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Communiqué n° 420 de 7 juillet 2021

Proposta di legge sulla trazione a idrogeno: iniziata la discussione generale

Il dibattito prosegue nel pomeriggio a partire dalle ore 15.00

Nella seduta mattutina del 7 luglio 2021, il Consiglio Valle ha iniziato la discussione su di una proposta di legge che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile (modificazioni alla legge regionale n. 22/2016).

Sul testo sono stati depositati in Aula due emendamenti a firma dei Consiglieri Jordan (VdA Unie), Padovani e Cretier (PCP), Grosjacques e Testolin (UV), Marquis e Chatrian (AV-SA).

Il dibattito in Aula

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha ravvisato «un iter rapidissimo in Commissione per questa proposta: nessuna audizione, nessun approfondimento, nessun coinvolgimento dei Dirigenti, dei Sindacati, di tecnici esperti e delle persone che avevano promosso l'iniziativa popolare che nel 2016 aveva portato il Consiglio a ben interpretare le richieste del popolo valdostano. Ma oggi il Consiglio mi pare ben lontano dalla volontà e dalle priorità della comunità. Questa legge è equiparabile a una semplice mozione dell'Aula (impegna la Giunta all'effettuazione di uno studio) ed è paradossale perché arriva dopo l'annuncio dell'iscrizione dell'elettrificazione nei finanziamenti del PNRR. Peraltro, nella discussione del DEFR, un ordine del giorno ha impegnato la Giunta a prevedere una linea di azione dedicata al vettore idrogeno, a cui l'Assessore Bertschy sta già dando corso, non limitando lo studio alla tratta ferroviaria, ma inserendone l'uso in un contesto complessivo, in un sistema Valle d'Aosta e non solo perché, quando si pensa di cambiare la fonte primaria di produzione dell’energia, bisogna anche pensare a un accordo coordinato col Piemonte, con la Svizzera, con la Francia. Nessuno di noi è contrario all'uso dell'idrogeno. Anche supportata dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni esperti, ritengo che gli approfondimenti andassero fatti e questa proposta di legge, seppur migliorata da un emendamento che cerca di sgombrare il campo da fraintendimenti sul già avviato progetto di elettrificazione, resta paradossale. Nella relazione al testo si parla di scelte scevre da preconcetti ideologici o posizioni pregresse di partito: siamo qui perché rappresentiamo idee e valori, come da sempre nelle democrazie. Non siamo stati catapultati dalla luna: rispedisco al mittente il messaggio.»

Il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), ha ricordato che «la Commissione non ha ritenuto di effettuare audizioni perché ha considerato questa legge come una legge di indirizzo, che si pone dei punti fermi. Qui ringrazio il Consigliere Padovani per la sua onestà intellettuale, perché subito dopo il voto di astensione in Commissione si è messo a lavorare con i colleghi del PCP per presentare un emendamento che ci auguriamo possa sortire una valutazione positiva da parte di tutti. Sicuramente, questa proposta di legge non è una presa in giro solo perché non ha impegni di carattere finanziario: nemmeno la legge 22 del 2016 ne aveva. Questo Consiglio intende portare la Valle d'Aosta con le carte in regola al 2040: il nostro obiettivo è la strategia "Fossil Fuel Free" e la vogliamo utilizzando, tra le altre energie, anche l'idrogeno. Perché non si può pensare di risolvere il problema dell'inquinamento riportando la Valle alle metà dell'800.» Il Consigliere ha quindi sostenuto: «In questi giorni ci sono stati dei comunicati stampa che hanno preso di mira il sottoscritto e il collega Restano: vorrei ricordare alla Deputata Tripodi e all'ex Assessore Minelli che non accettiamo critiche sul metodo di lavoro delle Commissioni, soprattutto se pensiamo che ad aprile scorso è stato vietato l'accesso dei Consiglieri alla conferenza stampa di presentazione del finanziamento per l'elettrificazione. Vorrei anche rasserenare gli animi in merito alla maggioranza: al momento Restano e io godiamo di buona salute, non abbiamo mal di pancia e qui stiamo benissimo. La semi-maggioranza di cui parla qualcuno è quella che alcuni colleghi vogliono creare: non lasciano la maggioranza, ma votano contro le iniziative della maggioranza stessa.»

