Info Conseil

Communiqué n° 89 de 11 février 2021

Interpellanza sul futuro della CVA Spa

Seduta consiliare dell'11 febbraio 2021

 

Nella seduta consiliare dell'11 febbraio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza per conoscere le strategie di governo sul futuro di CVA Spa.

«Il Programma di Legislatura - ha ricordato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi - parla di una norma di attuazione e future specifiche leggi regionali per la riassegnazione delle autorizzazioni per le società interamente pubbliche, di emissione di bond, di una proroga della scadenza delle concessioni oltre il 31 marzo 2029. Recentemente, il Senatore Lanièce ha definito la CVA "un gigante imbrigliato con grosse corde che non le consentono di muoversi". Alla luce di queste affermazioni, ci sono state interlocuzioni tra Ministero e Regione per concretizzare le modifiche prospettate? Quali strategie il Governo regionale intende ora portare avanti? Vorremmo sapere anche l'avanzamento delle attività funzionali alla definizione della norma di attuazione per l'assegnazione delle concessioni in scadenza. Sono stati fatti solo proclami e il problema resta?»

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, premesso che «l'idroelettrico e l'energia rappresentano un tema di grande attualità: il nostro gioiello di famiglia è al posto giusto e al momento giusto, seppur dovendo sottostare ai paletti della legislazione ed è un bene avere scenari alternativi», ha riferito: «Le interlocuzioni con il Governo sono in corso. Il Senatore ha riproposto al Presidente incaricato la questione della legge Madia e le storture che pesano sullo sviluppo della società: pensiamo ad esempio al tema dell'utilizzo dell'idrogeno, che rappresenta una prospettiva per il futuro. L'unico strumento forte dovrebbe essere il decreto "ristori 5", al cui interno dovrebbe essere inserita l'emissione di bond con la riapertura dei termini. È il modo per dare la libertà che la legge Madia non ci consente

«Tra le azioni da portare avanti - ha aggiunto l'Assessore Caveri -, nel breve, c'è il rafforzamento della governance della società per sviluppare il Piano strategico 2021-2025. L'obiettivo è assicurare lo sviluppo di CVA oltre il 2029. La norma di attuazione sarà presentata quando ovviamente sarà di nuovo operativa la Commissione Paritetica. Sia la questione legata alla legge Madia sia l'allungamento delle concessioni devono essere sbloccati per avere la serenità di applicare il Piano strategico: uno strumento competitivo, per porre in giusta luce la CVA nel panorama di altre società competitive. Altri obiettivi da raggiungere e su cui stiamo lavorando sono strutturare la Società in un'ottica di partecipazione alle eventuali gare di rinnovo delle concessioni di grandi derivazioni, renderla meno vulnerabile a fronte dei rischi di un mancato rinnovo delle concessioni, cogliere le opportunità introdotte con il Superbonus, adeguare con DEVAL la rete di distribuzione valdostana, trasformare CVA da venditore a erogatore di servizi innovativi e complessi. La modernizzazione delle centrali idroelettriche è assolutamente indispensabile

L'Assessore Caveri, proponendo un incontro in Commissione per approfondire e meglio illustrare il Piano strategico, ha concluso affermando: «Ci deve essere un grande sforzo complessivo, che parte dall'assunto che CVA è importante e il suo sviluppo deve essere garantito nel futuro.»

Il Consigliere Aggravi, nella replica, ha auspicato «un'attenzione diversificata tra i due temi, quello delle concessioni e della gestione di CVA. Le briglie della legge Madia impediscono una crescita anche per acquisizione. Più ci si avvicina alla scadenza delle concessioni più la situazione si complica: non abbiamo il tempo certo della norma di attuazione, ma il rafforzamento societario deve essere portato avanti, con un piano che guarda oltre al 2029. Mi auguro che l'idrogeno verde sia quota parte del business plan, visto che ha grandi potenzialità nell'ambito ferroviario: non perdiamo occasioni che possiamo sfruttare, anche per il raggiungimento dell'obiettivo ambizioso della decarbonizzazione

 

MM