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Communiqué n° 393 de 23 juin 2021

Approvate due mozioni: servizi della Centrale unica del soccorso e maculopatia nei Livelli essenziali di assistenza

Seduta del 23 giugno 2021. I lavori riprendono domani alle ore 9.00

 

Nel corso della seduta del 23 giugno 2021, il Consiglio Valle ha discusso quattro mozioni, approvandone due.

Mozioni approvate

La garanzia della collaborazione tra i servizi di emergenza della Centrale unica del soccorso per una migliore e più efficiente gestione degli interventi di soccorso è stata sollecitata con una mozione approvata con 26 a favore, 1 astensione (Assessore Guichardaz), mentre non hanno partecipato al voto l'Assessore Sapinet e i Consiglieri di PCP.

Il testo, sottoscritto congiuntamente dai gruppi Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Pour l'Autonomie, Union Valdôtaine, VdA Unie e Lega VdA, è stato illustrato dal Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian: «Il soccorso in montagna, soprattutto in Valle d'Aosta, esige tecniche di alto livello, la cui padronanza è raggiungibile solo da specialisti: in effetti, il Soccorso Alpino Valdostano si avvale di figure professionali altamente qualificate e, con il progressivo aumento della frequentazione della montagna,  si è strutturato per poter fronteggiare situazioni sempre più complesse. Attualmente le azioni di soccorso e di salvataggio condotte riguardano tutte le attività collegate alla montagna e gli interventi annui superano in media il migliaio. L'integrazione e la circolazione di informazioni tra i vari enti di soccorso nella Centrale unica di soccorso sono due aspetti assolutamente imprescindibili; al momento però, oltre all’assenza dei Vigili del fuoco, dalle 19 alle 7 dal 15 ottobre al 15 febbraio manca anche il Soccorso Alpino Valdostano nella Centrale unica di soccorso; è una lacuna da colmare, proprio per garantire la massima condivisione di équipe e l'efficacia delle operazioni di soccorso. Con questa iniziativa vogliamo impegnare la Giunta, attraverso il tavolo di lavoro coordinato dalla Presidenza della Regione, alla verifica delle procedure in atto alla Centrale unica di risposta e la Centrale unica di soccorso; a garantire la fattiva collaborazione tra i servizi di emergenza che partecipano alla Centrale unica del soccorso; a provvedere affinché i Vigili del fuoco assicurino la presenza fisica all'interno della Centrale, nell'ottica di una migliore e più efficiente gestione degli interventi. Questa iniziativa dà alla CUS l'importanza che merita: la politica e l'Amministrazione regionale hanno cercato di creare uno strumento che mettesse in evidenza le criticità che esistono nella cabina di regia del nostro sistema di soccorso e impegnandosi a mettere al primo posto la condivisione della comunicazione

Il Consigliere dell'UV Giulio Grosjacques ha aggiunto: «Questa iniziativa vuole mettere in luce tutte le professionalità che partecipano alla Centrale unica del soccorso per portare a un livello ancora più performante il nostro servizio attraverso un coordinamento più efficace. Vi sono alcune questioni da affrontare: il ripristino dell'operatore di Centrale nell'orario notturno, l'attivazione del volo notturno, la diffusione di una comunicazione più precisa sulle competenze dei vari attori al fine di migliorarne la collaborazione e di valorizzarne i rispettivi ruoli, il ripristino della presenza dell'operatore sanitario sull'elisoccorso una volta finita l'emergenza da Covid

«La Centrale unica del soccorso è ancora un progetto valido e perseguibile - ha evidenziato il Capogruppo di PlA, Marco Carrel -: è un'eccellenza ma dobbiamo renderla ancora più efficace e tempestiva. L'auspicio che in futuro si possa portare la Centrale unica di risposta, cuore pulsante di tutto il sistema dell'emergenza, in un luogo più decoroso e consono all'importante lavoro svolto.»

Per il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, «ogni soggetto coinvolto nel sistema dell'emergenza sta operando con professionalità e competenza nel rispetto dei propri compiti; al fine di migliorare ulteriormente l'efficacia dell'azione chiediamo al Governo regionale di adoperarsi per coordinare i diversi soggetti attraverso il tavolo istituito ad hoc. Coordinamento, razionalizzazione, sinergia, visione, previsione: sono elementi fondamentali in tutti i processi riorganizzativi e sono ancor più importanti perché sono alla base del sistema di emergenza, un sistema complesso e completo, che deve beneficiare del coinvolgimento di tutti i soggetti deputati.»

