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Communiqué n° 603 de 23 novembre 2023

Conclusi i lavori del Consiglio. Approvate una mozione e una risoluzione

L'Assemblea si riunirà nuovamente l'11, 12, 13 e 14 dicembre 2023

 

In chiusura dell'adunanza del 22 e 23 novembre 2023, il Consiglio Valle ha approvato una mozione e una risoluzione. Una mozione è stata respinta e una ritirata.

Iniziative approvate

  • Adesione al Registro pubblico del Contrassegno unificato disabili europeo

Approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega VdA, così come emendata in accordo con il Presidente della Regione, che impegna il Governo a sensibilizzare gli enti locali nel voler valutare l'eventuale opportunità di adesione al Registro pubblico del Contrassegno unificato disabili europeo (Cude), alla luce dei possibili benefici operativi per le attività di gestione e di controllo dei Comuni e dei Comandi di Polizia locale e per le facilitazioni che tale adesione potrebbe portare alle persone con disabilità. 

«Questo registro è una banca dati nazionale online che permetterà alle persone con il contrassegno disabili di circolare liberamente nelle zone a traffico limitato di tutti i Comuni italiani ed europei senza temere di incorrere in sanzioni - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. I dati possono essere letti sul microchip del contrassegno e controllati in tempo reale tramite un dispositivo collegato al registro, consentendo il contrasto alle contraffazioni, agevolando la gestione dei rinnovi e le cessazioni dei contrassegni e dando maggiore libertà di spostamento ai titolari. Il tutto avviene tramite l'abbonamento al Registro Cude, che potrà migliorare la viabilità e la vita, delle persone con disabilità.»

«L'intervento di sensibilizzazione della Regione deve ovviamente tenere conto dell'autonomia valutativa e decisionale degli enti locali per i quali l'iscrizione al Registro ha un costo - ha dichiarato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. L'iniziativa è comunque meritevole di essere accolta.»

  • Dotazioni finanziarie per fondo sociale per l'affitto e per morosità incolpevole

Il Consiglio ha approvato, con 19 voti a favore (maggioranza e PCP), 8 voti contrari (Lega VdA, FI) e 4 astensioni (RV), una risoluzione, proposta dei gruppi FP-PD, AV-VdAU, SA, UV e PlA, che impegna la Giunta regionale ad agire in sede di Conferenza Stato-Regioni e che invita i parlamentari valdostani a sollecitare il Governo e il Parlamento affinché vengano ripristinate e aumentate adeguatamente le dotazioni finanziarie del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole.

Il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) ha sottolineato che «il bilancio di previsione 2023 dello Stato risulta privo di stanziamenti per il fondo affitti e per il fondo inquilini morosi incolpevoli: fondi che negli ultimi anni costituito uno strumento utile per alleviare il disagio abitativo, impedendo o ritardando gli sfratti. Inoltre questi contributi hanno concorso a calmierare i canoni, agevolando la contrattazione tra inquilini con basso reddito e proprietari. La scelta del Governo italiano di non finanziare il fondo affitti incide in modo devastante sulla già grave situazione abitativa del Paese, alle prese con costi delle locazioni insostenibili, rincari energetici, inflazione e ripresa delle esecuzioni degli sfratti. Considerato il momento favorevole credo che tutti potremo sostenere questa iniziativa.» 

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, nell'annunciare il voto contrario, ha osservato: «Le premesse della risoluzione sono ridicole, indirizzate solo ad una critica politica al Governo italiano. Il fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni è stato creato nel 1998 e ogni anno viene rifinanziato: in base ai dati pubblicati, il fondo è stato cancellato per cinque volte, sempre da Governi di sinistra. Dal 2018 è tornato a funzionare con il Governo Conte e poi Draghi, ma senza previsioni per il 2022 e il 2023, avallate dal PD. La Regione, malgrado il milione di euro che ha stanziato, non è riuscita a spenderne nemmeno 20 mila, a causa delle sue stesse regole assurde. Chiedere soldi che non è in grado di spendere è semplicemente fuffa politica e noi non vi partecipiamo.»

Mozione respinta

  • Realizzazione sentiero per la salita al Mont Avic

Respinta con 20 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (RV, Lega VdA, FI, GM), una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che chiedeva di portare avanti, in collaborazione con il Comune di Champdepraz e l'ente Parco naturale Mont Avic, tutte le necessarie azioni affinché fossero individuati e programmati nel corso del 2024 i lavori per rendere la salita al Mont Avic (da entrambi i versanti consentiti) un sentiero ufficiale.

Il Vicecapogruppo Dennis Brunod, ricordando che il Mont Avic è la montagna simbolo del Parco, ha sottolineato come «la creazione di un percorso ufficiale avrebbe delle ricadute positive sull'offerta turistica creando anche una maggiore sinergia tra le attività ricettive situate nell'area protetta e nei suoi dintorni. Inoltre, un percorso ben segnalato offrirebbe maggiori condizioni di sicurezza ai visitatori, diminuendo anche il disturbo alla fauna selvatica ed evitando il danneggiamento della vegetazione.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha ritenuto «condivisibile la proposta che è volta a valorizzare la vetta per eccellenza, il Mont Avic, ma non accoglibile. Innanzitutto, per la necessaria convivenza con l'ambiente Parco, poi perché è una salita alpinistica che deve rimanere tale per non creare aspettative per le persone che non hanno le competenze tecniche per affrontarla. Non tutte le vette sono raggiungibili con un sentiero anche se nella nostra regione abbiamo i professionisti a cui possiamo sempre affidarci per raggiungere le nostre vette; inoltre, in questo momento non siamo in grado di garantire le risorse necessarie per la realizzazione di tale iniziativa che richiederebbe degli approfondimenti anche geologici: per questo chiediamo il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»

Ritirata la mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva la creazione di un protocollo specifico per la diagnosi di "disforia di genere" (sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso), comprendente la valutazione da parte di esperti della salute mentale come elemento imprescindibile per il rilascio della "carriera alias" nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente l'11, 12, 13 e 14 dicembre 2023 per l'esame delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2024-2026.

 

SC-LT