Info Conseil

Communiqué n° 516 de 25 octobre 2023

Approvato un disegno di legge in materia di tutela delle acque dall'inquinamento

Iniziati i lavori del Consiglio Valle convocato il 25 e 26 ottobre

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle convocato oggi, mercoledì 25, e domani, giovedì 26 ottobre 2023, per discutere un ordine del giorno composto di 66 punti.

A inizio mattina, l'Assemblea ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento.

Il testo, presentato dalla Giunta il 27 settembre e riformulato dalla terza Commissione, è composto di cinque articoli che modificano la legge regionale n. 59/1982 al fine di attualizzarla alle disposizioni del Testo unico ambientale (decreto legislativo 152/2006). L'Aula ha anche recepito un emendamento dell'Assessore al territorio e ambiente.

Il Consigliere Paolo Cretier (FP-PD), relatore, ha illustrato il provvedimento in Aula. «La modifica incide in particolare sugli aspetti relativi alle modalità di autorizzazione degli impianti di depurazione con potenzialità maggiore, uguale o minore a 2000 abitanti equivalenti. Oltre a recepire il decreto legislativo 152, l'obiettivo di questo disegno di legge è infatti quello rendere il processo autorizzativo maggiormente legato al comprensorio e alle sue peculiarità, valutando in modo significativo gli aspetti legati alla localizzazione dell'impianto e di alcuni periodi nel corso dell'anno. Infatti, il valore di abitanti equivalenti è calcolato in riferimento alle specificità degli ambiti, al clima, alla concentrazione turistica: insomma, una più giusta e mirata connotazione tecnica sia nella nuova costruzione sia in situazioni di rinnovo degli impianti. Inoltre, in sede di prima applicazione della legge, al fine di garantire l'adeguamento degli impianti già esistenti, il cui adempimento è in capo all'Ente di governo d'ambito del Servizio idrico integrato, diventa necessario aggiornare il programma degli interventi contenuti nel piano d'ambito. Attraverso le successive delibere attuative della Giunta sarà possibile raggiungere gli obiettivi di governare questa importante azione di gestione delle acque di depurazione e non andare incontro a procedure d'infrazione.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Luca Distort, annunciando il voto di astensione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, ha precisato che «la tutela acque dall'inquinamento è un tema di importanza centrale: la funzione legislativa deve esercitarsi senza risparmiarsi adottando strumenti legislativi idonei a rispondere alle diverse esigenze, stando al passo con i mutamenti climatici e con l'evoluzione della tecnologia di settore. Questa legge, però, nella sua duttilità e versatilità si presta a risultare uno strumento generico: recepisce norme di rango superiore e affida alla Giunta la capacità decisionale su tutti i dettagli attuativi che sono gli elementi che faranno la differenza. Il Governo sarà all'altezza degli approfondimenti e di scegliere le più corrette misure applicative? È una firma su un assegno in bianco, affidato alla Giunta che noi, in quanto forze di opposizione, non potremo controllare minimamente.»

La Consigliera Chiara Minelli, comunicando il voto di astensione del gruppo PCP, ha osservato: «Si tratta di un disegno di legge che non può non essere condiviso nelle linee generali, ma con le modifiche apportate, che sono principalmente di natura tecnica, non c'è la sufficiente chiarezza per poter esprimersi positivamente, in particolare riguardo alle tempistiche delle autorizzazioni che, come altri importanti elementi, saranno demandate a successive delibere attuative della Giunta.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha parlato di «un disegno di legge che introduce novità importanti. Accogliamo positivamente la disponibilità dell'Assessore al territorio e ambiente di condividere con la terza Commissione qualsiasi delibera prima della sua approvazione in Giunta. Non avrebbe avuto senso inserire in legge i numerosi dettagli attuativi. Il Governo regionale discuterà in terza Commissione tutte le misure che vorrà adottare dando la possibilità ai Commissari di dare il loro contributo: una procedura funzionale ed efficace in cui la forma diventa sostanza.»

L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha ribadito che «le modifiche proposte, oltre ad allineare la legge regionale al Testo unico ambientale, disciplinano alcuni aspetti per renderli più aderenti alla realtà regionale. Con la legge 7/2022 abbiamo iniziato un percorso di riorganizzazione del Servizio idrico integrato, a favore di una maggiore tutela della risorsa idrica, anche in considerazione dei recenti cambiamenti climatici. Stiamo cercando di intervenire nel modo più efficace e progressivamente, non solo sugli impianti esistenti ma anche in relazione ai numerosi interventi in programma che si espliciteranno nel tempo, man mano che il piano d'ambito del Servizio idrico integrato espliciterà i suoi effetti. Abbiamo voluto rendere più snella questa legge ed evitare ulteriori aggiornamenti normativi, demandando alla Giunta regionale la previsione dei dettagli attuativi.» L'Assessore ha quindi illustrato un emendamento depositato in Aula, a seguito del parere del Consiglio permanente degli enti locali, che differisce al 31 dicembre 2024 il termine entro il quale il Consorzio BIM deve aggiornare il programma degli interventi contenuti nel piano d'ambito.

 

 SC-LT