Info Conseil

Communiqué n° 421 de 7 juillet 2021

Approvata una proposta di legge sull'utilizzo della trazione a idrogeno

Seduta consiliare del 7 luglio 2021

Nella seduta pomeridiana del 7 luglio 2021, dopo un lungo dibattito, il Consiglio Valle ha approvato, con voto segreto (27 a favore, 7 contrari e 1 astensione), una proposta di legge che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile (modificazioni alla legge regionale n. 22/2016). Sul testo sono stati depositati in Aula due emendamenti dai gruppi VdA Unie, PCP, UV, AV-SA, entrambi approvati.

Il testo, che riconosce l'idrogeno come sistema di accumulo, vettore energetico e combustibile alternativo alle fonti fossili, dispone che la Giunta regionale, previa consultazione con gli operatori di sistema per quanto concerne gli investimenti infrastrutturali relativi al trasporto pubblico, presenti, entro 180 giorni, al Consiglio Valle uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno finalizzato alle verifiche economiche, ambientali e di integrazione tra i diversi vettori energetici, fermi restando i già previsti interventi di elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea in corso di progettazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana e indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Riguardo alla riapertura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, lo studio dovrà contenere la valutazione costi e benefici dell'utilizzo del vettore energetico idrogeno come opzione ulteriore rispetto a quelle oggetto di valutazione.

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha dichiarato: «Ho sentito parlare di unità di intenti ritrovata in maggioranza; però tutti hanno capito l'escamotage dei due emendamenti per rimandare il problema a data da destinarsi. Ma il problema politico è gigantesco. Abbiamo già assistito alla guerra in maggioranza a colpi di comunicati stampa, in un confronto che ovviamente non avviene in Aula. Il risultato? La Valle d'Aosta è paralizzata. In maggioranza, su tutti i temi fondamentali emergono visioni agli antipodi.»

Per il Consigliere di PCP Paolo Cretier, «l'obiettivo "Fossil Fuel Free" 2040 e la decarbonizzazione sono importanti: anche la ferrovia, seppur nel suo piccolo, sarà un tassello strategico per ridurre l'impatto delle emissioni. Si è fatta volontariamente molta confusione mediatica e politica su questo tema in questi ultimi giorni: la politica non deve rigettare le scelte politiche del passato, bisogna dare continuità programmatica a quanto già deciso, tenendo conto dei finanziamenti già stanziati, ma intervenendo laddove necessario. A volte la politica necessita di condivisione e non di chiusura: è quello che alcuni di noi hanno cercato di fare attraverso un confronto e mediando politicamente gli emendamenti condivisi poi da quasi tutti i colleghi. Non abbiamo barattato nulla, continuiamo ad avere la nostra idea progressista. Le due tematiche -  elettrificazione e idrogeno - sono complementari e non concorrenti. Ora sta a noi fare le riflessioni politiche.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha osservato: «Non trovo nulla di stravolgente in questo testo, che è un'integrazione ad una legge e vuole dare degli indirizzi; a meno che non si voglia dare un significato che in realtà non c'è. La ferrovia è di destra o di sinistra? Me lo chiedo perché qualcuno, di questo argomento, sta facendo una battaglia ideologica. Invece la ferrovia è una struttura di cui la Valle d'Aosta ha bisogno, e non è né di destra né di sinistra. Basta travisare, nessuno ha certezze, vogliamo solo migliorare il servizio dei trasporti; è da vent'anni che si parla di sperimentazioni con l'idrogeno. Ad oggi, non sappiamo il costo finale complessivo dell'elettrificazione, non abbiamo nemmeno dati certi sugli effettivi vantaggi. Ciò non significa che con questa proposta di legge si voglia bloccare il progetto da cui, comunque, ricaveremo pochi benefici. In effetti, il problema vero della nostra tratta ferroviaria non è la trazione, ma è il fatto di avere un binario unico. Bisogna poi tenere conto della portata massima della ferrovia: se avremo treni più performanti, ma più pesanti rispetto alle 18 tonnellate per asse, dovremo viaggiare a velocità ridotta.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, si è soffermato su alcuni aspetti emersi durante il dibattito: «Il primo dato politico è il primo comma dell'articolo 1 dove si definisce un obiettivo: la Regione riconosce l'idrogeno quale sistema alternativo alle fonti fossili. Questo è un elemento fondamentale, perché questo impegno è riconosciuto con una legge e non con una mozione di indirizzo. Ci sono stati dei tentativi di creare uno scontro elettrificazione-idrogeno, che non esiste: non è una questione ideologica, è una questione pratica e di prospettiva. Ci sono molte realtà che stanno investendo pesantemente su questo tipo di vettore, non solo per il trasporto. Per una volta riusciremo a non arrivare ultimi? Riguardo al PNRR, vorrei sfatare un sogno: non sono stati allegati gli interventi in corso di progettazione ma gli interventi stimati essere coerenti con la linea del Piano in termini di cambiamento climatico. Il progetto per l'elettrificazione attualmente non lo abbiamo e questo genera un problema: i limiti per il termine dei lavori è fissato dal PNRR per il 2026. Ce la faremo? Perché un conto è avere uno stanziamento di fondi, un altro è avere un progetto tecnico con una sua sostenibilità. In merito alla quasi maggioranza, ci sarebbe anche da definire il quasi PCP: c'è una spaccatura nella spaccatura. Mi piacerebbe sapere quali siano i ruoli in questo Consiglio: c'è un'opposizione chiara, c'è una maggioranza con una quasi maggioranza che ha un gruppo che è quasi un gruppo. Questa maggioranza più che di un tagliando, ha bisogno di una forte revisione.»

