Info Conseil

Communiqué n° 87 de 10 février 2021

Interpellanza sulla valorizzazione di "Maison Caravex" a Gignod

Seduta consiliare del 10 febbraio 2021

 

La Maison Caravex nel comune di Gignod, che ospita la Maison de l’artisanat international, è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 10 febbraio 2021.

Il Consigliere Christian Ganis ha spiegato: «L'ampliamento museale “Maison Caravex”, insieme con la realizzazione della nuova aerostazione di Saint-Christophe, risulta inserito nell'anagrafe delle opere incompiute del 2019: due soli casi per la Valle d'Aosta, ma per un valore complessivo di 16 milioni di euro. Per l'intervento per "Maison Cavarex" sono già stati spesi più di cinque milioni euro e i lavori eseguiti rappresentano solo il 41,58%: mi chiedo se la Regione pensi di completare questa opera e se sia a conoscenza dello stato di degrado in cui versa la parte dell'edificio incompiuta in cemento armato. Esistono dei progetti per una valorizzazione della struttura?»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha confermato che «le opere presenti sul territorio regionale inserite nell'anagrafe delle opere incompiute dell'Osservatorio dei contratti pubblici sono i lavori di ampliamento della Maison Caravex che non è attualmente prevista in alcuno strumento di programmazione (i lavori interrotti sono stati realizzati per un importo di 2 milioni di euro) e l'aerostazione a servizio dell'aeroporto Corrado Gex, inserita nella programmazione dei lavori pubblici 2021-2023 e quindi potenzialmente cancellabile dall'anagrafe (importo lavori realizzati 5 milioni di euro).»

Per quanto riguarda la Maison Caravex, l'Assessore ha specificato che «la porzione di opera incompiuta riguarda i piani interrati; i lavori sono stati sospesi a fine 2007 e non sono mai stati ripresi. I locali interrati risultano complessivamente salubri e con elementi strutturali in buono stato di conservazione.» L'Assessore ha quindi ripercorso la storia degli interventi sulla casa forte che l'hanno portata a essere sede del polo museale dedicato alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio artigianale valdostano attraverso un accordo programma siglato nel 2010 tra la Regione, il Comune di Gignod e l'Institut valdôtain de l'artisanat de tradition: «Nella fitta interlocuzione avviata con le diverse strutture dell'Amministrazione, coinvolte a vario titolo nella questione, è emersa la necessità di valutare i contenuti dell'accordo di programma, adeguandoli a nuovi intendimenti, più giusti e più modesti correlati all'attuale stato e alle attuali possibilità del bene quale ad esempio la possibilità di divenire un deposito adeguato per la conservazione di archivi e reperti storici e artistici.»

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Dopo vent'anni si deve prendere una decisione, seguendo la logica di collaborare trovando la giusta soluzione e scegliendo il male minore. Suggerisco al Consiglio di organizzare un sopralluogo per rendersi conto dello stato di degrado dell'immobile e al fine di chiudere definitivamente una porta sul caso Caravex. I tempi in cui si edificavano cattedrali nel deserto sono finiti: ecco perché sarebbe importante lasciare un segno tangibile del nostro operato in questa Legislatura, segni evidenti di una buona e attenta amministrazione.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 11 febbraio, alle ore 9.00.

 

SC