Info Conseil

Communiqué n° 317 de 26 mai 2021

Interpellanza sull'eventuale statalizzazione dell'Istituto musicale pareggiato

Seduta consiliare del 26 maggio 2021. I lavori riprendono alle ore 9 di domani

 

Nel corso della seduta del 26 maggio 2021, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega VdA, l'attenzione dell'Aula si è focalizzata nuovamente sull'Istituto musicale pareggiato.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha voluto innanzitutto fare il punto «sui costi che l'ente Regione affronta annualmente per il funzionamento del Conservatorio regionale: qual è il costo medio di un dipendente del Conservatorio regionale, considerate anche le risorse per il fondo d'Istituto, quelle per il funzionamento amministrativo e quelle per le attività didattiche?» Successivamente, il Consigliere ha affrontato «la vicenda relativa alla decisione se statalizzare o meno il nostro Conservatorio: vorrei che fosse chiarito l'iter, compresi gli organi coinvolti, relativo alla scelta se statalizzare o meno l'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta. È ancora possibile procedere alla sua statalizzazione? Quali sono le intenzioni dell'attuale Giunta regionale?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha specificato: «Ho avuto modo di constatare che qualcuno al Conservatorio auspica la statalizzazione, che però, a mio avviso, un piccolo istituto come il nostro non reggerebbe.  I docenti sono una cinquantina (costo medio circa 31 mila euro), ci sono un direttore didattico e una decina di amministrativi (costo medio circa 23 mila euro); gli oneri riflessi per entrambe le categorie ammontano a circa 12 mila euro. Nel 2020 le spese complessive per il personale ammontano a più di due milioni di euro, 229 mila sono le spese per i beni e i servizi

«L'iter di statalizzazione - ha spiegato l'Assessore Caveri - ha previsto la presentazione delle domande da parte degli Istituti interessati entro il 30 settembre 2019; il procedimento è in corso. Al Conservatoire la maggior parte degli insegnanti si era detta favorevole alla statalizzazione per la mancata appartenenza a un sistema comune, per la validità dei titoli di studio e per la possibilità di creare una rete con gli altri Istituti. Si è anche parlato di un aumento di finanziamenti. Siamo veramente sicuri che si manterrebbe un Conservatorio nella nostra regione? Nessuno ce lo può certificare. Esistono dei problemi che devono essere risolti e non lo si può fare con la statalizzazione: occorre una norma di attuazione che modifichi quella attuale; una legge statale sarebbe andata contro le fonti del diritto. Per questo, intendiamo sottoporre alla Commissione Paritetica una bozza di norma, in modo che si consenta la mobilità dei docenti, a richiesta, con passaggio nei ruoli nei Conservatori nazionali e viceversa, previo l'accertamento della lingua francese. Resta ferma anche l'appartenenza del Conservatoire a pieno titolo alla rete dei conservatori statali, anche senza la statalizzazione. Non c'è mai stata l'intenzione di rinunciare alle importanti deleghe contenute nelle norme di attuazione. Il Conservatoire, seppur dilaniato da lotte interne, esiste e funziona proprio grazie alle norme di attuazione vigenti. Seri dubbi insorgerebbero sulla sua esistenza e sulla sua identità se invece la competenza fosse passata allo Stato: ad esempio, il decreto ministeriale parla esplicitamente di fusioni. La mancata statalizzazione è una scelta giusta e comunque, ad oggi, non si potrebbe procedere in questo senso

Il Consigliere Sammaritani, nella replica, ha evidenziato: «Il tema è importante e il problema consiste nel chi ha preso la decisione e con quali modalità. In Aula della questione non si è mai parlato. Ci sono 58 Conservatori in tutta Italia, 18 non statali, di cui 17 hanno chiesto e ottenuto la statalizzazione. Uno resta non statale: il nostro. Magari è un atout, ma valeva la pena dibattere più approfonditamente e non ragionare in una camera caritatis. La fusione tra Istituti, peraltro, non era obbligatoria. Continuerò ad approfondire questa tematica

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 27 maggio, alle ore 9.00.

 

MM