Pour le Conseiller Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie), «le débat a été très intéressant, j'ai apprécié en particulier le rapport compétent du collègue Perron et la reconstruction du dossier de la part de Marguerettaz. Toutefois, déjà au début de la discussion, je m'attendais l'intervention de la Conseillère Minelli. Nous avons un choix définitif à prendre, il nous faut avoir au préalable toutes les données: afin de prendre la décision qui conduira au meilleur résultat possible pour notre communauté, il est indispensable de disposer d'une confrontation entre l'utilisation de l'hydrogène et le projet de l'électrification. Sinon, ce sont des mots au vent.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha affermato: «Questa proposta di legge ha già ottenuto un risultato storico: farci dibattere su dati concreti e chiarire aspetti controversi. Oggi è stato distillato un concentrato di informazioni utili per assumere poi delle scelte, ma l'analisi che è emersa è impietosa, e penso all'impatto ambientale dell'anidride carbonica, alle tempistiche di percorrenza e all'inserimento nel PNRR. Il percorso in Commissione non è stato "rapidissimo" e nessuno ha richiesto audizioni, se non a ridosso della scadenza dei 60 giorni, quando la proposta di legge rischiava di tornare in Aula per decorrenza termini. Siamo pronti a sentire annunciare da qualche forza politica che, grazie ai due emendamenti presentati, il testo è stato stravolto e che si è ottenuta una vittoria. Peccato che questi emendamenti non apportino affatto novità ma si limitino a ribadire l'esistente. Mi metto nei panni di un osservatore esterno che legge la proposta per la prima volta: oggettivamente, come si può essere contrari ai contenuti? Si tratta di una scelta amministrativa e di una valutazione che va compiuta. Non ci trovo nulla di tanto eclatante, se non un problema all'interno della maggioranza.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha fatto una serie di puntualizzazioni: «Il primo punto è la disinvoltura con la quale si è esaminata questa proposta, che è stata presentata il 3 maggio e ha visto la Commissione impegnata in sole due riunioni. È stata privilegiata la rapidità a scapito di qualsiasi approfondimento, malgrado l'idrogeno sia ancora una tecnologia molto nuova e che comincia solo ora ad essere studiato con attenzione riguardo alle sue applicazioni. La finalità originaria di questa proposta era quella di stravolgere la legge 22/2016, che, invece, è una legge che ha segnato una svolta politica importante in questa regione, una legge frutto dell'iniziativa popolare e che è stata approvata da un Consiglio che su questa tematica non aveva una sua visione. L'intento della Commissione era quello di riportare indietro le lancette dell'orologio di sei anni quando si era esclusa l'elettrificazione della Ivrea/Aosta e si era deciso di chiudere il servizio sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier. Una mancanza di rispetto totale nei confronti dei cittadini e delle loro organizzazioni che hanno indicato una strada. PCP non è certo contrario all'utilizzo dell'idrogeno in certi ambiti e settori, in particolare laddove non ci sono alternative alla elettrificazione, e in questo senso è favorevole ad azioni di ricerca e sperimentazione locale. Ma è anche una proposta di legge provocatoria: è stata presentata pochi giorni dopo l'annuncio dell'inserimento del progetto di elettrificazione nel PNRR. Il lavoro che come Assessora ho compiuto perché l'elettrificazione della Ivrea/Aosta venisse inserita nel PNRR si è svolto e concluso fra l'ostilità di alcuni Consiglieri, lo scetticismo di altri e il silenzio delle forze autonomiste. Ho contattato entrambi i parlamentari ma ho avuto il solo sostegno della Deputata. Evidentemente a qualcuno dava fastidio l'aver raggiunto il risultato che smentisce le politiche opposte portate avanti per decenni. In questa proposta di legge c'è stata una volontà di provocazione di un Consigliere con l’appoggio di altri: una operazione tutta politica di qualcuno che vuole mettere in discussione la composizione della maggioranza e un punto fondamentale del suo programma, che sa di poter contare sul voto della minoranza, la quale non guarda al merito ma si frega le mani nel vedere la spaccatura della maggioranza.» La Consigliera ha quindi sostenuto che «oggi, con gli emendamenti presentati ci troviamo di fronte a due testi di legge: a parte il titolo e la previsione di uno studio, i due testi sono completamente diversi. Con la stessa disinvoltura con cui la quarta Commissione ha approvato la proposta, si sono costruiti due emendamenti che dicono: “abbiamo sbagliato tutto”. Io voterò a favore dell'emendamento Jordan perché stravolge completamente la proposta Restano, ribadisce la necessità della elettrificazione della Aosta/Ivrea per la quale mi sono battuta e derubrica lo studio sulla Aosta/Pré-Saint-Didier a mera analisi di una delle opzioni. Ciò non impedisce che mantenga un giudizio negativo sull'intera legge che, anche emendata, è inaccettabile e non ha alcuna consistenza. Che senso ha? Oltretutto non si indica come si affronterà il costo di tale studio e quanto si intenda spendere. Si tratta di una brutta pagina della produzione legislativa regionale. Un intervento pesante e poco rispettoso dei cittadini su una legge nata da una iniziativa popolare; una legge inadeguata perché se si vuole studiare l'uso dell'idrogeno in Valle bisogna prevedere altre cose, un campo di indagine molto più vasto di quello della ferrovia, che è il settore meno interessato all'idrogeno; una legge confusa che non produrrà nessun risultato se non quello di rimandare per almeno altri sei mesi le decisioni sulla Aosta/Pré-Saint-Didier.»

Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha illustrato gli emendamenti, «frutto di un dialogo costruito tra Consiglieri di tutti i gruppi di maggioranza; chiariscono il perimetro di intervento e i tempi di attuazione della legge. Fugano inoltre alcuni dubbi sorti a seguito della presentazione della prima bozza.»

Il Consigliere Renzo Testolin (UV) ha evidenziato: «Le due riunioni di Commissione che hanno portato la proposta di legge oggi in Aula hanno fatto tesoro dell'approfondimento avvenuto in altre occasioni, tracciando il percorso per agevolare decisioni che condizioneranno il sistema dei trasporti in futuro. Più che di disinvoltura pertanto parlerei di attenzione e di una visione evoluta nel proporre una strada migliorativa rispetto a quanto già iniziato con la legge 22, di cui si vanno ad ammodernare e completare i contenuti. Non è quindi un'iniziativa avulsa dal contesto e non è nemmeno una mancanza di rispetto verso i cittadini, anzi, è un contributo migliorativo, con tutti i presupposti per comporre una visione più coerente ed attuale oltre che essere un percorso intellettualmente onesto. In merito al rispetto credo che vada invocato in tutte le situazioni, non solo in quelle più convenienti. Nella dialettica politica, bisogna cercare di trovare sintesi tra i desiderata personali e gli obiettivi che, pur non facendo parte del proprio DNA, vanno perseguiti nell'interesse della comunità. Il significato degli emendamenti non è di stravolgimento della proposta di legge iniziale, ma vuol essere una sottolineatura di ciò che era già nelle corde del legislatore, nel rispetto di quanto fatto fino a oggi e nell'interesse di in un futuro percorso di crescita. Non c'è affatto nell'emendamento presentato l'intenzione di stravolgere la filosofia del testo di legge e per la sua stesura c'è stato massimo confronto. La necessità è avere un rapporto costi-benefici attendibile utile per fare adeguate valutazioni di sostenibilità economica e ambientale, per consentire di assumere una scelta con la massima responsabilità istituzionale. Vogliamo dare impulso a nuove opportunità per la nostra regione.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha spiegato: «L'idrogeno è l'elemento chimico più presente, ma non si trova sotto forma di gas in maniera naturale: la questione centrale è la produzione su larga scala. Ragioniamo sulla produzione da elettrolisi, dalla scissione della molecola dell'acqua; un processo chimico fortemente energivoro. Va chiarito, rispetto alla discussione interessante di oggi, che l'idrogeno è uno strumento di accumulo, in questo caso non è una forma di energia primaria. Semplificando, potremmo paragonarlo a una batteria delle macchine elettriche. Il rapporto tra l’energia utilizzata per l’elettrolisi e l’energia restituita dalla cella di idrogeno definisce l'efficienza del sistema: la vera sfida tecnologica di tutti i percorsi scientifici che si stanno affrontando è nel suo miglioramento. Sono convinto che il percorso di questa proposta di legge sia utile per la Valle d'Aosta. Sull'utilizzo nell'ambito ferroviario, va chiarito che l'idrogeno non è una forma di propulsione alternativa all'elettrificazione, è l'accumulatore che permette di trasportare l'energia. La contropartita che possiamo eventualmente mettere sul tavolo è quella dell'impatto ambientale che le infrastrutture dell'elettrificazione possono avere. L'aspetto tecnico della forza motrice del convoglio non è sufficiente a motivare un cambiamento del vettore. Le strategie di sviluppo della produzione a larga scala dell'idrogeno sono ai primi posti in tutte le potenze mondiali: questa proposta di legge rientra perfettamente in questo solco, richiedendo ovviamente approfondimenti calati sulla nostra realtà, anche industriale, rispetto alla particolarità tutta valdostana di avere una produzione sovrabbondante da fonti rinnovabili. Grandi spazi di sviluppo e sperimentazione, dunque, in cui bisogna lasciar parlare la scienza e la tecnica; solo dopo aver avuto un quadro chiaro, con dati certi, si potranno assumere scelte a livello politico. Non ci devono essere né posizioni né controposizioni ideologiche

Il Capogruppo della Lega VdA ha chiesto il voto segreto.

 

 SC-MM