Per il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, «al di là dell'impegnativa, c'è la necessità di fare un approfondimento ulteriore che deve partire dagli elementi del tavolo di coordinamento: bisogna fare un passo ulteriore per aggiornare sia le normative sia l'organizzazione, valorizzando ogni singolo servizio di emergenza, andando al di là delle tifoserie, facendo dialogare i vari attori e coordinandoli al fine di ridurre al minimo le inefficienze. Questi servizi costano notevolmente all'Amministrazione regionale: nessuna risorsa, né umana né finanziaria, deve essere sprecata. Sono convinto che la verifica delle procedure permetterà di prendere le giuste decisioni per adeguare un servizio che deve continuare a essere un fiore all'occhiello della nostra Valle.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha motivato la mancata sottoscrizione da parte del gruppo, «dovuta alla non condivisione della fase di stesura della mozione e in particolare delle sue premesse. Mozione, che persegue un importante obiettivo, ma manca di diversi elementi importanti, a partire da riferimenti normativi sul Corpo forestale, sull'USL, sulla Protezione Civile, sulla Centrale unica di risposta, che attraverso il disciplinare tecnico del numero unico europeo 112 fornisce una risposta immediata su tutto il territorio. Tutti noi riconosciamo la professionalità del Soccorso Alpino Valdostano e, proprio per evitare tifoserie, riteniamo importante citare anche gli altri corpi e reparti delle rispettive amministrazioni pubbliche che affrontano situazioni complesse ogni giorno con grande competenza. La presenza fisica non è il solo modo per garantire immediatezza e sinergia.» La Consigliera Guichardaz ha quindi annunciato che il gruppo PCP non parteciperà al voto «pur condividendo l'importanza di mettere in piedi il tavolo di lavoro e continuare a operare per migliorare il servizio. Anche nel dibattito è emersa la volontà trasversale per porre rimedio a questa criticità, non ci sarebbe nemmeno bisogno di un'iniziativa del genere.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che «fin dai primi mesi della Legislatura ho sentito la necessità di armonizzazione del sistema. Una revisione delle procedure e dei protocolli è necessaria e da diverse settimane la stiamo portando avanti: abbiamo avviato una fase di ascolto delle diverse componenti di protezione civile, ora stiamo analizzando puntualmente le procedure, cercando di capire dove siano i punti di attrito che richiedono maggiore chiarezza e armonizzazione. La mancanza di alcune parti del sistema di emergenza all'interno della CUS così come la necessità di maggior confronto sono aspetti che vanno affrontati. Il sistema delle emergenze ha tutte le possibilità per essere un orologio svizzero: come tutti gli orologi ogni tanto dobbiamo fare degli aggiustamenti, ma sono convinto che con le professionalità che abbiamo possiamo continuare ad essere un'eccellenza.»

Il Governo regionale si farà promotore presso il Governo nazionale, in sede di Conferenza delle Regioni, affinché la maculopatia sia inserita nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). È questo l'impegno approvato all'unanimità dal Consiglio Valle e contenuto in una mozione presentata dal gruppo Lega VdA. «La maculopatia - ha specificato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - è una malattia che colpisce l'occhio e che interessa principalmente la popolazione di età superiore a 50 anni, determinando una progressiva degenerazione della visione centrale: la patologia comporta costi ingenti (stimabili in 3.800 euro l'anno) che riguardano prevalentemente visite specialistiche, esami diagnostici, acquisto di ausili visivi. Sarebbe indispensabile garantire l'accesso alla diagnosi e alle cure a tutti i cittadini attraverso l'esenzione del ticket che si realizza inserendo la maculopatia nei LEA. Con questa mozione, ci affianchiamo a quanto già approvato da numerosi Consigli regionali su questa tematica: è importante fare fronte comune per sensibilizzare il Governo italiano.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha condiviso l'iniziativa, evidenziando: «Dato il carattere invalidante della malattia è necessario fare diagnosi e trattamenti precoci oltre che continui. Nel 2020 sono state erogate dalla Struttura oculistica dell'Azienda USL 1272 iniezioni intravitreali, circa 1200 visite con tomografia ottica computerizzata e 61 fluorangiografie. La mozione è meritevole di attenzione e, oltre a promuovere a livello nazionale l'inserimento della patologia tra quelle riconosciute in esenzione, sarà impegno dell'Assessorato valutare anche le possibili azioni da intraprendere nell'ambito dei LEA aggiuntivi regionali

