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Communiqué n° 430 de 8 juillet 2021

Interpellanza sull'utilizzo di un manuale didattico di bioetica nelle scuole

Seduta dell'8 luglio 2021

 

Nel corso della seduta consiliare dell'8 luglio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato la Giunta regionale sull'utilizzo nelle scuole della regione di un manuale per l'insegnamento della bioetica ai giovani.

«Una circolare dell'Assessorato regionale ha suggerito di seguire un percorso in classe sviluppando le unità didattiche della seconda edizione de “Il primo Syllabus per l’insegnamento della bioetica ai giovani” - ha affermato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Sfogliando le schede didattiche si legge che, tra gli obiettivi perseguiti, ci sono “denunciare le pratiche inumane e le violazioni dei diritti fondamentali ai danni dei migranti all’interno dei centri di accoglienza degli immigrati” o l’introduzione e la spiegazione della “differenza fra sesso genetico, differenziazione sessuale, assegnazione di genere e identità di genere”. Non sottovalutiamo il pericolo di emulazione: i ragazzi rischiano di prendere a cuor leggero decisioni che segneranno tutta la loro vita. L’Assessorato è d’accordo con le affermazioni contenute nelle unità didattiche? Si ritiene opportuno l’utilizzo di questo manuale all’interno delle scuole della nostra regione?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha risposto: «La circolare emanata in occasione della Giornata mondiale della bioetica dell'ottobre scorso, peraltro rivolta ai ragazzi delle superiori, segnalava soltanto una specifica scheda didattica: quella relativa, appunto, alla bioetica. Ribadisco che il Syllabus non è un manuale scolastico, ma uno strumento didattico liberamente fruibile dagli insegnanti come spunto per stimolare riflessioni. Stiamo preparando la prossima Giornata mondiale della bioetica e ritengo che qualche riflessione sul Syllabus vada fatta. Bisogna approcciare certi temi con la massima neutralità: non si può pensare solo all'alfabetizzazione, vanno prospettate tutte le problematiche, soprattutto agli studenti delle superiori. Bisogna discutere di bioetica non solo riguardo al contesto medico: mi impegno a fare ulteriori riflessioni, perché ritengo giusto che i ragazzi possano trattare in classe argomenti legati ai diritti civili, sempre con grande attenzione e garbo, in modo da poter sviluppare spirito critico anche su temi delicati

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «I ragazzi devono essere posti nelle condizioni di discernere tra propaganda e insegnamento. Resto perplesso sulla scheda didattica di bioetica, visto che riguarda canti e balli con vestiti tradizionali. Su temi delicati come l'immigrazione, un insegnante può stimolare riflessioni e suscitare un dibattito; se però utilizza questo manuale, inculca informazioni distorte. Così come ci sono dati biologici incontrovertibili, e gli insegnanti devono fornire ai loro alunni gli strumenti per formarsi un'idea. E non certo imporre ideologie

 

MM