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AV-SA) ha parlato «della grande importanza del testo di legge, che contribuisce alla discussione politica sulla decarbonizzazione. Questo è un argomento mistificato e trattato in maniera non corretta da alcune forze politiche, a mio avviso la sostenibilità riguarda due aspetti: la qualità del servizio e l'ambiente. È fondamentale dare un'opportunità alla Valle d'Aosta per essere concorrenziale e far crescere il benessere sul territorio. È stata accordata priorità all'elettrificazione, senza pensare a interventi mirati per ridurre l'attuale elevata tempistica di percorrenza della tratta, ad esempio realizzando, dove possibile, il raddoppio dei binari. Il rischio però è di non risolvere i problemi della nostra regione, ma solo vedere viaggiare treni elettrificati che di fatto non attrarranno nuovi utenti a causa dell'estrema lentezza del servizio. Per parlare di sostenibilità bisogna avvalersi di comparazioni di costi-benefici, non solo puntare a fare leva in modo demagogico sulla sensibilità delle persone sui temi quali l'inquinamento. Bisogna invece fare attente valutazioni evolutive: attraverso lo sfruttamento della nostra acqua e dell'idroelettrico, creando una filiera dell'idrogeno, possiamo trovare spazio e non arrivare ultimi. Certo, siamo di fronte a una sfida epocale. La proposta di legge si limita al settore dei trasporti, ma è già iniziato un ragionamento complessivo per cogliere tutte le opportunità possibili anche in altri settori. Questa è la strada giusta: perché non fare delle valutazioni? Stiamo parliamo di investimenti considerevoli per il nostro futuro.»

Per il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, «questa proposta attualizza la legge 22 del 2016: un buon legislatore deve infatti avere la capacità di modificare le norme per creare le opportunità, se l'innovazione, in questi anni, ha fatto dei passi avanti. Ed è questo il cardine della proposta di legge che esaminiamo. Cinque anni fa quando votammo la legge 22, c'era solo la strada dell'elettrificazione: oggi ci sono delle nuove opportunità e la propulsione all'idrogeno è una di queste. Non precludiamo quindi questa strada: l'obiettivo principale è quello di inquinare di meno la nostra terra e le evoluzioni ci possono aiutare a ridurre l'inquinamento, così come a diminuire i tempi di percorrenza. Non vogliamo giocare sui finanziamenti che arriveranno per l'elettrificazione: abbiamo quindi lavorato a un emendamento con i colleghi, perché nessuno vuole sprecare dei soldi pubblici, ma vogliamo dire che se ci sono degli strumenti più performanti non vorremmo essere sempre considerati gli ultimi.»

«Questa non è una modifica provocatoria o contro qualcuno - ha affermato il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan -; non penalizzerà i trasporti, ma rappresenta un tassello che si aggiunge al complicato tema dei trasporti: sarà un'integrazione in un quadro mutevole, con un'apertura prospettica, non certo a breve termine. E la politica questo deve fare: guardare avanti, non solo inseguire i tempi. L'idrogeno è sempre più presente nei dibattiti, non solo politici; di certo non pensiamo che risolverà tutti i problemi della ferrovia, ma vogliamo approfondire la questione con serietà, guardando all'idrogeno verde, dando corso alle sperimentazioni che coinvolgono CVA, per far crescere la Valle d'Aosta. La legge ha indubbia valenza politica, ma non deve essere strumento per dividere, deve essere punto di partenza, un'opportunità. Facciamo chiarezza per evitare strumentalizzazioni: non fermeremo il processo di elettrificazione, ma ne affronteremo le criticità. Vigileremo perché i soldi del PNRR migliorino la rete, risolvendo quei guasti e rallentamenti che purtroppo ben conosciamo. Solo risolti questi aspetti, avremo vantaggi concreti; altrimenti, cambiare eventualmente il vettore non servirà a nulla. L'emendamento che abbiamo presentato vuole precisare alcuni aspetti della bozza di legge ma soprattutto permette di trovare una corretta sintesi tra le diverse forze della maggioranza, valorizzando le diverse idee.»

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha evidenziato: «Il nostro lavoro è quello di avere una visione, non di limitarci a leggere il presente. La visione si costruisce attraverso due processi fondamentali: il primo è l'approfondimento delle conoscenze, per capire dove sta andando la materia che stiamo analizzando; il secondo è l'atteggiamento critico, sapendo mettere in discussione le posizioni raggiunte. Questo ci è chiesto in quanto legislatori. Dieci anni fa nessuno avrebbe messo in discussione l'elettrificazione, ma il tempo porta innovazione e noi abbiamo il dovere di guardare oltre il presente. Oppure c'è una posizione talmente dogmatica rispetto a questa tematica che non possiamo permetterci di sollevare dei dubbi? Oggi, la scelta dell'elettrificazione, con tralicci-cavo, è una soluzione obsoleta: ha senso in Piemonte perché la linea deve soltanto essere completata, ma noi, in Valle d'Aosta, dobbiamo crearla ex novo. È una soluzione vecchia non soltanto perché riduce di poco l'inquinamento ma perché è impattante come interferenze di cantiere sul territorio, così come dal punto di vista paesaggistico, dove tralicci e cavi posti lungo il percorso rimangono a perenne memoria di questa assenza di sensibilità. Nel 2021 possiamo ancora usare un approccio di questo tipo? Chi continua ad avere questa visione, o è disinformato o ha interessi particolari.»

I lavori sono sospesi: riprendono alle ore 15.00.

 

SC-MM