué n° 104 de 22 février 2024

Interpellanza sul canile/gattile regionale di Aosta

Nella seduta consiliare del 22 febbraio 2024 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sul canile/gattile regionale.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha ricordato i contenuti della legge regionale n. 37/2010 secondo cui «la Regione promuove la tutela e la presenza degli animali di affezione, riconoscendo loro il diritto a un'esistenza compatibile con le proprie esigenze biologiche ed etologiche. Oggi vengono considerati animali di affezione, non solo cani, gatti, pesci e piccoli volatili, ma anche conigli, furetti, cincillà, ecc. Vorremmo sapere se le strutture e i servizi del canile/gattile regionale siano adeguati al ricovero e alla cura di animali d'affezione diversi da cani e gatti; se sia intendimento del Governo regionale di adeguare queste strutture e la loro organizzazione, per consentire un'estensione dei servizi anche ad altre specie di animali di affezione.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «le strutture e i servizi del canile/gattile regionale non sono adeguati al ricovero di animali diversi da cani e gatti. La Regione, da anni, è impegnata nel migliorare le condizioni di benessere di questi ospiti e, dal 2015 ad oggi, sono stati destinati alla struttura finanziamenti per circa 680mila euro. La legge 281 del 1991 disciplina la tutela degli animali di affezione e la lotta al randagismo, ma ha come principale finalità quella di tutelare la salute pubblica e l'ambiente con il controllo, in particolare, di cani e gatti per questioni sanitarie. Le competenze del canile/gattile sono contenute nella legge regionale 37/2010 che ha assegnato alla struttura pubblica le funzioni di assistenza a cani e gatti ritrovati vaganti sul territorio, senza proprietario. In questi casi, gli animali di affezione sono sottoposti a vigilanza per la prevenzione delle zoonosi (malattie trasmissibili tra uomo e animale e viceversa) e per la profilassi delle malattie infettive e parassitarie. Vengono quindi ricoverati nel canile/gattile sanitario e sono trasferiti nel canile/gattile rifugio solo dopo che è stato completato il protocollo sanitario. Queste due strutture devono garantire buone condizioni di vita per gli animali e il rispetto delle norme igienico-sanitarie e sono soggette al controllo sanitario dei servizi veterinari dell’Ausl. Il canile/gattile, inoltre, ha la funzione di detenere temporaneamente i cani e gatti sottoposti a sequestro dall’autorità giudiziaria o di proprietà di persone che versano in situazioni di disagio - certificate dalle politiche sociali - e che sono impossibilitate a occuparsene. Nonostante dai primi anni Novanta la concezione di animale da compagnia si sia evoluta ad altre specie oltre a cani e gatti, non si ritiene che la finalità del canile/gattile regionale - come struttura pubblica - sia quella di ricovero e cura di animali oltre alle specie già previste. Nei casi di necessità, Corpo forestale, enti e istituzioni si sono sempre impegnati per dare le risposte necessarie, anche mettendo a disposizione spazi per il ricovero temporaneo. È comunque possibile, da parte di associazioni animaliste o privati realizzare rifugi per animali, previo parere autorizzativo dell’Ausl che valuterà i requisiti strutturali e le capacità gestionali dei soggetti interessati.»

Il Consigliere Sammaritani si è detto insoddisfatto: «Una risposta molto burocratica che non tiene conto dell'evoluzione della società anche in questo settore che, invece, continua ad essere solamente affrontato dal punto di vista della prevenzione del randagismo e della tutela sanitaria. In Valle d'Aosta siamo molto indietro: pur avendo votato una legge, siamo solo alle dichiarazioni di principio, ma manca l'applicazione pratica. Per un cane o un gatto abbandonato, abbiamo le strutture; per un coniglio, o per altri animali, invece, bisogna fare ricorso al volontariato o alla buona volontà dei cittadini che si sostituiscono alla pubblica amministrazione. Non mi sembra di cogliere un atteggiamento positivo nei confronti di questa tematica: ci torneremo in futuro.»

 

SC