Info Conseil

Communiqué n° 601 de 23 novembre 2023

Interpellanza sull'elevato tasso di bocciature nelle scuole valdostane

 

Nella seduta consiliare del 23 novembre 2023 è stata affrontata la questione delle bocciature nelle scuole valdostane, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Abbiamo appreso da fonti giornalistiche che, secondo le statistiche, le scuole valdostane sono quelle con una maggiore percentuale di bocciati - ha commentato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Il Governo, come riportato sempre dai giornali, avrebbe auspicato un allineamento della situazione valdostana alle medie nazionali. Chiediamo quindi se la Regione valuti il tasso di bocciature come una criticità e per quali ragioni; quali siano le azioni messe in atto per affrontare la questione

«La bocciatura accentua il giudizio tra chi difende rigore e sanzioni e chi, invece, considera questa scelta ormai “superata”, ingiusta e discriminante, in quanto tende a colpire le fasce più deboli dal punto di vista sociale, economico e culturale della popolazione scolastica - ha rilevato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -.  Proprio oggi si sta svolgendo alla Cittadella il convegno “Gli ultimi in educazione: Don Milani in prospettiva”, che evidenzia come non vi sia nulla di più ingiusto che “fare parti uguali tra disuguali”. Tanti esperti ribadiscono l’importanza di un insegnamento non “standardizzato” con una valutazione degli apprendimenti riconducibile non solo al parametro sommativo, a fine percorso, ma che tenga conto della personalizzazione e della valutazione formativa, così come previsto anche dalla normativa. Non viene messo in discussione il rigore nel momento dell’accertamento al termine di un’attività (come, ad esempio, assegnare la sufficienza a tutti), ma la dimensione formativa della valutazione che prevede soprattutto sostegno, accompagnamento, riconoscimento dei progressi, incoraggiamento. Occorre quindi riflettere sull’equità e sull’utilità educativa della ripetenza. Fermo restando che non bocciare non significa produrre in modo automatico un abbassamento generale degli standard di apprendimento, in molti casi la bocciatura non favorisce l’apprendimento, anzi, recenti studi hanno evidenziato come la non ammissione alla classe successiva contribuisca all’abbandono prematuro del percorso scolastico

«Sulla situazione del numero dei bocciati, intendiamo agire su più fronti, sia potenziando le azioni di personalizzazione (tutoring, mentoring) e di orientamento, sia investendo sulla formazione dei docenti, in particolare nell’ambito della didattica e valutazione per competenze, che non si limiti a una valutazione sommativa, ma che prenda in considerazione anche l’aspetto diagnostico, formativo e autovalutativo degli studenti - ha aggiunto Guichardaz -. La valutazione è uno dei compiti più importanti e più complessi affidati alla scuola e occorre investire nella formazione iniziale e in servizio dei docenti, affinché tutti gli insegnanti abbiano un quadro completo dei vari paradigmi valutativi e possano garantire, in ogni contesto educativo, un percorso formativo efficace a tutti gli alunni, compresi quelli più fragili. Nella nostra regione, poi, è anche attiva la Rete dell'orientamento, che comprende quali tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado e che ha come obiettivo principale quello di favorire le attività di organizzazione di stand, di porte aperte, di percorsi e di workshop di orientamento per gli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo e di secondo grado. Oltre alle iniziative di tipo informativo rivolte a studenti e famiglie, si cercherà di potenziare anche quelle formative/laboratoriali, in modo da garantire una transizione il più possibile consapevole dal primo e dal secondo ciclo di istruzione. Tutte queste iniziative sono programmate in una logica di sistema, che trova riconoscimento nel Protocollo siglato con il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta, in modo da favorire una sinergia efficace di interventi

«Stiamo parlando di un tema che coinvolge questioni di rilevanza sociale complessa - ha affermato il Consigliere Sammaritani -. Noi non pensiamo che le bocciature siano causa dell'abbandono scolastico: molti mali derivano, invece, dalla volontà di dare un taglio alla scuola di tipo parificatore. Anche nel Defr appena approvato si propone un modello di scuola progressista ma non si legge da nessuna parte che la scuola deve innanzitutto insegnare, cioè dare le nozioni e gli strumenti culturali necessari per affrontare la vita. Non serve schermare i giovani dalla realtà, fatta anche di sconfitte e di insuccessi che occorre saper gestire. Trattare allo stesso modo chi studia e si impegna e chi non lo fa è un grande inganno. La scuola non può garantire il successo formativo perché questo dipende dagli studenti, ma può, invece, fornire le chance per mettere tutti in condizione di raggiungerlo. Il trionfo e il disastro aiutano in egual misura a diventare persone complete

 

LT