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Communiqué n° 556 de 9 novembre 2023

Concluso il dibattito e repliche della Giunta sul Defr 2024-2026

 

Nella seduta mattutina del Consiglio del 9 novembre 2023 si è chiusa la discussione generale, con le repliche della Giunta, sul Documento di economia e finanza regionale 2024-2026.

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, aprendo il dibattito, ha considerato che «ognuno parla del proprio piccolo grande mondo, ma il Defr è un documento che deve dare una lettura d'insieme. Se il bilancio ha più risorse, è merito di tutti: chiedo quindi all'opposizione di non "rosicare" perché tutti insieme lavoriamo per il bene della Valle d'Aosta. Con il Defr diamo delle indicazioni per dare risposte alla nostra comunità: si può certamente fare di più, ma lo sforzo è quello di migliorare. Io mi auguro che il Defr sia approvato oggi: con le bandierine da piantare non si va da nessuna parte e la comunità non fa distinzioni se le cose non vanno avanti.» Si è quindi soffermato sulla Matterhorn Cervino Speed Opening: «Siamo alla vigilia di uno degli eventi più importanti che la Valle d'Aosta ha avuto modo di organizzare: le gare di Coppa del mondo sono una vetrina straordinaria per lanciare la stagione invernale e ci presentiamo con il vestito migliore, grazie anche alle condizioni della neve che sono ottimali.»

Per il Consigliere Dino Planaz (RV) «il Defr presenta una serie di problematiche che devono essere affrontate e potrebbero essere migliorate incidendo positivamente sulla qualità della vita dei valdostani. Le abbiamo già evidenziate in fase di approvazione del Piano della salute e benessere sociale e dell'assestamento di bilancio ma le nostre iniziative non sono state recepite dalla maggioranza. Per i trasporti saranno impegnate molte risorse, anche non regionali, ma per arrivare a quali risultati? Anche il problema dei transiti al tunnel del Monte Bianco è tornato alla ribalta dopo la chiusura del Fréjus ma non vediamo soluzioni incisive. L'agricoltura ha bisogno di una profonda riforma di cui non c'è traccia nel Defr. La filiera del legno è scritta sulla carta ma che ricadute concrete avrà dal punto di vista della cura del territorio e dell'occupazione? Non ci sono azioni premiali dedicate a chi opera per la tutela del territorio e leggiamo di misure gentili per il contenimento della specie del lupo e delle predazioni. Sarebbe utile che il Governo ascoltasse i suggerimenti dell'opposizione che non vengono per partito preso ma dare un futuro migliore al nostro territorio e ai nostri cittadini.»

Le repliche della Giunta

L'Assessore agli affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, si è concentrato su tre argomenti. «Il primo riguarda il Pnrr: i 450 milioni di euro a disposizione sono soggetti a delle riflessioni a livello nazionale per una loro parte, ma abbiamo l'assicurazione del Ministro Fitto per interventi sulla città di Aosta che erano stati messi in dubbio. Non si può nascondere che il Pnrr risulti un pasticcio che quotidianamente si deve dipanare: la responsabilità è di aver impostato il sistema con una logica fortemente centralistica, con una piattaforma che non è sempre funzionante. Mancano delle risposte, come nella vicenda del borgo di Arvier: ci sforziamo di lavorare intensamente e presenteremo in Commissione tutte le problematiche. La deuxième question concerne les minorités linguistiques: ce n'est pas toujours l'argent qui fait la guerre et il y aura de notre part un grand engagement. Il y aura un grand moment de débat avec le Parlement italien et le Gouverment sur les minorités linguistiques et on pourra s'interroger sur le rôle du francoprovençal, qui est capital pour notre région avec bien sûr le français. Infine, il tema della montagna che per noi è importantissimo: siamo ancora in attesa della revisione della legge quadro, che potrebbe portare risorse ulteriori oltre che sviluppi sulla zona franca. Trovo tuttavia insopportabile la furia ideologica sulla montagna, che crea conflitti che distorcono la realtà.»

L'Assessore all'agricoltura e alle risorse naturali, Marco Carrel, ha parlato del nuovo Programma forestale che «sarà affidato entro i primi giorni di dicembre prossimo ed entro 18 mesi avremo lo studio che dettaglierà, tra le altre cose, anche lo sviluppo della filiera legno. Il Complemento di sviluppo rurale, invece, non dipende dal Governo regionale ma abbiamo deciso di affiancare a questa misura altre azioni per incentivare la tutela e lo sviluppo economico del territorio. La legge n. 17/2016 (Nuova disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale) non è un ritorno al passato ma uno strumento di grande utilità che supporta le piccole imprese che non possono o avrebbero molte difficoltà ad accedere al Complemento di sviluppo rurale. Conosciamo le necessità degli agricoltori valdostani e stiamo intervenendo con tutti gli strumenti a nostra disposizione per dare le risposte migliori.»

