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Communiqué n° 322 de 27 mai 2021

Interpellanza sul sistema di gestione delle acque reflue regionali

Seduta consiliare del 27 maggio 2021

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 27 maggio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto approfondire la questione della gestione delle acque reflue regionali.

Il Consigliere Christian Ganis ha osservato: «È una questione che abbiamo già trattato più volte, ma tracciare oggi un quadro della situazione serve a evidenziare l'importanza e la funzionalità dei depuratori. Vorremmo conoscere lo stato delle procedure di infrazione che interessano due impianti di depurazione (Pont-Saint-Martin e Courmayeur), nonché lo stato complessivo dei progetti o cantieri di realizzazione di altri impianti di depurazione. Ci chiediamo anche se non si valuti la necessità di intervenire sul sistema complessivo della gestione delle acque reflue nella nostra realtà, sia da un punto di vista normativo (e penso all'aggiornamento del Piano regionale di tutela delle acque) sia dal punto di vista strutturale (magari prevedendo ulteriori impianti di depurazione)

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è soffermato innanzitutto sulle procedure di infrazione: «Per quanto riguarda l'agglomerato di Courmayeur, a seguito della sentenza di condanna dell’Italia del 2014 della Corte di Giustizia europea, lo Stato ha nominato un Commissario straordinario che fino ad oggi ha semplicemente supervisionato l’iter, essendo l’opera già appaltata al momento della nomina. L’impianto di depurazione, ubicato a La Salle, è stato ultimato nel 2018 e collaudato nel 2019, ma per la chiusura della procedura di infrazione è necessario collegare tutti i comuni facenti parte dell’agglomerato. Ad oggi, manca ancora Courmayeur: l’Unité des Communes valdôtaines Valdigne - Mont Blanc ha comunicato di avere già avviato le procedure di asservimento delle aree interessate e di prevedere la data di inizio dei lavori per l’autunno 2021 e il termine entro i primi mesi del 2022. L’agglomerato di Pont-Saint-Martin rientra in una procedura di infrazione iniziata nel 2019, conclusa dal punto di vista dell’istruttoria e in attesa della decisione da parte della Corte di Giustizia europea. Anche qui opera il Commissario unico statale che non ha tuttavia, a quanto risulta, preso formalmente contatto con il Sub ATO. L’impianto di depurazione, comprensivo dei collettori verso Donnas e Pont-Saint-Martin, è stato appaltato nel 2018, i lavori di costruzione sono iniziati nell’autunno del 2019 e hanno subito due sospensioni, una a causa dell’emergenza epidemiologica e una a seguito degli eventi alluvionali dell'ottobre 2020. La conclusione dei lavori è prevista nei primi mesi del 2022. Restano da progettare e poi realizzare i collettori a servizio dei comuni di Hône, Bard e Perloz per la completa risoluzione della procedura di infrazione

Per quanto riguarda la progettazione di nuovi impianti di depurazione di rilevanza regionale, il Presidente della Regione ha affermato: «L'unico impianto a servizio di agglomerati urbani è quello di Chambave, per cui si prevede a breve l’approvazione del progetto esecutivo e l’avvio della gara per l’affidamento dei lavori nel corso del 2021. Gli interventi ricadono comunque in capo ai sotto ambiti

Confermato che è in atto «l’aggiornamento del Piano di tutela delle acque, che costituisce il documento di programmazione di riferimento per la gestione della risorsa idrica, compresi gli obiettivi di qualità collegati alla gestione delle acque reflue», il Presidente Lavevaz ha riferito: «Oltre all’aspetto pianificatorio, si ritiene necessario intervenire sotto il profilo normativo per definire condizioni organizzative e gestionali in grado di consentire di superare le attuali criticità e di fare evolvere il Servizio idrico integrato regionale verso modelli di eccellenza. In particolare, è necessario operare per potenziare la struttura tecnica e amministrativa del BIM. Sotto il profilo infrastrutturale, le Unités hanno approvato i propri piani di intervento che ricomprendono, oltre agli interventi relativi agli impianti di depurazione, anche quelli attinenti alle reti acquedottistiche e fognarie.  La copertura economica, per una spesa complessiva di circa 70 milioni di euro, è stata richiesta dalla Regione nell’ambito degli interventi presentati per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)

Replicando, il Consigliere Ganis ha evidenziato che «il problema persiste da anni: già dal 2017 si sono rilevate criticità negli impianti. Sappiamo che certi lavori prevedono tempistiche lunghe, aggravate dalla burocrazia, ma non è accettabile che alcuni comuni valdostani risultino sprovvisti di un impianto di depurazione delle acque reflue. Si rischiano nuove procedure di infrazione. Questo è un settore importante, in cui bisogna investire

 

MM