Info Conseil

Communiqué n° 326 de 27 mai 2021

Interpellanza sulla mitigazione del rischio valanghivo o idrogeologico in Val Ferret

Seduta consiliare del 27 maggio 2021

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 27 maggio 2021, il gruppo Pour l'Autonomie ha sottoposto all'attenzione dell'Aula l'opportunità di realizzare opere di mitigazione del rischio valanghivo o idrogeologico in Val Ferret, per una migliore fruizione della zona.

Il Consigliere Mauro Baccega ha sottolineato «l'importanza di far tornare all'antico splendore le abitazioni rurali del borgo di Le Pont, sempre molto frequentato, nonostante sia stato martoriato da eventi calamitosi e per questo classificato a elevato rischio valanghivo e franoso. Nelle vicinanze è operativo l'apprezzato Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses e ci sono attività per gli amanti dell'enogastronomia». Ha quindi voluto sapere «se si ritenga opportuno consentire gli interventi di protezione, così come previsto dalla legge regionale n.11/1998 e se si intenda realizzare un vallo o altre opere di mitigazione del rischio valanghivo o idrogeologico, in modo così da consentire lavori di ristrutturazione o di ricostruzione delle case esistenti e favorire una maggiore sicurezza alle persone

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha riferito: «Sulle azioni di prevenzione e contenimento dei fenomeni idrogeologici e valanghivi c'è la massima attenzione, tanto da parte delle diverse strutture dell'Assessorato, quanto della Fondazione Montagna Sicura, che supporta e collabora con la Regione, attraverso iniziative condotte negli ambiti dei ghiacciai e delle valanghe, caratterizzate da un elevato livello scientifico. Su mia proposta si è costituito, con il Comune di Courmayeur e la Fondazione Montagna Sicura, un tavolo di lavoro sulla gestione delle situazioni di rischio glaciale nella Val Ferret, con particolare attenzione alle attività di informazione e comunicazione. Abbiamo quindi avviato una proficua collaborazione tra le due Amministrazioni per tenere sotto controllo una situazione che può avere conseguenze rilevanti non solo per il comune di Courmayeur, ma anche per l’intera regione sotto il profilo turistico, tenendo sempre come massime priorità la sicurezza degli abitanti del fondovalle e la salvaguardia delle attività sociali ed economiche

Venendo al caso specifico, l'Assessore Marzi ha spiegato: «Come tutte le vicende annose, anche quella della località Le Pont in Val Ferret presenta numerosi profili di difficoltà che evidentemente ne hanno impedito la rapida risoluzione nei tempi passati. La zona è fortemente esposta non solo a fenomeni valanghivi, rispetto ai quali sono ben definite le modalità di dimensionamento delle opere, ma anche a fenomeni di crolli di roccia unita a blocchi di ghiaccio, che risulta impossibile modellare. La disposizione normativa in materia risulta abbastanza ampia nel consentire le ricostruzioni, ma nel caso specifico ci si dovrebbe limitare, al massimo, alla sola sistemazione dei volumi esistenti e attualmente fruibili, piuttosto che ipotizzare operazioni di ricostruzioni generalizzate. Questo presuppone, anche nei confronti dell’Amministrazione comunale, che vi sia un’unica procedura autorizzativa che consenta di verificare le condizioni di rischio e gli interventi per la sua riduzione in modo unitario. In questo ambito va anche valutata l’efficacia e l’efficienza di un’opera di protezione passiva che tenga conto anche di eventuali fenomeni misti ghiaccio/frana di roccia che, si ripete, sono di difficile dimensionamento. Le valutazioni e ogni decisione competono al Comune con la collaborazione dei proprietari degli immobili. Domani a Courmayeur avrò un primo incontro tra le Amministrazioni con l’obiettivo di strutturare una proposta e incontrare insieme, nelle prossime settimane, gli abitanti di Le Pont

Il Consigliere Baccega si è detto soddisfatto della risposta, parlando di «un percorso che richiede cautela ma che auspico possa procedere in modo significativo. Siamo coscienti che, soprattutto per la Valle d'Aosta, il rischio zero non esista e che la Val Ferret sia una delle più soggette a valanghe e colate idrogeologiche. Nell'agosto 2018, a causa di una colata sono decedute due persone: utilizzando i detriti si sarebbe potuto costruire un vallo per proteggere l'abitato. A seguito dello studio che sarà effettuato, speriamo di poter dare ai proprietari la possibilità di ricostruire lo status pre valanga del 2001

 

MM