L'Assessore al turismo, sport e commercio, Giulio Grosjacques, ha osservato che «si continuerà a lavorare sul tema dell'organizzazione turistica anche se non compare negli obiettivi del Defr. La legge sugli accompagnatori della media montagna, non avendo avuto rilievi da parte del Governo italiano, dispiega tutti i suoi effetti e i corsi per la formazione di questa nuova figura saranno organizzati sotto la regia delle Guide di alta montagna. L'area per la costruzione della Maison de la montagne è stata individuata proposta dalle guide e dai maestri di sci perché giudicato da loro come la zona più rispondente alle loro esigenze: stiamo seguendo tutte le procedure per proseguire l'accordo con VdA Structure per l'utilizzo di questa zona. Riguardo all'obiettivo riguardante la predisposizione di un disegno di legge in materia di incentivi urbanistici per l’ampliamento e la riqualificazione di esercizi turistico-ricettivi, l'Assessorato presenterà a breve un testo sul quale le Commissioni potranno portare il loro contributo. Il lavoro svolto in questi anni per portare clientela straniera ha dato i suoi frutti: le ultime due stagioni sono state le migliori di sempre e abbiamo recuperato il differenziale che si è verificato durante il periodo pandemico, con un 50% di turisti italiani e 50% stranieri. Riguardo all'Ecole hôtelière, l'attività condotta sta dando i suoi risultati, e in controtendenza con altre realtà italiane, quest'anno l'Ecole ha avviato una classe in più che potrà dare risposte alla cronica mancanza di personale nelle nostre strutture ricettive.»

L'Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato: «Intendiamo potenziare il supporto psicologico e di ascolto agli studenti, già inserito peraltro nelle scuole che ha dimostrato di avere buone ricadute e una grande utilità per i nostri ragazzi ma anche per gli insegnanti. La manutenzione e le opere ordinarie delle scuole, ad esclusione di quelle superiori, sono di competenza dei Comuni e il nostro Governo stanzia ogni anno risorse importanti ai Comuni che sono impiegate anche per la costruzione e la manutenzione degli edifici di loro pertinenza. L’Assessorato che rappresento inoltre ha quadruplicato in assestamento di bilancio un fondo che, su richiesta degli enti locali, può essere utilizzato per gli interventi necessari sulle scuole di loro pertinenza. In materia di contributi agli studenti per affitti e alloggi fuori Valle, la nostra regione investe importanti risorse che credo non abbiano in proporzione grandi rivali a livello nazionale.»

L'Assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha osservato che «la nuova organizzazione dell'Assessorato - che ha unito opere pubbliche e ambiente - è una scelta strategica e ci permette di affrontare con concretezza e velocità il dialogo con gli enti locali e con le imprese. In queste settimane abbiamo posto le richieste al Piano nazionale degli interventi per la sicurezza del settore idrico, così come stanno decollando i progetti del servizio idrico regionale. La crisi idrica è solo una faccia dei cambiamenti climatici: occorre operare per ridurre i livelli di rischio, facendo sinergia con le varie strutture che si occupano della tematica, Fondazione Montagna sicura e Arpa che sono i nostri bracci operativi e che sono fondamentali per il monitoraggio. La revisione del Piano territoriale paesistico e il Piano delle acque saranno le sfide importanti per il 2024. Evidenzio l'attenzione data agli enti locali per le opere minori di pubblica utilità: un cambio in meglio che dà dignità ai comuni e che dà certezze anche al mondo delle imprese. Questo nuovo metodo di lavorare è più concreto e operativo. Segnalo poi gli interventi sulle strutture scolastiche, come quello alle ex magistrali di Aosta, con ricadute positive sul capoluogo. L'ambiente è al centro di un'attività complessa e malgrado la grave carenza di personale, stiamo lavorando per la gestione dei rifiuti e a presto l'Osservatorio sarà ricostituito. Va inoltre ricordato il grande lavoro portato avanti dal gruppo di lavoro per l'individuazione di soluzioni operative idonee ad avviare le azioni stabilite nel Piano di gestione dei rifiuti 2022-2026: un gruppo di lavoro con una funzione operativa e strategica.»

