Info Conseil

Communiqué n° 524 de 26 octobre 2023

Interrogazione sui conferimenti di sostanze inquinanti alla discarica di Brissogne

 

Nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interrogazione sui conferimenti di sostanze inquinanti nella discarica di Brissogne.

In particolare, il Vicecapogruppo Erik Lavy ha chiesto se esistono dei pozzi della discarica in cui sono state registrate negli ultimi cinque anni delle anomalie che hanno evidenziato un inquinamento della falda; quali le sostanze e i loro valori oltre i limiti di legge e quali le misure previste per riportarle entro i limiti della norma.

L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha premesso che «la discarica di Brissogne è ubicata in un'area dove si trovavano numerosi depositi non controllati di rifiuti depositati fino agli anni ’80, periodo in cui non vi erano specifiche disposizioni normative in materia. Nel 1989 il Piano regionale aveva previsto la messa in sicurezza di queste discariche non controllate e dei depositi, ma si può ben comprendere la complessità di monitoraggio della tenuta della discarica per distinguere le diverse potenziali sorgenti di inquinamento. Dagli anni 2000 viene effettuato il monitoraggio della falda soggiacente l’area del Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati di Brissogne tramite una rete di pozzi piezometrici per monitorare gli impatti della discarica sulla falda. L’Arpa è stata in grado d’individuare i pozzi piezometrici che sono maggiormente influenzati dalla presenza dei vecchi depositi sotterranei di rifiuti. Questa differenziazione è stata utile e necessaria per distinguere fra i potenziali impatti della discarica e la contaminazione presente in falda dovuta alla presenza dei vecchi cumuli di rifiuti

Per quanto riguarda i monitoraggi, l'Assessore ha riferito che «dal 2018 al 2022 sui pozzi monitorati dal gestore della discarica (i pozzi significativi, in minor misura interessati dalla presenza dei vecchi depositi incontrollati di rifiuti) si è registrato il superamento dei limiti di legge solo a settembre 2021 e unicamente nel pozzo piezometrico P9, posto circa 100 m a monte della discarica rispetto alla direzione di flusso della falda, quindi non influenzato dalla discarica. Nel campione del settembre 2021 del piezometro P9 sono state rilevate concentrazioni di arsenico (33,8 microgrammi al litro) contro il limite determinato per il fondo antropico di 21 µg/l; manganese (6.220 µg/l) contro il limite di 1.545 µg/l. Nella campagna di monitoraggio successiva (novembre 2021) i superamenti dei limiti non si sono ripetuti e, per contro, si sono rilevati valori di arsenico e manganese molto bassi, in linea con la serie storica precedente e successiva (arsenico minore a 0.31 µg/l; manganese pari a 2.1 µg/l).  I superamenti rilevati nel settembre 2021 sono quindi da ritenersi delle anomalie e, in ogni caso, considerata la posizione del punto di monitoraggio, non sono imputabili alla discarica. Ad oggi non sono state rilevate evidenze di inquinamento della falda attribuibili alla discarica

Il Vicecapogruppo Lavy si è detto stupito «dalla parzialità delle informazioni fornite in Aula. Dalle relazioni annuali di Enval risultano altri dati, più completi e mi chiedo se siano state prese in considerazione dal Governo. Ci sono due tipi di analisi da portare avanti: quelle sui pozzi ma anche quelle sul percolato. Nel 2020 l'azoto nitroso ha superato il limite dei pozzi di P27 e P26 oltre al problema più annoso che riguarda i parametri del cromo esavalente. Da dove arrivano queste contaminazioni di cromo esavalente se è stata fatta addirittura una bonifica? Dalle relazioni annuali che riprendono una relazione dell'Arpa risulta che questa contaminazione della discarica si origini all'interno delle aree industriali Cogne Acciai Speciali ed ex Cogne e interessa anche punti ubicati a valle rispetto alla direzione principale di deflusso della falda. Per quanto riguarda invece il percolato, nel 2020 e nel 2021 si sono rilevati degli scostamenti oltre i limiti consentiti nella vasca del quarto lotto dei valori di colore, cod, cloruri, azoto ammoniacale, azoto liquido, tensioattivi totali e ferro nel 2021. Se è normale che tutti i parametri di origine organica possano essere presenti in una discarica, quello del ferro resta un'incognita da spiegare. Infine, abbiamo poi dei parametri totalmente fuori controllo che riguardano il ferro, il manganese e l'arsenico.»

 

LT