Info Conseil

Communiqué n° 353 de 9 juin 2021

Interpellanza sui centri di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti aiuto

Seduta consiliare del 9 giugno 2021

 

Nella seduta consiliare del 9 giugno 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sulla gestione dei centri di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti aiuto.

«Vorremmo conoscere il numero di richiedenti asilo ad oggi ancora ospitati in Valle - ha specificato il Capogruppo Andrea Manfrin -, e sapere se l'Amministrazione intenda interloquire con il Ministero degli interni in merito a un loro trasferimento in altre regioni. Sin dal 2019, le procedure di affidamento del servizio di gestione dei centri hanno evidenziato mancanza di interesse dei gestori, quegli stessi gestori che a parole accolgono per spirito umanitario ma quando i soldi vengono dimezzati vedono venire meno questa vocazione. Quali sono le intenzioni della Giunta in merito? Ricordo che gli effetti dei fenomeni migratori sul territorio sono evidenti, con episodi di violenza e spaccio di droga.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «il numero dei richiedenti asilo ad oggi ospitati sul territorio regionale nei centri di accoglienza è di 55 unità, mentre la ripartizione sul territorio italiano prevede per la Valle d’Aosta una quota di circa 440 persone. Il sistema di accoglienza è approntato dal Ministero dell’interno e attuato, a livello locale, nell’ambito delle funzioni prefettizie attribuite al Presidente della Regione. La Struttura affari di prefettura sta predisponendo una nuova gara d’appalto: il servizio attuale è stato prorogato fino al 30 giugno e probabilmente sarà esteso ai gestori uscenti nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara. Negli anni è stata rappresentata in diverse occasioni la difficoltà di reperire in Valle d’Aosta strutture idonee ad accogliere e garantire i servizi necessari ai richiedenti asilo - e ne sono la dimostrazione i bandi che sono andati deserti -, per le peculiarità sociali, fisiche e logistiche del territorio valdostano. È evidente che le difficoltà di reperimento di sistemazioni idonee sono prese in considerazione da parte del Ministero, visto il numero di richiedenti asilo presenti attualmente in Valle d’Aosta.»

Nella replica, il Capogruppo Manfrin ha sottolineato: «È vero che la materia è statale, ma è altrettanto vero che il bando viene fatto a livello regionale. Ci siamo spesso riempiti la bocca per la strenua difesa delle competenze prefettizie attribuite al Presidente della Regione, però tali funzioni che sono in capo a un'autorità politica devono anche servire a dire la propria: se servono solo a ubbidire alle disposizioni del Ministero, non va bene. Ci sono margini di manovra per modificare l'attuale assetto e noi riteniamo assolutamente necessaria un'interlocuzione con il Ministero: se viene rappresentata la situazione di bandi deserti, credo che il Ministero non possa che prenderne atto. La invito a farlo al più presto: sarebbe un passo avanti per la sicurezza della nostra regione e per dire ai nostri cittadini che l'attenzione dell'Amministrazione è rivolta a chi è effettivamente in difficoltà e non a chi sbarca sul nostro territorio.»

 

SC