«Un atto programmatorio come il Defr tiene conto di quanto approvato con il Piano per salute e il benessere sociale - ha sottolineato l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi -. Gli obiettivi evidenziati nel Defr devono essere la sintesi tra gli obiettivi del recente passato, visto che il Defr dall'anno scorso ha cambiato la sua impostazione diventando più sintetico e puntuale. In questa logica di integrazione, partendo dal Dipartimento per le politiche sociali, siamo impegnati su una serie di azioni di riforma per ciò che concerne alcune leggi essenziali sul piano sociale: la riforma del Terzo settore, la riforma della legge sull'invalidità, la riforma sulla legge per la disabilità si incrociano con l'applicazione e la messa a terra dei livelli essenziali delle prestazioni e servizi sociali i quali, finalmente dopo oltre un ventennio, stanno ricevendo applicazione amministrativa con i finanziamenti dedicati. Tutto ciò richiede un passaggio da un approccio di gestione a uno di programmazione. Sempre restando su un piano di integrazione, che è tipico di un'azione programmatoria come il Defr richiama, in piena coerenza col Piano della salute e del benessere sociale, da un punto di vista sanitario, siamo impegnati nell'integrazione tra l'area ospedaliera e quella territoriale. La recente approvazione dell'atto aziendale dà gambe a questo genere di approccio andando anche a prevedere una serie di azioni che di fatto mettono la nostra sanità regionale sia al centro di una rete interregionale ma allo stesso tempo cercano di essere attrattivi per gli ambiti ospedalieri e sanitari sui quali ad oggi siamo in difficoltà. Restando però su un piano politico è opportuno scegliere. È corretto proporre soluzioni non praticabili in linea con le frustrazioni legittime che tutti percepiamo? Oppure per il ruolo che abbiamo, dobbiamo sforzarci di migliorare tutti i giorni per quanto possibile, assumendoci la responsabilità di spiegare e condividere con la nostra comunità una situazione complessa?»

«Il Defr è un piano con una visione complessiva che si sviluppa per settori e va inserito nei piani strategici che stiamo sviluppando - ha sottolineato l'Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -. Il Defr guarda al nuovo Piano politiche del lavoro che arriverà in Consiglio entro l'estate, così come al Piano energetico che è già stato presentato e assegnato alle Commissioni. Stiamo cercando di accelerare la definizione del Piano regionale dei trasporti, malgrado le emergenze che le strutture stanno affrontando con la prossima chiusura della tratta ferroviaria. Tra gli obiettivi nuovi di questo Defr vi sono la riforma dell'artigianato di tradizione, la prosecuzione delle azioni di orientamento dei giovani - con una sperimentazione concreta in bassa Valle per portare i centri per l'impiego vicino alle scuole e far dialogare scuola e imprese -, il piano di comunicazione per essere più vicini ai cittadini che utilizzano il trasporto pubblico ed essere più attenti a raccogliere le loro esigenze. Altro obiettivo qualificante è la creazione del centro unificato per la ricerca scientifica: questa è un'azione forte che inseriamo in un documento di programmazione per rendere più robusta la ricerca - oggi frammentata - e per rendere più competitive le aziende grazie a nuove competenze. Vi sarà poi un'attenzione ai grandi comprensori sciistici ma anche a quelli più piccoli: la legge sulle piccole stazioni sta iniziando a dare i suoi frutti, grazie alla collaborazione di tutti. In questo Defr c'è coerenza tra scelte politiche e risorse messe a disposizione, in una logica propositiva, attraverso un disegno organico, strategico e, soprattutto, di aiuto all'occupazione e allo sviluppo economico della nostra regione.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «un documento che tratta una serie di tematiche trasversali improntante alla sostenibilità: da quella del lavoro a quella ambientale fino a quella del territorio, a cui si affiancano una serie di iniziative puntuali. Sono azioni con una visione strategica di medio lungo termine che devono essere sostenute e portate a conclusione nel rispetto del percorso fatto fino ad oggi e adeguate alle nuove esigenze. Azioni che si intersecano con la necessità di attenzionare dei temi più puntuali che sono di stretta competenza dei singoli Assessorati. Il Defr dunque contempla questioni ampie e diversificate, alcune risolvibili direttamente, altre che necessitano invece del confronto con altri enti quali lo Stato, l'Europa o la Commissione paritetica e sulle quali per la natura e la complessità dei temi, non possiamo dettare i tempi ma dobbiamo essere parte proattiva per la soluzione delle situazioni trattate. Rispetto ai Comuni abbiamo cercato di potenziare la loro capacità di gestione nella consapevolezza della necessità di un confronto costante con il territorio per valutare anche il futuro del loro assetto. Il Defr ha una sua fisionomia molto ben delineata e vuole portare a compimento una serie di iniziative e di attività che vedranno l'attuazione e il sostegno finanziario nel prossimo bilancio. Stiamo lavorando per dare risposte importanti e concrete alla nostra comunità.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC-LT