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Communiqué n° 598 de 23 novembre 2023

Interrogazione sull'incendio di un appartamento Erp ad Aosta

 

Con un'interrogazione, trattata nella seduta consiliare del 23 novembre 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione sull'incendio di un appartamento di Edilizia residenziale pubblica di Aosta in gestione dell'Arer.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha chiesto quali siano stati gli esiti della verifica sulle cause dell'incendio; quali le azioni messe in campo per fornire ricovero a chi è rimasto senza alloggio e per evitare il ripetersi di questi avvenimenti.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «la persona rimasta senza alloggio è stata immediatamente presa in carico dai servizi sociali ed è stata vagliata con l’Arer ogni possibilità di assegnazione temporanea, in attesa del completamento dei lavori di ripristino dell’alloggio. Non essendoci alloggi disponibili, il Dipartimento politiche sociali ha immediatamente contattato la persona proponendole una sistemazione temporanea tra le strutture appositamente destinate alle situazioni di emergenza che, tuttavia non consentono la presenza del grosso cane al quale l'interessato è fortemente legato e dal quale non accetta di separarsi, nemmeno temporaneamente. La persona ha quindi declinato l’offerta proposta. Risultava poi che un suo amico sarebbe stato disposto ad accoglierlo, per un periodo, ma anche questa ipotesi non è andata a buon fine. Gli uffici hanno valutato ogni opzione disponibile per supportare la persona nella ricerca di una sistemazione abitativa, ma la presenza inseparabile del cane ha precluso - ad oggi - ogni strada percorribile. Comprendendo la complessità e particolarità della situazione, il servizio sociale è quotidianamente in contatto con la persona per verificare eventuali auspicati sviluppi in merito alle soluzioni proposte

Sulle verifiche sull'accaduto, l'Assessore ha comunicato che «il Comandante dei Vigili del fuoco non ha evidenziato al momento alcuna possibile causa e gli esiti della verifica sono tuttora in corso. Su richiesta dell’interessato, che non disponeva dei mezzi e dei luoghi necessari, Arer ha già disposto - a proprio carico - lo sgombero dell’alloggio dai beni e dalle suppellettili e al loro temporaneo ricovero in un magazzino di sua proprietà. Arer ha poi eseguito un sopralluogo finalizzato a contrattualizzare le opere necessarie per il ripristino dell’alloggio nel minor tempo possibile e i lavori quantificabili in circa 45mila euro. L’Azienda ha comunicato che non procederà, in ogni caso, con la rivalsa dei danni, nemmeno parziale, nei confronti dell’inquilino, a prescindere dalle risultanze peritali.»

«Gli alloggi di Erp vengono sempre consegnati in buono stato di manutenzione e corredati delle necessarie certificazioni - ha proseguito Marzi -. In particolare, è utile verificare l’utilizzo di attrezzature idonee o comunque certificate per il riscaldamento, la cottura, il corretto utilizzo degli impianti che rappresentano possibili cause di principi di incendio. Il Consiglio di Amministrazione di Arer ha approvato un Accordo intersettoriale del Piano regionale della prevenzione 2021-2025 per la sicurezza negli ambienti domestici, con l’Assessorato e l’Azienda Usl che prevede lo svolgimento di sopralluoghi mirati al fine di rafforzare l’azione di prevenzione e controllo. La finalità è quella di promuovere la salute, il benessere e la sicurezza negli ambienti di vita, attraverso l’adozione di misure di prevenzione degli incidenti domestici

«In un alloggio Arer si è sviluppato un incendio notturno in cui sarebbe morto, non solo l'occupante, ma anche tutto il palazzo a causa della presenza di bombole che potevano esplodere - ha segnalato il Capogruppo Manfrin -. Questa tragedia è stata scongiurata solo grazie al cane presente nell'alloggio che, con il suo abbaiare, ha svegliato il proprietario il quale, a sua volta, è riuscito ad allertare e sgombrare tutto il palazzo. Sarebbe giusto che quest'uomo che è anche disabile, potesse stare con il suo cane e invece gli vengono proposte soluzioni in cui i due vengono divisi. La persona in questione, è stata poi anche convocata da Arer che gli ha chiaramente detto che le responsabilità dell'incendio non potevano essergli imputate. L'aspetto più paradossale è legato al fatto che l'Azienda ha preso in carico oggetti e suppellettili presenti all'interno dell'appartamento incendiato per custodirli, ma non ha fatto lo stesso con la persona e il suo cane. Non credo che manchino alloggi da assegnare e io stesso ho constatato la disponibilità di un appartamento che è stato liberato il mese di settembre scorso. Ho provveduto a segnalare ad Arer il fatto, ma mi è stato risposto che, al momento, non è possibile assegnarlo. Il triste epilogo di questa vicenda è che abbiamo una persona che questa notte ha dormito in un parco, in un sacco a pelo, che è per strada non per sua responsabilità ma perché l'appartamento in cui viveva non garantiva le situazioni minime di sicurezza e non siamo in grado di garantirgli una sistemazione decorosa che comprenda anche il suo cane. Se non riusciamo a farci carico di una situazione come questa, non possiamo definirci una regione civile!»

 

LT