Info Conseil

Communiqué n° 324 de 27 mai 2021

Interpellanza sul piano di copertura in banda ultra larga della regione

Seduta consiliare del 27 maggio 2021

 

In un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 27 maggio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie del piano "VdA Broadbusiness", volto alla copertura in banda ultra larga del territorio regionale.

«A partire dal 2009 - ha spiegato il Consigliere Nicoletta Spelgatti - la Regione ha avviato una serie di interventi strategici ricompresi in questo piano, per portare la fibra ottica quale infrastruttura di rete di dorsale di nuova generazione abilitante la banda ultralarga nei 73 comuni, esclusa Aosta. Nell'ambito dello stesso intervento sono stati installati 600 hotspot Wi-Fi pubblici per l'accesso gratuito. A quanto ammonta il costo complessivo di “VdA Broadbusiness”? E qual è il costo annuale per la gestione e alla manutenzione della rete? Vorremmo anche sapere se il Governo regionale abbia intenzione di sviluppare un nuovo piano di copertura dell'ultimo miglio in modo da raggiungere l'obiettivo di fornire un collegamento ultra veloce alla rete internet a tutti i valdostani. Questa interpellanza nasce da alcune segnalazioni che ho ricevuto: rete che salta, centraline con cavi volanti, cassette attaccate con lo scotch, coperture in plastica.» 

L'Assessore alle opere pubbliche e innovazione, Carlo Marzi, ha riferito che «il Piano di realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica di oltre 700 chilometri e 600 punti di accesso al Wi-Fi libero prevede per il 2021 di connettere circa 17000 unità abitative; nel 2019 le realizzazioni erano circa 2000, nel 2020 erano circa 8000. Si conta di arrivare nel 2022 a connettere circa 33.000 unità per giungere a concludere le installazioni previste che contano circa 60.000 unità. Grazie all’infrastruttura Wi-Fi, distribuita sui 600 Access Point e realizzata sull’intero territorio regionale, nel marzo 2020, l’accesso alla stessa è stato abilitato senza limitazione d’uso per agevolare l'accesso alle infrastrutture digitali nel particolare periodo di pandemia. In alcune località montane l’utilizzo privato alla rete risulta ancora difficoltoso: stiamo sollecitando gli operatori affinché per l’utenza finale si migliorino le condizioni di accesso alla rete proprio per gli hotspot Wi-Fi. Il Piano è costato complessivamente poco più di 24 milioni di euro, di cui 9,8 milioni sulla programmazione FESR 2007-2013, 12,6 milioni sul FESR 2014-2020 e 1,7 milioni sul bilancio regionale. La realizzazione e gestione dell’infrastruttura in fibra ottica sono state aggiudicate al raggruppamento temporaneo di impresa Telecom Italia, Alpitel e Sirti: la manutenzione ordinaria dell’intera infrastruttura prevede un costo annuale di 68.000 mila euro (+ IVA).»

«Il piano di copertura dell’ultimo miglio - ha proseguito l'Assessore - rientra nel Piano nazionale per la banda ultra larga gestito dal Ministero dello sviluppo economico, per il tramite della propria società in house Infratel Italia, e aggiudicato all’operatore Open Fiber, il quale ha l'obiettivo di coprire l’85% del territorio regionale (circa 60.000 abitazioni): dall'ultima revisione del cronoprogramma (i lavori sono iniziati a giugno 2018) le attività in Valle d'Aosta si completeranno entro il 2022. Al nostro insediamento a ottobre 2020, erano 10 i comuni abilitati ai servizi di collegamento con la fibra ottica fino alle abitazioni; ad aprile 2021 i comuni abilitati sono saliti a 15 e, parallelamente, risultano aperti i cantieri su 21 comuni mentre altri 16, disponendo del progetto esecutivo approvato, saranno a breve cantierizzabili. I restanti comuni inclusi nel piano sono nella fase di progettazione esecutiva. Si sono costruite interlocuzioni con Open Fiber per poter incidere sull’andamento dei lavori e in tale contesto l’osservazione ricorrente ha sempre riguardato le procedure autorizzative, ritenute complesse e farraginose.»

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, si è detta soddisfatta: «Vista la scarsa densità di popolazione c'è bisogno che la Valle d'Aosta intervenga laddove non si riesca a trovare una soluzione. Si era fortemente in ritardo nell'avanzamento dei lavori e sono contenta di sapere che si stia procedendo, anche per non rischiare di perdere i fondi messi a disposizione. Fornirò le fotografie che mi hanno inviato: anche se molti lavori sono stati eseguiti correttamente, rimangono alcune sacche di lavori mal realizzati e sta alla Regione controllarne l'esecuzione, individuando le eventuali responsabilità.»

 

SC