Mozioni respinte

Individuare nel bilancio regionale le risorse necessarie alla realizzazione dell'impianto di tiro a volo di Châtillon era l'impegno contenuto nella mozione della Lega Vallée d'Aoste respinta dal Consiglio con 20 voti di astensione (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 a favore (Lega VdA, PlA). L'iniziativa, illustrata dai Consiglieri della Lega VdA Simone Perron e Dennis Brunod, chiedeva anche di dare immediatamente seguito all'iter di autorizzazione attraverso la sottoscrizione dell'Accordo di programma tra Comune, Fitav e Regione. «Già nel bilancio di previsione dei lavori pubblici 2017-2019 - hanno ricordato i Consiglieri - erano stati stanziati 700.000 euro per la realizzazione di un impianto regionale di tiro a volo a Châtillon; nel DEFR 2020-2022 erano stati stanziati 950.000 euro come importo presunto dell’intervento e sia nel bilancio di previsione della Regione 2020-2022 che in quello 2021-2023 sono stati stanziati 100 mila euro per la sua progettazione; inoltre il Consiglio comunale ha approvato, con il bilancio 2021-2023, 18.000 euro per l'acquisizione di terreni da destinare all'impianto. Tuttavia, ad oggi manca la copertura finanziaria e l'accordo tra Comune, Fitav e Regione non ha avuto seguito: se l'impianto non sarà costruito, come ha precisato il Presidente nazionale della Fitav, la sezione valdostana perderà la propria autonomia, conquistata nel 2004, con conseguente perdita dei contributi per la promozione dell'attività, in particolare per le iniziative rivolte al settore giovanile. Rileviamo, inoltre, che l'impianto potrebbe costituire un importante volano turistico per tutto il comprensorio della media Valle, anche in virtù dell'omologazione per gare internazionali. Crediamo importante assumere l'impegno oggi per dare un segnale di ripartenza.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha confermato «la volontà politica di realizzare la struttura, che è di interesse regionale con atleti di alto livello. Siamo d'accordo sul fatto di chiudere nei tempi più rapidi possibili la questione, ma ora il problema è di natura economico-finanziaria: si tratta, infatti, di reperire le risorse per la sua realizzazione. Abbiamo ancora un avanzo 2020 di circa 72 milioni di euro: bisogna decidere cosa si deve e si può finanziare a fronte di richieste da parte delle strutture per 150 milioni, che vanno dalle scuole, alla sanità, alle politiche sociali. La Giunta sta decidendo le priorità: oggi non possiamo quindi assumere un impegno preciso. Chiediamo il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»

Il Consiglio ha anche respinto una mozione riguardante la riduzione o l'azzeramento della tassa sui rifiuti (TARI) per le imprese commerciali la cui attività è stata limitata o impedita a causa della pandemia da Covid-19. Erano due gli impegni contenuti nell'iniziativa: il primo, valutare in collaborazione con gli enti locali valdostani le risorse necessarie; il secondo, destinare agli enti locali risorse vincolate a copertura dei mancati introiti della TARI per il 2021. «Se vogliamo favorire una vera ripartenza economica per tutti quei settori che hanno subìto limitazioni e preclusioni allo svolgimento dell'attività lavorativa - ha specificato la Consigliera della Lega VdA Raffaella Foudraz - crediamo sia opportuno procedere a una riduzione o a un azzeramento della TARI, tassa che incide molto nei bilanci delle attività commerciali. Riteniamo anche necessario che la Regione provveda a un trasferimento di somme vincolate agli enti locali per non mettere i Comuni in ginocchio a causa del mancato introito di questa tassa.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ne aveva chiesto il ritiro: «Ad oggi, nell'ambito dell'emergenza Covid esiste la possibilità per i Comuni di concedere riduzioni della TARI a valere su risorse proprie. Analogamente al 2020, un decreto legislativo introduce anche per il 2021 un fondo nazionale, pari a 600 milioni di euro, finalizzato proprio a questo aspetto di riduzione della TARI. Si stima che ai Comuni valdostani andrà circa 1 milione 300 mila euro. Un intervento normativo regionale non potrebbe compensare questi fondi, che vanno trasferiti direttamente ai Comuni

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 24 giugno, alle ore 9.00.

 

SC-MM