Info Conseil

Communiqué n° 242 de 22 avril 2021

Interpellanza sull'assunzione negli alpeggi di giovani valdostani

Seduta consiliare del 22 aprile 2021

 

La previsione di incentivi fiscali per l'assunzione negli alpeggi di giovani valdostani è stata al centro di un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 22 aprile 2021 dal gruppo Pour l'Autonomie.

«Nel mese di giugno, come tutti gli anni, assisteremo alla monticazione delle nostre mucche verso gli alpeggi - ha specificato il Consigliere Augusto Rollandin -: tenuto anche conto della grave crisi in atto, la Giunta può immaginare di prevedere degli incentivi fiscali per chi assume dei giovani valdostani? Quanti sono ad oggi i posti di lavoro richiesti per le attività negli alpeggi? Purtroppo sono pochi i giovani valdostani che sono disponibili ad andare in alpeggio: noi crediamo sia corretto intervenire in questo settore anche per assicurare un futuro all'agricoltura e all'allevamento della Valle d'Aosta.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha riportato alcuni dati riguardanti la gestione degli alpeggi valdostani: «Nel complesso sono coinvolte circa 1000 persone, di cui 300 tra conduttori e familiari coadiuvanti e 700 dipendenti stagionali. La quasi totalità di quest’ultimi è composta da stranieri provenienti da Romania, Albania e Marocco, mentre sono poche decine i salariati di origine valdostana. Il problema della mancata assunzione di lavoratori valdostani non è sempre dovuto alla mancanza di posti lavoro, quanto piuttosto alla poca appetibilità che il lavoro di alpeggio rappresenta.»

Per l'Assessore «la normativa dell'Unione europea e le regole del libero mercato non consentono di privilegiare l’assunzione di manodopera locale in sostituzione di quella straniera: allo stato attuale, pur condividendo il principio, non è quindi possibile prevedere incentivi fiscali per chi assume giovani valdostani. Diverso, invece, il discorso se parliamo di incentivi all’assunzione di personale, indipendentemente dalla provenienza dello stesso. Il gruppo di lavoro per le misure di contrasto all’emergenza sanitaria sta lavorando su una misura trasversale a beneficio di tutte le imprese, comprese quelle agricole. Si tratta nello specifico di un aiuto per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato stipulato.»

L'Assessore ha poi richiamato la campagna informativa "Lavorare in agricoltura" e «la redazione, anche a seguito di pre-selezioni sulle liste degli iscritti ai centri per l’impiego, di rose di candidati potenzialmente avviabili a lavori in agricoltura, in particolare tra i percettori di reddito di cittadinanza. Per il 2021 si sta procedendo ad analizzare, nell’ambito delle liste dei centri per l’impiego, quanti lavoratori iscritti siano potenzialmente avviabili a lavori in agricoltura; sono state contattate le aziende agricole per conoscere i rispettivi fabbisogni occupazionali. Al momento, risultano alcune richieste di assunzione, da parte di cooperative sociali che effettuano anche lavori in agricoltura.»

Il Consigliere Rollandin, replicando, ha detto: «I tempi sono stretti: bisogna agire adesso, altrimenti nel momento in cui ci sarà la monticazione non si troverà nessuno. Dobbiamo ricercare, con urgenza, un modo per incentivare i lavoratori, come si è fatto in altri settori, altrimenti il problema esploderà. Non vorremmo che succedesse questo.»

 

SC