Info Conseil

Communiqué n° 398 de 24 juin 2021

Interpellanza sulla ripresa delle visite sportive ambulatoriali

Seduta consiliare del 24 giugno 2021

 

Le problematiche conseguenti alla soppressione delle visite sportive negli ambulatori specialistici a causa dell'epidemia da Covid-19 sono state al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 24 giugno 2021.

A rappresentare la questione è stata la Consigliera Raffaella Foudraz, che, chiedendo «il numero delle visite sportive realmente soppresse nel corso del 2020 e del 2021, oltre al numero su cui si attestavano le visite annuali prima dell'avvento pandemico», ha voluto conoscere «la tempistica per tornare ad una situazione di normalità e le intenzioni per risolvere la problematica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «L'ambulatorio di medicina dello sport è stato totalmente chiuso dall'11 marzo al 3 giugno 2020, periodo in cui sono state soppresse circa 1.100 visite. A partire dal 3 giugno 2020, l'attività è progressivamente ripresa, compatibilmente con le procedure di sicurezza, che hanno escluso l'esecuzione di alcune prestazioni. Complessivamente, nel 2020 sono state effettuate 3.081 visite. Nell'anno in corso non ne sono state soppresse. Nel 2019, per idoneità medico-sportiva, sono state eseguite 4.486 visite.»

«Nel 2021, l'ambulatorio sta lavorando con orari di apertura ordinari - ha proseguito l'Assessore -; si sta riscontrando un incremento delle visite e le liste di prenotazione sono occupate fino al prossimo novembre. Entro la fine dell'anno, salvo restrizioni legate a eventuali recrudescenze della pandemia, si stima di raggiungere un numero di visite compreso tra 3.200 e 3.500. Prevediamo un ritorno alla normalità per il 2022, con circa 4.500 visite all'anno, senza attuare particolari azioni correttive.»

Nella replica, la Consigliera Foudraz si è detta «contenta di sapere che nel 2021 non ci siano state soppressioni, perché lo scorso anno c'è stato un grosso problema: le soppressioni delle visite hanno costretto le famiglie a rivolgersi agli ambulatori privati, con esborsi di denaro se volevano permettere ai propri figli di allenarsi e di gareggiare. Una regolare attività sportiva aiuta a combattere lo stress e permette ai ragazzi di formarsi come persone: è quindi importante sostenere i cittadini anche in questo ambito.»

 

SC